mercoledì 7 ottobre 2015

Cose "difficili" che arrivano da sole

Buongiorno collettivo. Appello. Salvadanaio a disposizione.
I bambini, ormai sempre più felici di partecipare alla raccolta dei fondi per il viaggio di quinta (e sì, abbiamo deciso di muoverci con largo anticipo perché non è pensabile un viaggio senza portare tutti…) si presentano sorridenti con le loro monete.
E io trovo subito il modo per approfittare anche di questo. Lo so… sono un incubo! :-)
- Che moneta hai portato?
- Due euro!
- Ah… due euro… e se fossero centesimi?
- Duecento!
- E se fossero monete da cinquanta centesimi?
- Quattro!
- Quante da dieci centesimi?
- Venti!
- E quante da venti centesimi?
- Dieci!
- Perfetto... puoi inserire la tua moneta!
Il primo bambino va a posto, ed è il momento di una compagna. Guardo la sua mano e sorrido. Mi accorgo subito che si tratta di un’occasione ghiotta…
- Quanto hai portato?
- Settanta centesimi!
Mi vedono più contenta che per i due euro e per loro non è certo facile da capire…
- Quanto hai detto che hai portato?
- Settanta centesimi! – Ripete.
- Se hai settanta centesimi, ce l’hai un euro intero?
- No, maestra, mi mancano trenta centesimi!
- Ah… quindi non hai un euro intero…
Mi sposto alla LIM, prendo la penna e dico: - Se  non hai un euro, scrivo che hai zero euro interi e – mentre separo con la virgola - settanta centesimi.
Scrivo: 0,70 €
Preciso: - Zero euro interi e settanta centesimi!
Vedete – continuo – si scrive in questo modo. Qui – e indico lo zero – si scrivono gli euro interi e dopo la virgola, che vuol dire “e”, scrivo la parte più piccola degli euro.
Capiscono benissimo.
- Bene. Quanto manca a un euro lo abbiamo detto. Ma quanto manca a due euro?
- Un euro e trenta!
- Scriviamolo!
Mi sposto nuovamente alla LIM e scrivo: 1,30 € e mentre mostro il numero decimale, preciso: - Mi mancano un euro intero e trenta centesimi!
Il gioco piace e continuiamo.
Ancora qualche moneta e quando finisce l’appello è tutto chiaro. Esiste un modo per scrivere anche queste quantità.
In modo molto naturale compaiono le equivalenze e i numeri decimali. Sono ancorati alla realtà e torneranno a farci visita tutti i giorni. Non saranno mai qualcosa di astratto.
Io che all’inizio avevo pensato semplicemente a raccogliere i soldi nel nostro salvadanaio e ad approfittare per conoscere meglio gli euro, mi trovo davanti molto di più.
Così accolgo e rilancio.
Anticipazioni naturali che ritorneranno molto utili. Certo, richiedono un po’ di tempo ogni mattina. Ma non è anche questo un investimento formativo?

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