domenica 29 novembre 2020

Alberto Manzi, l'ultima intervista al maestro di "Non è mai troppo tardi"

Mentre è in arrivo l'Ordinanza sulla valutazione nella scuola primaria, incontro un invito da Insegnare - Rivista del Cidi, che mi piace fare mio. Lo condivido.

Guardiamolo e ascoltiamolo fino alla fine. La penultima parte è dedicata agli amanti della valutazione e alla commissione che deve redigere le nuove schede di valutazione. Tutto il resto a chi riesce ancora ad essere almeno un insegnante. Un/a "maestro/a" è più difficile.

sabato 28 novembre 2020

Promemoria: "Festival della Scuola" - mercoledì 2 dicembre

Ricordo che mercoledì 2 dicembre - dalle ore 9:30 alle ore 18:30 - si terrà il Festival della Scuola, Complessità e prospettive al tempo del coronavirus, Convegno Annuale ANP all'interno del quale porterò un mio contributo partecipando - alle ore 10:30 - alla Tavola rotonda "Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?"

I lavori saranno aperti da una conversazione di Flavio Insinna con Antonello Giannelli, Presidente ANP, e la Ministra Lucia Azzolina, alla quale seguiranno una serie di interessanti tavole rotonde, alternate ad interventi molto stimolanti, con relatori quali Massimo Recalcati, Leonardo Fogassi, Gino Roncaglia, Luciano Floridi.

La conclusione dei lavori è affidata a una conversazione di Antonello Giannelli con Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

Alla pagina del Convegno con programma, relatori e form per l'iscrizione

venerdì 27 novembre 2020

Il nostro Festival delle scienze: le foto

Con piacere, condivido alcune immagini dal nostro Festival delle scienze che ci ha visto impegnati, al mattino, in collegamento dalla nostra aula, per il laboratorio "I linguaggi della ricerca: parole e immagini": un viaggio fotografico e multimodale nell’Artico, curato da Cristina Marras e, nel pomeriggio, ognuno dalla sua abitazione, ma tutti riuniti nella nostra classe virtuale, con lo spettacolo a cura di Alessio Perniola "Verso l’infinito e oltre": tre millenni di storia per scoprire come l'uomo sia riuscito a conquistare il cielo e lo spazio, passando attraverso giochi ed esperimenti utili a conoscere i segreti dei fenomeni naturali che permettono ad alcuni oggetti di staccarsi da terra.

Un Festival ripensato per questo tempo di pandemia, che non può che trovarci grati. 
Grazie, quindi, a tutto lo Staff del Festival delle Scienze per aver reso possibile questa esperienza e al carissimo Gianluca Lilliu per averci ben consigliato.
 

 Alle foto: entra

giovedì 26 novembre 2020

Un anno all'insegna della scienza

 

Quando l'anno scorso, ho iscritto i bambini al Festival Tuttestorie, ho voluto optare per un laboratorio diverso. L'incontro con la narrativa, durante il lockdown, non era mancato. Mentre altri percorsi erano stati un po' sacrificati. Così, quando ho visto la proposta del laboratorio con Agnese Sonato, divulgatrice scientifica, non ho avuto dubbi: era quello che faceva al caso nostro. Un laboratorio scientifico e in più con un tema che ero certa che avrebbe affascinato i bambini: il gigantismo animale.

Il confronto con maestra Maria Efisia, che si occupava delle scienze, ci ha visto subito in accordo, così a fine anno scolastico, ci siamo lasciati con la consegna di esplorare un libro "Giganti per davvero" che avrebbe aperto il nostro nuovo anno scolastico, attraverso le presentazioni dei bambini.

Ma si sa, da cosa nasce cosa.

Così, quest'anno è iniziato all'insegna della scienza.

A ottobre, il programmato laboratorio con Agnese Sonato, da cui è nato l'incontro con PLaNCK Magazine, la rivista scientifica in doppia lingua, rivolta ai bambini, di cui abbiamo acquistato tutti i 21 numeri e che ci sta vedendo in piena esplorazione.

E poi, oggi, a cui alla scienza dedicheremo l'intera giornata con due appuntamenti: un laboratorio al mattino sui linguaggi della ricerca, che vivremo in collegamento dalla nostra aula, e uno al pomeriggio, con uno spettacolo sul tema del volo. Quest'ultimo, lo seguiremo ognuno dalla propria abitazione, ma da un'unica "stanza", così da essere comunque tutti insieme e poterci ritagliare uno spazio prima e dopo l'incontro.

Nuova esperienza, dunque. Vediamo cosa succederà.

Intanto, ringraziamo fin d'ora il Festival della Scienza di Iglesias "Dalla parte del Pianeta" e la grande disponibilità del gruppo di lavoro per aver dimostrato piena attenzione ai nostri bisogni legati all'età dei bambini, consentendoci di andare incontro a questa giornata in piena serenità.

