giovedì 31 gennaio 2019

Via ai colloqui con i bambini!

Si informa che domani - venerdì 1 febbraio, dalle ore 11.00 alle ore 13.30 - sono programmati i colloqui individuali con i bambini. 
I colloqui saranno supportati dallo strumento di autovalutazione che ha guidato la fase propedeutica.
Appuntamento importante per i nostri piccoli alunni. Grande emozione per loro e per noi maestre.

Raggruppamenti

Dopo i giochi di raggruppamento con il corpo proposti la settimana scorsa, e rinforzati con diverse attività, oggi è stata la volta dei raggruppamenti strutturati partendo dal numero di oggi (il 31). Organizzati in gruppi, siamo partiti dall'esperienza, proposta con i tappi, seguendo le richieste (duine, cinquine, terzine...). Solo in un secondo momento, abbiamo registrato sul quaderno le nostre rilevazioni.
L'attività è stata molto efficace e tutti i bambini hanno mostrato di aver compreso con chiarezza i raggruppamenti in tutte le basi, fino ad arrivare alla base 10, fondamentale per l'appropriazione del concetto di decina.

A qualche momento del lavoro:

 





Benvenuto Ettore!

Ieri, in classe, abbiamo avuto la gioia di accogliere un nuovo compagno. Si chiama Ettore e viene da Milano. Tutti i bambini si sono dati da fare per aiutarlo a conoscere il modo in cui funzioniamo e a supportarlo nelle prime attività di classe.

Poi abbiamo fermato il suo arrivo anche sul nostro quaderno. Per tutti noi era importante fargli arrivare il nostro benvenuto.
Perciò lo rinnoviamo anche qui: "Benvenuto Ettore!"


Cittadinanza attiva in altalena


29 gennaio 2019, Tutti in altalena! 

[...] Portami in alto per non sentire
le frasi ostili di chi divide
e le parole di chi mi esclude
Quelle no, quelle no
sull'altalena non le metterò.
 

Forse, il tutti di martedì pomeriggio non era proprio quello che avremmo desiderato. Ma era certamente un tutti inaspettato. Sapevamo qual è lo scenario e sappiamo che ci sono messaggi che non è facile consegnare e che tanti non sentono di accogliere né di sostenere.

Ma quel che conta è che c'era chi sentiva di volerci essere, completamente. Chi con noi ha voluto alzarsi in piedi e, con parole piumate, quelle che devono contraddistinguere i messaggi educativi, hanno cantato per una società inclusiva e antirazzista.

Perciò... grazie di cuore alle mamme, ai papà, ai nonni, agli ex alunni, agli Amici della Vita, a Casa Emmaus, ad ArgoNautilus, a Isa e Marco (i chitarristi che ci hanno accompagnato) e a tutti coloro che hanno scelto di essere con noi.
E ai bambini, soprattutto, il cui canto, ne sono certa, è arrivato fino a Trento, con la stessa delicatezza con cui è stato pensato.

Un altro incastro grande dalla forma semplice, con la consapevolezza che "L'educazione non cambia il mondo. Cambia le persone che cambiano il mondo." (Paolo Freire).

Alle foto

Al video, gentilmente montato per noi da Isabella Ongarelli (Grazie!)

Dal Giorno della Memoria


Con piacere, eccomi a condividere alcuni materiali della Giornata della Memoria che ha visto due appuntamenti importanti nei locali della nostra Biblioteca Comunale:

- la presentazione del libro "Fino a quando la mia stella brillerà" di Liliana Segre e Daniela Palumbo, a cura dei miei ex alunni: Maria Elena Chessa, Chiara Era, Miriam Garau, Lucilla Giua, Seynabou Niang, Alessia Nuvoli, Anna Pilloni, Veronica Porcheddu, Sebastian Vacca.



- la presentazione, in anteprima nazionale, del libro "A un passo da un mondo perfetto" di Daniela Palumbo, Il battello a vapore.
"Quando vedi un uomo a terra, chiunque sia, non ti vergognare a sentire su di te il suo dolore, come ti capitava con il prigioniero ebreo all’inizio. Non te ne vergognare mai. Neppure se è ebreo, Iris. È questo sentire la sofferenza dell’altro che ci rende esseri umani." 

