lunedì 31 agosto 2020

Verso l'accoglienza: due domande per le famiglie

Carissimi genitori, in vista dell'avvio dell'anno scolastico, vi rivolgo due semplici domande con risposta aperta, utili per iniziare a conoscere lo stato d'animo dei bambini e, contestualmente, quelle che voi ritenete essere le priorità in vista della ripartenza. L'obiettivo è quello di aiutarci a muoverci con maggiore consapevolezza nell'organizzazione dell'accoglienza e nella ripresa delle attività.
Posso contare sul vostro contributo?

La partecipazione è molto semplice. È sufficiente andare ai seguenti link e posare una vostra frase entro e non oltre domenica 6 settembre:

Grazie a tutti per la collaborazione!

Formazione in vista della ripartenza: condivisione registrazioni

Sollecitata da colleghe e colleghi con i quali ho il piacere di lavorare da anni, in particolare all'interno del Progetto di formazione itinerante "Il cambiamento nasce da dentro", ho il piacere di mettere a disposizione le registrazioni del breve corso di formazione, articolato in due incontri, che durante la prima settimana di agosto ho tenuto per i docenti della Rete Montessori Piemonte.
Obiettivo del percorso è stato quello di rileggere l'esperienza della DAD per andare verso i nuovi scenari con maggiore consapevolezza e strumenti adeguati, soprattutto nell'ottica di promuovere una progettazione esplicita e valorizzare, anche in ambienti digitali, una didattica attiva e collaborativa.

Questi i contenuti:

Primo webinar
Rileggere l'esperienza della DAD: progettazione a vantaggio di una dimensione di comunità e di una didattica attiva e collaborativa. Elementi di attenzione. 
  • La DAD nel periodo del confinamento: effetti delle scelte sulla dimensione di comunità e sulla didattica.
  • Un’esperienza di didattica digitalmente aumentata: progettazione, organizzazione, didattica, documentazione e valutazione.
  • Progettare nuovi scenari, valorizzando una didattica attiva e collaborativa.

Secondo webinar
Didattica digitalmente aumentata tra spazi di interazione asincrona e sincrona. 
  • Aprire e organizzare una classe virtuale.
  • Programmare e organizzare videolezioni.
  • Costruire la propria cassetta degli attrezzi. 
Al termine della visualizzazione, chi fosse interessato ai materiali di approfondimento, potrà richiederli via mail all'indirizzo: ilcambiamentonascedadentro@gmail.com


Dettagli primo incontro
Durante l’incontro si sono indagate le modalità in cui si è gestita la DAD nel periodo del confinamento, per riflettere sul rapporto tra scelte effettuate ed effetti sulla dimensione di comunità e sulla didattica.
I colleghi sono stati quindi accompagnati, attraverso la condivisione di un’esperienza completa, a ripensare la propria progettazione e le scelte organizzative e didattiche, per poi indagare i possibili scenari e fare scelte più consapevoli.
Si è ragionato sull’importanza di una progettazione chiara ed esplicita e sulle scelte necessarie, sia in termini di metodologie che di strumenti, per salvaguardare la dimensione di comunità e promuovere una didattica attiva e collaborativa con l’utilizzo del digitale.
L’incontro è stato completato con una riflessione in merito alla formazione necessaria da rivolgere ai docenti e a tutti i soggetti coinvolti.
Il webinar è stato articolato in tre fasi, aperte da un momento interattivo e intervallate da uno spazio dedicato alle domande.

Dettagli secondo incontro
L’incontro è ripartito dalla progettazione dei nuovi scenari, tenendo conto dei vincoli dettati dalle scelte del Miur, degli Istituti di appartenenza e dalla normativa su privacy e protezione dei dati, per poi indagare ambienti e strumenti funzionali.
I colleghi sono stati accompagnati all’esplorazione di due ambienti di apprendimento, così da cogliere le caratteristiche principali e gli elementi di continuità, per muoversi in modo flessibile in qualunque piattaforma, con l’obiettivo di progettare e organizzare una classe virtuale e gestire proposte didattiche, valorizzando la dimensione sociale dell'apprendimento.
Sono stati altresì analizzati alcuni ambienti per la gestione delle videoconferenze, richiamando l’attenzione a un’attenta progettazione degli spazi sincroni anche in funzione collaborativa.
In conclusione, si sono fornite informazioni circa strumenti integrati funzionali ad allestire una cassetta degli attrezzi base, utile in qualunque scenario.
Le attività sono state completate con l’illustrazione dei materiali messi a disposizione per gli approfondimenti: link ai post e ai video pubblicati sul blog personale, bibliografia, registrazione di webinar centrati sugli aspetti metodologici e sugli strumenti.
Anche il secondo webinar è stato organizzato in tre fasi, aperte da un momento interattivo e intervallate da uno spazio dedicato alle domande.