Al post di presentazione dei laboratori di oggi:

domenica 22 novembre 2020

Io leggo perché: "Parola di Gianni Rodari" è online!

Ci stavate aspettando? Ebbene, il grande giorno è arrivato! 

È online "Parola di Gianni Rodari!", la nostra "diretta" che parte dalla scuola e lì ritorna, attraversando le case dei bambini. Un progetto per il Contest "Io leggo perché", ma anche una fotografia di quello è stata ed è la scuola in questo tempo di pandemia, da cui siamo impegnati a prendere il meglio per continuare a costruire e a custodire quello che siamo.

Buona visione e... non dimenticate di donare un libro!

L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la Libreria Mondadori di Iglesias, gemellata con noi.

 Parola di Gianni Rodari!

sabato 21 novembre 2020

PLaNCK! è arrivato!!!

Carissimi bambini, sono felice di comunicarvi che le nostre riviste PLAnCK! (ben 21 numeri) sono arrivate! Perciò da lunedì, sono sicura che sarà un bellissimo esplorare...

Ma che cosa è PLaNCK?

PLaNCK! è un progetto editoriale fondato nel 2013 dall’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato ed edito da Cleup Casa Editrice.

È un nuovo modo di comunicare la scienza a bambini e bambine, famiglie e scuole, attraverso una rivista con cui scoprire la scienza è divertente, lo si fa attraverso fumetti, giochi, esperimenti, dossier e interviste. E alla base di PLaNCK! c’è la curiosità, una qualità molto importante da coltivare fin da piccoli, l’imparare a farsi domande, e l’immaginazione.

PLaNCK! esce ogni quattro mesi con un tema diverso ed è una rivista che “non si butta”: i suoi contenuti e gli approfondimenti sono validi anche i mesi e gli anni successivi all’uscita.

Che cosa significa il nome della rivista? 

Il nome della rivista si ispira al cognome dello scienziato tedesco Max Planck, vissuto tra il 1858 e il 1947 e considerato il papà della fisica quantistica. Ma non è tutto! La parola “planck” può essere scritta usando i simboli di alcuni elementi chimici della tavola periodica degli elementi.
P è il simbolo del fosforo, La quello del lantanio, N dell’azoto, C del carbonio e K del potassio.

Insomma, già dal nome della rivista si capisce che tra quelle pagine si possono trovare molte tematiche scientifiche, dalla fisica alla chimica, passando per la geologia, l’astronomia, le neuroscienze…

Altre curiosità?

Raggiungi il sito: https://www.planck-magazine.it/

Festival della scienza: "Dalla parte del Pianeta"

 
Vi informo che in data giovedì 26 novembre, parteciperemo a due appuntamenti previsti all'interno della IV Edizione del Festival della Scienza di Iglesias "Dalla parte del Pianeta". Il primo è previsto al mattino, pertanto lo seguiremo da scuola; al secondo, invece, essendo previsto di pomeriggio, parteciperemo ognuno dalla sua abitazione, seguendo le indicazioni che saranno fornite sulla classe virtuale.

Questo il dettaglio degli appuntamenti a cui abbiamo aderito:

10:00 - 12:00 Laboratorio, a cura di Cristina Marras (CNR-ILIESI)
I linguaggi della ricerca: parole e immagini - 4,404 km: suolo e sottosuolo. Ny-Ålesund colors

Il laboratorio “I linguaggi della ricerca: parole e immagini” riflette in modo critico e attivo sulla ricerca come esplorazione dei confini e delle possibilità del sapere e sullo scambio tra linguaggi nella costruzione di conoscenze condivise. Il Polo Nord, le esperienze delle spedizioni scientifiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che si intrecciano ai racconti e alle immagini, sono il tema centrale del laboratorio. Per il festival 2020, in piena pandemia, proponiamo un viaggio fotografico e multimodale. Vittorio Tulli e le sue foto, a partire dal libro Ny-Ålesund Colors, Alessia Zampieri con il documentario Rite of Passage, in dialogo con Cristina Marras e Roberto Sparapani aprono a un laboratorio di idee e di riflessioni sul racconto dell’Artico tra suolo e sottosuolo. Ambiente, fragilità del paesaggio, lavoro minerario, memoria culturale, bellezza, costruiranno un ponte di 4.404 km che unisce i luoghi del festival con le Isole Svalbard.

Cristina Marras è primo ricercatore presso il CNR-ILIESI, ha una formazione storico-filosofica interdisciplinare e internazionale. Accompagna la sue ricerche filosofiche con attività di valorizzazione del dialogo tra la filosofia e le altre discipline, esplora i diversi linguaggi e le tecnologie digitali che favoriscono la comunicazione e la condivisione di metodi, pratiche e risultati della ricerca.

