domenica 28 gennaio 2018

Il momento di mettersi in ascolto


27 gennaio della nostra quinta elementare. Per noi è l’ultima giornata della memoria insieme. Ci penso proprio mentre, alle 11.59 in punto, ci alziamo tutti in piedi per il nostro minuto di silenzio. Li rivedo a 6 anni quando ad avvicinarli a questa terribile pagina di storia era stata “La Portinaia Apollonia” di Lia Levi. Piccolissimi, dietro le sedie, in un silenzio solenne.
Ma oggi hanno dieci/undici anni e, al termine, dopo l’applauso e il canto in coro di Gam Gam e Auschwitz, la parola passa a loro. Marco, Anna, Veronica e Seynabou mi dicono che hanno bisogno di un’ora. Devono presentare il video realizzato in autonomia da un’idea di Marco. Raccontano la Shoah attraverso materiali, tra cui i disegni e le letture degli anni precedenti, e una serie di interviste: studenti del Liceo e delle scuole medie; una delle bibliotecarie della nostra città: Viviana Vinci; il dott. Michele Asaro, appassionato di storia; la Prof.ssa Susanna Pizzati, figlia del partigiano Luciano, morto due anni fa; don Carlo Cani.
Mentre riorganizziamo l’aula per la proiezione e inserisco la loro pennina nel pc per avviare il video, non posso non pensare a quale sia l’effetto degli apprendimenti ricorsivi uniti alla capacità di liberare.
Sistemo, mi siedo tra loro e capisco che è il momento di mettermi in ascolto.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver lasciato un tuo commento! La pubblicazione avverrà entro le 24 ore.
I contenuti offensivi o inadeguati saranno immediatamente rimossi.