Ore di matematica. I bambini organizzati in coppie o in gruppi da tre svolgono le loro attività. Ogni gruppo la sua, seguendo l'organizzazione condivisa. C'è chi lavora sulle divisioni, chi sui calcoli in tabella, chi è alle prese con i multipli e ancora chi, con il computer, completa i quadrati magici. Si aiutano l'un l'altro, ricorrono a noi solo quando necessario. Si respira serenità, sono tutti concentrati.
E proprio mentre mi sposto un attimo per osservare ancora una volta la bellezza dei bambini che lavorano insieme (una bellezza alla quale non mi abituo mai), mi accorgo che il tempo è volato di nuovo. Sono già le undici.
Chiedo attenzione per dire loro che è tardi. Devono ritirare e organizzarsi per andare in bagno. É tempo della ricreazione.
Da un'isola, una bambina mi guarda e mi dice: - No, maestra, ora non possiamo proprio, siamo in un momento cruciale.
Mentre dico loro di completare velocemente, continuo ad invitare gli altri a ritirare tutto e ad organizzarsi per il bagno. Ma non c'è niente da fare. É ora di fermarsi, ma sono tutti concentrati e reagiscono a fatica.
Io sorrido dentro di me. Incredibile sto dicendo loro che è iniziata la ricreazione...
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