17:00 - 18:00 Spettacolo, a cura di Alessio Perniola (Multiversi aps)
Verso l’infinito e oltre

Volare è da sempre uno dei più affascinanti desideri dell’uomo. Come novelli Icaro, uno stranissimo scienziato insegnerà a bambini ed adulti, con giochi ed esperimenti divertentissimi, i principi della fisica utili per imparare a volare.
Ripercorrendo tre millenni di storia arriveremo a scoprire insieme come l’uomo, dal formulare un sogno utopico, sia riuscito a conquistare il cielo e lo spazio. Mentre scopriremo i risvolti di questa avventura affascinante, avremo modo di svelare i segreti dei fenomeni naturali che permettono ad alcuni oggetti di staccarsi da terra.

Alessio Perniola è fisico e formatore professionista. Direttore scientifico di Multiversi, associazione di divulgazione scientifica. Autore del libro “Filosofisica”, è anche ideatore e coautore di numerosi testi, strumenti e sussidi per l’animazione e le attività educative. Ha ideato e dirige il festival Cassanoscienza, in Puglia. Ha dato vita al primo festival italiano completamente online il SCIENCE WEB FESTIVAL.

La partecipazione sarà online, attraverso la piattaforma Zoom. Durante le dirette streaming sarà possibile interagire con i relatori.
 

venerdì 20 novembre 2020

Una mattina con Lucilla e Malala

Ieri mattina, dopo un saluto di apertura e il nostro appello fonologico, ormai tutto associato agli aggettivi, mi sono spostata in fondo all'aula, affidando la classe alle mani di Lucilla, la mia ex alunna tredicenne, venuta a portare tra noi il diritto all'istruzione con la storia di Malala Yousafzai.

Che cosa è successo poi, pur conoscendo le capacità progettuali e organizzative maturate nella mia classe precedente a furia di consegne aperte, è stato tanto di più di quanto io stessa mi potessi aspettare.
 
Dopo una narrazione iniziale, supportata da una serie di parole chiave, ognuna collegata ad una slide, Lucilla è passata a condividere con i bambini l'organizzazione delle attività, a cui ha dato avvio subito dopo, testimoniando una forza organizzativa importante e attenta al momento che stiamo vivendo. Aveva predisposto una cartella trasparente per ogni bambino. All'interno: cartoncini colorati, la stampa delle foto delle diverse fasi della storia, fogli a righe ad anelli, spago, l'articolo sul diritto all'istruzione, alcune frasi di Malala... tutto il necessario per confezionare un "libro" che ricostruisse i passaggi più importanti della vita di Malala, assemblando il materiale e arricchendolo con delle didascalie.
- Quando, a sette anni, presentai Malala alla mia classe, avevo consegnato una dispensa con la sua storia ad ogni mio compagno. Oggi voglio proporne la costruzione a voi. -

E mentre si accinge a distribuire il materiale, Lucilla si avvicina a me per chiedermi se ci sia qualche alunno con difficoltà: aveva preparato anche delle cartelle, riconoscibili solo a lei, che contenevano la stessa attività, ma facilitata da didascalie già pronte, così da lavorare solo sull'associazione testo-immagine.
Un'attenzione ancora rara anche tra noi insegnanti.

Il coinvolgimento dei bambini potete immaginarlo. L'aula, in un attimo, si è animata. Cartoncini, foto, forbici, colla, carta dappertutto, mentre i "libri" piano piano, prendevano forma.

Al termine del lavoro, ad attenderli, una seconda attività: l'invito a scrivere, nell'ultima pagina del libro, ciò per cui ogni bambino sarebbe disposto a combattere. 

La mattina si è conclusa con una valutazione aperta dell'attività da parte dei bambini, a cui è seguita la visione delle prime scene del film documentario su Malala. Giusto venti minuti, il tempo di far nascere il desiderio, in attesa della visione integrale programmata per la prossima settimana.

Tanti i grazie che i bambini hanno rivolto a Lucilla, accompagnati dalle motivazioni del loro apprezzamento. 
Da parte mia, difficile aggiungere altro a ciò che le ho espresso direttamente davanti alla classe e mentre rientravamo a casa a piedi, facendo un pezzo di strada insieme. 
È sempre meraviglioso spostarsi. Non credo esista qualcosa di più bello, per un insegnante. 
Oggi, poi, mi sono sentita tanto Zorba sulla balaustra mentre vedeva Fortunata volare.
"Zorba rimase a contemplarla finché non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto."
 

martedì 17 novembre 2020

Andreas Robert Formiconi: "Spremere valore dai contesti online"

Condivido, con piacere, la registrazione di un incontro molto interessante, di cui consiglio vivamente la visione a tutti, in particolare a chi sta intraprendendo il mestiere di maestro. 

L'incontro, dal titolo "Spremere valore dai contesti online" è tenuto da Andreas Robert Formiconi, docente dell'Università di Firenze, e fa parte del ciclo di appuntamenti, coordinati dalla Prof.ssa Daniela Lucangeli: "Didattica e digitale: verso una trasformazione consapevole", Università degli Studi di Padova.

