sabato 30 giugno 2018

Momenti finali: le foto



Con grande ritardo, eccomi con alcune foto del saggio di musica, organizzato dalla maestra Daniela Fadda, e con quelle del giorno delle consegne.
Ancora grazie di cuore ad Annalisa Cani, Silvia Frongia e Laura Aru per essersi unite a noi per questo importante momento che ha chiuso un viaggio davvero speciale...

A presto su Edmodo con i consigli di lettura dal Festival Tuttestorie e con i podcast del nostro libro da terminare...

Un abbraccio carico di bene a tutti voi, sperando che stiate già assaporando la vostra estate...

p.s. Le foto sopra sono della festa finale organizzata dalle famiglie :-)

Consegne finali (23 giugno 2018) 

Aprire alla creatività: iscrizioni chiuse

Vi comunico che è stato raggiunto il numero massimo dei partecipanti all'incontro "Aprire alla creatività. Apprendere tra consegne aperte e spazi di libertà". Pertanto, le iscrizioni sono chiuse.
Di seguito la locandina e il link al programma della giornata.
Vi ricordo che la proposta è parte integrante dell'iniziativa "Il cambiamento nasce da dentro", spazio di formazione itinerante che ha la finalità di favorire la diffusione orizzontale di pratiche didattiche significative sperimentate dentro le scuole (Istituto di riferimento: IC Pietro Allori Iglesias, coordinamento Enrica Ena).
Grazie a tutti gli iscritti, in particolare a tutti coloro che hanno scelto di raggiungerci anche da molto lontano.
Vi aspettiamo il 6 luglio ad Iglesias!


Al programma

martedì 26 giugno 2018

Questionari finali: restituzione

Carissimi bambini e carissimi genitori, vi informo che su Edmodo sono disponibili grafici e risposte aperte relativi ai questionari finali che non è stato possibile condividere durante l'incontro conclusivo.
Qualunque riflessione sarà gradita.
Ne approfitto per ricordarvi che a fine mese la nostra aula virtuale (Classe 5ª A) sarà chiusa per lasciare spazio esclusivamente alla nuova: "Dalla quinta in su". Chi non si fosse ancora iscritto, potrà farlo ancora ma, dato che il codice è scaduto, dovrà attendere l'approvazione.
Vi ringrazio ancora di cuore per questi preziosi anni insieme, per la bellezza che ci avete donato e per i preziosi apprendimenti. Primo fra tutti, che a fidarsi di voi, a "passarvi la palla", non si sbaglia mai.
Ci vediamo per gli appuntamenti stabiliti (fine del libro, compleanni) che avrò cura di ricordarvi nella nuova classe.
Per il resto... trascorrete delle buone vacanze, ma approfittatene per leggere qualche buon libro e per rinforzare quei saperi e quelle abilità in cui ancora non vi sentite forti. Ognuno di voi sa bene quali sono, ne abbiamo già parlato insieme ai colloqui, ma se serve un consiglio... non dovete fare altro che cercarmi. Ci sono!
Un abbraccio carico di bene a tutti voi.

lunedì 25 giugno 2018

Giornata di lavoro "Aprire alla creatività. Apprendere tra consegne aperte e spazi di libertà."

Informo tutti coloro che hanno espresso interesse a partecipare all'iniziativa "Aprire alla creatività. Apprendere tra consegne aperte e spazi di libertà" che, alla luce delle preferenze espresse, questo primo appuntamento si svolgerà ad Iglesias in data venerdì 6 luglio, in un'unica giornata, così da agevolare la partecipazione delle persone provenienti da fuori. Tutti gli interessati (insegnanti, studenti universitari e genitori) sono stati raggiunti quest'oggi con una mail che riporta il programma della giornata e il link a un nuovo form (vedi) con il quale esprimere esclusivamente la propria conferma e l'eventuale adesione al pranzo.
Questo dovrà essere compilato entro venerdì 29 giugno 2018.
Grazie per l'attenzione!

Chi non avesse ricevuto la mail organizzativa, potrà segnalarlo a questo indirizzo:
il-cambiamento-nasce-da-dentro@googlegroups.com

La scuola al centro: giornale in chiaro


Vi segnalo che nel sito d'Istituto è disponibile la versione integrale del nostro giornale di classe, realizzato all'interno del Progetto "Reporter per un giorno" e pubblicato come inserto del Sulcis Iglesiente Oggi del 22 aprile 2018.

A link

domenica 24 giugno 2018

Ricordi della prima elementare

Bambini, questo è il video di cui ieri abbiamo condiviso i primi dieci minuti e che vi lasciamo in dono. 
Il desiderio era quello di riportarvi in prima elementare, dove tutto è cominciato, tra la normalità delle primissime attività e delle nostre preziose routine. Per buona parte sono riprese che ho tenuto ferme per tutti questi anni proprio perché volevo riservarle a oggi. So che tornando lì è impossibile non apprezzare ciò che siete diventati. 
Da parte nostra, grazie, grazie di vero cuore a voi e ai vostri genitori per il bene con il quale ci avete avvolto. Ieri è stata una giornata speciale, impossibile raccontarla con parole e immagini. Ed è per questo che da parte mia ho scelto di respirarla intensamente, volevo farle spazio per custodirla dentro di me... 
Che sia una felice estate...

