lunedì 24 novembre 2014

Noi genitori: C'era una volta "Il sabato del linguaggio"

DICEMBRE 2012

Una mamma è alla ricerca.....deve scegliere la scuola dove la figlia trascorrerà gli anni della sua fanciullezza.
Una locandina pubblicizza.....“Il sabato del Linguaggio”; l’Istituto Comprensivo “Pietro Allori” propone un’attività rivolta ai bambini di 5 anni, in età di iscrizione alla scuola primaria.
La mamma curiosa iscrive la bambina e partecipa all’iniziativa.
Ma, invece di trovare la risposta che pensava di cercare, ha cambiato prospettiva e si è posta nuove domande, stimolata dalla particolare proposta formativa e dalla interessante strategia di insegnamento, illustrate da una docente determinata e competente.
Laddove tutte le istituzioni, oggi, puntano su risultati immediati, su numeri e percentuali di successo, e la scuola rincorre il mito della velocità, dell’accelerazione e della competizione (quasi a rincorrere, anch’essa, un mondo che non aspetta...), la scuola primaria “Pietro Allori”, nelle parole della docente, proponeva una strategia didattica di rallentamento, lo sviluppo di un ambiente sereno dove favorire la cooperazione tra i bambini e perseguire gli obiettivi rispettando i ritmi di crescita di ciascuno.
Annullando, in questo modo, la competizione tra i bambini, veniva scelto un cammino educativo incentrato sui diversi tempi di risposta degli alunni.
L’iniziativa, che in prima analisi sembrava rivolta ai bambini, in effetti puntava al dialogo con i genitori, in quanto una scelta educativa di questo tenore implica una profonda convinzione, accettazione e condivisione del metodo anche da parte della famiglia.
La mamma si interroga..... sarò io, per prima, in grado di saper attendere i risultati?

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GIUGNO 2014

La mamma ha scommesso su se stessa e su quella scuola..... ha accettato il confronto con una maestra che, rompendo gli schemi, ha avuto il coraggio di superare la frenesia della corsa per arrivare primi, sostenendo un metodo basato sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione di ogni singolo bambino.
Senza, peraltro, tralasciare la tecnologia a sua disposizione, ma facendone un uso consapevole e innovativo: accanto alle letture sommesse, alla cura del gesto grafico, all’attenzione alla realtà e ai temi sociali, ad un approccio delicato e mirato alla storia, la maestra propone, infatti, l’uso della LIM, la classe capovolta, il progetto e-Twinning, e chissà quanto altro dovrà ancora venire.....

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NOVEMBRE 2014

Oggi la mamma è consapevole: nella scuola primaria è necessario bandire la fretta e i bambini devono avere la possibilità di crescere nel rispetto dei loro ritmi, modi e tempi di apprendimento.
É vero, viviamo il cosiddetto tempo senza attesa, vogliamo tutto e subito, in tempo reale, e questo clima di accelerazione storica del mondo contemporaneo, caratterizzato da ritmi sempre più frenetici e vorticosi ha coinvolto anche la scuola, che spesso costringe i bambini ad una spasmodica corsa verso il raggiungimento di obiettivi sempre più incalzanti.
Ma noi genitori possiamo ancora scegliere! E puntare su una scuola di qualità, che non giudica il lavoro svolto dai bambini sulla base del quantitativo di carta scritta e prodotta.
Una scuola educativa e non solo nozionistica e istruttiva.....
D'altronde, in dieci anni di vita scout col gioco e con l’avventura ho imparato la fiducia, il rispetto per gli altri, la collaborazione, la competenza, la complicità, la semplicità, l’umiltà, il senso profondo di Dio.....
..... e quando tornavo a casa dopo un campo scout, non avevo molto da mostrare a mia mamma, ma portavo sulle spalle uno zaino ricco di scoperte!!!!

Grazie a tutte le maestre che credono e si battono per una scuola di qualità.


Alcune riflessioni sono liberamente tratte da La pedagogia della lumaca,
di Gianfranco Zavalloni
Simona Banci

3 commenti:

  1. Grazie mamma curiosa, mamma che si interroga, mamma che scommette, mamma consapevole, mamma che invita a scegliere...
    ...Grazie a te e a tutti i genitori che condividono, diventando straordinari compagni di viaggio.
    Enrica

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  2. Sono felice di constatare che ci siano alcuni genitori che sappiano cogliere il vantaggio dello stare insieme anche nell'apprendimento. Che credano ancora che la vera "competizione" consista nell'arrivare insieme. Conosco Enrica da un po' di tempo quanto basta per dire che sul suo operato io non ho mai avuto dubbi. Auguro ai miei figli di trovare nel loro percorso di studi una maestra che come lei sappia vedere in modo ermeneutico la grandezza del loro essere, che li sappia abbracciare con quei valori che li faranno crescere bene anche a scuola ma soprattutto con quella giusta voglia di conoscere il mondo.
    Christian

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  3. Grazie Simona. Io ho scelto. Con convinzione. Impegno. Volontà. Serenità. Fiducia. E poi...scegli che cosa amare e il resto verrà...
    Isa

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