All'interno, anche la narrazione dell'esperienza di tirocinio a distanza, alla Facoltà di Scienze della formazione primaria dell'Università di Firenze, alla quale ho avuto il piacere grande di prendere parte. 

Un progetto coraggioso con persone belle. Di quelle cose che fanno bene.

Segnalo che nella parte finale, dal minuto 55 circa, è presente anche una lettura della nostra esperienza con la DaD, riprendendo quanto da me condiviso con studentesse e studenti durante i due incontri tenuti nel mese di maggio 2020.

domenica 15 novembre 2020

Io leggo perché: evento in arrivo

Vi comunichiamo che abbiamo ufficializzato la nostra iscrizione al Contest Io leggo perché: "Parola di Gianni Rodari!

La nostra partecipazione è proposta attraverso un video che simula una diretta e sostituisce l'iniziativa che la classe organizza in centro città ogni anno in occasione dell'evento. In apertura, i bambini forniscono informazioni sul Progetto e invitano a donare dei libri per la nostra biblioteca; subito dopo propongono, attraverso la lettura/narrazione di brevi storie e filastrocche, una sintesi del nostro lavoro su Gianni Rodari, svolto nel mese di ottobre in occasione del centenario della sua nascita.

Vista l'età dei bambini, si è optato per una registrazione che sarà disponibile sul Canale YouTube di classe passando per il blog, che ospiterà una pagina dedicata:
https://enricaena.blogspot.com/2020/11/parola-di-gianni-rodari.html
Questa sarà attiva a partire dal 22 novembre 2020, ore 10:00, fino a tutto il 29 novembre 2020.
 
L'iniziativa è svolta in collaborazione con la Libreria Mondadori di Iglesias. 

Per maggiori informazioni: Io leggo perché, il contest:

Lucilla, Malala e il diritto all'istruzione

Giovedì 19 novembre, ci attende una giornata molto particolare, di cui avverto già la bellezza. Giocando in anticipo di un giorno sulla "Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", le attività saranno dedicate a una lezione su Malala Yousafzai, interamente guidata da Lucilla, un'ex alunna che oggi frequenta l'ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto.

Lucilla, quando era in seconda elementare (a.s. 2014/2015), accogliendo il mio invito che voleva valorizzare il suo interesse per la straordinaria storia di questa ragazzina pakistana, aveva presentato Malala alla classe, in occasione della Giornata della donna (vedi). Su questa storia, in seguito, è tornata ancora, presentandola in città all'interno della nostra iniziativa "Io sono un libro" (vedi). Era il 2017. 

Per me è stato naturale pensare a lei per un'occasione come questa, perché, oltre a conoscere la profondità con la quale ha curato lo studio della storia di Malala, ho avuto modo, in tante occasioni, di apprezzare la sua attitudine in termini di progettazione e organizzazione didattica.

Perciò... appuntamento a giovedì per un incontro davvero speciale. Saranno con noi Lucilla, Malala e il diritto all'istruzione.

Marzo 2015, Lucilla racconta Malala alla classe


Maggio 2017, Pannello dell'iniziativa "Io sono un libro"