A voi, bambini


Iglesias, 23 giugno 2019

Bambini, eccoci qua.

Non vi dico quante volte mi sono ritrovata a pensare alle cose che avrei voluto scrivervi al momento del saluto. Sì, perché sapevo che scrivervele sarebbe stato importante. La scrittura lascia traccia e io volevo delle parole che poteste portare con voi.
Eppure ogni volta che mi avvicino alla tastiera, la stessa che mi è stata alleata nel raccontare ciò che osservavo durante le mattine scolastiche e nel fermare le riflessioni che mi avete sollecitato, le mie parole si fanno confuse e la trovo incapace di ascoltarmi. Ma io lo so bene quando mi accade. Mi accade quando i pensieri sono troppi, troppe le cose che vorrei dire. Così faccio fatica ad acchiapparle, a riordinarle, a dar loro senso per porgerle.
Perciò vi chiedo di accettare questi pensieri che sono gli unici che riesco a offrirvi.

Quando ho iniziato questo cammino con voi, volevo che fosse speciale. Mi ero guardata intorno e quello che osservavo non mi piaceva più. Vedevo i bambini affrontare la scuola senza motivazione, classi somma e non gruppi, ognuno a percorrere il proprio percorso solitario. Vedevo genitori senza nessuna fiducia nella scuola e insegnanti senza fiducia nelle famiglie, a passare il tempo a giudicare gli uni gli altri, senza capire che solo l’alleanza avrebbe potuto cambiare le cose. Vedevo una scuola distante dal mondo e bambini ingozzati di saperi ma tenuti ben distanti dalla vita, come se solo all’improvviso si potesse dire loro: -Bene, adesso apriamo le porte, vediamo se siete pronti a rimanere a galla!
No, tutto questo non mi piaceva. Così ho provato a fare quello che ho cercato di insegnare anche a voi tutti i giorni. Ho cercato un cambiamento, l’unico che potessi fare io. A cosa serve osservare qualcosa che non ci convince se non proviamo a cambiarlo?
Ci ho provato. E noi, tutti noi, bambini, genitori, maestre, facciamo parte della storia di quel tentativo.

Inutile che vi dica quanto è stato difficile, lo sapete. Le forze contrarie sono state tante. Ma avete potuto imparare con me che questo è quello che accade a chi decide di percorrere una strada nuova, di esprimere un pensiero diverso, di sporgersi laddove tutti rimangono composti, fermi, lasciando che le cose abbiano sempre lo stesso perfetto ordine.
E sapete anche che tutto questo ha comportato la perdita di pezzi. Di pezzi importanti per noi; in alcuni casi proprio di quelli di cui avevamo avuto più cura. Perdite dolorosissime per me, dolorosissime per voi. Ma era giusto che avvenisse. Ho faticato a capirlo. Ma adesso non ho più dubbi: era giusto. Ho imparato, abbiamo imparato, che a dire chi si è si resta un po’ più soli; diamo agli altri la possibilità di decidere se esserci o no. Ma chi resta, chi resta, anche vacillando, come è capitato sicuramente a tanti che sono qui oggi, vuol dire che ha sentito che qui c’era qualcosa di buono, e si è fermato su di voi che siete l’unica vera risposta che conti.

Perciò, bambini, oggi che cosa vi consegno?
La relazione finale… i percorsi svolti… la restituzione dei questionari… il documento di valutazione…
Sì, certamente tutto questo. Ma io so di consegnarvi la memoria di anni belli, che era la prima cosa che volevo che poteste portare con voi.
E sapete perché? Perché un bambino sereno ha buone probabilità di essere un adulto felice. Un bambino che si sente accolto, che respira fiducia, che vive il rispetto, che ascolta le sue emozioni e quelle dell’altro avrà fatto suo tutto ciò che serve per poter affrontare il cammino della vita.
Ed è banale dire che questa è un’età che non torna più. Ma io, si sa, di cose banali ne dico tante, sarà perché tutto ciò che è banale ce lo siamo dimenticati.
Ed è così. Questa è una fase della vita che non ci può vedere di corsa, ci deve trovare in navigazione lenta, capaci di fermarci sulle prime relazioni che costruiamo con gli altri e con il mondo, a stretto contatto con le nostre emozioni; ci deve trovare con il tempo per giocare, per pensare, per annoiarci il tanto giusto da sentirci addosso la voglia di inventare…