Entrambi gli appuntamenti hanno visto la presenza straordinaria dell'autrice Daniela Palumbo.

Gli incontri sono stati programmati all'interno della Fiera Off della Fiera del Libro di Iglesias, organizzata dall'Associazione ArgoNautilus, e hanno visto la collaborazione della Libreria Mondadori di Iglesias.

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibili questi appuntamenti, alla carissima Daniela Palumbo e a chi ha voluto essere con noi per ricordare ma anche per riflettere sul nostro presente, in cui stanno ritrovando spazio proprio quell'indifferenza e odio per l'altro capaci di cancellare ogni forma di umanità.
Alle foto della serata

ai Pensieri dal blog di ArgoNautilus

Al Filmato realizzato per ArgoNautilus dal Videomaker Valentino Filmthelife

lunedì 28 gennaio 2019

In altalena a cantare parole piumate

Ne Le valigie di Auschwitz di Daniela Palumbo sono raccontate le storie di quattro bambini ebrei che si sono visti privare dei diritti che avevano sempre considerato normali e che hanno vissuto il dolore dell'esclusione. Fra queste storie ce n'è una che racconta di Émeline, una bambina che vive in Francia e che, un giorno, all'improvviso, al parco, trova un cartello bianco appeso al cancello: "Ai bambini ebrei è vietato entrare nel parco".

Qualche mese fa, a Trento, si è levata una voce per dire che i bambini stranieri, al parco, occupavano panchine e giochi creando disagio alle famiglie italiane.
L'Istituto Trento 6, ascoltate queste parole appuntite, ha risposto componendo una canzone fatta di parole piumate

Questo canto, L'altalena, lo abbiamo fatto nostro e domani lo canteremo in città perché la nostra voce possa unirsi ai bambini di Trento e alle voci che arrivano da tante altre scuole. Il messaggio è molto semplice, è dentro le parole della canzone:

[...] Portami in alto per non sentire
le frasi ostili di chi divide
e le parole di chi mi esclude
Quelle no, quelle no
sull'altalena non le metterò.

Saremo felici se tanti si unissero a noi.
L'appuntamento è ai Giardini Pubblici, alle ore 16.

Non sono previsti interventi. Il messaggio è lasciato alle sole parole della canzone. 

venerdì 25 gennaio 2019

Verso i colloqui con i bambini


Fare scuola senza voti è per me una scelta professionale importante che ho fatto tanto tempo fa; anzi, a dirla tutta, i voti, io, non li ho usati mai. Questa è una decisione maturata con la volontà di mettere al primo posto un clima educativo sereno, in cui valorizzare la cura e l'aiuto dell'altro e l'apprendimento collaborativo, laddove ad avere la meglio, di norma, è la competizione. Ma anche di restituire forza alla motivazione intrinseca in uno scenario in cui tutto sembra essere legato esclusivamente al profitto.

Fare a meno dei voti, ma anche di qualunque altra forma di giudizio, non significa tenere fuori la valutazione. Questa resta presente, sempre. Ma è una valutazione che a numeri, lettere o quant'altro, preferisce il dialogo diretto e che non è separata dal momento dell'apprendimento. Al centro, per quanto mi riguarda, non può essere una pratica valutativa invadente che tende all'accertamento ancora prima di aver costruito. Questo perché sono convinta che il compito della scuola sia quello di garantire una crescita formativa a tutti, sempre e comunque.

Si tratta di scelte faticose, non solo perché si scontrano con attese diverse, consolidate nel tempo, ma perché comportano l'assunzione di nuovi compiti non semplici. Nel mio caso, la ricerca continua di tutte le possibili strategie per un fare scuola in cui siano sempre presenti pratiche didattiche orientate al continuo costruire: autocorrezione, valutazione tra pari, autovalutazione, fino a prevedere anche quella quadrimestrale, completata dai colloqui con i bambini.