giovedì 12 novembre 2020

Consegnare la verità

È ora della revisione tra pari, una pratica che sta prendendo sempre più spazio, anche perché, durante la didattica a distanza, è stato grazie a questa che siamo riusciti a mantenere una dimensione sociale dell'apprendimento e a custodire le "contaminazioni" tra i bambini, quelle a cui ormai riconosciamo una forza straordinaria.
A volte sono revisioni più strutturate, che arrivano dopo aver stabilito insieme che cosa osservare e aver costruito strumenti ad hoc; altre sono più leggere, aperte.
A essere molto importante, qualunque sia la forma, è il momento in cui la parola sui lavori passa ai bambini, che condividono e argomentano le loro rilevazioni.
Oggi, il nostro compito era quello di visionare in classe i video condivisi da ognuno in preparazione del Contest "Io leggo perché". Era una revisione di secondo livello, perché i bambini, già ieri sera, muniti di una tabella che avevo consegnato loro, con nomi dei compagni e lavori svolti, dovevano analizzare i video e indicare, per ognuno, osservazioni e consigli.
In questa fase, ripreso in esame ogni video, era il momento di condividere quanto registrato e di offrire una restituzione comune che, in più casi, ha invitato i bambini a tornare sul lavoro con dei correttivi ritenuti importanti.
Ogni osservazione è stata rivolta ai compagni sempre con grande attenzione alle parole perché, quando le mie consegne prevedono proposte di questo tipo, mi soffermo sempre molto sul modo in cui va offerto il proprio sguardo. Deve essere chiaro che ciò che conta è consegnare strumenti per migliorare.
Per questo, ma certamente anche per l'attenzione e l'empatia che crescono, i bambini si sono abituati a partire sempre dagli apprezzamenti, dalla bellezza; tanto che, davanti alla fragilità, ho iniziato a percepire la loro difficoltà a consegnare la verità. Non è facile alla loro età comprendere che è possibile custodire gentilezza e verità insieme.
Così è accaduto che, questa mattina, arrivato il momento di esprimersi su un compagno che ha condiviso un lavoro visibilmente debole, abbiamo raccolto tantissimi apprezzamenti che non rispecchiavano ciò che osservavamo e che, di conseguenza, davano un messaggio disorientante al bambino che, durante il video, ho sorpreso osservare sé stesso con perplessità.
A quel punto, da educatrice, ho sentito l'urgenza di trovare il modo di intervenire, ben sapendo quanto sia difficile mostrare ai bambini alcuni confini particolarmente sottili.
Ma il lavoro non rappresentava neanche lontanamente ciò che il bambino avrebbe potuto esprimere se avesse lavorato davvero sulla consegna e io so bene di non potermi sottrarre da uno dei miei compiti più importanti: aiutare ogni mio alunno a conoscersi, a mettere a fuoco le proprie forze ma anche le proprie debolezze, perché solo mettendole a fuoco è possibile trovare il modo di superarle.
Ho scelto di essere sincera. Contravvenendo alle regole, che mi impediscono di toccare i bambini in tempo di covid-19, mi sono igienizzata, e ho raggiunto il bambino nel suo banco, l'ho preso per mano e l'ho tenuto con me.
- Non gli state dicendo la verità - ho detto ai compagni che, a quel punto, sapevo che mi avrebbero guardato con molta attenzione. - Questa non è la verità – Ho ribadito. E con il mio sguardo rivolto al bambino, ma anche alla classe, perché in nessun modo si potesse fraintendere il difficile compito che mi ero assunta, ho continuato: - Voler bene è prima di tutto volere il bene dell'altro. Dare modo all’altro di vedersi perché possa fare sempre meglio. Con le vostre parole, avete scelto la gentilezza, ma state venendo meno al compito di aiutare il vostro compagno che può, e quindi deve, fare tanto di più. Lui stesso lo sa. Quando qualcosa ci mette in difficoltà, possiamo ridurre il nostro lavoro, concentrarci su una piccola attività, ma su quella dobbiamo investire tutte le nostre energie perché in quel risultato dobbiamo poter vedere il massimo che sappiamo di poter esprimere. 
- Quindi - e mi sono rivolta nuovamente al bambino - farai solo un pezzo piccolo, ma lo dovrai presentare mettendo in questo lavoro il massimo del tuo impegno, lavorandoci ogni giorno più volte al giorno, fino a quando sarà pronto. Noi ti aspettiamo un'altra settimana.
Poi, rivolgendomi di nuovo alla classe, ho aggiunto: - Io, anche quando è faticoso, vi consegno sempre quello che vedo davvero e vi chiedo sempre di più. Questo per me è credere in voi e desiderare che siate sempre il meglio di ciò che potete essere.
Adesso - ho concluso, rivolgendomi al bambino - ti diamo tutti i consigli necessari e ti aiuteremo ogni giorno in modo che quando sarai di nuovo davanti al tuo lavoro, tu possa essere felice.
- Io so che ce la fai. Lo so – ho aggiunto a bassa voce.
Abbiamo ripreso con gli ultimi lavori, ma io ormai aspettavo di tornare in quel banco per sostenere e rassicurare ancora.
È difficile essere maestri. Certi giorni di più. Ma quando scegli di costruire, con ognuno, sempre, sai bene che il tuo compito ti mette davanti a scelte continue. Se sono pesanti le responsabilità di chi non sa costruire tranquillità, non lo sono meno quelle di chi, per farlo, si accontenta.
Mi piace pensare che, oggi, i bambini abbiano imparato che la gentilezza può camminare insieme alla verità perché il bene, quello vero, non sottrae possibilità.
Consegnare sincerità è il regalo più prezioso che possiamo fare agli altri e il più prezioso che possiamo ricevere. E credo che sia questo a dirci tanto del rispetto che proviamo per ognuno.

mercoledì 11 novembre 2020

Il Festival della scuola. Complessità e prospettive al tempo del coronavirus.

È stato pubblicato, questa mattina, il programma definitivo del Convegno annuale ANP:

IL FESTIVAL DELLA SCUOLA
Complessità e prospettive al tempo del coronavirus

2 dicembre 2020, ore 9:30 - 18:30

al quale avrò piacere di offrire un contributo partecipando - alle ore 10:30 - alla Tavola rotonda "Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?"

