giovedì 25 maggio 2017

Scuola Italiana Moderna: giugno 2017

É in arrivo il numero dieci di Scuola Italiana Moderna. A giugno, la rubrica SIM-a/r chiude l'annata proponendo delle riflessioni per l'estate muovendo dalla condivisione della lettera di una giovane insegnante, Veronica, già pubblicata anche sul nostro blog. In questa lettera, se pure è affrontato il solo tema degli scrutini, c’è tutta la sofferenza di quella parte di scuola che cerca spazio per la persona e rigore professionale e che, in molti contesti, sempre più, finisce per ritrovarsi voce sola, isolata, a domandarsi come muoversi, a chiedersi se e come sia possibile una reazione. 
Nella rubrica, oltre alla lettera di Veronica, sono presenti le risposte che le sono state rivolte da Giuseppe Scarpa, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Santu Lussurgiu, e da Isabella Ongarelli, nello spazio destinato ai genitori. A completare la rubrica è presente un'interessante lettera di Kathy Scalice, madre e insegnante, che si rivolge al direttore della rivista interrogandosi su come sia possibile, con la forma che va prendendo la scuola, salvaguardare degli spazi di incontro scuola-famiglia che sappiano mettere al centro la crescita dello studente.
Il mio grazie a tutti coloro che in questi dieci mesi hanno offerto stabilmente la loro preziosa collaborazione alla rubrica SIM-a/r in Scuola Italiana Moderna: Simona Banci, Isabella Ongarelli e Giuseppe Scarpa; e a tutti coloro che hanno accolto l'invito ad offrire un loro contributo: Christian Castangia, Angelo De Falco, Daniela Nuvoli, Patrizia Locci, Barbara Mura, Oriana Scalas, Alessandra Sanna, Elena Piritore, Jenny Poletti Riz, Kathy Scalice.


2 commenti:

  1. Uno spazio accogliente per riflettere, per incontrarsi, per condividere, per confrontarsi, per sostare, per mettersi in discussione, per liberare un pensiero. Uno spazio dove la professione non si è mai presentata senza la sua emozione, il suo sentimento.
    Questa è stata per me la rubrica, uno spazio dove ho sempre respirato una grande unità e armonia che ha permesso "di vedere chiaramente e comprendere in un sol colpo l’insieme e i dettagli" di una scuola che non finirò mai di sentirla come l’altra possibilità, come luogo abitato prima di tutto da persone, luogo di ascolto della vita. Per tutto questo e per tanto altro ancora, sono io a Ringraziare di cuore te, Enrica, per aver dato la possibilità a un genitore di offrire il proprio sguardo in una rivista scolastica e soprattutto per credere in quello sguardo.
    Grazie davvero, perché ognuno di noi ha valore soltanto nell'insieme e questa esperienza è stata nuovamente la conferma che solo insieme, si può.

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  2. Carissima Enrica, sono io che ringrazio te!
    E' stato per me un onore e un piacere poter offrire il mio contributo, il mio pensiero, le mie emozioni e... le mie parole.
    Conserverò un ricordo stupendo di questa esperienza, che non avevo preventivato e che ho accolto con felicità, e farò tesoro della ricchezza, che fiera mi porto dentro, nata dal confronto, dall'ascolto e dalla motivazione.
    Con affetto, Simona

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