Il sabato, in 1ª A, è giorno di
valutazione esplicita.
Perché esplicita? Perché in
realtà tutti i giorni i bambini hanno dei feedback continui e personalizzati sul
loro lavoro. Sono quelle frasi destinate ad ognuno durante le attività volte a
gratificarli, ma anche a suggerire loro nuove strategie o a guidarli verso un maggiore
impegno.
Per l’insegnante, poi, il lavoro funzionale
alla valutazione è quotidiano perché le proposte sono sempre accompagnate da
un’attenta osservazione per rilevare le “prestazioni” degli alunni in apposite
griglie strutturate (osservazioni sistematiche). Questo lavoro consente una
conoscenza attenta delle capacità dei bambini e delle loro difficoltà e lo studio puntuale di eventuali interventi mirati e personalizzati.
Sono queste rilevazioni, unite a
quelle delle verifiche periodiche, che andranno a costituire la valutazione che
sarà condivisa con le famiglie bimestralmente e, formalmente, nel documento di
valutazione (unico luogo dove troverete i voti!).
Torniamo però alla valutazione
esplicita, cioè quella fatta con i bambini a chiusura della settimana, di cui
ritengo importante raccontarvi.
Si tratta di una valutazione
organizzata in due momenti distinti:
- il primo riguarda la valutazione del lavoro. Attraverso un adesivo, utilizzato a compensazione di un messaggio scritto che ancora non potrebbe essere letto, viene detto loro se hanno lavorato con impegno durante tutta la settimana. E’ importante precisare che quello che conta è l’impegno, non la qualità del lavoro, perché le capacità di partenza sono diverse. Quindi i bambini devono abituarsi da subito a non rilevare “ingiusta” una valutazione positiva slegata dalla qualità quando un alunno ha dato il massimo;
- il secondo riguarda la valutazione di altri tre aspetti, quelli che i bambini possono contribuire (e lo faranno sempre meglio) a rilevare con chiarezza: rispetto delle regole, dei compagni e delle insegnanti; disponibilità nei confronti dei compagni e del gruppo; cura dello spazio e dei materiali.
Questa valutazione avviene con il coinvolgimento di tutti attraverso
l’uso individuale di cartoncini rappresentanti le diverse faccine: faccina
felice – cartoncino verde (valutazione positiva); faccina triste – cartoncino
rosso (valutazione negativa); faccina senza espressione – cartoncino giallo
(valutazione “così così").
Questo è un momento educativo
importante perché significa coinvolgere i bambini nella riflessione sui propri
e altrui comportamenti aiutandoli ad acquisire sempre maggiore consapevolezza
e controllo delle proprie azioni.
Una valutazione condivisa ha
anche il vantaggio di essere più facilmente accettata da parte del
bambino (è una rilevazione comune, non è la rilevazione della sola maestra).
La cosa più importante è fare in
modo che anche la valutazione concorra alla costruzione del senso di
responsabilità e dell’autonomia e che non abbia niente a che fare con la
competizione in un contesto educativo in cui si vuole che siano centrali la collaborazione
e la cura e aiuto reciproco.