giovedì 31 dicembre 2015

Appuntamento con la befana

Cari bambini, accogliendo l'invito dell'Assessore Simone Franceschi, vi informo che anche quest'anno è programmata in città la "discesa" della Befana dal Campanile di Santa Chiara. 
L'appuntamento è per martedì 5 dicembre dalle ore 18.00 in Piazza Municipio.
Condividete la notizia con tutti i vostri amici!

Auguri di un sereno cammino

Auguri di cuore, bambini miei. 
Auguri perché possiate continuare a essere così, semplicemente quello che siete, pronti a correre via, illuminati dall'immaginazione, dal desiderio di giocare e di sporcarvi le mani.
Auguri perché possiate avere sempre accanto adulti capaci di riconoscere la forma della vostra personale bellezza, anche quando non ha a che fare con nessuna aspettativa. Adulti impegnati a mostrarvi il cammino con le loro azioni e non con le parole, pronti a liberarvi, ma anche a fermarvi con semplicità e chiarezza ogni volta che sarà necessario.
Adulti senza fretta davanti al vostro mondo bambino, attenti ad osservarsi e arrestarsi in tempo davanti al rischio di contaminare la vostra serenità e di riconoscere i bagagli davvero necessari al vostro futuro.
Sono vicina a ognuno di voi e vi stringo con tutto il mio bene.
Che sia un 2016 con un sereno cammino.
Maestra Enrica

domenica 27 dicembre 2015

sabato 26 dicembre 2015

Non si smette mai di essere maestra

Oggi, 26 dicembre, messaggio delle 15.30 da parte di due ex alunne. 
- Ciao maestra Enrica, lo sai che il primo gennaio esce il Piccolo Principe al cinema? Ti va di andarci con noi prima che si rientri a scuola?
Emozione. In un attimo mi torna in mente il tempo di questa nostra lettura, unica tra tante altre. E mi ricordo le lacrime durante l'ultimo capitolo. Nessuna differenza di genere, tutti commossi allo stesso modo. E io che leggevo a voce alta, non riuscivo ad arrivare alla fine per la voce rotta. 
Sono passati sei anni. E oggi, esce il film, e l'invito è proprio per me. 
Impossibile non accettare, ma ho appena promesso di portare i nuovi alunni. Penso subito ad unire. 
- Ho promesso di portare la nuova classe subito al rientro. Che dite - aggiungo - vi va di unirvi a noi? 
La risposta è subito affermativa. 
Propongo di estendere l'invito anche agli altri compagni. A questo punto, perchè non andare tutti insieme? 
A Iglesias siamo di nuovo senza cinema, ci verranno incontro treno e autobus. Proprio come ai vecchi tempi. Non ci hanno mai fermato distanza e orari. 
Che bellezza. Sarà una bella comitiva. Io amo unire alunni vecchi e nuovi. 
E mentre scrivo, un nuovo messaggio: -Non vedo l'ora! 
-Pure io! - rispondo, e aggiungo: -Senza saperlo, mi avete fatto un bellissimo regalo!
Non si smette mai di essere maestra.

mercoledì 23 dicembre 2015

Buon Natale!

Il Natale è negli occhi dei bambini.
Poggiate ogni peso e fermatevi su di loro.
Trascorrerete giorni felici. 

Tanti auguri a tutti voi!

lunedì 21 dicembre 2015

Comunicazione

Vi informo che la Signora Mariangela Mannu, vincitrice della nostra lotteria, ha rinunciato al premio; pertanto, accogliendo l'idea di alcuni genitori, questo verrà consegnato alla Caritas Diocesana di Iglesias.
Si accettano collaborazioni per provvedere alla consegna domani stesso.

Festa di Natale

Vi comunico che domani saluteremo i bambini con una mattinata interamente dedicata al Natale che prevede la visione di un breve film di animazione, un'uscita in centro per respirare insieme l'atmosfera d'attesa della città, una merenda con panettone e pandoro e la tradizionale tombolata ricca di premi.
I bambini, pertanto, potranno venire a scuola portando esclusivamente lo zainetto piccolo con l'astuccio.
Qualora voi genitori aveste il piacere di condividere un po' di tempo con noi, nella seconda parte della mattinata considerateci a porta aperta, ma ricordate... vi accogliamo solo a mani vuote!

