domenica 23 novembre 2014

Noi genitori: "Cuori educati alle emozioni e alla sensibilità"

Oggi, Maestra Enrica, ci ha nuovamente aperto le porte della sua classe.
Io e Massimiliano, genitori di Sebastian, siamo stati invitati per dare il nostro contributo sul tema del diritto alla famiglia. Un diritto che i bambini hanno personalmente evidenziato e considerato più importante, in occasione del percorso che in questi giorni hanno affrontato sui diritti dell’infanzia.
Quando siamo entrati in classe, eravamo particolarmente tesi, emozionati e un pochino preoccupati…probabilmente queste sensazioni non si avvertivano, ma credetemi: c’erano tutte.
Abbiamo portato con noi un racconto, una favola, che racchiude tutta la nostra esperienza di famiglia: l’esperienza adottiva. Un racconto molto semplice, ma che esprime tutte le emozioni che ci hanno accompagnato nel diventare genitori in un meraviglioso incontro con i nostri figli.
Emozioni e sensazioni raccontate ed espresse senza tralasciare nulla…ma proprio nulla.
Ci siamo seduti davanti ai bambini e non appena Massimiliano ha iniziato a leggere la favola, ho alzato lo sguardo: la tensione è svanita, lasciando spazio a tanta commozione.
Ora vi spiego cosa è accaduto.
Ho visto davanti a me dei cuori educati all’apertura, capaci di incontrarsi con se stessi e con la realtà che li circonda.
Ho visto dei cuori educati alle emozioni e alla sensibilità.
Ho visto dei cuori e degli occhi pronti per partire…verso nuovi mondi da scoprire.
Ho visto dei bambini capaci di sorprendermi per la loro immediatezza e personalmente mi sono sentita travolta dalla semplicità spiazzante della loro tenerezza e sono rimasta senza parole davanti alla loro sete di scoperta delle verità della vita.
Ecco, davanti a tutto questo splendore, la mia preoccupazione ed ansia che i bambini non fossero pronti a vivere questa nuova esperienza, perché l’argomento adozione non è semplice, non avevano assolutamente ragione di esserci.
Con grande commozione, posso dire a tutti voi genitori che i nostri figli, oggi, sono stati i veri maestri.
Sento di dover esprimere un pensiero: se sono arrivati a questa consapevolezza è perché hanno il privilegio di avere un insegnante che sa trasmettere con delicatezza e professionalità i temi della vita con il giusto approccio, il giusto linguaggio, i giusti tempi, ovvero utilizzando gli strumenti più adatti alle loro capacità ed emotività. E lo strumento più importante è che sa attendere e riconoscere il momento in cui i nostri bambini sono davvero pronti per imparare, per sapere, per esplorare e per scoprire…senza lasciare indietro niente e nessuno.
Ancora una volta sono entrata in classe per dare, ma sono uscita con aver ricevuto il centuplo.
Grazie.

Isa

1 commento:

  1. Grazie Isa, grazie Massimiliano, l'incontro con voi è stato il modo migliore per completare questo nostro primo percorso di scoperta/riflessione sui diritti.
    Oggi, grazie a voi, sappiamo che ci sono tanti modi per diventare famiglia e per essere famiglia. Quello che non può mancare è l'amore e la protezione su cui ogni bambino deve poter contare.
    Enrica

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