Per il resto, che cosa vi consegno lo sapete bene anche voi.
Saperi tanti, ma non completi, questo no. Sono saperi che non sono tutti rintracciabili sui libri, tanti li abbiamo pescati da noi, tanti dal mondo. Ma quelli che vi consegno, questo lo so, sono parte di voi perché non li abbiamo ingoiati, li abbiamo portati dentro i nostri vissuti e li abbiamo fatti dialogare con quello che siamo.
Ma più di questo so di consegnarvi la curiosità, la voglia di scoprire, la capacità di indagare le cose, di smontarle e rimontarle fino a comprenderle, senza cercare la strada, ma cercando una strada, con la consapevolezza che potete utilizzarne anche una mai percorsa prima.
Sarà la vostra e questo sarà sufficiente.
La capacità di esprimervi su qualunque argomento e di non avere paura di portare il vostro pensiero anche davanti agli adulti, a persone importanti. Sapete che è il vostro e che ha un valore profondo proprio per questo.
La capacità di collaborare, di ideare e organizzare un percorso, dall’inizio alla fine, mettendo in campo qualunque idea perché non esistono limiti quando si cerca la strada per porgere il proprio messaggio.

Ma la cosa più bella che so di consegnarvi è l’attenzione al mondo, la capacità di sentire l’altro, l’appropriazione dei valori che contano e l’attenzione a fare la cosa giusta al momento giusto.
E vi lascio la consapevolezza che non c’è giustizia nel fare parti uguali tra diseguali (proprio come ci ha insegnato Don Milani) ma fare in modo che ognuno abbia la parte che gli spetta, quella che gli è necessaria.
In tanto ho mancato, lo so, ma confido nell’avervi fornito gli strumenti perché sappiate appropriarvi anche dei pezzi mancanti.
Da parte mia ce l’ho messa tutta. Ho cercato sempre di essere vera e di contagiarvi il mio entusiasmo per la vita, per il sapere, per la bellezza e l’amore per gli altri. Ho cercato di costruire con voi l’unica storia possibile: la nostra. Ho voluto offrirvi una scuola che non vi preparasse alla vita ma che fosse la vita stessa. Un segmento importante per voi, importante per me.
Sono felice di avere investito in questo tanti tempi invisibili, sono sicura che sono questi che vi consentiranno di portare con voi i segni più importanti.

Dovevano essere poche righe, invece guardate un po’ quante parole…
Chiudo. Ma voglio farlo portando qui il passaggio che sta a piè di pagina del nostro blog.
Sono le parole di Pennac che amo tanto e che contengono il senso profondo del compito del maestro davanti a voi, bambini.
"Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la sua sinfonia. E sei hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing, bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica."
(da Daniel Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli, Milano, 2008)
Già è proprio così. Non mi sono proposta mai di fare di ognuno di voi un musicista esperto, ma di conoscere e valorizzare di ognuno il proprio talento. Quello che non avrei mai permesso, e voi lo sapete bene, è di osservare uno solo di voi fuori dall’orchestra. Voi ci siete stati sempre tutti e sempre attenti al suono dell’altro. È stato questo a consentirvi di costruire l’armonia.
Non ho davvero niente altro da consegnarvi, sono tutta qui. Ma se avrete bisogno di me ci sarò, almeno per ricordarvi che la scuola e i maestri sono l’altra parte a cui potrete sempre rivolgervi.

Ora volate. Siete pronti a farlo. E non abbiate mai paura. La paura immobilizza.
Fate il vostro volo sapendo che non esiste un volo perfetto. Esiste il vostro. E questo è tutto ciò che conta.
Siete nel mio cuore e ci sarete per sempre. Ognuno di voi.

Maestra Enrica

venerdì 22 giugno 2018

E sì... ci siamo: incontro finale in arrivo!

Bambini, genitori, compagni di viaggio... siete pronti?
Vi aspettiamo domani mattina - nei locali della scuola secondaria di primo grado - per il nostro saluto finale...
Sì, certo, consegneremo i documenti di valutazione, ma non portate con voi alcuna fretta perché ci aspetta tanto tanto altro...

Mi raccomando, puntualissimi! Alle 9.30 in punto si comincia!

Non so voi... ma qui l'emozione cresce e diventa difficile da contenere...