Invito alla lettura: Si riprende a scuola, ma con poca pedagogia.

Invito alla lettura di questo interessante articolo di Stefano Stefanel "Si riprende scuola, ma con poca pedagogia", pubblicato in gessetticolorati.it, categoria pedagogia in data 30 agosto 2020:
http://www.gessetticolorati.it/dibattito/2020/08/30/si-riprende-scuola-ma-con-poca-pedagogia


Il ruolo del dirigente scolastico è molto cambiato negli ultimi anni, assumendo connotazioni, anche pubbliche, che non erano state previste da nessuno dei legislatori che si sono occupati di normare la materia. Chiuso l’anno scolastico finora più difficile, se ne sta per aprire un altro che sembra essere ancora più difficile di quello precedente e chi, come me, entra nel suo ventesimo anno da dirigente scolastico si trova davanti alla necessità di aumentare il grado di riflessione in rapporto ad avvenimenti e novità impreviste, che di giorno in giorno stanno cambiando scenari già fragili. Mi accorgo, però, che il raggio della riflessione è diventato così ampio, che è difficile anche soltanto mettere in ordine le cose, sia sulla scrivania fisica dell’ufficio, sia sulla scrivania virtuale del proprio computer, sia sulla scrivania mentale, che è quella più importante. Soprattutto perché il dibattito sulla scuola va in direzioni opposte a quelle che dovrebbero animare il dibattito: pedagogia e apprendimenti, non sanificazioni e mascherine. In questo breve contributo mi permetto di sollevare alcune questioni e di cercare di riflettervi sopra.

EDILIZIA SCOLASTICA, MES, RECOVERY FUND

Con mia grande sorpresa vedo che il problema dell’edilizia scolastica è stato improvvisamente rimosso. Durante la chiusura delle scuole è apparso evidente a tutti che gli edifici scolatici italiani hanno tali e tante carenze, che non possono essere considerati un patrimonio adeguato alle esigenze della scuola italiana. Mi sono illuso che almeno dieci miliardi del MES sarebbero stati spesi quest’estate per costruire, creare, progettare nuovi spazi per garantire quel distanziamento che ha una certa ricaduta sanitaria ( e che quindi autorizza l’uso del MES). Invece si è andati nella direzione delle misure e dei beni mobili (banchi) senza che ci fosse da parte dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, del personale ata, degli enti locali, delle regioni, dei parlamentari, delle opinioni pubbliche una richiesta di costruire subito nuove scuole leggere, adattabili, eco compatibili capaci di entrare nell’emergenza e di aprire possibilità per il dopo. Addirittura sono andati avanti progetti già finanziati, ma assolutamente obsoleti, pensati per scuole vecchie prime e diventate improvvisamente vecchissime.

Tutta la progettualità nazionale prescinde dalla scuola e, infatti, di uomini di scuola non se ne sono visti nella “Commissione Colao”, ma non se ne vedono neppure oggi nelle varie commissioni che stanno sorgendo per il Recovery Fund. Forse sarà solo il Ministero dell’istruzione a parlare per conto delle scuole autonome. Questo è grave perché se c’è un soggetto che non ha il polso della situazione nazionale è proprio il Ministero dell’Istruzione, capace di attivare monitoraggi che cercano di far stare le grandi diversità della scuola italiana dentro una semplice modalità numerica e che comunque da un centro così lontano, situato in una grande metropoli, non conosce le realtà degli ottomila istituti autonomi statali. E non la conoscono neppure gli Uffici periferici del ministero, occupati ad applicare norme generali e a richiedere di non manifestare alcun dissenso.

