giovedì 24 dicembre 2020

Siete disposti...? Buon Natale!

Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri
e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per voi? 

A ignorare quel che il mondo vi deve
e a pensare a ciò che voi dovete al mondo?

A mettere i vostri diritti in fondo al quadro,
i vostri doveri nel mezzo
e la possibilità di fare un po’ di più del vostro
dovere in primo piano? 

Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi,
e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore?

A capire che probabilmente la sola ragione
della vostra esistenza non è
ciò che voi avrete dalla vita,
ma ciò che darete alla vita?  

A non lamentarvi per come va l’universo
e a cercare intorno a voi
un luogo in cui potrete seminare
qualche granello di felicità?  

Siete disposti a fare queste cose
sia pure per un giorno solo?  

Allora per voi Natale durerà per tutto l’anno.

(Henry van Dike)

martedì 22 dicembre 2020

A proposito di motivazione: "La storia del cavallo che non aveva sete"

Semplici ma preziose riletture mentre ragiono su anticipazioni e motivazione.

La storia del cavallo che non aveva sete, da "I detti di Matteo", un contadino a cui Freinet faceva raccontare le sue idee educative.

Un giovane cittadino voleva rendersi utile nella fattoria dove era ospite e decise di portare il cavallo all’abbeveratoio. Ma il cavallo si rifiutava e voleva condurre il cittadino verso il prato. "Ma da quando in qua i cavalli comandano? Tu verrai a bere, te lo dico io!" e lo tira per la briglia e lo spinge malamente. La bestia avanza verso l’abbeveratoio. "Forse ha paura - pensa il giovanotto - se l’accarezzassi...? Bevi! Prendi..." Nulla da fare e il giovane urla: "Tu bestiaccia berrai". Il cavallo storce il muso e nitrisce, soffia, ma non beve. 
Arriva il contadino Matteo e gli dice: "Tu credi che un cavallo si tratti così. Ma lui è meno bestia di qualche uomo, lo sai? Tu puoi ucciderlo, ma lui non berrà. Tempo perduto, povero te!" "Come fare allora?" Si vede bene che non sei un contadino. Non hai capito che il cavallo non ha sete nelle ore mattutine e ha invece bisogno dell’erba medica. Lascialo mangiare a sazietà e dopo avrà sete. Allora lo vedrai galoppare verso l’abbeveratoio. Non aspetterà che tu gli dia il permesso. Non si può cambiare l’ordine delle cose: se si vuol far bere chi non ha sete si sbaglia.
"Educatori, siete al bivio. Non ostinatevi nell’errore di una "pedagogia del cavallo che non ha sete", ma orientatevi coraggiosamente e saggiamente verso "la pedagogia del cavallo che galoppa verso l’erba medica e l’abbeveratoio". (Célestin Freinet)

Nuova ordinanza sulla valutazione: pagina dedicata

Vista l'uscita dell'Ordinanza e delle Linee guida sulla valutazione nella scuola primaria (vedi), condivido con piacere la pagina che Enrico Bottero ha dedicato al tema sul suo sito. 
 
All'interno è possibile trovare interventi video, testi, bibliografia.
 

venerdì 11 dicembre 2020

Mano nel cuore

Era l'orario d'uscita, l'ultimo giorno di questo anno solare per me, ma non per loro. 
- Tutti in piedi! - dice T. che occupa uno dei primi banchi. 
- E ora tutti dietro la sedia! - continua. 
I compagni lo seguono in un silenzio che non è loro e io li osservo bloccata mentre inizio a intuire la bellezza di ciò che sta accadendo davanti a me.
- Mano nel cuore! - dice T.
E così, i miei bambini, tutti in piedi, con la mano nel cuore, si inchinano all'unisono di fronte a me. 
Un inchino che mi vuole augurare il meglio e che mi consegna il loro buon Natale anticipato, con dentro tutta la fatica di lasciarmi andare in questo tempo già fin troppo difficile.
Ho incontrato gli occhi lucidi di T. e ho sentito la commozione prendere il sopravvento, come non mi accadeva da molto tempo. 
E mentre le lacrime hanno iniziato a riempire il mio viso, per gran parte nascosto dietro la mascherina, ho visto sopraggiungere quelle di tanti di loro.
E sono stata felice. Tanto tanto felice. Di quello che ho ricevuto e di sapere che sono ancora capace di piangere con i miei bambini.

Ripensare l'educazione nel XXI secolo

Segnalo il ciclo di appuntamenti promossi dal Miur e dedicati al mondo dell'istruzione: "Ripensare l'educazione nel XXI secolo. incontri per riflettere, proporre, agire" rivolti a insegnanti, dirigenti scolastici, ma anche alle famiglie.
Gli incontri saranno animati da esperti nazionali e internazionali e potranno essere seguiti in diretta streaming sul sito e sui canali social del Ministero dell’Istruzione.

Si comincia il 18 e 19 dicembre prossimi con due appuntamenti dedicati al tema "Pedagogia, didattica, educazione: fotografia di un Paese". Si partirà dall’analisi del presente, dallo stato attuale della ricerca educativa, dalla scuola com’è oggi, con le sue criticità e i suoi punti di forza, guardando anche alle prospettive future. 

