domenica 20 settembre 2015

A proposito di "Teoria del gender"

Avete sicuramente sentito parlare della "Teoria del gender" di cui, a detta di molti, l'art. 1, comma 16 della Legge 107/2015 (La buona scuola) avrebbe introdotto pratiche e insegnamenti nelle nostre scuole. 
Sono state spese parole talmente forti e date informazioni così incredibili (nessun insegnante di buon senso avrebbe mai insegnato le cose di cui si andava dicendo) che io ho ritenuto di non trattare l'argomento nel blog, riservandomi di affrontarlo in un incontro in presenza, per ricondurre, come è mio solito fare in questi casi, verso i documenti ufficiali, mettendo da parte le varie interpretazioni che, spesso, non fanno che inseguire i propri disegni.
In ogni caso, rompo il silenzio per darvi l'informazione che il Miur ha diffuso proprio in questi giorni una Circolare con oggetto: "Chiarimenti e riferimenti normativi a supporto dell’art. 1 comma 16 legge 107/2015" che trovate pubblicata sul sito del nostro Istituto e che io ho integrato nella cartella dei documenti condivisi sul blog. 
La Circolare nasce con l'obiettivo di dare una risposta alle richieste di chiarimento da parte di dirigenti scolastici, docenti e genitori, cercando di dipanare la forte preoccupazione derivante dalla risonanza mediatica di informazioni non sempre corrette e obiettive.
Ve ne propongo la lettura integrale, fermo restando che, se ne sentirete il bisogno, sarò felice di tornarci insieme. 
Come avrete modo di leggere al suo interno, tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in alcun modo nè "ideoogie gender" nè l'insegnamento di pratiche estranee al modo della scuola, ma "l'educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione", tutti aspetti che, come sapete bene, sono sempre parte ingrante delle nostre proposte formative.
La finalità dell'art. 1, comma 16, dunque, "non è quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano la promozione dell’autodeterminazione consapevole e del rispetto della persona, così come stabilito pure dalla Strategia di Lisbona 2000".


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