NORME COVID E DIDATTICA

Un altro fronte molto sorprendente è quello che tende a ridurre il problema della scuola agli ingressi, alle uscite e alle permanenze negli spazi comuni, ma non a che cosa insegnare o apprendere in quegli spazi e in quei tempi. La questione delle mascherine sta tutta qui: è possibile imparare con la mascherina addosso? è possibile insegnare con la mascherina? Legato a questo problema c’è quello di una scuola statica a fronte di una gioventù dinamica. Ma l’importante pare sia solo garantire distanze che permettano di ritornare tutti a scuola e procedure che siano a prova di giudice. Qui si apre il fronte del grande equivoco italiano, ingigantito dall’emergenza, ma presente da molto tempo: scambiare il diritto allo studio per il diritto a fare tutti le stesse cose, con gli stessi orari, dentro gli stessi edifici e tutto contemporaneamente.

Dopo le esperienze traumatiche della Didattica a distanza, dell’esame di stato modificato dalle necessità e della promozione generalizzata, si è entrati in un’estate in cui tutti hanno cominciato a fotografare (in senso metaforico e non) la realtà modificata delle scuole al fine di far tornare tutto come prima. Il distanziamento è necessario per diminuire la pericolosità del virus e limitare i contagi: a questo distanziamento non è stata legata alcuna riflessione sulle modifiche necessarie alla didattica, ma solo un serrato dibattito sulle procedure da adottare in attesa del vaccino.

Il curricolo che si insegnava prima non era molto efficace (visti gli esiti delle rilevazioni internazionali e nazionali) e quindi questa inattesa emergenza poteva aprire un vero “cantiere” analitico su contenuti, metodologie, valutazioni. Invece si è cominciato a misurare e a organizzare quella che sarà probabilmente una grande attesa statica di tornare tutti alla dinamica e spesso caotica normalità precedente.

Scuole vecchie e didattica vecchia: tutti lo diciamo, ma tutti, alla fine, non facciamo niente per cercare di cambiare quel “vecchio” in “nuovo”, anche perché se il “vecchio” produceva risultati non esaltanti, magari col “nuovo” qualcosa si migliora. Questo bloccarsi davanti al progetto pur in presenza di ingenti risorse economiche (MES e Recovery Fund) mi ha molto sorpreso, ma mi ha portato alla riflessione per cui il mondo della scuola e l’opinione pubblica sono molto più interessati a rientrare a scuola, piuttosto che a discutere su cosa fare una volta rientrati.

PERSONALIZZARE IL PERCORSO

La necessità del distanziamento, le nuove norme igieniche, le precondizioni per ritornare a scuola (assenza di problemi respiratori e febbre), lo smart working, la derubricazione dell’importanza della didattica rispetto alle norme di prevenzione, i lavoratori deboli, i mezzi di trasporto, le nuove potenzialità del web, avrebbero potuto portare ad una sospensione dell’idea di una scuola uguale per tutti, contemporanea e ripetitiva per portare verso un’idea di Curricolo dello studente, in cui ogni studente certifichi il suo reale percorso, fatto di competenze proprie, di tempi non omogenei, di presenze e assenze bilanciate dall’aiuto del web, di un’integrazione tra Didattica in presenza e Didattica a distanza, di una personalizzazione assoluta che tenga conto delle reali esigenze di tutti. Questo avrebbe potuto portare ad un’azione di verifica e valutazione interessata al processo e all’esito e non agli stanchi e stantii riti dei compiti in classe e delle interrogazioni.

Per gli Istituti professionali qualcosa del genere è nato l’anno scorso, ma mi sembra che questa giusta modifica non sia stata colta nella sua reale portata. Siamo tutti diversi e abbiamo tutti esigenze diverse, ma dentro queste esigenze i curricolo hanno spazio per ognuno di noi. Si tratta di diversificare per non disperdere, di personalizzare per non bocciare.

Dentro un’idea moderna di personalizzazione poteva trovare spazio il rapporto tra obiettivi della scuola ed esigenze delle famiglie: spesso le due cose non coincidono, perché le famiglie vogliono che i figli possano passare 5-8 ore al giorno a scuola, mentre le scuole vogliono ottimizzare il processo di apprendimento degli studenti dentro quelle 5-8 ore. Classi troppo numerose, studenti troppo disomogenei, orari troppo rigidi, necessità della scuola sottomesse a quelle delle parrocchie, dello sport, dell’associazionismo, degli enti locali, delle mense, del mondo del lavoro hanno reso difficile strutturare un servizio così vasto in maniera veramente efficiente ed efficace. Ma, invece di usare l’emergenza per intervenire su almeno alcuni di questi problemi, li si è tutti aggregati dentro un’idea di ripartenza in cui leggi, note, linee guida, faq, ordinanze andassero a costruire un coacervo di norme spesso inapplicabili, sulla cui applicazione, però, risponde alla fine solo il dirigente scolastico.

