venerdì 31 maggio 2019

Io leggo perché: libri in arrivo!


Martedì 28 maggio siamo stati alla Libreria Mondadori di Iglesias per ritirare i libri inviati dagli editori a conclusione dell'iniziativa "Io leggo perché", alla quale avevamo partecipato in autunno.
Ad accoglierci è stata Stefania, che ci ha illustrato l'organizzazione della libreria nelle diverse sezioni, per poi invitarci a visitarla liberamente.
Per noi si è trattato di una bella occasione per lasciarci catturare ancora una volta dal mondo dei libri (quanti avremmo voluto portarcene via!) e per comprendere meglio la differenza tra biblioteca e libreria.
Il nostro grazie di cuore a Stefania e a sua sorella, con le quali abbiamo avuto il piacere grande di condividere alcune delle nostre prime esperienze con i libri trovando sempre grande collaborazione e attenzione ai nostri bisogni. 
L'appuntamento è al prossimo anno scolastico per nuove attività insieme e un percorso guidato in libreria.

Alcuni scatti della nostra visita: entra

giovedì 30 maggio 2019

Colloqui con i bambini - 2° quadrimestre


Vi informiamo che domani - 31 maggio 2019 - a partire dalle ore 9.00, si svolgeranno i colloqui con i bambini per il secondo quadrimestre.
Questi sono stati preparati con le due attività propedeutiche che hanno interessato i bambini anche al termine del primo quadrimestre: riflessione in piccoli gruppi sul rapporto con la scuola, guidata dalle carte-domanda, e compilazione della scheda di autovalutazione riferita alle competenze educative attese e al rapporto con i saperi.

I contenuti delle carte domanda:

Hai frequentato la scuola volentieri?
Che cosa ti è piaciuto della scuola?
Che cosa non ti è piaciuto della scuola?
Come ti sei trovato con i compagni e con le maestre?
Hai trovato faticoso il lavoro scolastico?
Hai avuto delle difficoltà?
Come pensi di avere imparato?


Secondo sciopero mondiale per il clima: scatti


Con piacere condivido alcuni scatti della nostra partecipazione al Secondo sciopero mondiale per il clima, organizzato, in città, dalla Rete "Insieme per il clima".
L'iniziativa si è aperta nel piazzale delle Scuole medie di via Isonzo, dove sono state condivise alcune riflessioni, a cui è seguita la presentazione del progetto "Pianta!". Ci siamo poi spostati verso la Chiesa del Cuore Immacolato, dove, accolti da Don Sciolla, ci siamo recati al Parco della Speranza per la messa a dimora simbolica di alcuni alberi.


giovedì 23 maggio 2019

Secondo sciopero mondiale per il clima

Vi informiamo che, in continuità con l'azione di sensibilizzazione svolta in classe, domani mattina - venerdì 24 maggio 2019 - abbiamo aderito all'iniziativa Global strike for future, proposta dalla Rete locale “Insieme per il clima” in occasione del secondo sciopero mondiale.

L'iniziativa in città prevede il seguente programma:

ore   9.30 - Incontro nel piazzale delle scuole di via Isonzo
ore 10.00 - Brevi interventi degli studenti e presentazione del progetto
                     PIANTA! Insieme per il clima
ore 10.30 - Marcia fino al Parco della Speranza della chiesa del Cuore Immacolato
ore 11.00 - Messa a dimora simbolica di alcuni alberi

mercoledì 22 maggio 2019

Cari genitori, è il momento di offrire una vostra valutazione!

Carissimi genitori, l'anno scolastico volge al termine ed è per me molto importante invitarvi ad offrire una valutazione sull'esperienza formativa ed educativa vissuta dai vostri bambini nell'anno scolastico, così da poter conoscere, e quindi gestire, eventuali criticità.
Si tratta di un questionario completamente anonimo interno alla classe; per potervi accedere è necessario disporre del codice di riferimento che vi sarà fornito dalla Rappresentante di classe.
La compilazione è consentita fino alle 24 di domenica 2 giugno.
Confidando nella vostra collaborazione, vi ringrazio fin d'ora.

Accedi al questionario

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfbOXy3VrRcTM7_AYMB8Hydw4kI9hhgLs0r0mmPEDIX5ptjhg/viewform

Sospensione delle attività didattiche

Si informa che nei prossimi giorni i locali della scuola saranno impegnati per le consultazioni elettorali; pertanto le lezioni saranno sospese da sabato 25 a lunedì 27 maggio 2019. 
Le attività riprenderanno regolarmente in data martedì 28 maggio 2019.