Il nuovo appuntamento, dal titolo "Cura educativa", si terrà nel mese di gennaio e sarà dedicato ai temi dell’inclusione scolastica, dell’accoglienza, della resilienza, della socialità.

Infine, a febbraio, l’evento "L’Educazione: in cammino verso il Futuro", in cui saranno presentate proposte per la scuola di domani.

Per i docenti, gli incontri saranno riconosciuti come attività di formazione in servizio, previa registrazione all’indirizzo: https://iscrizioneripensare-educazione.eminerva.eu/

Al programma

mercoledì 9 dicembre 2020

Scatole di Natale

Con grande piacere, informo anche qui di questa bellissima proposta, condivisa in classe: "Scatole di Natale".
Si tratta di un'iniziativa, nata a Milano, a cui ha aderito anche la nostra città, che ha lo scopo di coinvolgere tutta la comunità iglesiente nel rendere speciale il giorno di Natale per le famiglie più bisognose, con pochi semplici passi.
Cosa si deve fare? L' idea è quella di inserire in una scatola di scarpe alcuni oggetti:
  • Qualcosa di caldo: un maglione, una sciarpa, una coperta, un paio di guanti. Questi oggetti potranno essere usati ma devono essere in ottimo stato.
  • Un passatempo: un libro, un puzzle... Anche in questo caso l'oggetto potrà essere usato ma in ottimo stato.
  • Un prodotto di bellezza: uno shampoo, una crema, un profumo rigorosamente nuovi.
  • Qualcosa di goloso: un cioccolato, dei biscotti. Tutto rigorosamente in confezione integra e a lunga conservazione.
  • Un biglietto gentile, perché niente può sostituire il calore umano.
Chi vuole partecipare, potrà inserire gli oggetti in una scatola di scarpe, impacchettarla, come si fa per ogni regalo, e scrivere nell'angolo in basso a destra a chi è destinata (es. bambina, bambino, ragazzo, ragazza, uomo, donna). 

Le scatole devono essere consegnate entro il 20 Dicembre in una delle seguenti sedi:
  • Ufficio turistico (Palazzo Municipale-Piazza Municipio), dal lunedì alla domenica (mattina: dalle 10 alle 12 - sera: dalle 15:30 alle 18:30).
  • Sede Acli (via Crocifisso 90 fronte ex Mattatoio), dal lunedì al venerdì, con orario 9/12.

sabato 5 dicembre 2020

Il Festival della scuola: registrazioni

Per chi avesse perso il Festival della scuola o volesse rivedere un intervento particolarmente interessante, trovate tutti i video al seguente link:

https://www.anp.it/2020/12/04/il-festival-della-scuola-tutte-le-registrazioni/

Il mio intervento è all'interno della prima tavola rotonda: “Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?”, minuto 39'.

Dai voti numerici ai giudizi descrittivi: pubblicata la nuova Ordinanza

Dal sito del Miur

È stata firmata e inviata alle scuole l’Ordinanza che prevede il giudizio descrittivo al posto dei voti numerici nella valutazione periodica e finale della scuola primaria, secondo quanto stabilito dal Decreto Scuola approvato a giugno.

La recente normativa ha infatti individuato un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Un cambiamento che ha lo scopo di far sì che la valutazione degli alunni sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno. L’Ordinanza, oggetto di apposita informativa sindacale e del parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, è stata inviata insieme ad apposite Linee Guida e ad una nota esplicativa.

Secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni, il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:
 
Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.

Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.

Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.

In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione.

La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).

Al seguente link sono disponibili l'Ordinanza n. 172 del 4 dicembre 2020 e le Linee Guida:

https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuola-primaria-firmata-l-ordinanza-che-prevede-giudizi-descrittivi-al-posto-dei-voti-numerici-inviata-alle-scuole-insieme-ad-apposite-linee-guida 

Al sito dedicato:

https://www.istruzione.it/valutazione-scuola-primaria/index.html

mercoledì 2 dicembre 2020

Il Festival della Scuola: il link

Appuntamento, questa mattina dalle 9.30 con Il festival della scuola. Tanti temi e tanti ospiti per parlare di scuola, di giovani e di futuro:

Al programma: https://www.anp.it/convegno-anp-2020/

Accesso libero da qui: https://bit.ly/2I1NGzu

domenica 29 novembre 2020

Alberto Manzi, l'ultima intervista al maestro di "Non è mai troppo tardi"

Mentre è in arrivo l'Ordinanza sulla valutazione nella scuola primaria, incontro un invito da Insegnare - Rivista del Cidi, che mi piace fare mio. Lo condivido.

Guardiamolo e ascoltiamolo fino alla fine. La penultima parte è dedicata agli amanti della valutazione e alla commissione che deve redigere le nuove schede di valutazione. Tutto il resto a chi riesce ancora ad essere almeno un insegnante. Un/a "maestro/a" è più difficile.

sabato 28 novembre 2020

Promemoria: "Festival della Scuola" - mercoledì 2 dicembre

Ricordo che mercoledì 2 dicembre - dalle ore 9:30 alle ore 18:30 - si terrà il Festival della Scuola, Complessità e prospettive al tempo del coronavirus, Convegno Annuale ANP all'interno del quale porterò un mio contributo partecipando - alle ore 10:30 - alla Tavola rotonda "Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?"