Per cui sembra che lo scopo sia quello di riaprire per far entrare tutti contemporaneamente a fare le stesse cose il più fermi possibile e non quello di individuare obiettivi didattici ed educativi, strutturare alleanze locali, creare dei meccanismi di personalizzazione del curricolo che integra il lavoro a scuola con quello casalingo, con quello on line e con quello delle agenzie che sul territorio si possono occupare di operare con bambini e ragazzi quando la scuola e la famiglia non ce la fanno. Qui non sto parlando di sorveglianza, ma proprio di contenuti: quelli che la scuola deve trasmettere al fine di migliorare gli apprendimenti, quelli educativi che la famiglia deve dare in piena serenità, quelli che i vari soggetti sociali devono poter elargire a supporto o in aggiunta e che a questo punto possono essere pagati perché i soldi ci sono e ci saranno.

Sto pensando (ma elenco in maniera semplice a livello di esempio) a scuole dell’infanzia con meno bambini e più maestre supportate da centri comunali di supporto che agiscano in parallelo in modo da operare su più spazi; parlo di scuole primarie che si colleghino al territorio e possano sdoppiarsi all’esigenza (più organico, quindi), parlo di scuole secondarie collegate al territorio in forma omogenea e complementare, con ampie possibilità di diversificare. Per fare questo servirebbe uscire dalla logica del tutto uguale per tutti ed entrare in quella personalizzazione dei tempi, delle metodologie, degli spazi che porterebbero ad un vero Curricolo dello studente, che rispetterebbe le necessità dell’apprendimento, collegherebbe queste alle esigenze delle famiglie e alle offerte della società civile. Però bisognerebbe abbandonare l’idea degli orari rigidi, dei tempi scuola obbligatori uguali per tutti, della didattica frontale come base fondativa dell’azione scolastica. I soldi ci sono, ma la volontà mi pare non ci sia.

Un rinnovamento della scuola passa dal transitare dall’orario settimanale ripetitivo ad un monte ore annuale mobile e personalizzato per studenti e lavoratori della scuola, in cui la funzione docente accompagni i tempi di apprendimento e non li condizioni. Dentro l’idea di Curricolo dello studente va rivista completamente anche la procedura valutativa, che attualmente vuole agire per standard e non per azioni valorizzanti. Un esempio lo abbiamo avuto sia nella valutazione di fine anno, sia nell’esame di stato conclusivo del secondo ciclo: tutti promossi e in complesso con voti migliori e un esame di stato interessante e meno oppressivo del precedente. Il flebile dibattito sull’argomento ha sottolineato che l’emergenza ha creato un aumento delle valutazioni, senza però far venire in mente a nessuno che fossero sbagliate quelle di prima, non quelle di quest’anno. Come è noto qualunque misurazione altera l’oggetto o il soggetto misurato e noi scambiamo la misurazione per valutazione. E una volta tanto che, a causa dell’emergenza, abbiamo dovuto valutare e non misurare, poi storciamo il naso perché abbiamo dato più valore ai nostri ragazzi. Da professionista riflessivo dico: se un metodo di valutazione mi da risultati migliori forse è il caso di verificare se non era il metodo di valutazione precedente (mnemonico, ossessivo, nozionistico) ad alterare il sistema.

GIORNALISMO ADDIO

Credo che mai come in riferimento alla scuola il giornalismo abbia mostrato la sua crisi strutturale, nella sua disperata rincorsa ai social. Tra titoli scandalistici, argomenti affrontati con superficialità, ossessione nel cercare il negativo, accentuazione degli elementi generali partendo da situazioni particolari, spazio dato ai molti narcisismi (mio incluso), sintetizzazione di documenti corposi in poche righe e disegni impropri, rapporto non mediato con esperienze estere, predilezione per lo scontro e non per il confronto tutto è scivolato nel gossip, nello sconto, nella polemica, nella trasformazione del problema pedagogico italiano in una questione di banchi e centimetri. E qui la scuola è caduta nel tranello, fidando su giornalismo e social e aprendosi con parti di comunicazione ad un’opinione pubblica che della scuola e dell’istruzione non capisce nulla, dentro terminologie sbagliate, richieste inapplicabili, proteste in cui alla fine si chiede solo più rigidità, disinteresse per i risultati modesti del sistema. Tutto questo ci ha portati qui, nel punto in cui solo la riflessione ci può salvare dalla confusione.

