venerdì 30 marzo 2018

Verso "Io sono un NO": intervista a Daniele Aristarco

Con grande piacere, condividiamo la videointervista che Daniele Aristarco, autore di Io dico NO, Einaudi Ragazzi, ha rilasciato alla classe il 23 marzo 2018.
L'intervista è stata realizzata in vista dell'evento Io sono un NO, che si svolgerà il 23 aprile all'interno della Fiera del Libro di Iglesias, Costruire - Nec sine labore, durante il quale i bambini presenteranno alla città le storie di eroica disobbedienza adottate da ognuno di loro.
Una trascrizione sintetica dell'intervista sarà presto consultabile sul giornale di classe La Scuola al Centro che sarà pubblicato come inserto de Il Sulcis Iglesiente Oggi il prossimo 22 aprile.

Lotteria di Pasqua 2018: il vincitore

Sono felice di informarvi che con il biglietto nr.13 (primo numero estratto al Lotto - sulla ruota di Cagliari - in data 29 marzo 2018), ad aggiudicarsi il cesto pasquale "Sapori di Sardegna", premio della nostra ultima lotteria, è stata la Sig.ra Kathy Scalice (la mamma della nostra Lucilla!).
Il nostro grazie a Kathy e a tutti voi per aver sostenuto la nostra iniziativa che, come sapete, concorre a finanziare il nostro viaggio di istruzione programmato per il mese di maggio.

Augurio di Buona Pasqua

A tutti voi, bambini, genitori, colleghi, tanti cari auguri di Buona Pasqua. Che siano giorni sereni e di buone riflessioni...
Pasqua è voce del verbo ebraico “pèsah” che significa “passare”. Non è festa per residenti ma per coloro che sono migratori che si affrettano al viaggio.
Da non credente vedo le persone di fede così, non impiantate in un centro della loro certezza ma continuamente in movimento sulle piste. Chi crede è in cerca di un rinnovo quotidiano dell’energia di credere, scruta perciò ogni segno di presenza. Chi crede, insegue, perseguita il creatore costringendolo a manifestarsi. Perciò vedo chi crede come uno che sta sempre su un suo “passaggio”. Mentre con generosità si attribuisce al non credente un suo cammino di ricerca, è piuttosto vero che il non credente è chi non parte mai, chi non s’azzarda nell’altrove assetato del credere.
Ogni volta che è Pasqua, urto contro la doppia notizia delle scritture sacre, l’uscita d’Egitto e il patibolo romano della croce piantata sopra Gerusalemme. Sono due scatti verso l’ignoto. Il primo è un tuffo nel deserto per agguantare un’altra terra e una nuova libertà. Il secondo è il salto mortale oltre il corpo e la vita uccisa, verso la più integrale risurrezione. Pasqua è sbaraglio prescritto, unico azzardo sicuro perché affidato alla perfetta fede di giungere. Inciampo e resto fermo, il Sinai e il Golgota non sono scalabili da uno come me. Restano inaccessibili le alture della fede.
Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri ad ogni costo, atleti della parola pace.
(Erri de Luca)

Percorsi che arricchiscono: incontri con Edgardo Franzin


Nei giorni 23 e 26 marzo 2018, i bambini, guidati dal Dott. Edgardo Franzin, fisico teorico, hanno potuto svolgere un interessante percorso alla scoperta dell'universo, con approfondimenti sui segreti della Terra, del sistema solare e della Luna. Un'attività che, visti i calcoli proposti, è stata anche un importante stimolo in ambito logico-matematico.
Nel condividere alcuni scatti, cogliamo l'occasione per ringraziare Edgardo, per la preziosa opportunità offerta alla classe. Speriamo in nuove occasioni...

