mercoledì 8 febbraio 2017

Lo sguardo di Marina Zulian sulla mattina con noi

Condivido, con gratitudine, il post di Marina Zulian, pubblicato su fb in data 7 febbraio 2017

Le tre sedie colorate
e le emozioni stese come i panni
questa è la storia di una bella mattina in compagnia di Monica Nobile e Enrica Ena, e soprattutto dei bambini della 4ª A di via Roma a Iglesias - Sardegna (come hanno tenuto a precisare i bambini stessi dato che sapevano che io arrivavo da Venezia in Veneto).
Io e Monica abbiamo portato idee, racconti, libri, videostorie e computer, ma in quella classe c'era già tutto: occhi luminosi di bambini, silenzio solo per i primi tre minuti, sorrisi dolci e furbetti, energia positiva della maestra Enrica che in ogni momento li guardava e li ascoltava.
Tutti noi eravamo lì perché ci interessava veramente dei bambini, di quello che saltava loro nella testa e nel cuore... e loro erano lì che ci insegnavano la curiosità, la gestione dei gruppi, l'irruenza a volte, la felicità di aver creato un videoclip "che poi tutta Italia avrebbe visto su YouTube".
Ogni giornata, e quella ancora di più, è una avventura per loro e la loro impavida maestra... si! impavida perché non ha paura di non dare compiti a casa, non si preoccupa e non fa preoccupare dei voti, non spiega e verifica ma vive e condivide le conoscenze.
C'erano tre sedie: una verde, una blu e rossa.
Io per leggere il libro ho preso casualmente quella blu, proprio quella della lettura; mi ci sono seduta e ci sono anche salita in piedi, ma stavo leggendo un libro e quindi potevo farlo.
Monica, invece, per riposarsi un momentino, ha preso quella rossa ma... ooohhhh... hanno fatto in coro i bambini: era la sedia di chi si sente travolto dalla rabbia... e di certo Monica non lo era!
E se non bastasse tutta l'aula era attraversata da fogli stesi come panni che raccontavano delle emozioni e dei desideri dei bambini.
Insomma non posso concludere "e vissero felici e contenti" perché le storie di dolore, rabbia, abbandono c'erano eccome tra quei bambini, ma posso dire a tutto il popolo di facebook di esortare tutti i maestri a fare come Enrica che ai bambini insegna come apprezzare la vita.

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