Il faggio che voleva fare il girotondo

Mi piace dare spazio ai compleanni dei bambini, lo facciamo in classe e abbiamo continuato a farlo a scuola chiusa e poi d'estate, collaborando tutti insieme alla costruzione di bacheche multimediali, una per ogni bambino, che il festeggiato potesse/possa trovare nella casse virtuale di buon mattino il giorno del proprio compleanno. Ognuno contribuisce con ciò che desidera, in piena libertà. Io mi occupo di aprire la bacheca che carico in un sottogruppo, visibile a tutti tranne all'interessato, e di mettere per ognuno un biglietto d'auguri di classe e la canzone. Per il resto, sono soprattutto disegni e video autoprodotti dai bambini; a volte semplicemente dei messaggi posati nei post-It.
Io, anche un po' per stimolare la creatività, ho cercato di variare, alternando al mio canto di auguri dai luoghi nei quali mi trovavo, qualcosa di più creativo.
Per l'ultimo compleanno, che cade il 31 di agosto, ho voluto regalare una video lettura. È la storia di Faggio, un albero dimenticato da tutti, raccontata con le parole della scrittrice e cara amica Daniela Palumbo e le bellissime illustrazioni di Natascia Ugliano. Ed è la storia di Flavia, una una bambina che sfugge a una mamma sempre di fretta - Fretta fretta fretta. Cammina cammina cammina. Più svelta più veloce più rapida! - per ascoltare la voce dell'albero con cui si scambiano segreti, scoprendo di avere tanto in comune e, insieme, di riuscire a brillare. Perché "Con gli amici è meglio", sussurra il vento.

Il mio grazie a Daniela Palumno. Credo che fosse inizio estate quando ho comprato questo nuovo libro, ma era ancora lì, dove lo avevo posato. Oggi è diventato il regalo per Rocco, ma anche per me e per tutti i miei bambini perché quel libro ha le parole giuste per guidarci a sfuggire alle mani di chi vuole trascinarci in una dimensione di continua fretta, così da rallentare il passo e guardare a ciò che conta: la natura, i legami.

Sarà una bella compagnia da portare con noi al rientro in classe.


Prima erano un albero e una bambina,
poi diventano Faggio e Flavia.
E nel farsi compagnia si staccano
i pensieri come foglie che cadono.
Si sussurrano i desideri nel rumore della pioggia.
Si ascolano i segreti sussurrati a mezza voce.
Si guarda un albero, e si trova un amico.
Si guarda un amico, e gli si vuole fare una sorpresa.
Si aspetta l'alba insieme, e si sente dentro la felicità.
È una storia semplice, che cammina lentamente, quella scritta da Daniela Palumbo.
La trama poetica intreccia temi importanti: il rapporto con l’ambiente e la natura, il valore dell’amicizia, la capacità di co-gliere i sentimenti degli altri.
Incorniciata dalle illustrazioni di Natascia Ugliano, la fiaba aiuta piccoli e grandi a fare pace con il proprio mondo interiore e a guardare la realtà con occhi nuovi.

domenica 23 agosto 2020

Edmodo: chiusura della classe seconda

Carissimi genitori, come anticipato su Edmodo, vi informo che da questa sera la nostra classe virtuale è archiviata in attesa della riorganizzazione per il nuovo anno scolastico.
Vi anticipo fin d'ora che, come previsto dalle Linee guida per la didattica integrata, l'impegno è quello di procedere con l'apertura di una nuova classe virtuale per la classe terza, così da affiancare la didattica in presenza e tenerci pronti a gestire in modo adeguato eventuali situazioni che dovessero vedere nuove sospensioni dell'attività o una riduzione delle presenze in classe.
In attesa delle indicazioni che chiariscano la nuova organizzazione, e che avremo cura di condividere puntualmente, le comunicazioni importanti proseguiranno in questo spazio e tramite la rappresentante di classe.
Grazie a tutti per l'attenzione.

sabato 22 agosto 2020

Ripartenza: indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2

Sono disponibili da ieri - 21 agosto 2020 - le “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”. Il documento, che ha coinvolto Ministero dell’Istruzione, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, l’INAIL, la Fondazione Bruno Kessler, la Regione Veneto e la Regione Emilia-Romagna, costituisce un supporto operativo per le scuole e le famiglie per la ripresa delle attività didattiche in presenza.