Alcuni scatti del 26 marzo

martedì 27 marzo 2018

La bellezza


Ma quanto amore c'è in un quadro così?
Grazie di cuore a tutti i bambini e grazie a chi, con il suo bene, ha reso possibile tutto questo.
È vero, c'è un sacco di bellezza al mondo, ma è certo un grande privilegio che così tanta sia riservata proprio a me...
Di cuore, grazie. 

domenica 25 marzo 2018

Il dono di Chiara

Quando qualcuno viene nella nostra classe per condividere del tempo con noi, che sia un genitore, un collega, uno studente, mi piace sempre chiedere se vogliano offrirci una restituzione. Non è per farci gratificare, ma per cogliere l'occasione di guardare il nostro fare scuola con altri occhi; è il bisogno di uno sguardo rotondo, sapendo che il nostro, da soggetti coinvolti, nel bene o nel male, sarà sempre parziale.
Capita così che, oltre alle restituzioni verbali, offerte in classe, qualcuno accolga anche l'invito ad offrircene una scritta da portare nel blog di classe. Questo ha fatto Chiara Pusceddu, questo pomeriggio, dopo aver completato il primo percorso del suo tirocinio con noi.
La ringrazio di cuore, felice di poter custodire le sue parole in questo spazio che raccoglie la nostra storia e che per noi è casa. 

Da Chiara Pusceddu, studentessa della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Cagliari.

«Perché hai indosso il grembiule?»
«Perché ho il grembiule? Ma che dici?»
«Scusami, per un attimo ho scordato di essere a scuola. Sto così bene quando sono a scuola che ogni tanto me ne dimentico...»
Uno scambio veloce di battute tra due anime pure che mangiucchiano dei crackers e sorseggiano succo di frutta. E le anime pure si sa, dicono sempre la verità. La mia idea di scuola è tutta lì, nessuno avrebbe potuto essere più chiaro.
Un dialogo durato una manciata di secondi, una conversazione breve ma così potente che le mie orecchie e il mio cuore hanno capito immediatamente che si trattava di uno di quei momenti per cui vale la pena precipitarsi in prima fila per godersi meglio lo spettacolo. Un’ulteriore conferma: mai scelta fu più azzeccata, quella di svolgere il mio tirocinio in compagnia di maestra Enrica e dei suoi meravigliosi bambini. 
Venticinque ore intense, indescrivibili, indimenticabili.
Non c’è stato giorno in cui io non sia rientrata a casa con il cuore pieno e con una dose di fiducia in più nei confronti del mondo. È difficile spiegare con le parole l’aria che si respira in classe. Quel profumo di inclusione o la fragranza dell’empatia. Certe cose le puoi solo sentire.
C’è spazio per tutti. Ci sono preparazione e padronanza di linguaggio. C’è disinvoltura. C’è passione e ci sono tanti sogni. Ognuno mette in campo il proprio talento e lo offre in dono agli altri. C’è gruppo. C’è profondità. C’è bellezza. C’è una guida che accoglie e crea. Ci sono tutte le emozioni dell’universo. E là dentro, in poco tempo, ne ho provato a dozzine.
Custodirò gelosamente dentro un angolino del mio cuore ogni attimo prezioso regalatomi, certa che, diventare una maestra, vale proprio la pena.
Grazie maestra Enrica.
Grazie bambini.

Immagini da una settimana particolarmente intensa

Eccomi a pubblicare qualche immagine di questa settimana particolarmente intensa che è stata capace di regalarci momenti davvero speciali.
Come sempre, il portare qui qualche scatto vuole essere il tentativo di condividere le esperienze, le emozioni, la continua crescita dei bambini, ma sappiamo bene che le immagini nulla possono rispetto a ciò che è possibile respirare solo in presenza... quindi il nostro consiglio resta sempre lo stesso: invitate i bambini a raccontare e osservateli. Le migliori risposte sono in loro.









 


 
Cogliamo l'occasione per esprimere la nostra gratitudine a Cristiana Corradi e Chiara Pusceddu per questo tempo insieme, che hanno vissuto con pienezza e sguardo sempre attento a tutto ciò che caratterizza le nostre scelte educative e didattiche, restituendoci immagini di vera bellezza... Vi aspettiamo per nuovi percorsi insieme!

Obiettivo: facciamo crescere gli "spazi di parola"

A scuola si è sempre tutti in difetto di tempo e questo porta a ridurre al minimo gli spazi di parola. Sin dalla scuola primaria, per non parlare di ciò che accade dopo, si assiste alla crescita delle verifiche scritte anche per le materie di studio e i nostri studenti finiscono per avere sempre meno opportunità per abituarsi a esprimersi, ad argomentare, a gestire autonomamente una presentazione.
E se bastasse semplicemente qualche piccolo accorgimento organizzativo?
Noi ci abbiamo provato e gli effetti sono stati interessanti. Inizialmente era una modalità che utilizzavamo solo per alcune proposte, poi ieri è nata l'idea di applicarla anche alle presentazioni, cominciando da quelle in corso, riferite alla civiltà greca.
Il funzionamento è molto semplice. Da una parte ci sono i gruppi che espongono, organizzati in piccole isole, distribuite, nel nostro caso, tra l'aula (per chi ha bisogno della LIM) e l'andito; dall'altra, i gruppi di bambini che ruotano. Con loro anche noi adulti: insegnanti e tirocinanti. La rotazione tra le varie isole termina solo quando gli alunni hanno potuto ascoltare tutti gli argomenti, partecipando per ognuno anche a un piccolo "quiz", proposto dai compagni stessi al fine di verificare/rinforzare la comprensione. Solo dopo questa fase, in un giorno successivo, i ruoli si invertono.
I vantaggi sono diversi: chi deve presentare un lavoro si trova a farlo più volte e rinforza la sua capacità espositiva; inoltre, avendo a che fare con un numero contenuto di ascoltatori, si muove con maggiore rilassatezza e conquista disinvoltura. I compagni che ruotano, invece, hanno il vantaggio di ascoltare una presentazione per volta, inseriti in un piccolo gruppo, aspetto che consente loro di essere più facilmente coinvolti e di sentirsi più liberi di interagire in modo diretto. Inoltre, dovendosi spostare per il passaggio da un tema all'altro, hanno il tempo di fare brevi pause che consentono di recuperare attenzione.
In questo modo, il momento dell'esposizione/verifica che, laddove mantenuta, ha spesso la forma di una pratica lunga e noiosa, oltre a razionalizzare i tempi, diventa un'attività piacevole che si traduce per tutti in un'ulteriore opportunità di apprendimento.
E se la scuola - io lo credo - deve mettere al centro, sempre e con tutti, il costruire, certi piccoli accorgimenti possono aiutare.
Lo so, in tutto questo non c'è niente di innovativo, se non decidere di abbassare il controllo e ripensare tempo e spazio...