Alla Circolare pubblicata sul sito d'Istituto

Incontro con i bambini della scuola dell'infanzia


Con grande piacere, ieri mattina, abbiamo accolto in classe i bambini della Scuola dell'infanzia Baby Boom che in settembre inizieranno la scuola primaria.
Sapendo che l'obiettivo della visita non era solo quello di conoscere la scuola, ma di raccogliere le impressioni dei nostri bambini sulla prima elementare, per noi è stata l'occasione per coinvolgere la classe in un brainstorming con il quale esprimere ciò che a loro avviso sarebbe stato importante raccontare, per poi ripercorrere gli aspetti più interessanti di questo anno scolastico in termini di emozioni e vissuti.

Così, una volta accolti i bambini dell'infanzia, li abbiamo fatti sedere tra i compagni più grandi e abbiamo invitato i bambini a raccontare seguendo i punti nei quali avevamo raggruppato quanto emerso con il brainstorming:
  • Come abbiamo vissuto il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria?
  • La nostra giornata scolastica: attività.
  • Le cose che abbiamo imparato.
  • Un’esperienza speciale: "Letture per dire le cose da dire".
Al termine di questa fase, abbiamo condiviso con i bambini e le colleghe il filmato realizzato sulla nostra esperienza "Letture per dire le cose da dire", che abbiamo considerato fondamentale in quanto espressione di un vero e proprio compito autentico, che ha messo in campo l'autonomia acquisita dai bambini, la conquista delle abilità di lettura, la capacità narrativa e, soprattutto, il loro amore per i libri.

Per concludere, i bambini dell'infanzia hanno potuto fare delle domande ai compagni più grandi.
Si è trattato di un tempo contenuto che non ha consentito una condivisione più profonda e più diretta, ma è stato comunque uno spazio importante che potrà aiutarci a costruire nuove esperienze.

Da parte nostra, un grazie di cuore alle colleghe della Scuola dell'infanzia Baby Boom - Alma Lombardi e Simona Bernardini - per averci fatto visita e un abbraccio e un grande in bocca al lupo ai bambini per il loro prossimo ingresso alla scuola primaria.

domenica 19 maggio 2019

Sulle merende in classe e non solo...

Vorrei ricordare alle famiglie che tra le più importanti competenze educative attese sulle quali siamo impegnati come insegnanti, vi è quella di “partecipare alla vita della scuola come comunità che funziona sulla base di regole condivise” (la si può trovare espressa in modo chiaro nel documento di programmazione, area dedicata alla Cittadinanza e Costituzione).

Tra queste, come importante obiettivo di apprendimento rientra il “Riconoscere il diritto alla salute” che, tra i suoi contenuti, contempla l’educazione alimentare che, nel corso dei cinque anni, sarà oggetto di percorsi trasversali e specifici.

Pertanto, le comunicazioni riferite al consumo della merenda in classe, oltreché legate ad altre ragioni illustrate nelle diverse occasioni assembleari, sono guidate dall'impegno a favorire una corretta educazione alimentare.

A questo scopo, si invitano i genitori a sostenere gli interventi educativi e formativi della scuola. Si ricorda, infatti, che sono l’esempio e i comportamenti quotidiani, soprattutto se condivisi tra scuola e famiglia, a garantirne una vera appropriazione.

