Carissimi genitori di ieri e di oggi, carissimi amici che, per un motivo o per un altro, siete stati e siete vicini a "Cosa c'è di nuovo in classe", eccomi a informarvi di una decisione sulla quale riflettevo da tempo: dalla data odierna, le attività sul blog sono interrotte e nei prossimi giorni provvederò alla chiusura.
Non è una scelta facilissima da capire. Non per chi con questo spazio ha costruito un legame. Ma siamo dentro un altro tempo e il suo compito è terminato.
Chi mi è vicino lo sa: il blog ha avuto un ruolo molto importante nella mia vita professionale. Ha accompagnato gli anni in cui ho capito che non era più tempo di muoversi in equilibrio e che, per farlo, sarebbe stato necessario dare voce alle scelte e assicurare una documentazione puntuale.
Così è stato lo spazio che ha accolto l'urgenza delle mie riflessioni e che mi ha aiutato a guardare al quotidiano mostrandomi tutti quegli aspetti che in situazione non riuscivo a vedere. Ed è stato il luogo in cui aprire a L'altro sguardo: quello delle famiglie.
Ha fatto maturare la mia consapevolezza e ha fatto crescere l'intenzionalità delle mie scelte, aiutandomi a regolare di continuo la mia azione educativa e quella didattica.
Scoperchiando, di fatto, il nostro fare scuola, ha sostenuto l'alleanza con i genitori e ha fatto sì che sentissi meno la solitudine, consentendomi di costruire una vicinanza ideale con le tante colleghe e colleghi che, pur lontani, avevano convinzioni vicine alle mie.
È stato anche uno spazio che mi ha esposto, non posso negarlo, in tante occasioni utilizzato per darmi addosso. Ma non mi è dispiaciuto mai, perché so bene quanto tutto questo mi ha aiutato a definire meglio le mie convinzioni e ciò che vale la pena difendere.
Oggi sono qui, non senza fatica, a mettere un punto fermo. Ma non posso farlo senza prima ringraziare chi, per diversi anni, ha vissuto il blog con me, e con me l'ha sentito compagno di un'idea di scuola.
Grazie di cuore, Isa. Grazie, Simona.
Ma grazie anche a tutti coloro - davvero tantissimi (sono 576.300 visite) - che l'hanno accolto come opportunità per conoscere la scuola viva e che lo hanno riconosciuto come spazio di riflessione e luogo da cui attingere per muovere passi in nuove direzioni.
A tutti, un abbraccio carico di gratitudine,
Enrica