I lavori saranno aperti da una conversazione di Flavio Insinna con Antonello Giannelli, Presidente ANP, e la Ministra Lucia Azzolina, alla quale seguiranno una serie di interessanti tavole rotonde, alternate ad interventi molto stimolanti, con relatori quali Massimo Recalcati, Leonardo Fogassi, Gino Roncaglia, Luciano Floridi.
La conclusione dei lavori è affidata a una conversazione di Antonello Giannelli con Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

Alla pagina del Convegno con programma, relatori e form per l'iscrizione

lunedì 9 novembre 2020

Il coraggio di cambiare la storia. In classe con Kamala Harris.



Oggi, gran parte della nostra mattinata l'abbiamo dedicata a Kamala Harris, all'importanza storica della sua elezione quale Vice Presidente degli Stati Uniti (prima donna nella storia) e alla forza delle parole che ha consegnato a tutti noi, con il suo discorso.

L'apertura l'ho affidata alla condivisione "al buio" - senza anticipazione alcuna - del video del messaggio di Kamala (vedi).

Undici minuti che ci hanno tenuti immobili. 

Subito dopo, ci siamo dedicati a un brainstorming molto essenziale per mettere insieme le informazioni che i bambini avevano trattenuto dal video, con quelle che avevano acquisito fuori scuola, per poi passare a un'organizzazione guidata delle conoscenze, offrendo i necessari approfondimenti.

 

Queste le domande che hanno guidato il nostro lavoro:

- Qual è l'evento di cui ci stiamo occupando?

- Chi è Kamala Harris?

- Perché abbiamo scelto di ascoltare il suo discorso e non quello Joe Biden, Presidente neoeletto?

- Quali sono gli aspetti che rendono così importante questa nomina? 

- Quali sono le parole che abbiamo raccolto durante il discorso di Kamala? 

- Perché Kamala ha parlato di "nuova alba"?

- Che cosa dice Kamala rivolgendosi alle bambine e alle ragazze? 

Le riflessioni nate con ogni passaggio, ci hanno consentito di ricondurci a tanti contenuti significativi incontrati con percorsi precedenti, sui quali ritorniamo in modo ricorsivo ogni volta che i temi ce ne offrono l'occasione: il significato di democrazia; le diverse forme di governo; i temi dell'immigrazione e del razzismo; il difficile cammino delle donne per la conquista dei diritti. 
 
 
 
Con noi, sempre a disposizione, GoogleEarth, per mettere a fuoco la posizione geografica di ogni luogo che si è affacciato nella nostra discussione.

Il percorso lo abbiamo completato con una sintesi scritta sul quaderno e con la rilettura del passaggio più significativo del discorso di Kamala Harris, che ho consegnato ai bambini perché possano ripercorrere con le loro famiglie e magari rivedere con loro il video che da questo pomeriggio è anche tra i materiali della nostra classe virtuale.

 

È stata un'emozione grande aver potuto apprezzare con quanto interesse i bambini abbiano fatto spazio a questo importante momento storico, e a quanti contributi e collegamenti siano stati in grado di offrire dai loro 7 e 8 anni. Ne è nata un'ulteriore conferma della convinzione  che uno dei nostri compiti più importanti, oggi, sia proprio quello di offrire strumenti per dare senso alla grande quantità di conoscenze che raggiungono i nostri alunni nei diversi contesti, facendo spazio a occasioni continue di confronto e di riflessione che consentano loro di metterle in relazione e di costruire significati sempre più profondi. Sarà questo, nel tempo, a dare forma e parole al loro pensiero.

"Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi.” (Kamala Harris)

domenica 8 novembre 2020

Kamala Harris: una storia da portare in classe

 
Nel 2008, avevo portato in classe l'elezione di Barack Obama. Non importava che fosse una prima elementare. Era il primo presidente di colore e l'emozione era troppo grande per non fare spazio al significato di un evento così importante. Nacque un lavoro bellissimo che ritornò spesso nei nostri percorsi.
Domani, guidata dalla medesima emozione e dalla volontà di portare tra i bambini il peso storico dell'elezione di Kamala Harris, prima vicepresidente donna, nera e di origine indiane, faremo spazio alle sue parole. C'è così tanto dentro, che lasciarle fuori sarebbe una mancanza troppo grande. Mi piace "Una scuola grande come il mondo".

