martedì 20 ottobre 2015

Noi genitori: Le coincidenze

Desidero inserire una riflessione nel blog. Poi mi fermo, perché ho il timore di ripetermi, di scrivere cose già dette rischiando alla fine di stancare e annoiare.
Lascio che altro occupi la mia testa e... il mio cuore. Prendo in mano un testo, inizio a sfogliarlo. Da tempo avevo deciso di leggerlo. Non è possibile! Quando si parla di coincidenze…
Norberto Bobbio sostiene che «Chi entra in un labirinto sa che esiste una via d’uscita, ma non sa quale delle molte vie che gli si aprono innanzi di volta in volta vi conduca. Procede a tentoni. Quando trova una via bloccata torna indietro e ne prende un’altra. Talora la via che sembra più facile non è la più giusta; talora, quando crede di essere più vicino alla meta, ne è più lontano, e basta un passo falso per tornare al punto di partenza. Bisogna avere molta pazienza, non lasciarsi mai illudere dalle apparenze, fare, come si dice, un passo per volta, e di fronte ai bivi, quando non si è in grado di calcolare la ragione della scelta, ma si è costretti a rischiare, essere sempre pronti a tornare indietro. Essere nel labirinto richiede che non ci si butti mai a capofitto nell’azione, che non si subisca passivamente la situazione, che si coordinino le azioni, che si facciano scelte ragionate, che ci si propongano, a titolo d’ipotesi, mete intermedie, salvo correggere l’itinerario durante il percorso, ad adattare i mezzi al fine, a riconoscere le vie sbagliate e ad abbandonarle una volta riconosciute».
In questo labirinto rivedo un incontro. Rivedo la scuola, insieme a noi genitori, con tutte le sue scelte educative e didattiche che spesso, nonostante offrano validi strumenti e mezzi, non sono sufficienti per incontrare, conoscere e comprendere veramente il bambino.
Occorre di più. Avere la pazienza e l’attenzione di mettersi davanti al bambino con semplicità, fiducia e sensibilità, cercare e ricercare ogni giorno, passo dopo passo, una strada per raggiungere prima di tutto il suo cuore, trovare nuove “ricette”, nuove strategie, per fargli sentire che noi adulti siamo lì per lui, che ha sempre una possibilità di riscatto, la certezza di avere sempre qualcuno a cui affidarsi per intraprendere un cammino difficile, impegnativo, ma mai impossibile.

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