giovedì 13 agosto 2020

Sito del Miur: sezione dedicata al rientro a scuola

Vi informo che nel sito del Miur è stata aperta una sezione nella quale sono raccolte tutte le informazioni, i documenti, le risposte alle domande principali che illustrano le modalità di rientro a scuola a settembre per l’anno scolastico 2020/2021. 
Lo spazio sarà in costante aggiornamento.

https://www.istruzione.it/rientriamoascuola/index.html

giovedì 6 agosto 2020

Apprendere tra casa e scuola con il digitale: un nuovo patto con le famiglie

Carissimi genitori, vi segnalo che all'interno del percorso formativo di cui ho dato informazione con un precedente post (vedi) - Metodologie didattiche per la scuola digitale - promosso da Coop per la Scuola, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze – FORLILPSI Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia e condotto dalla Prof.ssa Maria Ranieri (docente di Tecnologie dell'Istruzione e Didattica generale), è presente un modulo molto interessante dal titolo "Apprendere tra casa e scuola con il digitale: un nuovo patto con le famiglie", che vi invito a seguire perché sono certa che ci sarà particolarmente utile per andare verso i nuovi scenari con maggiore consapevolezza.

Per entrare è sufficiente cliccare qui: entra e compilare il modulo proposto. Qualora doveste sospenderlo, potete riprenderlo in qualunque momento compilando nuovamente il modulo.

Per qualunque informazione, sono a disposizione.

mercoledì 5 agosto 2020

La Regione Sarda posticipa l'inizio delle lezioni al 22 settembre

Contrariamente a quanto già riportato sul blog nei giorni scorsi, segnalando che, per ordinanza del Miur, l'avvio delle lezioni sarebbe stato il 14 settembre, data che quest'anno, vista l'eccezionalità, sembrava avrebbe coinvolto in modo uniforme tutte le Regioni, vi informo che la Regione Sardegna ha stabilito l'avvio delle attività didattiche per il 22 settembre.
Attenzione! Non dimentichiamo che adesso resterà da vedere le decisioni dei singoli Istituti che, come noto, possono fare ulteriori variazioni in autonomia, modificando di conseguenza le sospensioni delle attività durante l'anno.
Quindi, nonostante la ripresa ad alta complessità, ci sono indicatori chiari che si va verso la continuità. Sarà buon segno? Chi lo sa...
A questo punto, diciamo che probabilmente le nostre attività didattiche riprenderanno lunedì 22 settembre.
Non appena sarà reperibile la delibera completa della Regione Sardegna, avrò cura, come ogni anno, di aggiornare il nostro calendario condiviso, così come di comunicare l'effettivo avvio delle attività didattiche quando - ad inizio settembre - avremo la delibera da parte del Consiglio di Istituto.
Buon proseguimento di vacanze a tutti e speriamo insieme in un anno fortunato...

lunedì 3 agosto 2020

Incontri formativi Rete Montessori Piemonte

Nei giorni 4 e 7 agosto avrò il piacere di incontrare la Rete Montessori Piemonte per accompagnare i colleghi in un percorso formativo dal titolo “Ambienti di apprendimento digitali in contesti di scuola attiva.
Al centro degli incontri saranno la DAD, intesa come Didattica Digitalmente Aumentata; la riflessività professionale, come condizione necessaria per progettare nuovi scenari; la didattica attiva e collaborativa.

Di seguito un breve estratto dei contenuti previsti nei due incontri programmati.

Martedì 4 agosto 2020, dalle 10 alle 11.30
Rileggere l'esperienza della DAD: progettazione a vantaggio di una dimensione di comunità e di una didattica attiva e collaborativa. Elementi di attenzione.

Durante l’incontro si indagheranno le modalità in cui si è gestita la DAD nel periodo del confinamento, per riflettere sul rapporto tra scelte effettuate ed effetti sulla dimensione di comunità e sulla didattica.
I colleghi saranno quindi accompagnati, attraverso la condivisione di un’esperienza completa, a ripensare la propria progettazione e le scelte organizzative e didattiche, per poi indagare i possibili scenari e fare scelte più consapevoli.
In tutti i casi si ragionerà sull’importanza di una progettazione chiara ed esplicita e sulle scelte necessarie, sia in termini di metodologie che di strumenti, per salvaguardare la dimensione di comunità e promuovere una didattica attiva e collaborativa con l’utilizzo del digitale.
L’incontro sarà completato con una riflessione in merito alla formazione necessaria da rivolgere ai docenti e a tutti i soggetti coinvolti.