giovedì 16 maggio 2019

A proposito di analfabetismo funzionale


A proposito dei dati che ci informano della difficoltà dei nostri studenti nella comprensione di ciò che leggono, ho messo in atto una strategia semplice ma che ipotizzo possa essere molto efficace nei cinque anni.
Da quando i bambini hanno iniziato a leggere, facendo leva sulla loro curiosità, sto sottoponendo loro tanti scritti, senza dare informazione alcuna. Unica cosa, li metto in coppia in modo che possano integrare le loro competenze in lettura e inferenza. 
Perciò, ho preso a predisporre comunicazioni scritte su tutto ciò che riguarda la nostra vita scolastica e gliele sto proponendo "al buio". Ho cominciato con le informazioni sulle uscite, iniziative, comunicazioni organizzative, e ho smesso di spiegare le consegne se non con indicazioni scritte da decodificare in completa autonomia. Per le tre uscite didattiche di aprile, a fine marzo, ho predisposto un documento che riportava tutte le informazioni utili, costi compresi, e ho invitato i bambini anche a rilevare la quota complessiva individuale per la partecipazione (e c'era da intuire la necessità del raddoppio per i due spettacoli teatrali con lo stesso costo...); lo stesso ho fatto per dare tutte le informazioni organizzative sulla fiera del libro.
Per l'ultima uscita, quella all'Azienda agricola, ho scritto loro una lettera nella quale, anche questa volta senza anticipazione alcuna, spiegavo dove saremmo andati, quali attività avremmo svolto, luogo e orario dell'appuntamento, mezzi di trasporto, cosa portare e cosa indossare...
Considerando che siamo solo in prima, le risposte sono state al di sopra di qualunque aspettativa, perciò sono ottimista sugli effetti nel tempo. Vedremo.
Intanto io mi concentrerò sul portare più scritti possibili, in termini di tipologia e contenuti, e di evitare qualunque consegna spiegata da me.
L'attenzione deve essere rivolta ad assicurare "il tempo che ci vuole", a fidarsi e, soprattutto, a non sostituirsi mai.
La maggior parte dei danni, a mio avviso, sia a casa che a scuola, li stiamo facendo proprio guidati dalla fretta che porta a sostituirsi e a guidare tutto, a svantaggio non solo di questa competenza ma della costruzione dell'autonomia.
Dei libri non parlo, qui il discorso cambia. Si tratta di costruire amore e non può che nascere creando opportunità nella gratuità. In classe i libri di testo hanno poco spazio, ma libri ne leggiamo tanti. La nostra bibliotechina è ricca e stimolante, tant'è che il nostro giovanissimo bibliotecario è sempre al lavoro, e frequentiamo la biblioteca comunale ogni quindici giorni.

domenica 12 maggio 2019

Tanti auguri alle nostre mamme!


Mi scuso con mamma Alba, ma dall'arrivo di Ettore tra noi, non abbiamo ancora avuto la possibilità di uno scatto. Spero tuttavia che le arrivi il nostro augurio e anche un abbraccio doppio. Lei sa perché...

venerdì 10 maggio 2019

99° Anniversario dell'11 maggio 1920


Vi informo che domani mattina - alle ore 10, in piazza Municipio - la classe parteciperà alla rievocazione storica dell'eccidio avvenuto ad Iglesias l'11 maggio 1920, nel quale hanno trovato la morte 7 operai.
La proposta è curata da docenti e studenti dell'Istituto Comprensivo Eleonora d'Arborea, con la preziosa guida del Prof. Gianni Persico.
In classe sarà occasione per proseguire le prime riflessioni sul mondo del lavoro, avviate in occasione del 1 maggio, con particolare riferimento alla situazione lavorativa dei minatori del nostro territorio, che ha dato origine ai primi scioperi.
Per chi non avesse avuto occasione di vederlo, propongo il video sulla rievocazione storica, realizzato nel maggio 2013, che ci si riserva di vedere con i bambini nei prossimi anni.

mercoledì 8 maggio 2019

Una giornata all'Azienda Agricola Donne Rurali: le foto

 

Con grande piacere eccomi a condividere le foto dell'esperienza vissuta ieri con i bambini presso l'Azienda Agricola Donne Rurali di Villamassargia.

Colgo l'occasione per ringraziare Elisabetta Secci, suo marito Marco e i nonni (ormai li chiamiamo tutti così...) per la loro accoglienza attenta, per la ricchezza dell'esperienza che ci hanno fatto vivere e per i messaggi che ci hanno consegnato. Senza tralasciare tutto il resto... fatto di odori, sapori e momenti di sana libertà. 




L'Azienda Agricola Donne Rurali è una presenza importante nel nostro territorio e un'opportunità per le generazioni in crescita. Perciò... il nostro non può che essere un arrivederci in attesa di nuove occasioni!

Alle foto

domenica 5 maggio 2019

sabato 4 maggio 2019

Ogni altro come te vuole essere rispettato!

Ultima giornata di prestito in biblioteca. Prima della scelta dei libri, ne approfittiamo per recitare tutti insieme la filastrocca di "Franci il Pappagallo" e chiudere così il nostro percorso sulla libertà.