"Quando mia madre è arrivata qui a 19 anni, dall’India, non immaginava questo momento, ma credeva in un’America dove questi momenti sono possibili. Penso alle donne, alle donne nere, asiatiche, bianche, ispaniche, nativo americane, che nel corso della storia di questo paese hanno aperto la strada per questo momento, si sono sacrificate per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti noi; penso alle donne nere che troppo spesso non sono considerate, ma sono la spina dorsale della nostra democrazia. Penso a tutte le donne che hanno lavorato per garantire il diritto di voto e che ora nel 2020 con una nuova generazione hanno votato e continuano a lottare per farsi ascoltare. Stasera voglio riflettere sulle loro battaglie, la loro determinazione, la loro capacità di vedere ciò che sarà a prescindere da quello che è stato. E questa è una testimonianza della personalità di Joe, che ha avuto il coraggio di buttare giù uno dei muri che continuavano a resistere nel nostro paese scegliendo una donna come vicepresidente.
Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima. Ogni bambina, ragazza che stasera ci guarda vede che questo è un paese pieno di possibilità. Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi.
” (Kamala Harris)

Piccole provocazioni per grandi anticipazioni

- Ci proviamo. Ma non è detto che ce la faremo. Visti i tempi, la scelta è quella di lavorare su ciò che avete già selezionato, ma parteciperemo solo se almeno 2/3 di voi preparerà un breve contributo video dal quale muoverà il nostro lavoro di cucitura.
Ho detto questo ai bambini, alla fine della condivisione della proposta che ci potrebbe vedere partecipare al Contest dell'iniziativa Io leggo perché, valorizzando i lavori che abbiamo preparato in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari.
Ma in quel momento era su quei 2/3 che volevo "giocare". I due terzi del numero. Un'anticipazione ghiotta. Una provocazione a tutti gli effetti...
Quindi, cosa deve accadere entro il 10 novembre per poter decidere la nostra iscrizione?
Le frazioni i bambini le conoscono già, non perché facciano parte dei contenuti affrontati, ma perché le abbiamo utilizzate in tutte le occasioni in cui una situazione poteva essere ricondotta a una frazione e con questa rappresentata. Ormai le riconoscono e le utilizzano con dimestichezza e individuano con facilità complementare e intero. Perciò, hanno iniziato a cercare la soluzione, scontrandosi con il fatto che, pur avendo chiaro il significato di due terzi, la frazione era riferita a 18, gli alunni della classe. Quanti bambini dovranno portare il lavoro se devono essere 2/3 di 18? 
Dopo qualche tentativo da parte di chi ha cercato di rispondere ricorrendo all'approssimazione, è arrivata la risposta: 12!
Così ho dato avvio alla parte che amo di più: smontare le intuizioni e argomentare i ragionamenti.
Qui la cosa è stata ancora più interessante dato che non abbiamo fatto ancora la divisione.
Ma qualcuno ha pensato bene di introdurre il termine gruppi: perché sono due gruppi su tre!  
E allora chiedo: da quanti bambini è composto un gruppo?
Tutto è proceduto con facilità.
Formo tre gruppi e ne prendo in considerazione solo due. Ogni gruppo è di 6, quindi 12. 
Nessuno ha usato il termine divisione, così l'ho portato dentro io. Procedo come in palestra: divido la classe in tre gruppi, così ogni gruppo è formato da 6. 
Amo la matematica che si affaccia così, come amo quella che entra al mattino con il salvadanaio, che apre alle trasformazioni e ai decimali. Perciò sono sempre attenta ad accogliere o sollecitare tutte quelle situazioni che, muovendo dal reale, portano tra noi tutti quei concetti che per i bambini sono più ostici ma che, in questo modo, acquistano significato. A me il compito di rendere le opportunità ricorsive, in modo che quando arriva il tempo in cui soffermarsi su quei contenuti, l'appropriazione c'è già stata e a noi non resta che dare il nome alle cose per poi concederci qualche interessante approfondimento.

sabato 7 novembre 2020

Il Festival della Scuola. Complessità e prospettive al tempo del coronavirus.

Con piacere condivido l'evento: 

IL FESTIVAL DELLA SCUOLA
Complessità e prospettive al tempo del coronavirus

Convengo annuale ANP (edizione phigital) al quale offrirò un mio contributo con la partecipazione alla tavola rotonda: “Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?” 

2 dicembre 2020, ore 9.30 – 18.30

Cliccando sul link è possibile prendere visione delle anticipazioni sui relatori e accedere al form di iscrizione:

https://www.anp.it/il-festival-della-scuola-convegno-annuale-anp-2020/

Nei prossimi giorni, non appena sarà disponibile, avrò cura di condividere il programma completo dell'evento.

ClassDojo: riprende l'autovalutazione settimanale!

Vi informo che ieri sono riprese le attività di autovalutazione con ClassDojo.

Analizzate le abilità individuate dalla classe lo scorso anno, le abbiamo ripensate nel contesto attuale e riformulate, attribuendo un peso ad ognuna.

L'autovalutazione è stata avviata in classe, con una gestione nel grande gruppo; è poi proseguita sul tablet, coinvolgendo i bambini a turno, con il supporto dell'alunna con l'incarico di assistente per questa settimana (Gaia).

Questa sarà proposta a cadenza settimanale (fine o inizio settimana, a seconda del tempo a disposizione) e sarà visibile alle famiglie con gli account forniti l'anno precedente. 

Qualora qualcuno avesse smarrito le credenziali, potrà farne richiesta attraverso la mail della GSuite.