Un impegno forte, quest'ultimo, specie quando, come quest'anno, mi sono ritrovata a ricominciare con un nuovo ciclo e a ragionare se queste scelte, in questa fase, fossero o meno opportune. 

Ad avere la meglio, però, è stata la convinzione che non mi sarebbe stato possibile tornare indietro. Dovevo solo trovare la strada adatta all'età dei bambini che mi erano stati affidati. Bambini di cui un numero importante è anticipatario. 

Ho riflettuto a lungo. Poi la risposta, come mi è capitato tante volte, è arrivata dallo scegliere la semplicità. Dal decidere di guardare esclusivamente loro, i bambini, tenendo fuori qualunque aspettativa adulta o eccessivamente tecnica.

Credo, così, di aver costruito uno strumento adatto a guidare i miei nuovi bambini nell'incontro con la valutazione quadrimestrale, capace di aiutarli a rileggersi e di supportarci durante i colloqui a loro riservati.

Ciò che va detto con chiarezza è che, per quanto si scelga la semplicità, queste sono proposte che hanno necessità di un contesto in cui certe pratiche hanno già preso piede (nel nostro caso l'autovalutazione è prassi quotidiana) e rendono necessario un attento accompagnamento.

La nostra esperienza verso i colloqui è partita mercoledì 23 gennaio, quando ho condiviso con i bambini la proposta dell'autovalutazione quadrimestrale e ho illustrato loro gli strumenti che avevo elaborato. 
Li abbiamo analizzati insieme in modo dettagliato e li abbiamo ripercorsi più volte, fino ad assicurarmi che tutto fosse chiaro. Poi, ieri - giovedì 24 gennaio - in apertura della mattinata, ho organizzato la classe in gruppi eterogenei, facendo attenzione che, all'interno di ognuno, fossero presenti buone competenze nella lettura, e ho avviato l'attività vera e propria.


Questo l'obiettivo: invitare i bambini a riflettere sul rapporto costruito con la scuola e ad autovalutarsi in merito alle competenze educative attese e al proprio rapporto con i saperi e le abilità messe in gioco in questi primi mesi della scuola primaria.

La prossima settimana, lo stesso strumento elaborato per supportarci in questa fase, guiderà i colloqui individuali con i bambini. Dieci minuti in cui ognuno avrà l'opportunità di parlare di sé e di riflettere sul proprio percorso di crescita.

Il percorso di lavoro: dettagli.

Fase organizzativa
Illustrazione dettagliata dei materiali (carte-domanda e scheda di autovalutazione); organizzazione delle isole di lavoro e nomina di un coordinatore; consegna dei materiali.

Prima fase: discussione
Ogni gruppo è stato invitato, utilizzando le carte-domande, a confrontarsi sull'area "Io e la scuola". Le carte (sette) sono state riposte coperte al centro di ogni isola. Al coordinatore è stata data la consegna di pescarle una alla volta, di leggerle e di assicurarsi che, a turno, intervenissero tutti. La richiesta era anche quella di assicurarsi che le risposte fossero ricche e articolate (non solo sì o no, ma sì perché..., no perché...) e di memorizzare le risposte di tutto il gruppo per poi poterle condividere con la classe.
Io ero impegnata a girare tra le isole, evitando qualunque forma di intervento, se non quelle utili a chiarire la consegna e gli aspetti organizzativi. 

Domande riportate sulle carte in stampa maiuscola, accompagnate da immagini-gancio:

- Vieni a scuola volentieri?
- Che cosa ti piace della scuola?
- Che cosa non ti piace della scuola?
- È stato faticoso il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria?
- Come ti trovi con i compagni?
- Come ti trovi con le maestre?
- Trovi faticosa la mattinata scolastica? 



Seconda fase: restituzione
I coordinatori sono stati invitati a condividere con la classe quanto emerso dalla discussione di gruppo. I componenti dei diversi gruppi potevano contribuire per arricchire quanto riportato.
Io, in collaborazione con la tirocinante presente in classe, sono stata impegnata a registrare quanto condiviso.


