domenica 25 novembre 2018

I bambini, la bellezza.

- Maestra, se passi qui non guardare!
E vedo tutto un movimento che mi fa capire che Chiara sta mettendo insieme quei compagni che sanno già scrivere perché l'aiutino in qualcosa. Continuo a girare tra le isole e, pur senza avvicinarmi, la vedo dettare mentre loro scrivono per lei su un pezzo di carta. Poi, con viso soddisfatto, copia. Mi distraggo a seguire gli altri, fino a che mi raggiunge con viso raggiante. Apre le braccia e mi mostra il foglio: - Guarda, maestra, è per te! Ti piace? - Io guardo il disegno, leggo la scritta e mi sento investita dalla tenerezza: "La vita è più bella se hai una maestra che si chiama Enrica". Solo i bambini sanno dire cose così belle. L'abbraccio forte e le dico: - Sì, mi piace, mi piace moltissimo.
Ripenso all'aiuto che ha cercato pur di potermi offrire questo pensiero. E sento di nuovo l'unica vera paura che mi accompagna in questo mestiere: che il tempo e gli scenari sempre più difficili possano togliermi la capacità di vederli, di ascoltarli, di essere generosa di attenzione e di pazienza. Di essere per loro l'adulto che meritano.

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