venerdì 23 marzo 2018

In classe con Daniele Aristarco

 
Mi piace proprio che la scuola sia un luogo dove si costruisce passione e, perchè no?, dove i sogni si realizzano. Pensavo a questo, stamattina, mentre osservavo i bambini intervistare, per il nostro giornale di classe, Daniele Aristarco, l'autore del libro che ha ispirato "Io sono un NO", l'iniziativa che ad aprile ci vedrà in città con le storie di eroica disobbedienza all'interno della Fiera del libro. 
Era impossibile non rimanere colpiti dalla loro gestione matura, dall'ascolto attento, dalla curiosità che faceva nascere tante nuove domande, quasi a non voler perdere proprio niente di questo autore, della sua passione per la scrittura, delle sue scelte, del suo personale rapporto con le storie disobbedienti.
Quando lo scorso anno scolastico abbiamo incontrato "Io dico NO", il libro di Daniele Aristarco, avevamo sentito un profumo familiare, avevamo capito subito che ci assomigliava. Oggi ne abbiamo avuto conferma con ciò che è entrato in classe, con le risposte generose dell'autore, rese ancora più piacevoli dal tono e dal ritmo della sua voce. Era l'incontro che doveva esserci, il migliore epilogo per le scelte che abbiamo fatto con il nostro fare scuola, per i temi trattati in questi cinque anni, per la nostra attenzione a riconoscere e contrastare le ingiustizie.
Oggi abbiamo trattenuto il più importante degli insegnamenti, che è poi quello che vogliamo offrire alla città. Non basta dire no, non basta levare la voce, fare dimostrazioni, abbiamo bisogno del coraggio di tradurre il nostro dissenso in azioni. E non servono cose grandi. A volte bastano azioni semplici ma ferme, proprio come ci ha insegnato Rosa Parks. Ciò che è importante è non abbassare mai la guardia ed essere pronti a riconoscere le ingiustizie.
Grazie di cuore, Daniele, per questo tempo insieme, che resterà tra i più preziosi insegnamenti. Grazie a Eleonora e Maurizio di ArgoNautilus per la grande disponibilità che ha reso possibile l'incontro, e per la professionalità, impegno e passione che li anima. E grazie ad Alberto, che con una presenza discreta ha fatto sì che l'intervista possa presto essere condivisa con tanti altri.
Ora non resta che aspettare aprile, quando i bambini accoglieranno gli ospiti in spazi aperti appositamente allestiti, con le loro presentazioni, materiali autoprodotti, podcast e realtà aumentata.


lunedì 19 marzo 2018

Verso "Io sono un NO": incontro con Daniele Aristarco

 
In preparazione della Fiera del Libro di Iglesias, che vedrà attivamente impegnata la classe per un'intera giornata con l'iniziativa Io sono un NO - I bambini presentano storie di eroica disobbedienza - il prossimo venerdì 23 marzo, avremo il grande piacere di accogliere in classe Daniele Aristarco, autore di Io dico NO, il libro edito da Einaudi Ragazzi che ha ispirato la nostra proposta rivolta alla città. In quell'occasione, Daniele Aristarco sarà intervistato dal gruppo dei bambini che si sta occupando della terza pagina de La scuola al centro, il giornale di classe che sarà pubblicato come inserto sul Sulcis Iglesiente Oggi proprio a ridosso dell'iniziativa, e prenderà parte a una prima simulazione dell'evento.
Come potete immaginare, i lavori in corso sono tanti e impegnativi ma la motivazione non fa che crescere...
Intanto, per voi, l'invito ad appuntare la nostra proposta sul calendario: lunedì 23 aprile - Fiera del Libro di Iglesias - Costruire "Nec sine labore" - Io sono un NO, un incontro con donne e uomini che si sono opposti alle ingiustizie e che hanno scelto di lottare per la libertà.
E se a guidare sono i bambini... non si può mancare!


 In anteprima, la locandina della nostra iniziativa...

A scuola di trekking: prima uscita

 
Vi informiamo che in data giovedì 22 marzo sarà avviato il Progetto "A scuola di trekking", organizzato in continuità con la scuola secondaria di 1° grado, di cui è referente la Prof.ssa Maria Laura Porta.
Il progetto prevede tre uscite didattiche sul territorio, da attuarsi in orario antimeridiano. La prima, programmata appunto per il 22 marzo, si svolgerà presso le Grotte di Domusnovas e dintorni.
Gli alunni sono invitati ad indossare un abbigliamento comodo (si raccomanda la maglietta della scuola) e scarpe adatte alla camminata. Dovranno inoltre portare con sé un piccolo zainetto contenente merenda, acqua e una torcia.

Grazie per l'attenzione!

Consiglio di interclasse

Vi informiamo che in data martedì 20 marzo è convocato il Consiglio di interclasse, con la seguente organizzazione: 

- ore 15.30/16.30: seduta tecnica (alla sola presenza dei docenti);
- ore 16.30/17.30: seduta allargata (alla presenza dei rappresentanti dei genitori).

