lunedì 7 gennaio 2019

Noi genitori: Legàmi


Post di Simona Banci

Esistono in natura atomi chimicamente instabili o reattivi che tendono a legarsi ad altri atomi, acquistando e cedendo elettroni, per raggiungere l’equilibrio.
Mia figlia, per ripassare scienze, mi sta esponendo alcuni argomenti; il ragionamento è indubbiamente interessante ma i miei pensieri volano altrove…
… a quel pomeriggio del 27 novembre dell’ormai archiviato 2018, quando con Anna ho partecipato all’incontro “Racconti intorno al fuoco”, una attività “stuzzicante” organizzata da Enrica, la maestra di Anna, per raccontare ai piccoli pionieri (i bambini di prima elementare) FAKE, il libro scritto da Daniele Aristarco – magicamente presente! - che i veterani, come mia figlia, avevano letto durante l’estate.
La mia mente, viaggiando indietro nel tempo, ha rievocato quella precisa situazione, facendomi rivivere un dolce ricordo ma donandogli nuove sfumature di colore… perché le parole sulla chimica, espresse da Anna, mi hanno fatto rilevare come solo le persone che si trovano in un equilibrio instabile sono portate a cercare altrove nuove conoscenze, nuove competenze, nuove didattiche e nuove soluzioni, legandosi, interagendo e confrontandosi con persone diverse: siano esse scrittori, filosofi, docenti, genitori, bambini, ragazzi… per costruire insieme qualcosa di inedito, ma soprattutto qualcosa di più.
E quando si riesce a rendere omogeneo il miscuglio, che intenzionalmente si è voluto – e saputo! – creare, di persone, parole, sorrisi, gioia, movimento, interesse, intenti e riflessioni…, solo allora si ottiene una soluzione!!!!
La soluzione è un miscuglio omogeneo formato da sostanze che, mescolate tra loro, si suddividono in particelle talmente piccole da risultare invisibili anche al microscopio.
Ma, per formare un composto è necessario che avvenga una reazione chimica nella quale gli elementi si combinano tra loro… in egual modo, se si vogliono costruire competenze e comporre gli apprendimenti si devono stimolare le conoscenze e la mente dei bambini, provocando in loro una reazione. 
Quando due o più atomi si passano gli elettroni oppure li mettono in comune, stabiliscono fra loro dei legami chimici attraverso i quali gli atomi si uniscono per formare tutte le innumerevoli sostanze presenti in natura. Esistono tre tipi di legami: covalenti, ionici e metallici….
Ricordo bene quella sera perché i legami c'erano davvero tutti e si percepivano nella bellezza del momento che univa i presenti, ognuno con la sua piccola carica da ricevere o con il suo piccolo elettrone da donare… ognuno con la consapevolezza di essere giunto incompleto in quanto limitato nelle aspettative, e di essere ripartito integro perché ricco di nuove prospettive.
Legame covalente, tipico di coloro che scelgono di mettere in comune il proprio sapere: grazie Enrica, grazie Daniele, grazie Giovanna, grazie Maurizio, grazie Isa…
Legame ionico, specifico dei bambini che sono stati capaci di cedere le proprie riflessioni, raccontando un libro e rendendo fruibile un argomento complesso e un linguaggio difficoltoso anche ai bambini più piccini: grazie Anna, Lucilla, Miriam, Sebastian…
Legame metallico, peculiare perché si crea solo tra gli atomi di metallo, in cui gli elettroni si muovono liberamente, non appartengono più a nessun atomo (grazie Samuele, Emma, Leos, Viola…).
L’affinità elettiva che avevo riconosciuto quando ho incontrato Enrica la prima volta, ho ritrovato quella sera in lei e negli altri ospiti e partecipanti: Daniele Aristarco, i bambini (piccoli e grandi), i genitori, i nonni…
… quel sentimento di disagio - che per anni ho percepito quasi come un fastidio - nel sentirmi inadeguata, insofferente, precaria, incompiuta e per questo sempre alla ricerca di qualcos'altro, nuove cognizioni, nuove competenze, nuovi stimoli, e di qualcun altro con cui approfondire, scavare, scontrarsi, disfare e ricomporre….
Di persone con cui inevitabilmente avrei stabilito un legame capace di sconfiggere l'oblio, vincendo una quotidianità inesorabilmente interrotta… come con Silvia, la mia compagna di banco del liceo, incredibilmente intelligente, sempre un passo avanti agli altri ma senza mai farlo pesare, che ritrovo mamma della piccola Chiara, con qualche anno in più ma con lo stesso sguardo arguto, di chi sa osservare e apprezzare…
Riesco ancora a sentire la forza di attrazione che legava i piccoli bimbi, dotati di una carica - qualcuno lamenterebbe negativa - come gli elettroni, ai bambini più grandi, ormai attrezzati di carica positiva.
E poiché i metalli sono buoni conduttori di corrente elettrica nella piccola stanza scorreva tanta energia, fino ad esplodere!
Ma come ci insegna la scienza, in una reazione chimica nulla si è perso e nulla si è distrutto…
Nella semplicità di quelle mura si è avuta, invece, la dimostrazione che in natura i gas nobili sono gli unici atomi stabili che, trovandosi già in equilibrio, non tendono né a reagire né a combinarsi con altri elementi; un po' come le persone che dopo aver raggiunto il loro status, il loro equilibrio, tendono ad isolarsi e a non mescolarsi con gli altri, finendo per rimanere fine a se stesse, imprigionando, in tal modo, qualsivoglia sinergia cognitiva.

Diceva Nietzsche: bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante!!
A te, Enrica, auguro un meraviglioso 2019!!!
Con affetto, Simona

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