I lavori saranno aperti da una conversazione di Flavio Insinna con Antonello Giannelli, Presidente ANP, e la Ministra Lucia Azzolina, alla quale seguiranno una serie di interessanti tavole rotonde, alternate ad interventi molto stimolanti, con relatori quali Massimo Recalcati, Leonardo Fogassi, Gino Roncaglia, Luciano Floridi.

La conclusione dei lavori è affidata a una conversazione di Antonello Giannelli con Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

Alla pagina del Convegno con programma, relatori e form per l'iscrizione

venerdì 27 novembre 2020

Il nostro Festival delle scienze: le foto

Con piacere, condivido alcune immagini dal nostro Festival delle scienze che ci ha visto impegnati, al mattino, in collegamento dalla nostra aula, per il laboratorio "I linguaggi della ricerca: parole e immagini": un viaggio fotografico e multimodale nell’Artico, curato da Cristina Marras e, nel pomeriggio, ognuno dalla sua abitazione, ma tutti riuniti nella nostra classe virtuale, con lo spettacolo a cura di Alessio Perniola "Verso l’infinito e oltre": tre millenni di storia per scoprire come l'uomo sia riuscito a conquistare il cielo e lo spazio, passando attraverso giochi ed esperimenti utili a conoscere i segreti dei fenomeni naturali che permettono ad alcuni oggetti di staccarsi da terra.

Un Festival ripensato per questo tempo di pandemia, che non può che trovarci grati. 
Grazie, quindi, a tutto lo Staff del Festival delle Scienze per aver reso possibile questa esperienza e al carissimo Gianluca Lilliu per averci ben consigliato.
 

 Alle foto: entra

giovedì 26 novembre 2020

Un anno all'insegna della scienza

 

Quando l'anno scorso, ho iscritto i bambini al Festival Tuttestorie, ho voluto optare per un laboratorio diverso. L'incontro con la narrativa, durante il lockdown, non era mancato. Mentre altri percorsi erano stati un po' sacrificati. Così, quando ho visto la proposta del laboratorio con Agnese Sonato, divulgatrice scientifica, non ho avuto dubbi: era quello che faceva al caso nostro. Un laboratorio scientifico e in più con un tema che ero certa che avrebbe affascinato i bambini: il gigantismo animale.

Il confronto con maestra Maria Efisia, che si occupava delle scienze, ci ha visto subito in accordo, così a fine anno scolastico, ci siamo lasciati con la consegna di esplorare un libro "Giganti per davvero" che avrebbe aperto il nostro nuovo anno scolastico, attraverso le presentazioni dei bambini.

Ma si sa, da cosa nasce cosa.

Così, quest'anno è iniziato all'insegna della scienza.

A ottobre, il programmato laboratorio con Agnese Sonato, da cui è nato l'incontro con PLaNCK Magazine, la rivista scientifica in doppia lingua, rivolta ai bambini, di cui abbiamo acquistato tutti i 21 numeri e che ci sta vedendo in piena esplorazione.

E poi, oggi, a cui alla scienza dedicheremo l'intera giornata con due appuntamenti: un laboratorio al mattino sui linguaggi della ricerca, che vivremo in collegamento dalla nostra aula, e uno al pomeriggio, con uno spettacolo sul tema del volo. Quest'ultimo, lo seguiremo ognuno dalla propria abitazione, ma da un'unica "stanza", così da essere comunque tutti insieme e poterci ritagliare uno spazio prima e dopo l'incontro.

Nuova esperienza, dunque. Vediamo cosa succederà.

Intanto, ringraziamo fin d'ora il Festival della Scienza di Iglesias "Dalla parte del Pianeta" e la grande disponibilità del gruppo di lavoro per aver dimostrato piena attenzione ai nostri bisogni legati all'età dei bambini, consentendoci di andare incontro a questa giornata in piena serenità.

Al post di presentazione dei laboratori di oggi:

domenica 22 novembre 2020

Io leggo perché: "Parola di Gianni Rodari" è online!

Ci stavate aspettando? Ebbene, il grande giorno è arrivato! 

È online "Parola di Gianni Rodari!", la nostra "diretta" che parte dalla scuola e lì ritorna, attraversando le case dei bambini. Un progetto per il Contest "Io leggo perché", ma anche una fotografia di quello è stata ed è la scuola in questo tempo di pandemia, da cui siamo impegnati a prendere il meglio per continuare a costruire e a custodire quello che siamo.

Buona visione e... non dimenticate di donare un libro!

L'iniziativa è organizzata in collaborazione con la Libreria Mondadori di Iglesias, gemellata con noi.

 Parola di Gianni Rodari!

sabato 21 novembre 2020

PLaNCK! è arrivato!!!

Carissimi bambini, sono felice di comunicarvi che le nostre riviste PLAnCK! (ben 21 numeri) sono arrivate! Perciò da lunedì, sono sicura che sarà un bellissimo esplorare...

Ma che cosa è PLaNCK?

PLaNCK! è un progetto editoriale fondato nel 2013 dall’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato ed edito da Cleup Casa Editrice.

È un nuovo modo di comunicare la scienza a bambini e bambine, famiglie e scuole, attraverso una rivista con cui scoprire la scienza è divertente, lo si fa attraverso fumetti, giochi, esperimenti, dossier e interviste. E alla base di PLaNCK! c’è la curiosità, una qualità molto importante da coltivare fin da piccoli, l’imparare a farsi domande, e l’immaginazione.