[...] Ma una cosa tieni a mente
ogni passo dentro il mondo deve essere delicato
ogni altro come te vuole essere rispettato.

mercoledì 1 maggio 2019

Noi genitori: Dire le cose da dire... provo a dire il mio grazie

Abbiamo tutti dentro di noi un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente, le assume con il senso e col valore che hanno per sé, del mondo come egli l'ha dentro? Crediamo d'intenderci, non ci' intendiamo mai”.
Aveva ragione Pirandello, se penso a quello che accade quando le parole non riescono a veicolare le emozioni, a consegnarle per come vengono vissute. E lo stesso succede quando si desidera raccontare la bellezza e nel tentativo di farlo le parole che usiamo quasi cambiano forma e alle volte si sgretolano nel passaggio dal dentro al fuori.
Ma ci provo, anche fosse solo per riuscire a dare voce alla gratitudine.
Fiera del Libro, Piazza Lamarmora.
Tutto è pronto. La maestra chiama i suoi bambini in cerchio per gli ultimi momenti organizzativi poi, con delicatezza e discrezione si sposta, fa un passo indietro, si fa presenza silenziosa, punto di riferimento certo. Ben equipaggiati, è giunto il momento di lasciare i bambini liberi di esplorare e conquistare il loro piccolo mondo. La maestra sa che ora possono fare da soli, non sentendosi soli, come sa che l’inatteso è sempre dietro l’angolo ma che non è una minaccia, non lo è mai stato per lei, è invece quell’ingrediente esclusivo che alle volte non deve mancare…
Osservo i bambini con emozione, anche con un pizzico di incredulità, le stesse sensazioni che negli anni mi hanno accompagnato e che mi hanno permesso di assaporare e apprezzare ogni attimo del percorso di mio figlio; solo che oggi avverto che c’è qualcosa di più. Mi metto in ascolto.
Sicuri, i bambini formano i gruppi, prendono posto sui cinque tappeti blu, sistemano i cuscini e tutto il materiale che hanno preparato con l’aiuto delle maestra e la collaborazione dei loro genitori, controllano che non manchi nulla; aprono i libri e iniziano a sfogliarli, si confrontano con i propri compagni. Sono sicuramente i loro ultimi accorgimenti.
Le persone si avvicinano incuriosite, uno sguardo veloce e proseguono, poi si fermano e si voltano: no, vogliono scoprire cosa hanno organizzato quei bambini della 1ª A di via Roma, così decidono di sedersi e ascoltare. Ed ecco i bambini, padroni del loro piccolo, grande mondo. Si muovono con disinvoltura e mi rendo subito conto che hanno ben chiaro cosa devono fare e non si intimoriscono davanti a un pubblico che incontrano per la prima volta. Raggiungo un gruppo per sentire meglio e vengo invitata subito a sedermi; mi fanno scegliere il libro che desidero ascoltare, a turno - capita anche insieme, senza sovrapporsi - iniziano a leggere. Posano per un istante il libro sulle loro ginocchia, vogliono fermare un particolare, che magari a me è sfuggito, e spiegarlo; certi che io abbia compreso riaprono il libro e riprendono la lettura. Li vedo dividersi naturalmente i compiti: mentre un bambino racconta, l’altro sfoglia il libro seguendo attentamente le parole del compagno per offrirmele con le immagini. Fanno delle pause, ma non sono per la stanchezza, sono pause per riordinare velocemente il pensiero, per arricchirlo e… sono pause di attenzione all’altro. Davanti alla difficoltà di un compagno, con cura lo aiutano senza mai sostituirsi o spazientirsi, si avvicinano in maniera composta e si mettono accanto. Si, lo so, perché l’ho imparato anche io, la loro maestra gli ha spiegato che nessun limite deve spaventare, che non è definitivo e insuperabile e che saperlo riconoscere e accettare equivale a superarlo o semplicemente a spostarlo un po’ più in là. Ed è così che le parole rivolte al compagno in difficoltà sono un semplice sussurro di incoraggiamento che le rende impercettibili alle mie orecchie ma chiare al suo cuore… perché vedo gli occhi del bambino sollevarsi, accogliere la vicinanza e l’aiuto del compagno e illuminarsi. Con lo stesso sentimento sono felici davanti alla sicurezza e disinvoltura dell’altro, lo guardano soddisfatti e gli rivolgono un bel, sonoro bravo! e non accontentandosi gli regalano un sorriso e un caloroso abbraccio.
La lettura e il racconto giungono alla fine, rivolgo ai bambini alcune domande, con decisione mi rispondono anche se comprendo subito che non vedono l’ora di porgermi la carta domanda che hanno preparato e farmi lanciare il dado con le parole chiave del libro: vogliono che ora sia io a parlare, credo proprio (anzi ne sono certa) che vogliono capire se sono stata attenta, se li ho ascoltati e se sono disposta a lasciare un pochino di me…