Durante il Consiglio saranno discussi i seguenti punti all'ordine del giorno:
  • Lettura e approvazione verbale seduta precedente.
  • Andamento didattico - disciplinare.
  • Verifica in itinere progetti curriculari ed extracurriculari.
  • Varie ed eventuali.

Lotteria di Pasqua 2018

Vi informiamo che è partita anche la nostra ultima lotteria per il Progetto "Si parte solo insieme!" in vista del viaggio di istruzione a Torino, programmato per il mese di maggio 2018.
Il vincitore si aggiudicherà il ricco cesto pasquale "Sapori di Sardegna".
La gestione, come sempre, è a completa cura dei bambini. Ringraziamo fin d'ora tutti coloro che stanno sostenendo e sosterranno la nostra iniziativa! 

domenica 18 marzo 2018

Miriam: l'insegnamento di Stephen Hawking

 
Mercoledì, Stephen Hawking era entrato in classe con il dolore di Miriam che, dopo aver "adottato" il suo NO alla rassegnazione, lo aveva riconosciuto come esempio e aveva iniziato a leggere i suoi racconti. Ieri è tornato. Questa volta con l'invito - rivolto proprio a Miriam - di raccontarci di lui, di dirci della sua vita, delle sue passioni, della sua determinazione, degli insegnamenti che ci ha lasciato.
Ad accompagnare la bellissima presentazione, ricca e carica di commozione, c'erano "Io dico NO", il libro di Daniele Aristarco che venerdì prossimo avremo l'onore di avere in classe, e il bellissimo disegno di Davide Tonioli. Su questo anche una frase che è un prezioso invito per tutti noi: 
"Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi".
Tempo davvero speciale, condiviso con noi anche dalle studentesse dell'Università. Ancora una volta è stato sufficiente accogliere quanto portato dai bambini e creare spazio. 
A Miriam, per come ha saputo occuparlo, per ciò che ci ha saputo dare, di cuore: grazie!

 

giovedì 15 marzo 2018

La scuola è questo

La scuola è questo. Un luogo dove entrano di continuo vissuti, emozioni che, se accolti, diventano opportunità per ognuno di noi.
Ieri era la sofferenza, e a portarla dentro è stata Miriam. 
È arrivata in lacrime, così che tutti i compagni le sono andati intorno per capire cosa fosse successo, per confortarla. Poi mi hanno chiamato: - Maestra, Miriam è molto triste, è morto... Ho lasciato tutto e mi sono subito avvicinata per chiederle cosa fosse successo, e quando lei è riuscita a raccontarmi, ho chiesto a tutti di mettersi seduti e ho cercato il silenzio. Era un momento da condividere tutti insieme.
- È morto Stephen Hawking - ci ha detto Miriam - il personaggio del mio NO e lo scrittore de "La chiave segreta per l'Universo", il libro che sto leggendo. Era malato di SLA e tutta la sua vita ha lottato per sopravvivere nonostante tutto. 
Poi ha aggiunto che per lei lui era stato molto importante "perchè io sono una che si arrende facilmente, ma lui mi ha insegnato a tenere duro e a non arrendermi mai". La ascolto, la guardo. Dieci anni, possibile?
Abbiamo accolto le sue emozioni e ci siamo commossi con lei.
- Non è strano piangere la morte di chi non abbiamo conosciuto personalmente, ma è stato capace di darci tanto. È segno di tanta sensibilità, ho detto. 
E mi sono unita a lei raccontando che era successa la stessa cosa anche a me non troppi mesi fa. Era per la morte di Severino Cesari, un giornalista di un'umanità straordinaria che, da malato terminale, aveva fatto dono a chi lo leggeva del suo prezioso sguardo sulle cose, sulla vita. 
Abbiamo applaudito tutti insieme al passaggio di Stephen Hawking ad altra vita e con Miriam più serena, abbiamo avviato la giornata che non ha tardato a proporre nuovi fuori programma.

È in momenti come questi che ho la certezza che la mia decisione di continuare a stare a scuola, di continuare a vivere tra i bambini, sia stata la scelta migliore che potessi fare...
Forse spostarsi in altri contesti da tanti è considerata un'opportunità, ma la scuola è qui, è questo e da nessun'altra parte esiste tanta straordinaria bellezza.

martedì 13 marzo 2018

Assemblea con le famiglie

Vi informo che in data venerdì 16 marzo - alle ore 17.30 - è programmata un'assemblea con le famiglie per fornire tutte le informazioni sul viaggio di istruzione programmato a Torino nel periodo 12-15 maggio 2018.
Non mancate!

lunedì 12 marzo 2018

Accogliere, proteggere, promuovere, integrare

Con piacere, condivido il bellissimo articolo di Isabella Ongarelli, pubblicato sul Sulcis Iglesiente Oggi in data 11 marzo 2018. L'articolo racconta la visita in classe di Monsignor Carlo Cani per portare personalmente il messaggio di Papa Francesco ai bambini in risposta alle lettere, inviate al Santo Padre al termine del percorso di lavoro sul tema dell’accoglienza.


giovedì 8 marzo 2018

8 marzo: la palla alle bambine


Lo raccontavo da poco a un corso. Da insegnante, ci sono momenti ai quali non mi abituo mai, che non smettono di sorprendermi e che continuano a emozionarmi. Sono quelli in cui libero, in cui passo la palla ai bambini e gliela lascio tutta senza cercare il controllo. Quelli in cui tutto ciò che faccio è cercare un angolo dal quale poter osservare con attenzione, assaporare ogni cosa, per poi fermarla con qualche immagine e appuntando ciò su cui sarà necessario tornare.
Così è stato oggi con le bambine che avevano assunto l'incarico di presentare Grazia Deledda alla classe in occasione della Giornata della donna. Una presentazione? No, in realtà tanto di più. Ormai è da un pezzo che i bambini non pensano al presentare fine a se stesso, ma che progettano dei veri e propri percorsi in cui si alternano proposte diverse, e dove l'operatività non è mai assente.
Perciò, questa mattina, eccole davanti a noi, Miriam e Lucilla, disinvolte e organizzatissime: con loro le slide attentamente progettate, una serie di libri e tutti i materiali predisposti con cura per le diverse attività. Niente è lasciato al caso.
Aprono la loro lezione condividendo il programma della mattinata e chiarendo che - proprio come facciamo con te, maestra - i compagni devono sapere bene cosa proporremo loro, step dopo step.
E poi iniziano: offrono informazioni, si fermano su frasi significative, lanciano video, mostrano immagini, testi, propongono attività sul libro di Cosima trovando strategie che rendano possibile un avvicinamento adatto alla loro età. Sono passaggi smontati da ricostruire, da collegare con quelli assegnati agli altri gruppi e sono l'invito, data una pagina, a trovarvi la poesia nascosta con la tecnica del caviardage.
Non trascurano niente, davvero niente, tanto che alla fine non dimenticano di lasciare spazio alla fase della restituzione che prevedono in due momenti, uno in gruppo e uno individuale, aiutandosi, per quest'ultimo, con dei biglietti.
Come dico sempre, credo molto nel mio impegno e nelle mie scelte didattiche, ma non mi sono mai permessa di sostenere che siano le più efficaci, credo che sia davvero difficile avere risposte a breve termine. Ciò che so è che è meraviglioso respirare tanta motivazione, intraprendenza, capacità organizzativa. E so che, ancora una volta, nessuno, proprio nessun bambino, sarà rientrato a casa senza portarsi via la ricchezza di ciò che entrato in classe.
Oggi era la storia di una donna straordinaria, Grazia Deledda, di cui tratterremo un insegnamento fondamentale: per realizzare i propri sogni, al di là di dove sei nato, al di là del genere, al di là di ciò che gli altri si aspettano da te, conta la forza con cui credi nei tuoi sogni. Conta la determinazione.
A me, per ora, basta così.