Verso il 23 giugno, giorno di consegne

Domani, dopo cinque anni insieme, giornata finale con i bambini. Non mi è mai piaciuto che l'incontro che chiude l'anno fosse una semplice consegna di documenti, perché - ne sono convinta - i rituali sono importanti. Perciò, al momento dedicato a rileggere l'anno scolastico, abbiamo sempre associato un'attività che ci trovasse ancora una volta tutti insieme prima di tuffarci nel momento più emozionante: la chiamata dei bambini uno ad uno per annunciare la promozione.
Quest'anno, però, c'è qualcosa di più: festeggeremo la loro sempre crescente capacità di ideare e realizzare progetti in completa autonomia; così la parte centrale sarà gestita interamente dai bambini che hanno assunto l'impegno di raccontare i nostri cinque anni mettendo in campo tutta la creatività di cui sono capaci. Conoscendoli, non vedo l'ora di sedermi ad assaporare...
Intanto anche io porterò una mia narrazione molto personale che, proprio come piace a me, ha ripescato da "cassetti" rimasti chiusi per anni.
La colonna sonora di tutto non potrà che essere la Marcetta della Sorpresa che abbiamo conosciuto durante uno dei nostri primi Festival Tuttestorie. 
Già immagino quando la canteremo tutti insieme per accompagnare i bambini che si preparano a scoprire "cosa si trova dall'altra parte"...
Dietro la curva
C’è l’infinito
Dietro la porta
Ciò che hai sognato
Dietro l’attesa
C’è la sorpresa
Qualunque cosa arriverà
E allora avanti
Volta la carta
Se te la senti
Apri la porta
Cosa si trova
Dall’altra parte
Se non la apri non saprai [...]

mercoledì 20 giugno 2018

Aprire alla creatività: chiusura iscrizioni

Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato a divulgare la proposta "Aprire alla creatività. Apprendere tra consegne aperte e spazi di libertà" (vedi) e i tanti colleghi e genitori che hanno accolto l'invito. Nei primi giorni della prossima settimana saranno fornite via mail tutte le informazioni organizzative.
Per chi volesse ancora aderire, potrà farlo entro domenica 24 giugno, utilizzando l'apposito form (accedi al form).

lunedì 18 giugno 2018

EAS - Essere a Scuola - Giugno 2018

È disponibile il numero di giugno di EAS - Essere a Scuola, un numero per me molto speciale perché - in Aula Aperta - mette dirigenti, insegnanti e genitori davanti a un'importante domanda che dà anche il titolo alla rubrica: - A che cosa serve la scuola? I contributi sono di Giuseppe Scarpa, Alessandra Patti, Paola Limone, Davide Tamagnini, Isabella Ongarelli e Simona Banci. Ma anche perché chiudo il mio impegno in questo importante progetto editoriale che mi ha visto coinvolta con convinzione e vera passione sin dal principio, per lasciare ora spazio a nuove esperienze professionali.
Voglio ringraziare i miei preziosi colleghi di squadra, quelli che hanno condiviso con me anche un'intera annata su SIM, e coloro che si sono uniti a noi quest'anno. So quanto bene ci ha fatto riflettere insieme, e insieme lavorare, sui tanti temi messi sul piatto fino al momento in cui riconoscevamo le voci completarsi l'una con l'altra.
Un grazie particolare lo rivolgo al direttore, Pier Cesare Rivoltella, per la fiducia nella mia persona e per l'apertura con la quale ha subito accolto la forma della rubrica che, per la prima volta, insieme alla scuola e al territorio, ha voluto dare voce, in modo puntuale, anche alle famiglie; e ancora allo staff dell'editrice Morcelliana, a Ennio Pasinetti e a tutti i colleghi della redazione, in particolare a coloro con cui le affinità sono state subito forti: Rosaria Pace, Serena Triacca, Alessandra Carenzio e Luciana Ferraboschi.
Infine, il ringraziamento più importante lo rivolgo ai lettori che hanno riflettuto con noi e a quanti ci hanno scritto per dimostrare il loro apprezzamento per lo spazio di dialogo che Aula Aperta ha voluto rappresentare muovendo sempre dai vissuti della scuola e da chi la abita.
Buona lettura e felice estate.

La rivista è disponibile online e in cartaceo per i soli abbonati:
http://www.morcelliana.net/3028-essere-a-scuola

sabato 16 giugno 2018

Aprire alla creatività: una proposta per docenti e genitori

Nella convinzione che le pratiche didattiche debbano superare la logica del controllo e promuovere la capacità di esodo - la definizione di competenza in cui più mi ritrovo (Rivoltella, Il mancino zoppo, editoriale in Essere a Scuola, novembre 2017), con il gruppo di lavoro "L'innovazione nasce da dentro" che si occupa di organizzare spazi di formazione itineranti, stiamo pensando di creare delle occasioni di incontro, rivolte a docenti, studenti universitari e genitori, per riflettere sulle pratiche capaci di mettere in movimento, offrendo la possibilità di ideare, creare, trovare nuove strade, divergere. Al centro, la capacità di liberarsi e di liberare.
La volontà è di avviare questo percorso organizzando due primi appuntamenti, all'interno dei quali condividere esperienze che, promosse con chiarezza metodologica e organizzativa, abbiano visto registrare risultati interessanti in questa direzione. Nel nostro caso, certamente quella delle "consegne aperte" e delle proposte autogestite rivolte al territorio.
In allegato un modulo che vi invitiamo a compilare per rilevare l'interesse a confrontarsi su questi temi e per conoscere le disponibilità in relazione alle date individuate.
La partecipazione all'iniziativa non prevede costi!