La presentazione finisce, mi ringraziano, con fierezza e gioia mi consegnano un segnalibro, invitandomi a scrivere un pensiero e fanno spazio ai bambini più grandi, agli ex alunni che sono seduti in mezzo a loro e con i quali non sono servite prove per capirsi e intendersi, perché diano il loro contributo. Sono insieme, piccoli e grandi, eppure sono uno, sono il presente. Sono insieme con la voglia di esserci, di voler prendere parte alle cose vere, di dare un senso alle cose che contano, con semplicità. Sono squadra. Incredibile, eppure è realtà. 
Sono trascorse oltre due ore e la stanchezza inizia a farsi sentire, eppure la determinazione, l’entusiasmo e l’impegno di esserci fino alla fine, completamente, sono più forti. Alcuni bambini si sdraiano tra i cuscini, stanno solo concedendosi un attimo di riposo; altri hanno bisogno di muoversi. La situazione lo consente (è l’attimo senza pubblico) e sanno che possono farlo. Conoscono bene quelle regole che hanno costruito e definito insieme alla loro maestra. Che è sempre lì, delicata. Presenza costante, attenta. 
Lei conosce i suoi bambini, sa quanto amano vivere la vita a tutto volume, ma sa anche che ogni libertà e autonomia raggiunta sono il risultato di conquiste quotidiane, spesso faticose, dove occorre essere adulti responsabili e soprattutto coerenti, dove il pensare e il fare devono essere sempre allineati mai divergenti. Ne sono certa, niente di quello a cui sto assistendo sarebbe stato possibile senza queste conquiste, senza mettersi in gioco e in discussione con tanta onestà e altrettanto coraggio.
Ho finito di ascoltare i gruppi, mi metto in un angolo, fuori dal cerchio e faccio scorrere lo sguardo sui bambini. Sorrido perché sono anime ricche tutte diverse, uno splendido mosaico, fatto di colori e sfumature brillanti. Ognuno è presente con la sua storia, con il suo bagaglio, con le sue forze e le sue debolezze, con i suoi talenti, con la sua energia, con il suo massimo e con il suo poco, ma certo di sentirsi una piastrella viva che ha valore soltanto nell’insieme… se mancasse, quel mosaico risulterebbe incompleto. Come la sua bellezza. Li vedo felici. Li vedo felici con la loro maestra, la cercano, anche solo per un abbraccio o uno scambio veloce e poi corrono via sapendo che lei è sempre lì, per loro, con loro. Questo è quello che davvero conta. 
Il mio sguardo, ora, lo fermo sulla maestra, la vedo stanca ma come i suoi bambini, felice, grata. Le rivolgo in silenzio il mio grazie e la esorto con tutto il cuore a non smettere mai di osare, di alternare richieste molto alte, che creano problemi anche a lei che le propone. Perché il possibile, l’incanto, il senso è racchiuso proprio qua: quando lei provoca e solleva il tiro e i bambini fanno lo stesso con lei. Significa avere fiducia nelle possibilità dei bambini, riconoscere l'altezza di ciascuno e permettergli di volare alla quota che è in grado di raggiungere e spingerlo un pochino più su quando è il momento. Perché può. Perché scoprirà che può. Significa esserci e rimanere quando questo accade. Significa riconoscere, significa riconoscersi. Significa credere nelle proprie scelte e saperle rivedere, quando serve, con umiltà. Significa entrare in quelle scelte e viverle. Significa costruire e ricostruire, sempre, con tutti.
Infine il mio sguardo va ai genitori, ai nuovi. Uno di loro si avvicina e mi ringrazia. Sono io a ringraziare, perché ritornare in classe, nella 1ª A, non è stato un tornare indietro nel tempo, ma sentirmi ancora parte di un oggi. Lo dicevo a una mamma durante i preparativi, ci sono percorsi che non finiranno mai e che non smetteranno mai di essere dono… e quanto già sapevo, ora lo comprendo ancora di più, quanto già sentito, ora lo sento più forte.
Concludo con un pensiero, una convinzione che porto sempre con me. Un genitore mi saluta con queste parole: - Quando noi genitori iscriviamo i figli a scuola, pensiamo che se mai non dovesse andare bene ci sono tante altre scuole. Non è assolutamente così. Scuole come questa non ce ne sono tante, anzi sono davvero poche, pochissime. E anche se siamo all’inizio, io, a questa scuola, devo molto. Perché qui c’è di più, tanto di più -
Caro genitore, hai detto una grande verità, che porto sempre con me e la ripeto qui ad alta voce. 
Mio figlio ha vissuto una scuola dove c’è stato sempre tanto di più, non di meno…Perché a scuola ci si entra come persone e non può esistere apprendimento lontano dalla vita…

