lunedì 13 gennaio 2020

Occasioni ghiotte

Al rientro dalle vacanze, uno degli impegni ad attenderci era quello di raccogliere le quote dell’assicurazione che le famiglie sono state invitate a versare alla scuola.

Come sempre, in questi casi, anziché occuparci semplicemente di raccogliere i soldi e appuntare in un foglietto i nomi di chi li consegna, abbiamo aperto il nostro foglio Excel, destinato a questo genere di adempimenti, in modo da lavorare sulla capacità dei bambini di orientarsi in una tabella a doppia entrata, utilizzando in modo adeguato le coordinate.

Da qui, ho colto l’occasione per riportare dentro alcuni contenuti di ambito matematico che ci torneranno utili successivamente e per rinforzarne altri…

Una volta registrati gli importi versati, infatti, ho proposto di indicare il numero delle quote consegnate utilizzando la frazione. I bambini, ormai abituati a queste richieste, hanno prontamente risposto: 12/17. Ho chiesto poi di indicare, sempre con una frazione, le quote totali (l’intero: 17/17) e le quote mancanti (frazione complementare: 5/17).


Subito dopo ho invitato la classe ad individuare una strada per conoscere l’importo delle quote già raccolte. La risposta è arrivata immediata: “Bisogna ripetere i 6 € per 12 volte!".
Di seguito, per verificare il risultato che qualcuno ha prontamente calcolato, abbiamo proceduto con lo schieramento del 6, per poi contare e scoprire che il totale delle quote già consegnate doveva essere pari a 72 €.

Quindi ho chiesto di individuare quale fosse l’importo corrispondente alle quote mancanti: "6 € x 4!" (una quota era già stata consegnata da una famiglia con bonifico diretto), totale individuato da Samuele che ci ha tenuto a specificare la strategia di calcolo utilizzata: “Dato che 12 è due volte sei, ho ripetuto il 12 due volte e ho subito trovato 24!”.


Per completare il lavoro, abbiamo messo sul tavolo tutti i soldi consegnati, e ci siamo avvalsi dell’aiuto di Ettore per contarli, partendo dalle banconote più grandi, per poi passare alle più piccole e, infine, alle monete.

Man mano che Ettore contava, registravamo alla lavagna.


Davanti ai 50c c’è stato un attimo di perplessità perché la moneta da 50 risultava di un valore maggiore, fino a quanto abbiamo ragionato sul fatto che in questo caso si trattava di centesimi e non di euro; occasione che ci è stata utile per soffermarci sulle parti più piccole dell’euro e sui tanti modi in cui questo può essere formato (ci torneremo ancora).

Quindi, abbiamo calcolato i centesimi e, alla fine, eseguito una trasformazione in euro per poter completare il totale; abbiamo così verificato che i soldi raccolti corrispondevano a quanto registrato in tabella.


Due le anticipazioni cognitive particolarmente utili: le frazioni e le trasformazioni (equivalenze). Su queste torneremo ogniqualvolta le cose ce ne daranno occasione, così da farne preziosa risorsa nel momento in cui questi contenuti diventeranno centrali.

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