Vi sarei grata se ci aiutaste a divulgare.

sabato 9 giugno 2018

Le competenze relazionali del docente

Due anni fa, Gloria Sinini, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, mi ha intervistato in merito alle competenze relazionali del docente, un tema a me particolarmente caro.
L'intervista è stata pubblicata sul nr. 10 (giugno 2016) di Scuola Italiana Moderna. Oggi, essendo libera da vincoli, la condivido con piacere sul blog per chiavesse piacere di leggerla.

Didattica, relazione e apprendimento

venerdì 8 giugno 2018

Noi genitori: La mia Mary Poppins


Post di Simona Banci

16 settembre 2013

Mia mamma mi conduce verso la scuola. Inizio la prima elementare... Attraversiamo la via Roma, la chiamerò via Col Vento, perché quel giorno ce n’era tanto. Ricordo.
Vento dall’Est, la nebbia è là...Qualcosa di strano fra poco accadrà...Troppo difficile capire cos'è ma penso che qualcuno arrivi per me...
Sto per incontrare la mia maestra. Sono preoccupata. Non so se mi piacerà. Se io le piacerò.
Stanotte ho scritto una lettera e l’ho lasciata leggere ai miei sogni…
Mamma non avrebbe capito. Precisa com’è, pretende sempre che le cose funzionino perfettamente. Io, invece, sono un po' distratta.
La lettera era per la maestra, ma le parole sono volate via insieme alle mie speranze e preoccupazioni… 
...che sia buona, sia paziente, sempre allegra, divertente...
...Non dovrà gridar, ma col sorriso spiegar...
...Dovrà insegnare a noi bambini, siam vivaci e birichini...
...Molte attività proporre e poi, gioire con noi...
...Se vorrà farsi amare le nostre storie dovrà ascoltare...
...Solo compiti sinceri e niente voti per gli errori...
Eccola. Alta, sguardo intenso, sorriso rassicurante. In una mano un ombrello (starà per piovere?) e nell'altra una borsa improbabile (scoprirò col tempo che è la sua cassetta degli attrezzi!).
Chi ben comincia è già a metà dell’opera... altrimenti detto: mettiamo in ordine l’aula...!            
Non mi dice niente di buono!!??
Wow! Non so come c’è riuscita. Ha disegnato delle figure geometriche sul pavimento e ci ha chiesto di camminarci sopra. Ora ci troviamo in mezzo al mare su un grande veliero. Vediamo delle isole all’orizzonte.
Dobbiamo raggiungerle e conquistarle. 
Noi siamo l’equipaggio: tutti per uno e uno per tutti!
Inizia la nostra grande avventura scolastica.
Guardate che splendido dì, la scuola può esser così. Lassù vi vorrei portar.. Magico è l’amor e il vostro cuor, vola leggero come un aquilon...
Com’è bello imparare con lei. Ti sa rallegrare e anche quando è un giorno dei più neri, il sole fa spuntare. Infonde in me serenità. E un dolce senso di tranquillità. 
Poi ha spalancato le porte e le finestre della nostra aula e abbiamo viaggiato nel tempo. Siamo tornati nel passato e abbiamo pensato il futuro. Abbiamo conosciuto uomini e donne, d’oggi e d’altri tempi, con le loro storie, parole, sensazioni... Ci siamo emozionati. Abbiamo gioito e sofferto con loro...
In tutto ciò che devi far il lato bello puoi trovar. Lo troverai e Hop! Il gioco vien! Ed ogni compito divien più semplice e seren, dovrai capir che il trucco è tutto qui!
Con un poco di zucchero il compito si fa, le parole sono qua, i numeri più in là. Basta un poco di zucchero e scriverai di più, vedrai ce la farai anche tu.
Oggi siamo stati nell’antica Grecia e ho scoperto la filosofia! Nasce dalla meraviglia. Ho capito che l’abitudine inibisce il pensiero.
Non c'è pericolo: ogni giorno è una nuova avventura, di abitudinario non ho ancora vissuto nulla.
Se tu non sai che dire, non ti devi scoraggiare... ti basta una parola e per un’ora puoi parlare, ma attento a usarla bene, perché la tua vita può cambiare.
Ripenso ai testi scritti in prima mattina. Il titolo. Una frase e tanti puntini. Le parole che vengono a me. Sempre più numerose. Affettuose. Amiche.
Il compagno è lì affianco a te...dona, dona, mai tenere per sé!
Va’ da lui con tanto amor... dona, dona, dona di cuor.
Non sarebbe stata un’esperienza altrettanto importante se non l’avessi vissuta con i miei compagni. Vecchi. Nuovi. Sorridenti. Introversi. Tutti ugualmente speciali.
Ho ricevuto tanto da loro, ma ho donato anche tanto di me stessa.
Dandomi agli altri ho capito quale valore, talento, qualità, custodissi dentro di me.
Ripenso ai primi tempi. Timida e impaurita. Non riuscivo a interagire. La mia amica Miriam. Cara, carissima Miriam.
Questa scuola è incredibile. Spero solo che papà e mamma non mi portino via...
Credo che loro abbiano idee un po' diverse: Se al lavoro mai io ho debolezze, non voglio qua sistema cambiar, esigo quella austerità che porterà, un freno al caos, vizio, scandalo, indisciplina, se no non ci si salva più!
Poi, una mattina ci svelò un segreto:
Sapete, vi domando scusa, ma vi confesso che le mie simpatie vanno ai vostri genitori. Stanno lì, a lavorare, in quelle mura, fredde e tristi, un giorno dopo l’altro, chiusi in mezzo a montagne di carta… Non mi piace vedere la gente chiusa in una gabbia. Fabbricano gabbie di ogni forma e dimensione, sapete. A forma di aula, persino.
Io gabbie, invece, non ne ho visto mai. Ho imparato a volare. Lontano. Come un aquilone.