L’incontro sarà organizzato in tre fasi principali, aperte da un momento interattivo e intervallate da uno spazio dedicato alle domande: 
  • La DAD nel periodo del confinamento: effetti delle scelte sulla dimensione di comunità e sulla didattica.
  • Un’esperienza di didattica digitalmente aumentata: progettazione, organizzazione, didattica, documentazione e valutazione.
  • Progettare nuovi scenari, valorizzando una didattica attiva e collaborativa.

Secondo incontro: venerdì 7 agosto 2020, dalle 10 alle 11.30
Didattica digitalmente aumentata tra spazi di interazione asincrona e sincrona.

L’incontro ripartirà dalla progettazione dei nuovi scenari, tenendo conto dei vincoli dettati dalle scelte del Miur, degli Istituti di appartenenza e dalla normativa su privacy e protezione dei dati, per poi indagare ambienti e strumenti funzionali.
I colleghi saranno accompagnati all’esplorazione di due ambienti di apprendimento, così da cogliere le caratteristiche principali e gli elementi di continuità, per muoversi in modo flessibile in qualunque piattaforma, con l’obiettivo di progettare e organizzare una classe virtuale e gestire proposte didattiche, valorizzando la dimensione sociale dell'apprendimento.
Saranno altresì analizzati alcuni ambienti per la gestione delle videoconferenze, richiamando l’attenzione a un’attenta progettazione degli spazi sincroni anche in funzione collaborativa.
In conclusione, si forniranno informazioni circa strumenti integrati funzionali ad allestire una cassetta degli attrezzi base, utili in qualunque scenario.
Le attività saranno completate con l’illustrazione dei materiali messi a disposizione per gli approfondimenti: link ai post e ai video pubblicati sul blog personale, bibliografia, registrazione di webinar centrati sugli aspetti metodologici e sugli strumenti.

Anche il secondo incontro sarà organizzato in tre fasi principali, aperte da un momento interattivo e intervallate da uno spazio dedicato alle domande:  
  • Aprire e organizzare una classe virtuale.
  • Programmare e organizzare videolezioni.
  • Costruire la propria cassetta degli attrezzi.
A conclusione degli incontri sarà fornita una scheda con indicazioni sui materiali  utili all'approfondimento.

sabato 1 agosto 2020

Avvio lezioni a.s. 2020/21

In data 24 luglio, la Ministra Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza che stabilisce l’avvio delle lezioni per l’anno scolastico 2020/21 dal giorno 14 settembre 2020.

La data prevista dall’ordinanza vale per tutte le scuole dell’infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l’Istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale.

Le Regioni adotteranno, poi, le determinazioni di propria competenza in materia di calendario scolastico, ferma restando la necessità di effettuare almeno duecento giorni di lezione, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Confermato lo svolgimento, a decorrere dal 1° settembre 2020, delle attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020.

Pre-Summer School Istituto Parri: Emergenze e nuova normalità. Il ritorno a scuola: un'occasione per ripartire?

Segnalo che all'interno della Pre-Summer School 2020 "Emergenze e nuove normalità. Il ritorno a scuola: un’occasione per ripartire?", organizzata dall'Istituto Nazionale Ferruccio Parri e dall'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea ‘Giorgio Agosti’, sono stati proposti - nei giorni 22 e 24 luglio - degli interessanti interventi di alcuni esperti che invitano a riflettere sull’emergenza, sugli effetti più immediati e sulle implicazioni che il virus ha prodotto su scala globale:

Gustavo Zagrebelsky
L’impatto della pandemia sul sistema-Paese
guida il dialogo Barbara Berruti, Vicedirettrice Istoreto

Luciano Floridi
Iperstoria e scuola onlife
guida il dialogo Agnese Portincasa, direttrice di Novecento.org; Istituto Storico Parri, Bologna

Pier Cesare Rivoltella
Uscire dall’emergenza: quale futuro per la DaD?
guida il dialogo Aldo Gianluigi Salassa, Istoreto

Per maggiori informazioni sulla Pre Summer School e sulla Summer, si veda il sito dell'Istituto: