martedì 23 giugno 2015

Quando torna il silenzio

L'aula si è svuotata, tutto di nuovo in ordine, sedie impilate. É tornato il silenzio. Adesso l'anno è davvero finito.
Non c'è niente che sia rimasto in sospeso, siamo riusciti a dirci tutto con le parole, con gli sguardi e con l'affetto che ormai tutti esprimiamo senza riserve.
Presto arriveranno le foto e i video, sempre con il tentativo di fermare la bellezza, ma tutti noi sappiamo bene che non esiste scatto per le emozioni. Quelle sono dentro ognuno di noi, e sono dentro i bambini, per aiutarli a rinnovare il legame con la scuola, a riconoscerlo luogo dello star bene perchè, questo mi sento di ricordarlo ancora, solo dove si sta bene si può costruire qualcosa.
Il mio saluto, lo accompagno con le parole di Pennac, che sono nel piè di pagina del nostro blog, perchè ieri ho sentito proprio che siamo un'orchestra che suona la stessa sinfonia. Nel pensiero di Pennac c'erano gli studenti, ma sono sicura che sarebbe felicissimo nel vedere un'orchestra più grande, con accanto tutti voi genitori.
Di cuore, grazie.
Ma prima di salutare, c'è un altro grazie che non posso dimenticare... Grazie di cuore, maestra Francesca, compagna di viaggio sempre presente e tanto preziosa!
Buone vacanze!

Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini." (Daniel Pennac) 
 
E nessuno venga a dirmi che non sono a fuoco...

















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