venerdì 24 aprile 2020

È 25 aprile. È tempo di libertà.

 

Un libro che torna, Il pappagallo francese di Lia Levi, questa volta con una mia videolettura, tre domande dentro una consegna affidata a Edmodo, un brainstorming da smontare e rimontare dentro un padlet, e il 25 aprile è entrato in classe anche quest'anno, nonostante la scuola diffusa, come piace chiamarla a me. Perché così la percepisco ora.
La cittadinanza si costruisce tutti i giorni, giorno dopo giorno, e la presenza è condizione fondamentale per appropriarsi degli aspetti che caratterizzano la vita di comunità, per fare della scuola palestra di democrazia. 
Ma anche le ricorrenze sono importanti perché, diversamente, c'è una storia che a scuola non entra mai. 

Da noi ci sono tre date sulle quali non manchiamo mai di fermarci, mettendole in relazione con il presente. Sono il 27 gennaio, il 25 aprile e il 2 giugno. E ci sono ogni anno, fino a consegnare ai bambini un'immagine sempre più definita della storia che ha visto la liberazione dal nazifascismo e, con questa, la nascita della Repubblica e della nostra bellissima Costituzione.

Come aprire questa volta al 25 aprile con bambini di 7 anni che abitano una classe virtuale ma che fanno scuola ognuno nella propria casa?
A venirci incontro è stata ancora una volta la semplicità e la possibilità di attingere al percorso svolto l'ultimo 27 gennaio.
Ognuno ha adottato una parola tra tante e ha assunto il compito di fare una breve ricerca insieme ai genitori, per poi declinare il significato con poche righe e in modo semplice. Potevano fare il loro ingresso anche altri materiali.
 

Così, ieri e oggi, nei quattro piccoli gruppi delle videoconferenze pomeridiane abbiamo ripercorso insieme analizzando i loro post-it in relazione al brainstorming e abbiamo arricchito raccontando ancora con un continuo andare dal particolare al generale, per mantenere la relazione con il tutto, fino a che ogni parola ha trovato il suo senso dentro un'unica storia.
Io ho integrato con due filmati storici, inseriti nel padlet e lanciati in videoconferenza: la liberazione di Milano e il primo cinegiornale Nuova Luce (26 luglio1945).


La chiusura è stata affidata al canto di Bella Ciao del nostro Leoś, riportato sul Padlet, a cui è seguito l'impegno di costruire una bandiera. Per chi se la sente, anche di realizzare un tutorial per i compagni.


È una storia che poseremo per poco più di un mese, perché ripartiremo proprio da qui quando, il 2 giugno, ci occuperemo del percorso che si è aperto con la liberazione, fino a portare, nel dicembre del 1947, alla firma della nostra Costituzione.  

Eravamo distanti fisicamente, ma so già che sarà impossibile che il tempo si porti via l'emozione enorme provata davanti alle schermate di questi due giorni. Visi di piccolini concentratissimi a ragionare sulla Liberazione per poi non trattenersi dall'intonare i canti.

Grazie alle famiglie per aver accolto anche questa proposta. E ai bambini, sempre.

Il nostro Padlet "Tempo di libertà": https://it.padlet.com/enrica_ena/25aprile2020

2 commenti:

  1. Ciao Enrica, vorrei sapere come hai fatto a rendere modificabili i post it perché ho provato a fare una cosa simile creando un padlet semplice con varie parole chiave ma le parole chiave le posso modificare solo io!

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  2. Benedetta, perdona, leggo questa tua richiesta solo ora, purtroppo i commenti erano bloccati e non mi ero accorta. A questo punto avrai certamente risolto; in ogni caso è sufficiente intervenire sulle impostazioni di condivisione: condividi/privacy/permessi dei visitatori/i visitatori possono modificare

    Cari saluti,

    Enrica

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