 

Io leggo perché 2020

L’incontro decisivo tra i ragazzi e i libri avviene sui banchi di scuola. Se avviene in una situazione creativa, dove conta la vita e non l’esercizio, ne potrà sorgere quel gusto della lettura col quale non si nasce perché non è un istinto. Se avviene in una situazione burocratica, se il libro sarà mortificato a strumento di esercitazioni (copiature, riassunti, analisi grammaticale eccetera), soffocato dal meccanismo tradizionale: «interrogazione-giudizio», ne potrà nascere la tecnica nella lettura, ma non il gusto. I ragazzi sapranno leggere, ma leggeranno solo se obbligati. (Gianni Rodari, La Grammatica della fantasia)


Ho il piacere di informarvi che, anche quest'anno, seppure con i necessari adattamenti dovuti alla situazione epidemiologica, parteciperemo all'iniziativa "IO LEGGO PERCHÉ", invitando familiari, amici e conoscenti all'acquisto di un libro da donare alla nostra scuola.

Gli acquisti saranno possibili nei giorni dal 21 al 29 novembre 2020, presso la libreria con noi gemellata: Libreria Mondadori Iglesias (Piazza Lamarmora nr. 8).

Quest'anno, sfidando la complessità, abbiamo deciso di partecipare anche al Contest, che prevede di organizzare un evento a distanza di sicurezza. Nel nostro caso si tratta di un'iniziativa interamente dedicata a Gianni Rodari, così da valorizzare le attività svolte in classe per approfondire la conoscenza di questo scrittore che ormai sentiamo tanto parte di noi. 

Ma di questo vi diremo solo quando saremo certi di poter dare gambe al nostro progetto con il contributo di tutti.

Perciò... tenete sotto controllo il nostro blog, torneremo ad informarvi quanto prima!

Per informazioni:

 

 

 

Io leggo perché - Il progetto: https://www.ioleggoperche.it/progetto

Io leggo perché - Il contest: https://www.ioleggoperche.it/contest

Comunicazioni: i nostri canali informativi

Carissimi genitori, vi invito anche da qui, vista la delicatezza del momento che ci troviamo ad affrontare e il flusso di comunicazioni importanti che si rende necessario condividere, a consultare regolarmente i diversi canali informativi istituzionali in cui è sempre assicurata una pubblicazione puntuale di tutte le notizie e documenti di interesse per la nostra comunità scolastica.

Si ricordano i link per l'accesso diretto ad ognuno, riportati anche nel blog:

- Sito d'Istituto: https://comprensivoallori.edu.it/
- Registro elettronico Axios, nel quale da qualche giorno è attiva una funzione specifica:
  https://family.axioscloud.it/Secret/RELogin.aspx
- Posta elettronica sulla GSuite d'Istituto: https://mail.google.com/mail/u/0/?tab=om#inbox
Con quest'utlima sono gestiti gli inviti per i meet (riunioni e colloqui) e le comunicazioni dirette con i docenti.

Al blog resta riservato il compito di ospitare informazioni, riflessioni e documentazione della vita di classe, nonché la condivisione di articoli e/o eventi di interesse legati al mondo della scuola.

Grazie per la collaborazione.

lunedì 2 novembre 2020

Quando i puntini verdi non bastano

Non metto niente sui quaderni dei bambini. Mai numeri, mai giudizi. Se lo facessi, dovrei farlo sempre e con tutti perché i bambini ci guardano. Da moltissimo tempo, sui lavori dei miei bambini, ci sono solo puntini verdi, laddove necessario, che invitano a ricontrollare ancora; qualche volta un consiglio o un promemoria. È una scelta che è diventata definitiva con A. e M. due mie bambine di diversi anni fa, che sedevano accanto e che mi avevano sollecitato tante nuove riflessioni. I miei alunni non ci fanno caso, non si impegnano meno. Per loro è normale, lavorano per il piacere di lavorare. E da fuori, ormai, pressioni di questo tipo non ne arrivano più. Ciò che faccio è sostare con loro, per consegnare riflessioni dirette, suggerimenti di lavoro, apprezzamenti. Li aiuto a vedere ciò che non vedono, a mettere a fuoco ciò su cui devono lavorare di più. Sono molto esigente, e questo lo sanno. Insieme torniamo su rilevazioni utili a tutti, sugli errori ricorrenti; ancora insieme ci mettiamo davanti alle griglie per ragionare su che cosa occorra osservare in quel determinato lavoro...
Ma poi succede che ci sia una frase che non riesco proprio a trattenere, come questa mattina. Ed è mentre ripercorro e leggo la determinazione di chi partiva svantaggiato, di chi per ogni piccola cosa ha dovuto faticare tanto di più. Così la lascio perché sì, mi sento orgogliosa, e perché credo davvero che ci siano bambini capaci di essere un esempio per tutti noi. Dirglielo diventa necessario.