8 giugno 2018

È suonata la campana. Il mio ultimo giorno di scuola elementare. Sono triste. Non voglio lasciare tutta questa bellezza. La mia aula. I miei compagni. La mia maestra. 
Mamma è venuta a prendermi. Mi guarda con un gran sorriso.
È cambiata. Io lo so. La maestra lo sa. E la ringrazio, soprattutto, per questo.
La maestra ha fatto una magia con me: oggi sono una bambina sicura e consapevole. Curiosa sempre. Felice e serena.
Ma il vero miracolo l'ha compiuto con la mia mamma.
Corro e l’abbraccio. Ci incamminiamo insieme verso via Col Vento. Ancora quel forte vento. Da ovest, stavolta. Mamma tira fuori un aquilone.
Che gran gioia andar, là sulla terra e il mar e con l’aquilone poter volare… là dove tutto è blu, su puoi salire tu, più su con l'aquilon.

Arrivederci maestra!!!

Da piccola questa era la mia storia preferita. Pensavo alla magica tata che era giunta, trasportata dal vento, per salvare due bambini da una famiglia troppo esigente, austera, rigida e severa. 
Solo con gli anni, rileggendola, ho capito che la tata aveva, sì, aiutato i bambini stimolando in loro creatività e fantasia, ma il vero cambiamento l’aveva compiuto sui genitori.

Guardali, ora vanno via felici con i loro genitori.
Così deve essere. 
E non ti importa?
Le persone praticamente perfette non si lasciano confondere da sentimenti.
Ci credi davvero? 
Io so benissimo quello che provi per quei bambini...

Continuò a volare, su nell'aria nuvolosa, che fischiava. Fu trasportata lontano, lontano, oltre la collina del Buon Cammino, e i bambini non potevano vedere altro che gli alberi che si piegavano e gemevano al vento selvaggio dell’ovest.
Ha fatto ciò che aveva detto. È rimasta finché il vento è cambiato.

Fine di un viaggio

Ultimo giorno di scuola. Il viaggio è finito. Si torna a terra, ognuno con il suo bagaglio, ognuno verso la sua nuova destinazione.
Inutile dirvi che mi accingo a raggiungere i bambini chiedendomi come sarà possibile salutare questo straordinario equipaggio...
Ma oggi nessuna riflessione, anche perché non troverei le parole, ne sono completamente priva.
Oggi voglio guardare solo a questa mattina ancora tutta per noi, a questo gruppo meraviglioso che ha condiviso cinque anni di vita piena, vera, che ci hanno restituito la classe che siamo.


giovedì 7 giugno 2018

I doni di Edmodo

Aver utilizzato un ambiente virtuale sin dalla prima elementare, per noi il nostro Edmodo, sta mostrando dei grandi vantaggi che, in questi giorni, si stanno trasformando in veri e propri doni.
Accade infatti che, mentre la scuola volge al termine, io abbia potuto aprire per i bambini una nuova classe che ho chiamato "Dalla quinta in su". In questo modo, loro potranno continuare ad abitare uno spazio comune, ritrovarsi, incontrare noi maestre e condividere esperienze, risorse... Un modo per non perdersi.
Ma c'è di più. Oggi ho potuto regalare ai bambini un tuffo nel passato, in un tempo rimasto immobile per ben cinque anni. Ho riaperto per loro la nostra classe della prima elementare.
Così, all'improvviso, riecco davanti a tutti noi le foto dei loro profili di allora, le nostre attività, i video di Peppa che hanno guidato i primi apprendimenti, i nostri post, i sondaggi, le foto condivise, i filmati di alcune nostre esperienze...
Cinque anni fa avevo archiviato la classe con questo intento ma mai avrei immaginato quanto io stessa mi sarei emozionata nel ritrovarmi davanti a tutto questo...
Nonostante usi la tecnologia da oltre trent'anni, continuo a considerarmi esclusivamente una che ha sempre cercato di fare buon uso di tutti i possibili strumenti del suo tempo; ma oggi, così come accade davanti al blog che custodisce tutta la nostra storia, ci sono scelte di cui sono veramente contenta perché ne stiamo assaporando alcuni degli aspetti certamente più belli.

