domenica 28 febbraio 2016

"Nulla dies sine linea"

Come promesso, eccomi con i riferimenti utili a conoscere l'esperimento "Nulla dies sine linea", sviluppato da Benedetto Vertecchi in alcune scuole romane con il suo Laboratorio di Psicologia Sperimentale, al quale ci siamo liberamente ispirati per la nostra esperienza di scrittura avviata nell'ultimo bimestre del precedente anno scolastico:
http://lps.uniroma3.it/nulla-dies-sine-linea/

La proposta prevede che i bambini producano dei brevi testi al mattino presto, utilizzando quindici/venti minuti di tempo.
Nel nostro caso, l'attività non è proposta quotidianamente, cosa possibile solo in un'esperienza circoscritta, ma è comunque caratterizzata da una frequenza che ci sta consentendo di apprezzare risultati davvero interessanti.
I bambini ormai affrontano l'invito alla scrittura con sempre maggiore serenità e con grande creatività, mostrando di apprezzare sempre di più questo spazio di scrittura libero, introdotto solo da una frase sospesa.
Noi, alla produzione, facciamo seguire la lettura collettiva dei testi, molto amata dai bambini, con la quale ci arricchiamo della creatività di ognuno e riflettiamo sugli aspetti di maggiore interesse, guidati da indicatori condivisi.
Dalla scorsa settimana, alla lettura collettiva abbiamo sostituito la revisione tra pari che razionalizza i tempi e rende ancora più attivi i bambini. 
La prima esperienza  svolta proprio durante Aula aperta si è rivelata da subito molto interessante.
Io a mia mamma vorrei riuscire a farle capire che noi bambini viviamo in un mondo tutto nostro, un mondo di serenità dove si gioca ma anche, nei momenti opportuni, si lavora.
Gli adulti non ci possono più entrare. Dico non ci possono più entrare perché anche loro sono stati bambini.
Una cosa molto importante da far capire è quella che neanche noi bambini possiamo entrare nel loro mondo.
La differenza che c’è tra il mondo bambino e quello adulto è che il mondo adulto è pieno di problemi, invece quello bambino è più sereno.
Questi due mondi è vero sono diversi, ma in certi momenti si incrociano!
Lucilla Giua (dall'archivio dei nostri testi composti in prima mattinata)

1 commento:

  1. Grazie…
    Nessuna giornata senza una linea.
    Una frase che incuriosisce: nessuna giornata senza un progetto, senza un’idea, senza un obiettivo, senza un significato.
    Allora, ogni giorno, fermiamoci venti minuti circa e diamo voce al nostro progetto, alla nostra idea, alle nostre emozioni.
    Per farlo bastano un foglio di carta e una penna, perché oltre a far vivere le emozioni, si pensa che nella scrittura a mano, rispetto ad altre forme di scrittura, il "pensiero corre fluido dalla testa alla stessa mano" sviluppando una maggiore "coordinazione tra pensiero e azione", i "contenuti scritti con la penna restano più impressi nella mente", il linguaggio, la memoria, la struttura della frase, l’organizzazione di un discorso e l'ortografia possano migliorare.
    Davvero interessante…

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