Manifesto per una slow school



"Alla scuola occorre tempo. Tempo da perdere tra i saperi."

Vi consiglio la lettura di un interessante articolo di Giuseppe Tesorio, pubblicato il 3 ottobre 2014 sul blog del Corriere della Sera: "Manifesto per una slow school: le 10 regole per una scuola distesa", nel quale viene proposta una riflessione sul ruolo della scuola oggi che, carica di cose da fare, deve saper scegliere che cosa vuole essere e deve saper ripensare il proprio tempo.

VDS: pubblicazione foto

Vi informo che l'Associazione VDS (Volontari Della Solidarietà) ha pubblicato le foto di alcuni momenti della nostra partecipazione al 5° Convegno Donazione e Solidarietà,  tenutosi sabato 19 dicembre 2015.
Ringraziamo ancora l'Associazione, nella persona di Luigi Mascia, per l'accoglienza ricevuta e per i doni offerti a ogni bambino, fra cui il bellissimo calendario 2016 che contiene, tra gli altri, i disegni realizzati dalla nostra classe. 
A nuove occasioni, felici di intraprendere percorsi che, come quello della donazione del sangue, sensibilizzano le nuove generazioni alla cittadinanza attiva, attenta ai bisogni della collettività.

C'è chi dona con gioia,
e in quella gioia
sta la sua ricompensa.

Kahlil Gibran
Alle foto

domenica 20 dicembre 2015

Noi genitori: Discorso del Papa al Sinodo della Famiglia

Quando ho letto le parole espresse dal Papa, inizialmente ho pensato che non ci fosse altro da aggiungere.
Poi, riflettendo, ho ritenuto che, invece, fosse bello introdurle con un mio pensiero, sempre nello spirito di condivisione, soprattutto per spiegare il perché le ho inserite all'interno del blog nella rubrica dei genitori.
La famiglia è per i nostri figli, come per noi genitori, la prima scuola di umanità, di socialità, dove si impara a vivere e a relazionarsi con gli altri.
Poi, arriva il momento in cui si “esce” dalla famiglia e si “entra” in altre, altrettanto importanti e determinanti nel cammino di crescita dei nostri figli.
La scuola è una di quelle. E lo dico con convinzione, perché famiglia e scuola hanno ciascuna e insieme, in un rapporto di continuità educativa, il ruolo di accompagnare i nostri figli, di essere una risposta vera a tutti i loro bisogni. Essere una scuola e una famiglia capaci di riconoscersi in questo progetto di vita comune per loro, cercando sempre di negoziare i confini, per conoscersi, rispettarsi, ascoltarsi e scambiarsi serenamente osservazioni per costruire una visione sempre più completa e attenta di ognuno di loro.
Ecco perché personalmente penso che molte parole che esprime il Papa possano essere per noi genitori un messaggio di speranza e di fiducia per i nostri figli, ma si possano altrettanto collocare con la stessa intenzione all'interno di un percorso scolastico…

“Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande azienda al mondo.
Solo tu puoi impedirle che vada in declino.
In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza.
Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti.
Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell'anonimato.
Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.
È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un “No”.
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice …
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza.
Non mollare mai ….
Non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!”

sabato 19 dicembre 2015

Lotteria: il vincitore!

Vi comunico che il primo numero estratto sulla ruota di Cagliari in data odierna è il numero 63.
Pertanto, a vincere la nostra lotteria è la Signora Mariangela Mannu (biglietto venduto da Miriam) che sarà contattata quanto prima per la consegna del premio che avverrà in data martedì 22 dicembre.
Tanti auguri alla vincitrice e grazie a tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono il nostro Progetto: "Si parte solo INSIEME!".

mercoledì 16 dicembre 2015

Progetto "Si parte solo INSIEME!": la lotteria di Natale

Eccomi per ricordarvi che sabato 19 dicembre sarà reso noto il vincitore della lotteria  di classe, organizzata all'interno del Progetto "Si parte solo INSIEME!".
Attenzione! Il biglietto vincente sarà quello che riporterà il primo numero del Lotto estratto sulla ruota di Cagliari proprio sabato alle 20.
Perciò...occhi aperti!
Il premio sarà consegnato martedì 22 dicembre, concordando con il vincitore luogo e orario della consegna.