Monitoraggio d'Istituto

Facendo riferimento alla Circolare n. 162 del 6 giugno 2018, si comunica che il nostro Istituto, nell'ambito delle attività di autovalutazione, si è dotato di uno strumento operativo utile a rilevare e a tenere presenti i punti di vista delle diverse componenti della comunità scolastica. Per quanto riguarda le famiglie il questionario potrà essere reperito attraverso il Registro elettronico, alla voce “Comunicazioni”, selezionando il link relativo al questionario.
La compilazione del questionario, anonima e su base volontaria, risulta fondamentale nell’ottica della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica e quale ulteriore supporto per l’aggiornamento del Rapporto di Autovalutazione di Istituto (RAV).
Si coglie l’occasione per invitare i genitori che ancora ne fossero sprovvisti, a fare richiesta della password per il Registro presso la segreteria dell’Istituto. Si ricorda che la stessa è importante non soltanto ai fini del presente monitoraggio, ma per poter accedere a tutti quei servizi offerti dal Registro elettronico in termini di comunicazione Scuola-Famiglia.
Il termine ultimo per la compilazione del questionario è mercoledì 20 giugno
Grazie per l'attenzione!

mercoledì 6 giugno 2018

La scuola al centro: premio "Arcobaleno"


Ci sono premi piccoli che hanno un valore grande. Ed è proprio questa consapevolezza ad averci riempiti di gioia, oggi, quando è venuta a trovarci in classe l'intera redazione de "Il Sulcis Iglesiente Oggi" per consegnarci il Premio "Arcobaleno" che riportava questa motivazione "Per l'impegno e la riflessione sull'integrazione e l'inclusione sociale". Il riferimento è a "La scuola al centro", il nostro giornale di classe, pubblicato come inserto il 22 aprile 2018, che abbiamo voluto dedicare proprio all'impegno che in questi anni abbiamo messo al centro della nostra esperienza scolastica.
Da parte nostra, un ringraziamento speciale al Direttore del giornale, Giampaolo Atzei, e a tutta la redazione per la bella opportunità offerta con il Progetto "Reporter per un giorno".

lunedì 4 giugno 2018

Monumenti aperti 2018

Eccomi a condividere le foto della giornata dedicata ai Monumenti aperti che ci ha visto presenti nel sito di Piazza Lamarmora, una piazza che in questi anni ci ha conosciuto attivi con tante iniziative.
Un ringraziamento speciale a tutti i bambini che, ancora una volta, hanno espresso grande motivazione e impegno per la riuscita della manifestazione; a Laura Aru, per la sua grande disponibilità che ci ha consentito di far rivivere la piazza con le parole di Grazia Serra Sanna, liberamente tratte da "I sudditi del dio rosso"; e a Isabella Ongarelli che, nonostante gli impegni familiari, ci ha supportato ancora una volta nella realizzazione dei materiali necessari.
Un'altra esperienza molto bella che rimarrà nel bagaglio dei nostri bambini.
Intanto nella piazza sono rimaste le nostre tre audioguide realizzate da Anna, Miriam e Seynabou che saranno a disposizione dei cittadini e dei turisti che volessero conoscere Piazza Lamarmora, la Palazzina Liberty, il portico e il Liberty ad Iglesias.

Alle foto

Colloqui con i bambini, gli ultimi...