Terza fase: compilazione dell'area relativa alle competenze educative attese
I bambini sono stati invitati, individualmente ma con il supporto del gruppo, ad autovalutarsi in merito alle competenze educative attese. A disposizione dei bambini quattro pallini da colorare. Questa fase è stata preparata riportando diversi esempi ricavati dalla realtà dei bambini, utili ad aiutarli a comprendere che la coloritura di un pallino rappresentava il valore minimo e quattro il valore massimo.

Frasi guida riportate in stampa maiuscola e accompagnate da immagini-gancio:

- Non  faccio assenze, se non quando sono malato, e vengo a scuola puntuale.
- Partecipo a tutte le attività con impegno.
- Rispetto le regole, i compagni e le maestre.
- Con i compagni sono gentile e li aiuto volentieri; nelle attività di gruppo collaboro con tutti; gioco senza escludere nessuno.
- Sono attento a far firmare le comunicazioni ai miei genitori, giustifico sempre le assenze, completo i lavori non finiti e svolgo le consegne.
- Collaboro nel tenere ordinata e pulita l'aula; ho cura del mio scomparto e della biblioteca di classe.
- Preparo con cura il mio materiale, controllando di avere sempre quello che mi serve.



Quarta fase: compilazione dell'area relativa agli apprendimenti disciplinari
I bambini, sono stati invitati, individualmente ma con il supporto del gruppo, ad autovalutarsi in merito agli apprendimenti disciplinari. 
In questa sezione, la scheda riporta anche dei semplici descrittori, riservati all'insegnante, utili sia a guidare verbalmente i bambini nel comprendere gli elementi di attenzione, sia a supportare il colloquio.

Aree, illustrate dal docente, riportate in stampa maiuscola e accompagnate da immagini-gancio:

- Io e il lavoro con le parole
- Io e il lavoro con i numeri e le forme
- Io e lo spazio, il tempo e la natura
- Io e le immagini
- Io e il movimento
- Io e la musica

Anche la terza e la quarta fase si sono svolte senza alcun intervento da parte mia, se non in merito alla comprensione delle voci e dell'uso dello strumento. 
Particolare cura ho avuto nell'evitare di esprimere qualunque valutazione sul lavoro dei bambini anche nel momento della consegna dei documenti compilati.

Concluso il lavoro di autovalutazione, sarà mia cura verificare quanto espresso dai bambini, così da appuntare le necessarie riflessioni che saranno utili durante i colloqui con gli alunni, programmati per la prossima settimana.

Nuovo incontro in Biblioteca

È con piacere che condivido qualche scatto delle nostre attività in Biblioteca Comunale del 22 gennaio.
È stato un incontro interamente dedicato alla diversità - tema sul quale stiamo lavorando in questo periodo all'interno del nostro percorso sulla Memoria.
Clara ci ha proposto due letture: "Il lupo che voleva cambiare colore" di Orianne Lallemand e Eléonore Thuillier e "Corvo" di Leo Timmers.



Una volta concluse, ci ha poi invitato a realizzare un cartoncino che rappresentasse la diversità come valore, corredato dai contenuti della bellissima Filastrocca dei diversi da me di Bruno Tognolini.
Tu non sei come me, tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue
Certe cose so fare io, e altre tu
E insieme sappiamo fare anche di più
Tu non sei come me, son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali
Vuol dire che tutt’e due siamo speciali.
   
Questo appuntamento, con grande gioia dei bambini, è stato anche occasione per avviare il prestito. Per la prima volta, infatti, dopo aver consegnato i moduli per la tessera, hanno potuto scegliere un libro da portare a casa. 



Il prossimo appuntamento è fra quindici giorni per la restituzione del libro e per prenderne in prestito uno nuovo.

Grazie sempre a tutto il personale della Biblioteca e a Clara Congia, in particolare, per il suo essere guida così attenta e così accogliente.