Convegno Donazione e Solidarietà: presentazione calendario 2016

Vi informo che sabato 19 dicembre 2015, si terrà il 5° Convegno Donazione e Solidarità organizzato dall'Associazione VDS (Volontari Della Solidarità) di Iglesias, all'interno del quale, nella seconda parte della serata, sarà presentato il calendario 2016 che raccoglie i disegni dei bambini realizzati per promuovere la donazione del sangue.
Sperando di poter contare sulla presenza di tutti voi, genitori e bambini, vi propongo di incontrarci, alle ore 18.45, nel piazzale antistante alla Sala Lepori, in modo da partecipare alla presentazione tutti insieme.
Grazie per la vostra preziosa collaborazione.

martedì 15 dicembre 2015

A voi il padlet per condividere "letture aperte" e riscritture


L'albero dei pensieri "liberi"


La prima parte della mattinata di oggi è stata dedicata all'albero dei pensieri, iniziativa promossa dall'Associazione culturale NOA e dal Cafè Electra, che ci ha visti coinvolti nell'allestimento dell'albero di Natale di Piazza Pichi, con i pensieri scritti dai bambini.
Un'iniziativa che abbiamo accolto con grande entusiasmo perchè ci ha consentito di esprimere "ad alta voce" i nostri messaggi di pace. Unica cosa, e ci sembra doveroso avvertirvi, c'è stato un imprevisto: i nostri biglietti non hanno scritte! Quindi se, cercandoli, vi imbatterete in cartoncini con scritte bianche o senza traccia alcuna... ebbene, li avete trovati. Sono proprio i nostri!
Uno scherzo? No, assolutamente no! Il punto è che oggi ci aspettava un altro errore di cui fare risorsa. Infatti, abbiamo appena scoperto che l'inchiostro delle penne cancellabili con il calore della plastificazione sparisce...
Però, non siate tristi per noi, perchè abbiamo anche una buona notizia. Ognuno di voi, cercandoli, potrà leggerci ciò che più desidera. Alla fine, non vi sembra una cosa bella?
Però non finisce così... dovete necessariamente farci sapere che cosa ci leggerete...
Magari preparo un muro di padlet, che ne dite?
Intanto... felice esplorazione!

sabato 12 dicembre 2015

Filastrocca dei bambini in salita

Ci son bambini burattini stanchi
Che vivono una faticosa vita
Per strada, nelle camere, fra i banchi
Sono sempre in salita
Ogni frase da dire è una montagna
Da scalare fra picchi e scogli sparsi
Ogni passo con pena si guadagna
Per loro camminare è arrampicarsi
Fatica per vedere, fatica per sentire
Pesa un quintale un foglio preso in mano
Durissimo studiare, difficile capire
Il mondo è ripido, scosceso e strano
Ma la salita fa gambe muscolose
Loro non se ne sono mai accorti
Ma i burattini dalle vite faticose
Nascosti dentro hanno bambini forti
E tutti noi che siamo un po' il contrario
E il burattino è dentro, ben nascosto
Con loro abbiamo un modo straordinario
Per fargli prender aria, anche per poco
Facciamo qualche gioco
Che ci scambi di posto

Bruno Tognolini – dal libro RIME RAMINGHE, Salani 2013.

Incontri con il pensiero computazionale

Ieri mattina, come programmato (vedi post), abbiamo svolto i nostri primi incontri con il pensiero computazionale, organizzando "l'ora di codice" (in realtà due... una era insufficiente!) all'interno della Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale nazionale.
Per questo primo approccio, abbiamo scelto di lavorare tutti insieme, utilizzando la LIM, per poi riproporre, già da ieri pomeriggio, l'attività su Edmodo affinchè i bambini possano mettersi in gioco ancora, questa volta coinvolgendo anche i genitori.
L'attività è stata accolta con sorprendente entusiasmo, dovuto, in gran parte, al contesto ludico e all'incontro con personaggi già noti ai bambini.
Naturalmente, nonostante la condivisione assistita dei video che spiegavano l'uso dei diversi blocchi, la completa comprensione degli effetti delle istruzioni si è avuta solo procedendo per prove ed errori, accompagnate da corali espressioni di delusione e gioia, a seconda dei risultati.
Molto efficaci gli effetti sull'orientamento spaziale; i bambini, infatti, si sono trovati a fornire istruzioni di movimento, utilizzando i corretti indicatori topologici e assumendo un punto di vista diverso dal proprio.