Oggi colloqui quadrimestrali con i bambini.
L’organizzazione è sempre la stessa. In accordo con la collega, mi presento durante la sua attività e organizzo lo spazio in biblioteca, con il computer, dove custodisco le mie rilevazioni, e tutti i materiali necessari.
Questa volta, dato che siamo a fine anno, fuori dalla biblioteca allestisco anche un tavolo con due notebook affinché i bambini, al termine del colloquio, possano compilare il questionario online per esprimere una loro valutazione sulle attività educative e formative, sul clima di classe, sulle esperienze vissute…
Come sempre, i bambini si presentano uno ad uno, mentre un altro bambino della classe è a disposizione all’esterno per supportare i compagni nella gestione del questionario.
Oggi però è un giorno speciale. È l’ultimo colloquio. L’emozione è forte, la sentiamo tutti molto e tutto si svolge con gli occhi lucidi e con qualche momento in cui non possiamo fare a meno di interromperci per stringerci forte.
In ogni caso, la bellezza è proprio nei contenuti dello scambio. I bambini, ormai al terzo anno di colloqui tutti loro, si presentano con la scheda per l’autovalutazione attentamente compilata e io rilevo che questa è sempre più precisa; in pochissime occasioni devo intervenire per offrire nuovi elementi di riflessione. Durante la conversazione evidenziano una grande capacità di leggere le loro forze e le loro debolezze, con sempre grande chiarezza su ciò che possono fare per superarle.
Ma la cosa che più mi colpisce è ciò che accade quando chiedo loro uno sguardo sui cinque anni invitandoli a riflettere sulle loro più importanti conquiste. Davanti a questa domanda, infatti, li vedo spostarsi immediatamente dai saperi disciplinari alle competenze trasversali. Li ascolto con attenzione mentre parlano della loro capacità di collaborare, della crescita della loro sicurezza, del linguaggio e della tranquillità con cui riescono ad esprimere il proprio pensiero; della capacità di ideare e di realizzare i loro progetti… e li vedo riconoscere quanto le esperienze oltre l'aula abbiano avuto un ruolo importante nell’acquisizione di sicurezza, nel vivere con serenità le situazioni nuove.
A fine colloquio, poi, arriva quella che per me resta la valutazione più importante. I bambini dicono di aver vissuto cinque anni belli, in cui sono stati bene e hanno imparato a conoscersi, e affermano che nonostante la tristezza per il distacco, si sentono pronti per affrontare il nuovo percorso.
In chiusura, solo poche parole. Quelle sufficienti perché sappiano che troveranno questa scuola sempre aperta e che ci sono rapporti che non possono chiudersi perché finisce un percorso. Ci tengo che sappiano che se mai dovessero avere bisogno di un adulto a cui chiedere un consiglio o una qualche forma di aiuto, qui potranno trovarlo.
Se poi non ne dovessero avere bisogno mai, beh... meglio così.

sabato 2 giugno 2018

L'anno volge al termine: la parola a bambini e genitori

Come ogni anno, eccomi a proporre a bambini e genitori un questionario online che possa aiutarci a valutare gli aspetti che hanno connotato l'esperienza educativa e formativa della classe così da gestire eventuali criticità.
Trattandosi di una proposta interna, per compilarlo è necessario essere in possesso del codice di riferimento che verrà fornito esclusivamente agli interessati tramite Edmodo o per mezzo della rappresentante di classe.
Il questionario resterà aperto fino a tutto venerdì 8 giugno
Contiamo nella vostra partecipazione!

VAI AL QUESTIONARIO PER I GENITORI
VAI AL QUESTIONARIO PER I BAMBINI

Appuntamenti giugno 2018


Vi segnalo gli appuntamenti programmati per il mese di giugno 2018 e riportati nel nostro calendario condiviso:
  • domenica 3 giugno: partecipazione alla manifestazione "Monumenti aperti", sito adottato: Piazza Lamarmora (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00). Gli alunni svolgeranno il ruolo di guida turistica nel rispetto delle fasce orarie programmate. La partecipazione è comunque possibile da parte di tutti i bambini anche nelle altre fasce con il compito di accogliere gli ospiti, supportare all'uso delle audioguide, invitare alla compilazione del registro. Si ricorda che alle ore 18 e alle ore 19 sono previste delle letture tratte da "I sudditi del dio rosso", di Grazia Serra Sanna, adattate per noi da Laura Aru.
  • lunedì 4 giugno: colloqui con i bambini (ore 10.30/13.30).
  • mercoledì 6 giugno: saggio di musica (ore 17.30).
  • giovedì 7 giugno: giochi sportivi presso il Campo Ceramica (ore 9.00/12.00).
  • venerdì 8 giugno: termine delle attività didattiche.
La consegna del documento di valutazione è programmata per sabato 23 giugno alle ore 9.30 nei locali della Scuola secondaria di 1° grado (via Isonzo). 
Visto che la consegna rappresenta un momento comune per salutare l'anno scolastico e, in questo caso, il quinquennio della scuola primaria, si invita ad essere presenti tutti insieme sin dalle 9.30.

Grazie per l'attenzione!

Visita guidata a Porto Flavia: le foto

Eccomi a condividere con voi le foto della visita guidata a Porto Flavia, che chiude le nostre esperienze fuori porta.

Porto Flavia è situato nei pressi di Masua. Il nome è legato alla figlia primogenita del suo progettista.
Si tratta di un complesso sotterraneo, realizzato nel 1924 scavando la montagna per 600 metri che riceveva i minerali dai depositi sotterranei per poi trasferirli nella stiva delle navi da carico. Un'ingegnosa soluzione che rivoluzionò, nel ventennio del Novecento, il sistema di imbarco dei minerali fino ad allora trasportati per mezzo di contenitori caricati a spalla dai cosiddetti "galanze" carlofortini sulle loro barche a vela del peso di 25 tonnellate.

Alle foto