Alla cartella delle foto

giovedì 24 gennaio 2019

Sperimentare nuove strade: i colloqui con i bambini

Un aspetto bellissimo del nostro mestiere è quello di farsi continue domande e sperimentare nuove strade.
Come accadrà questa mattina.
Da diversi anni faccio i colloqui con i bambini, ma avendo a che fare di nuovo con i piccolini mi sono interrogata molto se fosse il caso di continuare o di attendere che fossero più grandi. Lo strumento propedeutico che utilizzavo con gli alunni precedenti, coinvolgendo anche i genitori, non era assolutamente adeguato. Non solo per una questione d'età; allora i miei obiettivi erano diversi.
Tuttavia, l'idea di sospendere questa pratica non mi convinceva. Si trattava di studiare una modalità che la potesse rendere percorribile anche ora, anche con bambini di cinque/sei anni.
Quello che mi serviva era costruire degli strumenti su misura per loro e credo, in qualche modo, di esserci riuscita.
Ho preparato delle carte-domande da proporre ai bambini in gruppo che consentano loro - pescandone una alla volta (le posizionerò al centro di ogni isola) - di confrontarsi sul modo in cui stanno vivendo la scuola primaria (dall'eventuale difficoltà di passaggio dalla scuola dell'infanzia alla nuova scuola; fino ai rapporti con i compagni, con le maestre, con i tempi della mattinata scolastica, con i saperi...) per poi consegnare un documento che li aiuti a riflettere sugli aspetti educativi e sui loro apprendimenti, con delle frasi guida essenziali, corredate da semplici immagini. Lo strumento sarà proposto individualmente, ma favorendo comunque la compilazione collaborativa, affinché i bambini possano aiutarsi nella decodifica e nell'interpretazione, ma anche confrontarsi per l'autovalutazione. Il documento propone la coloritura di pallini (da un minimo di 1 a un massimo di quattro).
Sarà questo stesso strumento, la prossima settimana, a guidare i colloqui individuali con i bambini.
Ieri ho illustrato la proposta e i materiali. Oggi, dopo le nostre routine, si parte subito.
Io sento l'entusiasmo di quando provo nuove strade e mi sono organizzata per documentare.
Vediamo che cosa succede.
Lo so che sono piccoli, ma ho imparato da tempo che a fidarsi non si sbaglia mai.
E poi io sono sempre pronta a smontare e rimontare.

martedì 22 gennaio 2019

A cinque giorni dal Giorno della Memoria

Oggi, 22 gennaio 2019, a cinque giorni dal nostro appuntamento per Il Giorno della Memoria, esce in tutte le librerie A un passo da un mondo perfetto, Il Battello a Vapore Edizioni Piemme, il nuovo libro di Daniela Palumbo che, dopo Le valigie di Auschwitz, ritorna sulla storia della Shoah offrendoci una prospettiva differente. È quella di Iris, la dodicenne protagonista del libro che, pur abitando un mondo in cui la forma appare perfetta, e niente sembra poter essere messo in discussione, vede insinuarsi il dubbio e nascere crepe. Crepe che si fanno sempre più profonde, consegnandole la capacità di vedere l'altro come uomo dove tutti vedono semplicemente uno jude. Il niente.
Un libro che è un'opportunità in questo presente in cui di crepe abbiamo bisogno, di vederle aprirsi, di saperle generare, perché trovi spazio il saper guardare l'altro con l'unico sentimento capace di salvarci: l'amore.

Vi aspettiamo domenica 27 gennaio nella Biblioteca Comunale di Iglesias, dove Daniela Palumbo sarà con noi per presentare A un passo dal mondo perfetto in anteprima nazionale (un altro appuntamento è previsto il 26 gennaio, in Sala Consiliare, a Gonnesa).

Ma non dimenticate che gli appuntamenti per Iglesias saranno due. Ad aprire - alle ore 18 - sarà il gruppo dei miei ex alunni (Maria Elena Chessa, Chiara Era, Miriam Garau, Lucilla Giua, Seynabou Niang, Alessia Nuvoli, Anna Pilloni, Veronica Porcheddu, Sebastian Vacca) impegnato a portare tra noi la storia di Liliana Segre, quella stessa che lei, facendoci un dono speciale, ci ha consegnato nel mese di maggio davanti al binario 21 di Milano, e che oggi è posata con delicatezza dentro Fino a quando la mia stella brillerà, scritto con Daniela Palumbo.
Un libro nato perché la sua testimonianza possa camminare anche senza di lei e raggiungere le nuove generazioni. Quei nipoti che Liliana Segre vede come la vera speranza perché si possa coltivare una società più giusta, inclusiva, antirazzista.

