lunedì 28 luglio 2014

Scuola estiva: conferme e nuovi stimoli

Nel meraviglioso scenario dell'Abbazia di Spineto, ho avuto il piacere di partecipare alla Scuola estiva: "Organizzare la didattica innovativa aumentata dalle tecnologie" e di presentare, il 22 luglio, il Progetto di flipped classroom svolto con la mia prima elementare con il metodo del design thinking.
Essendo l'unica scuola primaria a essere presente con un'esperienza di questo tipo, è stato molto importante ritrovare negli altri contributi conferme sull'impostazione data al progetto e sulle scelte di fondo.
In primo luogo, la convinzione, comune a tutti, che a cambiare la scuola non sono gli strumenti, ma una didattica innovativa che tenga conto dei nuovi scenari, degli studi sugli stili di apprendimento e delle competenze necessarie ai futuri cittadini.
Il ruolo della tecnologia è importante, ma da sola non può niente. Il suo compito è, appunto, quello di "aumentare". E questo non è riduttivo, perché le tecnologie, in mani capaci di flessibilità, sono lo strumento per arrivare a tutti e offrono, oggi più che mai, opportunità per la co-costruzione e per la condivisione, fondamentali nell'ottica di un sapere che non si trasmette, ma si costruisce.
Per quanto mi riguarda, più di tutto ho provato piacere nel cogliere la trasversalità della metodologia nei diversi ordini di scuola e il riconoscimento di un ruolo fondamentale all'apprendimento collaborativo e alla metacognizione. 

In un momento di buio, in cui è difficile trovare motivazione alta, incontri di studio come quello all'Abbazia di Spineto sono fonti da cui abbeverarsi per ripartire con nuovi stimoli sulla strada della ricerca e della sperimentazione continua, la forza del mestiere dell'insegnante.

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