PLaNCK! esce ogni quattro mesi con un tema diverso ed è una rivista che “non si butta”: i suoi contenuti e gli approfondimenti sono validi anche i mesi e gli anni successivi all’uscita.

Che cosa significa il nome della rivista? 

Il nome della rivista si ispira al cognome dello scienziato tedesco Max Planck, vissuto tra il 1858 e il 1947 e considerato il papà della fisica quantistica. Ma non è tutto! La parola “planck” può essere scritta usando i simboli di alcuni elementi chimici della tavola periodica degli elementi.
P è il simbolo del fosforo, La quello del lantanio, N dell’azoto, C del carbonio e K del potassio.

Insomma, già dal nome della rivista si capisce che tra quelle pagine si possono trovare molte tematiche scientifiche, dalla fisica alla chimica, passando per la geologia, l’astronomia, le neuroscienze…

Altre curiosità?

Raggiungi il sito: https://www.planck-magazine.it/

Festival della scienza: "Dalla parte del Pianeta"

 
Vi informo che in data giovedì 26 novembre, parteciperemo a due appuntamenti previsti all'interno della IV Edizione del Festival della Scienza di Iglesias "Dalla parte del Pianeta". Il primo è previsto al mattino, pertanto lo seguiremo da scuola; al secondo, invece, essendo previsto di pomeriggio, parteciperemo ognuno dalla sua abitazione, seguendo le indicazioni che saranno fornite sulla classe virtuale.

Questo il dettaglio degli appuntamenti a cui abbiamo aderito:

10:00 - 12:00 Laboratorio, a cura di Cristina Marras (CNR-ILIESI)
I linguaggi della ricerca: parole e immagini - 4,404 km: suolo e sottosuolo. Ny-Ålesund colors

Il laboratorio “I linguaggi della ricerca: parole e immagini” riflette in modo critico e attivo sulla ricerca come esplorazione dei confini e delle possibilità del sapere e sullo scambio tra linguaggi nella costruzione di conoscenze condivise. Il Polo Nord, le esperienze delle spedizioni scientifiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che si intrecciano ai racconti e alle immagini, sono il tema centrale del laboratorio. Per il festival 2020, in piena pandemia, proponiamo un viaggio fotografico e multimodale. Vittorio Tulli e le sue foto, a partire dal libro Ny-Ålesund Colors, Alessia Zampieri con il documentario Rite of Passage, in dialogo con Cristina Marras e Roberto Sparapani aprono a un laboratorio di idee e di riflessioni sul racconto dell’Artico tra suolo e sottosuolo. Ambiente, fragilità del paesaggio, lavoro minerario, memoria culturale, bellezza, costruiranno un ponte di 4.404 km che unisce i luoghi del festival con le Isole Svalbard.

Cristina Marras è primo ricercatore presso il CNR-ILIESI, ha una formazione storico-filosofica interdisciplinare e internazionale. Accompagna la sue ricerche filosofiche con attività di valorizzazione del dialogo tra la filosofia e le altre discipline, esplora i diversi linguaggi e le tecnologie digitali che favoriscono la comunicazione e la condivisione di metodi, pratiche e risultati della ricerca.

17:00 - 18:00 Spettacolo, a cura di Alessio Perniola (Multiversi aps)
Verso l’infinito e oltre

Volare è da sempre uno dei più affascinanti desideri dell’uomo. Come novelli Icaro, uno stranissimo scienziato insegnerà a bambini ed adulti, con giochi ed esperimenti divertentissimi, i principi della fisica utili per imparare a volare.
Ripercorrendo tre millenni di storia arriveremo a scoprire insieme come l’uomo, dal formulare un sogno utopico, sia riuscito a conquistare il cielo e lo spazio. Mentre scopriremo i risvolti di questa avventura affascinante, avremo modo di svelare i segreti dei fenomeni naturali che permettono ad alcuni oggetti di staccarsi da terra.

Alessio Perniola è fisico e formatore professionista. Direttore scientifico di Multiversi, associazione di divulgazione scientifica. Autore del libro “Filosofisica”, è anche ideatore e coautore di numerosi testi, strumenti e sussidi per l’animazione e le attività educative. Ha ideato e dirige il festival Cassanoscienza, in Puglia. Ha dato vita al primo festival italiano completamente online il SCIENCE WEB FESTIVAL.

La partecipazione sarà online, attraverso la piattaforma Zoom. Durante le dirette streaming sarà possibile interagire con i relatori.
 

venerdì 20 novembre 2020

Una mattina con Lucilla e Malala

Ieri mattina, dopo un saluto di apertura e il nostro appello fonologico, ormai tutto associato agli aggettivi, mi sono spostata in fondo all'aula, affidando la classe alle mani di Lucilla, la mia ex alunna tredicenne, venuta a portare tra noi il diritto all'istruzione con la storia di Malala Yousafzai.

Che cosa è successo poi, pur conoscendo le capacità progettuali e organizzative maturate nella mia classe precedente a furia di consegne aperte, è stato tanto di più di quanto io stessa mi potessi aspettare.
 