Daniela Palumbo sarà con noi dal principio. Ha voluto esserci, semplicemente. E il suo, per noi, è un rinnovare un abbraccio speciale che ci accompagna da tempo e di cui le siamo profondamente grati.

Vi aspettiamo numerosi per ricordare e per aprire crepe.
Lo sentiamo nostro compito, oggi più che mai.

L'incontro è un appuntamento della FieraOff della Fiera del Libro di Iglesias, organizzato da ArgoNautilus, con la partecipazione di Mondadori Bookstore Iglesias.

lunedì 21 gennaio 2019

Si ritorna in Biblioteca

Vi ricordiamo che domani - 22 gennaio 2019 - è programmato il nostro secondo appuntamento presso la Biblioteca Comunale di Iglesias. 
Questa volta, a una nuova attività di animazione alla lettura, seguirà il tesseramento e il primo prestito, così da far conoscere ai bambini questa bella opportunità e costruire l'abitudine alla frequenza della Biblioteca.
Per facilitare le attività invitiamo gli alunni ad indossare la maglietta della scuola, perché le bibliotecarie possano chiamarli per nome.
Grazie per la collaborazione.

mercoledì 16 gennaio 2019

Il 29 gennaio, tutti in altalena!


[...] Portami in alto per non sentire
le frasi ostili di chi divide
e le parole di chi mi esclude
Quelle no, quelle no
Sull'altalena non le metterò.


Se fossi stata la maestra di Liliana Segre, o di uno dei tanti bambini ebrei allontanati dalla scuola, non mi sarei voltata dall'altra parte perché "Io cosa c'entro? Non le ho mica fatte io le leggi?" Né avrei modificato il mio rapporto con amici e vicini di casa quando, improvvisamente, le leggi razziali li hanno trasformati in persone da cui stare a distanza; meno che mai li avrei denunciati.
Così come non avrei fatto trattenere un attimo mio figlio in un parco nel quale avessi visto comparire un divieto di gioco per altri bambini.
Questo, almeno, è ciò che ho sempre pensato.
Non sono mai riuscita a immaginarmi in quella storia in altro modo. Ed è quello che ho detto a voce alta, tante volte, alle varie generazioni di bambini che ho incontrato. Il dolore più grande di chi ha vissuto quella storia dalla parte di chi, di punto in bianco, per legge, è diventato diverso, è stato quello causato dall'indifferenza. Indifferenza di coloro che, guidati dalla paura, non hanno pensato un attimo a sacrificare i valori umani a vantaggio della propria sicurezza.
Così, mi piace guardare ai fatti del presente come a una seconda opportunità. Come a un'occasione che ci viene offerta per scegliere chi vogliamo essere.
Per questo, per la ricorrenza della Memoria, abbiamo invitato bambini e genitori, ad unirsi al coro dell'Altalena dell'IC Trento 6. Un messaggio delicato che si leva chiaro: costruiamo per i nostri bambini un mondo inclusivo e antirazzista.
Tra gli obiettivi del nostro percorso quinquennale, al quale iniziamo ad affacciarci quest'anno, uno mi è particolarmente caro: riflettere sul pericolo del silenzio di fronte all'oppressione e far maturare nei giovani un'etica della responsabilità individuale e collettiva.
Iniziamo così, invitando a cantare e a suonare con noi altre classi, genitori, gruppi scout, per formare un unico coro che possa unirsi idealmente alla voce dei bambini di Trento.

