sabato 26 settembre 2015

Noi genitori. Un'idea che piace.

Quando le esperienze ti entrano nel cuore li rimangono e poterle condividere diventa solo una questione di tempo…
E’ trascorsa la prima settimana di scuola e noi mamme (le solite!), come capita spesso (molto spesso!) ci ritroviamo a confrontarci, a scambiarci opinioni e sensazioni, semplicemente per il piacere di condividere l’esperienza scolastica dei nostri figli. Perché noi desideriamo sentirla un pochino (…tanto!) anche nostra.
Ai nostri scambi, si uniscono le parole e le immagini che maestra Enrica ci offre nel blog, parole che hanno sempre il sapore dell'accoglienza e dell'ospitalità, permettendoci così di entrare ancora una volta in classe per condividere con noi le attività che hanno caratterizzato questi primi giorni di scuola, regalandoci tutti quei momenti che hanno colorato lo scorrere delle prime ore di lezione.
Perché, allora, non porgerle i nostri scambi, farle conoscere “l’altra parte”, i racconti e le emozioni che i nostri figli hanno portato a casa?
A noi genitori l'idea piace proprio tanto! per questo decidiamo di raccogliere velocemente i racconti dei bambini, insieme alle nostre riflessioni, nate proprio da quei racconti...
- “Questa settimana è stata davvero incredibile! Mio figlio ha invaso la casa di entusiasmo, lo stesso che ha vissuto in questi giorni in classe con i suoi compagni e la sua maestra. E quanta passione e gioia nel raccontare, nel descrivere nei particolari le attività svolte e quelle che gli sono piaciute di più. Ad esempio, la storia di Piccolo blu e piccolo giallo. Vuole farmi vedere il video, e mentre scorrono le immagini, mi spiega che la diversità è una grande ricchezza, che quello che conta è l’amore, l’amicizia; che essere diversi, in verità, ci rende tutti uguali se ci accogliamo. Che noi adulti abbiamo tanto da imparare dai bambini. Mi riferisce che anche i lavori di gruppo sono sempre bellissimi. Mi descrive il lavoro nel particolare, mi dice che anche se i bambini che formano le isole hanno idee diverse, alla fine riescono sempre a trovare e raggiungere un obiettivo comune, quello che conta per realizzare un bel lavoro, insieme. Poi, esprime tutto il suo amore per la scuola”. 
- "Mia figlia mi racconta che della prima settimana di scuola quello che le è piaciuto di più è stato il lavoro che hanno fatto sulla storia di Piccolo blu e piccolo giallo perchè ai bambini ha fatto capire che se anche sono diversi possono comunque essere amici e stare insieme..."
- “Mio figlio mi ha detto che è felicissimo di questo inizio, in questa settimana gli è piaciuto molto il lavoro sulle materie e soprattutto per aver lavorato in gruppo”. 
- “Invece a mia figlia è piaciuto molto il lavoro di Piccolo blu e piccolo giallo, quando hanno disegnato le fasi della storia. Da quella storia mi ha detto di aver imparato che non si deve avere paura di abbracciare le persone diverse da noi”.
- “La mia ha raccontato che questa settimana a scuola hanno fatto tante cose, tutte molto belle. A lei ciò che è piaciuto di più è stata la storia di Piccolo blu e piccolo giallo, una storia che racconta di due bambini di diverso colore che, talmente si vogliono bene, nell'abbracciarsi sono diventati dello stesso colore, cioè verde.”
- “A mio figlio è piaciuto lavorare con le isole, che cosa insegnano le materie.”
- “Si, anche al mio, ma come gli altri compagni è stato colpito dalla storia di Piccolo blu e piccolo giallo perché gli ha insegnato che l’amicizia arricchisce. E poi mi ha anche detto che gli ha insegnato che non si deve disubbidire alla mamma! Pensa che ha voluto raccontare tutta la storia, per spiegarmi tutto quello che ha imparato proprio da questa storia.”
- “Mio figlio è felicissimo di essere tornato a scuola, per aver rivisto la sua maestra a cui vuole molto bene, i suoi compagni. L’attività che gli è piaciuta di più è stata quella del lavoro in gruppo tra le isole dove dovevano fare delle schede e scrivere la materia corrispondente. Mi ha anche detto che non vede l’ora di imparare tante cose nuove, ma soprattutto sta aspettando con ansia il giorno del Festival Tuttestorie!”
- “Avete ragione, questa settimana è stata entusiasmante. A mia figlia è piaciuta tanto la collaborazione e il lavoro di gruppo, in particolare l’attività della storia di Piccolo blu e piccolo giallo, perché hanno imparato a non aver paura di incontrare e accogliere chi è diverso da noi e di scambiarsi le conoscenze.”
