giovedì 30 novembre 2017

Ai genitori che devono iscrivere i propri figli in prima

- Cosa dirai, alla luce dell'esperienza di questi cinque anni, ai genitori che vogliono iscrivere i bambini in prima? 
Questa la domanda con cui sono tornata a casa oggi.

Credo che potrò solo essere franca e consigliare loro molta prudenza. 
Non sono l'insegnante giusta se vedete vostro figlio, ma non vedete il gruppo, se non riuscite a comprendere che ognuno può star bene solo quando c'è attenzione per tutti. Non sono l'insegnante giusta se avete paura delle contaminazioni perché sono l'aspetto forte delle mie scelte educative e didattiche. Non sono l'insegnante giusta se avete fretta, se volete tenere sotto controllo il lavoro immaginando un percorso lineare. Non sono l'insegnante giusta se volete confrontare i quaderni con le classi accanto, o con i figli dei vostri amici: conterranno sempre molto poco delle nostre giornate di scuola. Non sono l'insegnante giusta se volete un figlio competitivo, che possa corrervi incontro all'uscita di scuola per mostrarvi i voti: da noi sono completamente assenti e lo sono i giudizi. Non sono l'insegnante giusta se pensate a una scuola che si svolge in aula e distante dal mondo. Non sono l'insegnante giusta se sentirete il bisogno di venire a lamentarvi del bambino accanto, del difficile, del disabile, dell'extracomunitario. Non sono l'insegnante giusta se credete che i vostri figli impareranno solo se verrà loro garantita una buona dose di compiti per casa. Non sono l'insegnante giusta se non volete partecipare, se non avete intenzione di impegnarvi per camminare insieme.

Perciò dirò loro di pensarci bene, di cercare di capire fino in fondo che cosa desiderano dalla scuola e se sono pronti ad avere fiducia.
Questo non è un percorso semplice da condividere, non ritroverete la scuola che avete frequentato. Però sceglietela e affidateci i vostri figli se desiderate che vengano a scuola volentieri, che possano stare bene,  appassionarsi. Sceglietela se credete in una scuola-comunità, a bambini che crescono condividendo ogni cosa, lavorando insieme e sviluppando atteggiamenti di cura. Sceglietela se desiderate tempi distesi, se credete nei percorsi di senso, e in una scuola impegnata a costruire autonomia e, ciò che più conta, a "liberare". Sceglietela se pensate di poter apprezzare i progressi dei vostri figli, ascoltandoli, osservandoli anche se non ci saranno voti. Sceglietela se siete pronti alle attività per strada, a lunghe ricreazioni all'aperto, a una scuola che si estende sul territorio. Sceglietela se apprezzate che si dedichi tanto tempo alla lettura e ci sia spazio per il cinema, il teatro... Sceglietela se siete pronti a lasciarvi provocare con loro dalle consegne aperte e se siete pronti a stupirvi perché vedrete il loro pensiero spostarsi dove tutti noi fatichiamo a posarlo.
E, soprattutto, sceglietela se siete pronti a cercare il confronto ogni volta che avrete dubbi e se non vi spaventa la fatica di un impegno che dovrete rinnovare nel tempo. 

4 commenti:

  1. Bellissimo questo articolo, lo condivido da madre che apprezza un'insegnate come lei!!!
    Grazie infinite.
    Rosa, mamma montessoriana

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  2. Grande maestra...condivido turto. ..

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  3. Complimenti! La scuola di cui c'è bisogno!

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