Sono tanti i documenti che circolano in queste settimane e che ragionano sulle risposte che siamo chiamati a dare come scuola in un momento come questo. Sono documenti che esprimono le posizioni più diverse, quelle a cui poi tanti di noi ricorrono per sostenere le proprie scelte, o per giustificare le non scelte pur di non mettere in discussione quelle certezze, senza le quali corriamo il rischio di non sentirci adeguati.
Ma poi arrivano documenti come questo, che aiutano a sostare sulle uniche cose che contano davvero.
È lo scritto che un dirigente - Giuseppe Scarpa, dell'IC Simaxis-Villaurbana - ha mandato al suo Collegio dei Docenti in data 20 marzo 2020, allegandolo alla Circolare sulle indicazioni operative per la didattica a distanza.
Un documento di chi si chiede "Che cosa ci faccio qui?" e sceglie la sua postura con chiarezza.
Non orienta su piattaforme, strumenti. Non si preoccupa di mettere paletti. Invita a guardare ciò che conta per scegliere che cosa mettere al centro, e si siede accanto ai suoi docenti per capire come tradurre questo in pratiche. Con il coraggio di spostare tutto ciò che ora sarebbe di troppo e con l'attenzione a non tenere fuori nessuno.
Questo documento lo porto sul mio blog perché mi rappresenta, perché rappresenta la scuola che sa quando arriva il momento di scegliere e sceglie. E perché ora, più che mai, è importante farsi quella domanda che io tengo sempre con me: "A che cosa serve la scuola?".
Il documento è lungo. Potrebbe spaventare i tanti ormai abituati alle letture veloci. Ma merita di essere letto, prendendosi tutto il tempo necessario. Perché è denso di senso.
Grazie Giuseppe Scarpa
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