- “Quanta emozione…mia figlia è rimasta colpita dal cambiamento della classe, dai banchi alti e i fogli appesi alle pareti che contengono quello che dovranno fare quest’anno. E’ molto contenta perché studierà la storia e imparerà tante cose e se avrà difficoltà o sbaglierà non ci sarà alcun problema perché c’è la sua maestra Enrica. Tra tutti i lavori quello che le è piaciuto di più è stato quello delle immagini con la materia da scoprire. E’ sempre felicissima quando fanno le isole perché lavorare insieme ai suoi compagni è più divertente e utile.”
- “Mia figlia ha detto che l’inizio dell’anno è stato entusiasmante, che la storia la affascina e non c’è stata alcuna fatica a riprendere le collaborazioni in classe per i lavori di gruppo. Si sono ritrovati tutti, così come si sono lasciati.”
Le riflessioni di noi genitori dopo aver ascoltato i pensieri dei nostri figli sono state davvero tante e diverse. 
Ci siamo resi conto che la passione, la partecipazione e l’entusiasmo che i nostri bambini vivono a scuola, è davvero gioia che si espande, contagia e trascina, ogni giorno di più. Una gioia coinvolgente. Riportarle tutte sarebbe bello, ma è davvero impossibile. Come è accaduto per i nostri bambini, dirò quella che ci è piaciuta di più, quella maggiormente condivisa e sentita, quella che ha trovato spazio nel cuore di ciascuno di noi, quella che riconferma ciò in cui crediamo, con convinzione: l’importanza e la bellezza delle attività di gruppo. Osservare come i nostri bambini, insieme alla loro maestra, preparano la loro barca…il loro viaggio.
In quel lavorare insieme - descritto nelle parole della maestra, nei racconti dei bambini e nelle immagini - abbiamo riconosciuto una classe, dove il tempo non si trova, non si cerca affannosamente, ma, semplicemente e serenamente, si dedica. Abbiamo visto dei bambini che sanno lavorare da soli, responsabili, attenti e consapevoli degli obiettivi che devono raggiungere, in grado di scegliere le attività e gli strumenti per organizzarsi, senza il bisogno costante dell’aiuto della maestra che silenziosamente e delicatamente si affaccia nel gruppo solo per orientare, per mediare, per ascoltare, per incoraggiare. Con la certezza che la curiosità e la motivazione, possono essere una forza, una risorsa per aiutare i bambini a concentrare la loro attenzione sugli obiettivi e non sugli ostacoli, tanto che le difficoltà e le fatiche diventano una meravigliosa opportunità, per far emergere domande e interrogativi e trovare insieme le risposte e soluzioni.
In quel lavoro di gruppo, poi, abbiamo potuto vedere i bambini preparare la loro barca a vela, per essere pronti a partire alla scoperta di nuovi mari. Nel sistemare le schede, nel riordinare e catalogare i fogli colorati che contengono tutto il loro programma, gli argomenti che dovranno conoscere, le letture che affronteranno, e tanto altro…stanno organizzando e sistemando la loro cambusa. Tutto quello che occorre, su cui fare affidamento durante la navigazione tra un porto e l'altro, è li dentro.
E quando si lavora insieme, come accade nella navigazione, occorre sapere come comportarsi e muoversi, con la consapevolezza che il gruppo può formarsi e uniformarsi solo grazie a una convivenza basata sulla reciprocità, sulla tolleranza, sul rispetto e…sullo spirito di adattamento.
Perché non sempre tutto risulta facile, certo, sicuro, comodo e confortevole; spesso, le abitudini e le esigenze dei membri dell'equipaggio possono essere differenti e il viaggio, a volte, richiede variazioni di programma. 
Il lavoro di gruppo, come accade sempre nella navigazione, ha bisogno di essere preparato, organizzato e coordinato. Così la maestra è come un comandante: prende le decisioni sulla rotta, sulle scelte di navigazione, attenta sempre alla sicurezza dell'imbarcazione e delle persone a bordo. Prima di partire, però, sceglie di discutere con il suo equipaggio le mete e il percorso da seguire perché, anche se ha la responsabilità e il dovere di spiegare e illustrare le regole della navigazione e le tecniche di manovra, nel credere fermamente nel suo equipaggio, nel sostenere la sua squadra, dà indistintamente a tutti l’opportunità di provare l’emozione di condurre la barca con il timone...

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