I bambini devono saperlo: non si può essere uguali


A volte, in classe, agli occhi dei bambini, e talvolta dei genitori, possiamo sembrare ingiusti. 
Ma giustizia non significa dare a tutti le stesse cose. Certo, l'ideale sarebbe rimuovere completamente qualunque causa di disuguaglianza, ma non sempre questo dipende da noi, o ne siamo capaci. Perciò, intanto, dobbiamo impegnarci per l'equità: dare ad ognuno quello di cui ha bisogno.
Questo va spiegato ai bambini e alle loro famiglie. Va spiegato che non solo non diamo a ognuno le stesse cose ma che, aggiungo, non ci aspettiamo le stesse risposte da tutti. Questo perché, se è vero che siamo - o dovremmo essere - tutti uguali davanti ai diritti, non può essere mai dimenticato che siamo tutti diversi.
Questo è molto importante quando ragioniamo di apprendimento: tutti devono essere messi nella condizione di esprimere il proprio massimo, e deve essere chiaro che è questa l'unica richiesta che possiamo fare ad ognuno. Niente di meno, niente di più.
Così mi piace sempre, in classe, fare riferimento alla parabola dei talenti, ed è usuale che ci ritorni rappresentandoli alla lavagna con un segmento. Questo è il modo più semplice che ho trovato per spiegare ai bambini che ciò che conta non è la lunghezza del segmento, quanto il lavoro che ognuno di noi fa per accrescere il proprio. Conta il percorso che faccio. Quanto mi sposto dal mio segmento di partenza. Conta il movimento. 
Perciò, quando un bambino rimane sorpreso, anche semplicemente davanti a un applauso che esplode naturalmente con un compagno che esprime difficoltà nell'apprendimento, potrà riconoscerne il giusto valore e unirsi con gioia a quell'applauso; così come imparerà a non considerarci ingiusti quando rifiutiamo di offrirgli gli stessi strumenti che mettiamo subito a disposizione di un altro compagno. E, piano piano, comprenderà anche le nostre richieste quando, davanti a un talento spiccato, non dovessimo registrare movimento. È lì che apprezziamo l'impegno. Quello che in classe già chiamiamo "essere attivi davanti all'apprendimento".

Percorso didattico "Facciamo l'orto"

Così come da programmazione di inizio anno, vi informo che in data martedì 7 maggio 2019 è programmata l'uscita didattica a Villamassargia - Società Agricola Donne Rurali "Sa Mò" - per lo sviluppo del percorso didattico "Facciamo l'orto". 
L'uscita si svolgerà con lo scuolabus (garantito per la sola andata) e prevede il rientro a cura delle famiglie.

L'appuntamento è a scuola alle ore 8.30, da dove ci si sposterà nel piazzale di via Isonzo. La partenza è prevista per le ore 8.45.
Il percorso terminerà alle ore 15.30. 

Si veda il modulo di autorizzazione qui allegato, sul quale è riportata l'organizzazione completa: apri.
Questo sarà consegnato ai bambini domani mattina (giovedì 2 maggio).

Al sito dell'Azienda Agricola: entra

Promermoria colloqui con le famiglie

Vi ricordo che in data 2 maggio 2019 - dalle ore 15 alle ore 18 - sono programmati i colloqui con le famiglie.

In allegato l'organizzazione oraria per famiglia (vedi).