Dopo una narrazione iniziale, supportata da una serie di parole chiave, ognuna collegata ad una slide, Lucilla è passata a condividere con i bambini l'organizzazione delle attività, a cui ha dato avvio subito dopo, testimoniando una forza organizzativa importante e attenta al momento che stiamo vivendo. Aveva predisposto una cartella trasparente per ogni bambino. All'interno: cartoncini colorati, la stampa delle foto delle diverse fasi della storia, fogli a righe ad anelli, spago, l'articolo sul diritto all'istruzione, alcune frasi di Malala... tutto il necessario per confezionare un "libro" che ricostruisse i passaggi più importanti della vita di Malala, assemblando il materiale e arricchendolo con delle didascalie.
- Quando, a sette anni, presentai Malala alla mia classe, avevo consegnato una dispensa con la sua storia ad ogni mio compagno. Oggi voglio proporne la costruzione a voi. -

E mentre si accinge a distribuire il materiale, Lucilla si avvicina a me per chiedermi se ci sia qualche alunno con difficoltà: aveva preparato anche delle cartelle, riconoscibili solo a lei, che contenevano la stessa attività, ma facilitata da didascalie già pronte, così da lavorare solo sull'associazione testo-immagine.
Un'attenzione ancora rara anche tra noi insegnanti.

Il coinvolgimento dei bambini potete immaginarlo. L'aula, in un attimo, si è animata. Cartoncini, foto, forbici, colla, carta dappertutto, mentre i "libri" piano piano, prendevano forma.

Al termine del lavoro, ad attenderli, una seconda attività: l'invito a scrivere, nell'ultima pagina del libro, ciò per cui ogni bambino sarebbe disposto a combattere. 

La mattina si è conclusa con una valutazione aperta dell'attività da parte dei bambini, a cui è seguita la visione delle prime scene del film documentario su Malala. Giusto venti minuti, il tempo di far nascere il desiderio, in attesa della visione integrale programmata per la prossima settimana.

Tanti i grazie che i bambini hanno rivolto a Lucilla, accompagnati dalle motivazioni del loro apprezzamento. 
Da parte mia, difficile aggiungere altro a ciò che le ho espresso direttamente davanti alla classe e mentre rientravamo a casa a piedi, facendo un pezzo di strada insieme. 
È sempre meraviglioso spostarsi. Non credo esista qualcosa di più bello, per un insegnante. 
Oggi, poi, mi sono sentita tanto Zorba sulla balaustra mentre vedeva Fortunata volare.
"Zorba rimase a contemplarla finché non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto."
 

martedì 17 novembre 2020

Andreas Robert Formiconi: "Spremere valore dai contesti online"

Condivido, con piacere, la registrazione di un incontro molto interessante, di cui consiglio vivamente la visione a tutti, in particolare a chi sta intraprendendo il mestiere di maestro. 

L'incontro, dal titolo "Spremere valore dai contesti online" è tenuto da Andreas Robert Formiconi, docente dell'Università di Firenze, e fa parte del ciclo di appuntamenti, coordinati dalla Prof.ssa Daniela Lucangeli: "Didattica e digitale: verso una trasformazione consapevole", Università degli Studi di Padova.

All'interno, anche la narrazione dell'esperienza di tirocinio a distanza, alla Facoltà di Scienze della formazione primaria dell'Università di Firenze, alla quale ho avuto il piacere grande di prendere parte. 

Un progetto coraggioso con persone belle. Di quelle cose che fanno bene.

Segnalo che nella parte finale, dal minuto 55 circa, è presente anche una lettura della nostra esperienza con la DaD, riprendendo quanto da me condiviso con studentesse e studenti durante i due incontri tenuti nel mese di maggio 2020.

domenica 15 novembre 2020

Io leggo perché: evento in arrivo

Vi comunichiamo che abbiamo ufficializzato la nostra iscrizione al Contest Io leggo perché: "Parola di Gianni Rodari!

La nostra partecipazione è proposta attraverso un video che simula una diretta e sostituisce l'iniziativa che la classe organizza in centro città ogni anno in occasione dell'evento. In apertura, i bambini forniscono informazioni sul Progetto e invitano a donare dei libri per la nostra biblioteca; subito dopo propongono, attraverso la lettura/narrazione di brevi storie e filastrocche, una sintesi del nostro lavoro su Gianni Rodari, svolto nel mese di ottobre in occasione del centenario della sua nascita.

Vista l'età dei bambini, si è optato per una registrazione che sarà disponibile sul Canale YouTube di classe passando per il blog, che ospiterà una pagina dedicata:
https://enricaena.blogspot.com/2020/11/parola-di-gianni-rodari.html
Questa sarà attiva a partire dal 22 novembre 2020, ore 10:00, fino a tutto il 29 novembre 2020.
 
L'iniziativa è svolta in collaborazione con la Libreria Mondadori di Iglesias. 

Per maggiori informazioni: Io leggo perché, il contest:

Lucilla, Malala e il diritto all'istruzione

Giovedì 19 novembre, ci attende una giornata molto particolare, di cui avverto già la bellezza. Giocando in anticipo di un giorno sulla "Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", le attività saranno dedicate a una lezione su Malala Yousafzai, interamente guidata da Lucilla, un'ex alunna che oggi frequenta l'ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado del nostro Istituto.