 
Al video "L'altalena": https://youtu.be/zU8PcGM1j5U


Al testo della canzone, con gli accordi (aspettiamo tante chitarre!)
La canzone è composta dal maestro Alessio Zeni.

sabato 12 gennaio 2019

L'emozione delle prime attività collaborative

Oramai, appurato che si può osare, il desiderio di sollevare il tiro diventa difficile da trattenere, perciò questa mattina, restando sulla visita alla Biblioteca Comunale avvenuta giovedì, nuova proposta per i nostri piccoli alunni.

Ho proiettato sulla LIM nove foto dei diversi momenti della mattinata (le stesse del post con il quale ho condiviso l'esperienza con le famiglie) e ho invitato i bambini a raccontare quanto vissuto, sequenza per sequenza.

Subito dopo, ho stampato le immagini (in questa prima fase in b/n) e, organizzati gruppi eterogenei composti da tre bambini ciascuno, li ho invitati a collaborare per raccontare con semplici frasi i momenti rappresentati nelle foto.
Anche qui, attenzione!, ben sapendo che la competenza di scrittura è ancora in costruzione ma con grande fiducia nella forza della collaborazione.

 
Anche questa volta, per scelta, i bambini non hanno potuto contare su alcuna forma di intervento da parte degli adulti, perciò l'impegno necessario è stato tanto. 
Seguendo le indicazioni di partenza, i gruppi hanno osservato le immagini con attenzione, hanno condiviso cosa scrivere e, solo alla fine, si sono autodettati le frasi.

 


Terminata questa fase, ho fotografato le diverse immagini con la macchina digitale, così da portarle con la scheda sul PC, per poi proiettarle sulla LIM. In questo modo abbiamo potuto osservare insieme le produzioni di ogni gruppo, verificare se quanto scritto trovasse d'accordo tutti, per poi rilevare gli errori e procedere con le correzioni.

Per concludere il lavoro, ogni gruppo è stato invitato a ricostruire l'esperienza sul quaderno, riportando solo le immagini (questa volta a colori) sulle quali avevano lavorato. In questo caso, la copiatura doveva prevedere la correzione degli errori rilevati con la LIM.


Che dire? Una proposta didattica semplice ma molto bella perché osservare bambini così piccoli alle prese con le prime esperienze collaborative, senza intervento alcuno dell'adulto, è sempre una vera emozione!


venerdì 11 gennaio 2019

Apprendere tra proposte morbide e provocazioni

Mi piace la didattica che provoca. Perciò il mio lavoro ha sempre visto l'alternarsi di proposte morbide, che procedono con regolarità, nel rispetto dei tempi di ognuno, e puntano molto sulla ricorsività, con proposte alte (le chiamo provocazioni) che consentano di mettere completamente in gioco i bambini, facendo affidamento non solo sugli apprendimenti acquisiti, ma anche su tutti quelli che non ci sono ancora o di cui, comunque, manca la consapevolezza. Per queste ultime, mi piace promuovere il lavoro di squadra, così che gli alunni possano imparare presto che è mettendo insieme le risorse di tutti, che ogni cosa diventa possibile.

Pertanto, giovedì mattina, prima di andare alla biblioteca comunale, ho voluto lanciare un'attività collaborativa che facesse perno sulla capacità di lettura autonoma, nonostante questa sia ancora in costruzione. Ma l'aspetto interessante stava proprio in questo. Vedere fino a che punto...
La proposta era piuttosto comune, se non fosse che siamo a gennaio della prima elementare. Ho dato ai bambini una frase in disordine, costituita da otto parole, da dover leggere e ricostruire in gruppo perché avesse un significato chiaro.
Al solito, il mio impegno, illustrata la consegna, è stato quello di non intervenire in alcun modo.

Quindi, chiariti gli aspetti organizzativi che caratterizzano le attività di gruppo e gli step (leggere le parole, fino a riconoscere ognuna rapidamente, ritagliarle e manipolarle, cosi da avere una frase di senso compiuto), mi sono limitata ad osservare le dinamiche di gruppo, le scelte operative, ascoltare la lettura, vedere i numerosi tentativi prima di trovare una frase chiara.
Gli interventi sono stati circoscritti a sbloccare situazioni particolari o a rasserenare quei bambini che, non sentendosi ancora competenti nella lettura, rischiavano di vivere l'esperienza con frustrazione se non avessero compreso che a ognuno veniva chiesto di dare il suo contributo solo per ciò che poteva.