Alle foto della mattinata

8 marzo: spazio a Grazia Deledda

É dalla seconda elementare che la Giornata della donna, in classe, è interamente gestita dalle bambine. È loro il compito di presentare donne che hanno fatto la storia. E così sarà oggi...
Quest'anno la giornata sarà dedicata alla scrittrice Grazia Deledda (Nuoro, 27 settembre 1871 - Roma, 15 agosto 1936), prima donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. 
Sarà una mattinata dedicata alla sua storia e arricchita con attività laboratoriali completamente ideate e gestite da Miriam e Lucilla.
Dal canto mio, mi avvio a scuola curiosa.

domenica 4 marzo 2018

Avvio progetto pomeridiano "Imparare ad imparare"

Vi informo che in data 14 marzo 2018 sarà avviata la terza annualità del Progetto "Imparare ad imparare" che prevede attività di arrichimento formativo in orario extrascolastico.
Sono previsti nr. 5 incontri/gruppo a cadenza quindicinale della durata di 3 ore ciascuno.
Le attività - con contenuti di ambito logico-matematico - si svolgeranno, di norma, nella giornata del mercoledì, con orario continuato (consumo del pasto a scuola) e sviluppo delle attività dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Calendario degli incontri*:

Gruppo A: 14 e 28 marzo - 11 aprile - 2 e 18 maggio
Gruppo B: 21 marzo - 4 e 18 aprile - 9 e 23 maggio

*La costituzione dei gruppi sarà comunicata a scuola con la consegna dell'autorizzazione per le famiglie.

Giornata di sensibilizzazione sul bullismo e cyberbullismo

venerdì 2 marzo 2018

Sospensione delle attività didattiche

Vi ricordo che da domani - sabato 3 marzo - le lezioni saranno sospese fino a martedì 6 marzo, in quanto i locali scolastici saranno utilizzati per le consultazioni elettorali.
Le attività riprenderanno regolarmente mercoledì 7 marzo 2018.

giovedì 1 marzo 2018

Le parole di Papa Francesco per i nostri bambini


Questa mattina, a sorpresa, è venuto in classe Monsignor Carlo Cani per condividere con noi lo scritto inviato da Papa Francesco al Vescovo di Iglesias in risposta al plico trasmesso dalla classe al Santo Padre al termine del percorso sullo Ius soli.
I bambini, visti gli effetti suscitati dal loro impegno, avevano infatti espresso il desiderio di rivolgersi direttamente al Papa per chiedergli un consiglio. Era stato proprio il documento del Pontefice per la Giornata del Migrante e del Rifugiato ad aver avuto un ruolo fondamentale in tutto il loro lavoro, che ha visto al centro i quattro verbi-chiave riportati nello scritto: accogliere, proteggere, promuovere, integrare.


È con piacere che condividiamo questo momento di grande entusiasmo per i bambini con chi cammina al nostro fianco nella direzione dell'inclusione e della salvaguardia dei diritti fondamentali di ogni uomo, certi che ci rafforzerà nel proseguire in questo importante impegno.
"Sua Santità, che ha accolto con piacere gli elaborati e ha apprezzato i sentimenti che li hanno ispirati, auspica che il messaggio diffuso dai bambini mediante la loro iniziativa possa suscitare una rinnovata e comune attenzione alle necessità di quanti sono alla ricerca di una vita dignitosa".
(le parole sono di Monsignor Becciu)
Da tutti noi un grazie speciale a Monsignor Cani e al nostro Vescovo, Monsignor Giovanni Paolo Zedda, per aver fatto sì che le parole di Papa Francesco arrivassero ai bambini che le attendevano con fiducia. È un dono molto prezioso.