Lucilla, quando era in seconda elementare (a.s. 2014/2015), accogliendo il mio invito che voleva valorizzare il suo interesse per la straordinaria storia di questa ragazzina pakistana, aveva presentato Malala alla classe, in occasione della Giornata della donna (vedi). Su questa storia, in seguito, è tornata ancora, presentandola in città all'interno della nostra iniziativa "Io sono un libro" (vedi). Era il 2017. 

Per me è stato naturale pensare a lei per un'occasione come questa, perché, oltre a conoscere la profondità con la quale ha curato lo studio della storia di Malala, ho avuto modo, in tante occasioni, di apprezzare la sua attitudine in termini di progettazione e organizzazione didattica.

Perciò... appuntamento a giovedì per un incontro davvero speciale. Saranno con noi Lucilla, Malala e il diritto all'istruzione.

Marzo 2015, Lucilla racconta Malala alla classe


Maggio 2017, Pannello dell'iniziativa "Io sono un libro"

giovedì 12 novembre 2020

Consegnare la verità

È ora della revisione tra pari, una pratica che sta prendendo sempre più spazio, anche perché, durante la didattica a distanza, è stato grazie a questa che siamo riusciti a mantenere una dimensione sociale dell'apprendimento e a custodire le "contaminazioni" tra i bambini, quelle a cui ormai riconosciamo una forza straordinaria.
A volte sono revisioni più strutturate, che arrivano dopo aver stabilito insieme che cosa osservare e aver costruito strumenti ad hoc; altre sono più leggere, aperte.
A essere molto importante, qualunque sia la forma, è il momento in cui la parola sui lavori passa ai bambini, che condividono e argomentano le loro rilevazioni.
Oggi, il nostro compito era quello di visionare in classe i video condivisi da ognuno in preparazione del Contest "Io leggo perché". Era una revisione di secondo livello, perché i bambini, già ieri sera, muniti di una tabella che avevo consegnato loro, con nomi dei compagni e lavori svolti, dovevano analizzare i video e indicare, per ognuno, osservazioni e consigli.
In questa fase, ripreso in esame ogni video, era il momento di condividere quanto registrato e di offrire una restituzione comune che, in più casi, ha invitato i bambini a tornare sul lavoro con dei correttivi ritenuti importanti.
Ogni osservazione è stata rivolta ai compagni sempre con grande attenzione alle parole perché, quando le mie consegne prevedono proposte di questo tipo, mi soffermo sempre molto sul modo in cui va offerto il proprio sguardo. Deve essere chiaro che ciò che conta è consegnare strumenti per migliorare.
Per questo, ma certamente anche per l'attenzione e l'empatia che crescono, i bambini si sono abituati a partire sempre dagli apprezzamenti, dalla bellezza; tanto che, davanti alla fragilità, ho iniziato a percepire la loro difficoltà a consegnare la verità. Non è facile alla loro età comprendere che è possibile custodire gentilezza e verità insieme.
Così è accaduto che, questa mattina, arrivato il momento di esprimersi su un compagno che ha condiviso un lavoro visibilmente debole, abbiamo raccolto tantissimi apprezzamenti che non rispecchiavano ciò che osservavamo e che, di conseguenza, davano un messaggio disorientante al bambino che, durante il video, ho sorpreso osservare sé stesso con perplessità.
A quel punto, da educatrice, ho sentito l'urgenza di trovare il modo di intervenire, ben sapendo quanto sia difficile mostrare ai bambini alcuni confini particolarmente sottili.
Ma il lavoro non rappresentava neanche lontanamente ciò che il bambino avrebbe potuto esprimere se avesse lavorato davvero sulla consegna e io so bene di non potermi sottrarre da uno dei miei compiti più importanti: aiutare ogni mio alunno a conoscersi, a mettere a fuoco le proprie forze ma anche le proprie debolezze, perché solo mettendole a fuoco è possibile trovare il modo di superarle.
Ho scelto di essere sincera. Contravvenendo alle regole, che mi impediscono di toccare i bambini in tempo di covid-19, mi sono igienizzata, e ho raggiunto il bambino nel suo banco, l'ho preso per mano e l'ho tenuto con me.
- Non gli state dicendo la verità - ho detto ai compagni che, a quel punto, sapevo che mi avrebbero guardato con molta attenzione. - Questa non è la verità – Ho ribadito. E con il mio sguardo rivolto al bambino, ma anche alla classe, perché in nessun modo si potesse fraintendere il difficile compito che mi ero assunta, ho continuato: - Voler bene è prima di tutto volere il bene dell'altro. Dare modo all’altro di vedersi perché possa fare sempre meglio. Con le vostre parole, avete scelto la gentilezza, ma state venendo meno al compito di aiutare il vostro compagno che può, e quindi deve, fare tanto di più. Lui stesso lo sa. Quando qualcosa ci mette in difficoltà, possiamo ridurre il nostro lavoro, concentrarci su una piccola attività, ma su quella dobbiamo investire tutte le nostre energie perché in quel risultato dobbiamo poter vedere il massimo che sappiamo di poter esprimere. 
- Quindi - e mi sono rivolta nuovamente al bambino - farai solo un pezzo piccolo, ma lo dovrai presentare mettendo in questo lavoro il massimo del tuo impegno, lavorandoci ogni giorno più volte al giorno, fino a quando sarà pronto. Noi ti aspettiamo un'altra settimana.
Poi, rivolgendomi di nuovo alla classe, ho aggiunto: - Io, anche quando è faticoso, vi consegno sempre quello che vedo davvero e vi chiedo sempre di più. Questo per me è credere in voi e desiderare che siate sempre il meglio di ciò che potete essere.
Adesso - ho concluso, rivolgendomi al bambino - ti diamo tutti i consigli necessari e ti aiuteremo ogni giorno in modo che quando sarai di nuovo davanti al tuo lavoro, tu possa essere felice.
- Io so che ce la fai. Lo so – ho aggiunto a bassa voce.
Abbiamo ripreso con gli ultimi lavori, ma io ormai aspettavo di tornare in quel banco per sostenere e rassicurare ancora.
È difficile essere maestri. Certi giorni di più. Ma quando scegli di costruire, con ognuno, sempre, sai bene che il tuo compito ti mette davanti a scelte continue. Se sono pesanti le responsabilità di chi non sa costruire tranquillità, non lo sono meno quelle di chi, per farlo, si accontenta.
Mi piace pensare che, oggi, i bambini abbiano imparato che la gentilezza può camminare insieme alla verità perché il bene, quello vero, non sottrae possibilità.
Consegnare sincerità è il regalo più prezioso che possiamo fare agli altri e il più prezioso che possiamo ricevere. E credo che sia questo a dirci tanto del rispetto che proviamo per ognuno.