 

Il lavoro non è stato semplice. Innanzitutto per la scelta di proporre direttamente una frase complessa (erano presenti due verbi) e poi perché si trattava della prima attività da gestire in questo modo, senza che avessi proposto alcuna esperienza propedeutica guidata. Ma il valore aggiunto di queste proposte sta proprio in questo.
Ciò che è stato possibile registrare immediatamente, è stata una partecipazione attiva e motivata. I bambini hanno letto (per questa fase ho dovuto chiedere ai più sicuri di fare un passo indietro a vantaggio degli altri compagni), hanno ritagliato e riordinando, rileggendo infinite volte, fino ad arrivare tutti alla soluzione. 
Gli apprendimenti che sono passati, come potete immaginare, sono tanti, ma, a questi, se ne aggiungeranno altri: una prima riflessione sintattica (di chi si parla? che cosa si dice?) e morfologica, iniziando dall'individuazione delle parole-nome (al momento, quelle che si possono disegnare). 
Il lavoro lo abbiamo completato registrando l'esperienza sul quaderno e ripercorrendola ancora questa mattina.

Abbiamo aperto, adesso non resta che sollevare il tiro.

Al via il percorso alla Biblioteca Comunale

Ieri mattina, come programmato, ci siamo recati alla Biblioteca Comunale per dare avvio al nostro percorso.
La motivazione dei nostri piccoli bambini, che già mostrano tanta curiosità nei confronti dei libri, era palpabile. Un passaggio importante: dalla piccola biblioteca di classe a quella comunale, con un'intera sala dedicata ai bambini!


Ad accoglierci e accompagnarci in questa prima esperienza, è stata Clara Congia, la bibliotecaria responsabile. Con la sua preziosa guida, abbiamo scoperto l'ambiente biblioteca (spazio e funzioni) e abbiamo potuto ascoltare una bellissima lettura per avvicinarci alle regole della biblioteca: Un leone in biblioteca, di Michelle Knudsen e kevin Hawkes, Ed. Nord-Sud, per poi riflettere sulle stesse e ricostruirle su un cartoncino.

 





Questa prima mattinata, che ha visto una motivazione altissima, si è conclusa con l'esplorazione libera dei libri e con il gradito dono di un segnalibro, a cui è seguita la consegna dei moduli che i bambini dovranno compilare con i genitori per poter procedere con il tesseramento e, quindi, con il prestito, al quale daremo avvio con il prossimo incontro.

 



La visita alla biblioteca è stata anche un'importante occasione per lanciare una prima piccola consegna aperta: "Chi era Nicolò Canelles? Quali saranno state le motivazioni che hanno portato a intitolare la nostra biblioteca proprio a lui?"


Oggi una bellissima sorpresa. I bambini sono ritornati in classe con tante informazioni reperite con i genitori, utilizzando strumenti diversi, che hanno riportato oralmente e raccontato con chiarezza e minuzia di particolari: dove e quando era nato Nicolò Canelles (Iglesias, 1515); quanto è vissuto (settant'anni); la vita a Roma che gli ha consentito di conoscere la tipografia per poi aprire la prima tipografia in Sardegna (Cagliari, 1566); il suo essere stato nominato Vescovo di Bosa; il suo amore per i libri e il suo impegno per la cultura. Non sono mancati i dettagli su che cosa sia una tipografia e come funzionasse in passato quella con i caratteri mobili, né le riflessioni sul perché la nostra biblioteca sia stata intitolata proprio a lui.

Cose belle. Certamente un ottimo inizio.

Grazie alle bibliotecarie e a Clara Congia, in particolare, per la bellissima accoglienza, e grazie ai genitori per la preziosa collaborazione!

Il prossimo appuntamento in biblioteca è programmato per martedì 22 gennaio 2019, ore 11.30.