mercoledì 11 novembre 2020

Il Festival della scuola. Complessità e prospettive al tempo del coronavirus.

È stato pubblicato, questa mattina, il programma definitivo del Convegno annuale ANP:

IL FESTIVAL DELLA SCUOLA
Complessità e prospettive al tempo del coronavirus

2 dicembre 2020, ore 9:30 - 18:30

al quale avrò piacere di offrire un contributo partecipando - alle ore 10:30 - alla Tavola rotonda "Dai dati alle politiche: le cose stanno funzionando?"

I lavori saranno aperti da una conversazione di Flavio Insinna con Antonello Giannelli, Presidente ANP, e la Ministra Lucia Azzolina, alla quale seguiranno una serie di interessanti tavole rotonde, alternate ad interventi molto stimolanti, con relatori quali Massimo Recalcati, Leonardo Fogassi, Gino Roncaglia, Luciano Floridi.
La conclusione dei lavori è affidata a una conversazione di Antonello Giannelli con Paola Pisano, Ministra per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione.

Alla pagina del Convegno con programma, relatori e form per l'iscrizione

lunedì 9 novembre 2020

Il coraggio di cambiare la storia. In classe con Kamala Harris.



Oggi, gran parte della nostra mattinata l'abbiamo dedicata a Kamala Harris, all'importanza storica della sua elezione quale Vice Presidente degli Stati Uniti (prima donna nella storia) e alla forza delle parole che ha consegnato a tutti noi, con il suo discorso.

L'apertura l'ho affidata alla condivisione "al buio" - senza anticipazione alcuna - del video del messaggio di Kamala (vedi).

Undici minuti che ci hanno tenuti immobili. 

Subito dopo, ci siamo dedicati a un brainstorming molto essenziale per mettere insieme le informazioni che i bambini avevano trattenuto dal video, con quelle che avevano acquisito fuori scuola, per poi passare a un'organizzazione guidata delle conoscenze, offrendo i necessari approfondimenti.

 

Queste le domande che hanno guidato il nostro lavoro:

- Qual è l'evento di cui ci stiamo occupando?

- Chi è Kamala Harris?

- Perché abbiamo scelto di ascoltare il suo discorso e non quello Joe Biden, Presidente neoeletto?

- Quali sono gli aspetti che rendono così importante questa nomina? 

- Quali sono le parole che abbiamo raccolto durante il discorso di Kamala? 

- Perché Kamala ha parlato di "nuova alba"?

- Che cosa dice Kamala rivolgendosi alle bambine e alle ragazze? 

Le riflessioni nate con ogni passaggio, ci hanno consentito di ricondurci a tanti contenuti significativi incontrati con percorsi precedenti, sui quali ritorniamo in modo ricorsivo ogni volta che i temi ce ne offrono l'occasione: il significato di democrazia; le diverse forme di governo; i temi dell'immigrazione e del razzismo; il difficile cammino delle donne per la conquista dei diritti. 
 
 
 
Con noi, sempre a disposizione, GoogleEarth, per mettere a fuoco la posizione geografica di ogni luogo che si è affacciato nella nostra discussione.

Il percorso lo abbiamo completato con una sintesi scritta sul quaderno e con la rilettura del passaggio più significativo del discorso di Kamala Harris, che ho consegnato ai bambini perché possano ripercorrere con le loro famiglie e magari rivedere con loro il video che da questo pomeriggio è anche tra i materiali della nostra classe virtuale.

 

È stata un'emozione grande aver potuto apprezzare con quanto interesse i bambini abbiano fatto spazio a questo importante momento storico, e a quanti contributi e collegamenti siano stati in grado di offrire dai loro 7 e 8 anni. Ne è nata un'ulteriore conferma della convinzione  che uno dei nostri compiti più importanti, oggi, sia proprio quello di offrire strumenti per dare senso alla grande quantità di conoscenze che raggiungono i nostri alunni nei diversi contesti, facendo spazio a occasioni continue di confronto e di riflessione che consentano loro di metterle in relazione e di costruire significati sempre più profondi. Sarà questo, nel tempo, a dare forma e parole al loro pensiero.

"Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi.” (Kamala Harris)

domenica 8 novembre 2020

Kamala Harris: una storia da portare in classe

 
Nel 2008, avevo portato in classe l'elezione di Barack Obama. Non importava che fosse una prima elementare. Era il primo presidente di colore e l'emozione era troppo grande per non fare spazio al significato di un evento così importante. Nacque un lavoro bellissimo che ritornò spesso nei nostri percorsi.
Domani, guidata dalla medesima emozione e dalla volontà di portare tra i bambini il peso storico dell'elezione di Kamala Harris, prima vicepresidente donna, nera e di origine indiane, faremo spazio alle sue parole. C'è così tanto dentro, che lasciarle fuori sarebbe una mancanza troppo grande. Mi piace "Una scuola grande come il mondo".

"Quando mia madre è arrivata qui a 19 anni, dall’India, non immaginava questo momento, ma credeva in un’America dove questi momenti sono possibili. Penso alle donne, alle donne nere, asiatiche, bianche, ispaniche, nativo americane, che nel corso della storia di questo paese hanno aperto la strada per questo momento, si sono sacrificate per l’uguaglianza, la libertà e la giustizia per tutti noi; penso alle donne nere che troppo spesso non sono considerate, ma sono la spina dorsale della nostra democrazia. Penso a tutte le donne che hanno lavorato per garantire il diritto di voto e che ora nel 2020 con una nuova generazione hanno votato e continuano a lottare per farsi ascoltare. Stasera voglio riflettere sulle loro battaglie, la loro determinazione, la loro capacità di vedere ciò che sarà a prescindere da quello che è stato. E questa è una testimonianza della personalità di Joe, che ha avuto il coraggio di buttare giù uno dei muri che continuavano a resistere nel nostro paese scegliendo una donna come vicepresidente.
Anche se sono la prima a ricoprire questa carica, non sarò l’ultima. Ogni bambina, ragazza che stasera ci guarda vede che questo è un paese pieno di possibilità. Il nostro paese vi manda un messaggio: sognate con grande ambizione, guidate con cognizione, guardatevi in un modo in cui gli altri potrebbero non vedervi. Noi saremo lì con voi.
” (Kamala Harris)

Piccole provocazioni per grandi anticipazioni

- Ci proviamo. Ma non è detto che ce la faremo. Visti i tempi, la scelta è quella di lavorare su ciò che avete già selezionato, ma parteciperemo solo se almeno 2/3 di voi preparerà un breve contributo video dal quale muoverà il nostro lavoro di cucitura.
Ho detto questo ai bambini, alla fine della condivisione della proposta che ci potrebbe vedere partecipare al Contest dell'iniziativa Io leggo perché, valorizzando i lavori che abbiamo preparato in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari.
Ma in quel momento era su quei 2/3 che volevo "giocare". I due terzi del numero. Un'anticipazione ghiotta. Una provocazione a tutti gli effetti...
Quindi, cosa deve accadere entro il 10 novembre per poter decidere la nostra iscrizione?
Le frazioni i bambini le conoscono già, non perché facciano parte dei contenuti affrontati, ma perché le abbiamo utilizzate in tutte le occasioni in cui una situazione poteva essere ricondotta a una frazione e con questa rappresentata. Ormai le riconoscono e le utilizzano con dimestichezza e individuano con facilità complementare e intero. Perciò, hanno iniziato a cercare la soluzione, scontrandosi con il fatto che, pur avendo chiaro il significato di due terzi, la frazione era riferita a 18, gli alunni della classe. Quanti bambini dovranno portare il lavoro se devono essere 2/3 di 18? 
Dopo qualche tentativo da parte di chi ha cercato di rispondere ricorrendo all'approssimazione, è arrivata la risposta: 12!
Così ho dato avvio alla parte che amo di più: smontare le intuizioni e argomentare i ragionamenti.
Qui la cosa è stata ancora più interessante dato che non abbiamo fatto ancora la divisione.
Ma qualcuno ha pensato bene di introdurre il termine gruppi: perché sono due gruppi su tre!  
E allora chiedo: da quanti bambini è composto un gruppo?
Tutto è proceduto con facilità.
Formo tre gruppi e ne prendo in considerazione solo due. Ogni gruppo è di 6, quindi 12. 
Nessuno ha usato il termine divisione, così l'ho portato dentro io. Procedo come in palestra: divido la classe in tre gruppi, così ogni gruppo è formato da 6. 
Amo la matematica che si affaccia così, come amo quella che entra al mattino con il salvadanaio, che apre alle trasformazioni e ai decimali. Perciò sono sempre attenta ad accogliere o sollecitare tutte quelle situazioni che, muovendo dal reale, portano tra noi tutti quei concetti che per i bambini sono più ostici ma che, in questo modo, acquistano significato. A me il compito di rendere le opportunità ricorsive, in modo che quando arriva il tempo in cui soffermarsi su quei contenuti, l'appropriazione c'è già stata e a noi non resta che dare il nome alle cose per poi concederci qualche interessante approfondimento.