Link al percorso specifico proposto:  https://studio.code.org/s/course2 (lezione 3: labirinto)


giovedì 10 dicembre 2015

Colloqui generali: 15 e 16 dicembre 2015

Vi informo che nei giorni martedì 15 e mercoledì 16 dicembre 2015 sono programmati i colloqui generali. Nel documento qui allegato trovate i dettagli organizzativi. Non  mancate!

Vedi

Auguri, nonna Doloretta!

Ci sono incontri che restano nel cuore, così è stato quello con nonna Doloretta (la bisnonna di Matteo), donna di una gentilezza infinita che abbiamo avuto l'onore di avere ospite in classe qualche settimana fa per la nostra attività di storia. Incontri che lasciano il segno.
Così, oggi, non possiamo non esserle vicini con tutto il nostro affetto e augurarle un felice compleanno.
Di vero cuore... TANTI AUGURI!!!


Un'intervista a Doloretta Ledda risalente al 7 marzo 2012 (Archivio Storico Minerario Igea):

mercoledì 9 dicembre 2015

PNSD: esperienze, sinergie e prospettive in Sardegna

Il 18 dicembre avrò il piacere di portare un mio contributo all'evento sul Piano Nazionale Scuola Digitale promosso dall'Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna.
L'evento è rivolto a Dirigenti Scolastici e loro collaboratori. 
Per maggiori informazioni, consultare la pagina:


martedì 8 dicembre 2015

Settimana del Piano Nazionale Scuola Digitale


Lunedì 7 dicembre è stata avviata la Settimana nazionale del Piano Scuola Digitale (PNSD), evento voluto del Ministero dell'Istruzione per diffondere nelle scuole i contenuti del Piano emanato con Decreto 851 del 27 ottobre 2015, ai sensi dell’art. 1, comma 56 della legge 13 luglio 2015, n. 107.
Le scuole, pertanto, sono state invitate ad organizzare iniziative di diverso tipo volte a far conoscere le azioni orientate alla diffusione del digitale, raccontando l’innovazione che già esiste e, in particolare, i percorsi che saranno attivati assumendo il Piano Nazionale Scuola Digitale nel PTOF (PianoTriennale dell’Offerta Formativa). La nostra scuola ha accolto l'iniziativa proponendo agli alunni l'ora del codice (The hour of code), percorso di avviamento al pensiero computazionale.
Come classe, pertanto, dedicheremo a questa attività la prima parte della mattinata di venerdì 11 dicembre 2015, per poi coinvolgere anche i genitori tramite Edmodo.
Il riferimento è alla programmazione in un contesto di gioco (della quale avrete sentito parlare anche con il nome di "coding") che ha l'obiettivo di sviluppare competenze logiche e la capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente.
Questo tipo di attività entrerà presto a far parte del curricolo formativo.

I genitori che avessero piacere di iniziare a dare uno sguardo alla proposta relativa ai questa attività, potranno farlo accedendo ai seguenti siti:
http://codeweek.it/
https://code.org/
http://www.programmailfuturo.it/

Il Piano Nazionale Scuola Digitale, invece, è raggiungibile al sito: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/
Qui è possibile accedere al Piano completo:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pnsd-layout-30.10-WEB.pdf
o al pieghevole: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/allegati/Materiali/pieghevole-highres.pdf

Grazie per l’attenzione!

Un calendario dell'avvento molto speciale

Ciao bambini! Ho trovato una cosa meravigliosa e sono qui per condividerla subito con voi.
Radio 3 ha preparato un calendario dell'avvento molto molto speciale perchè propone, ogni giorno, la lettura ad alta voce di una fiaba.
Bellissima idea, non è vero?

Vi riporto il link al calendario, sono sicura che ne sarete felici.
Un forte abbraccio a tutti voi, buon ascolto!

p.s. Mi sposto subito su Edmodo così le incorporo una ad una.


http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-da5a2cb5-ff47-4f13-a58c-9c23100b947b.html?refresh_ce

lunedì 7 dicembre 2015

Consiglio di Istituto: insediamento


Vi informo che venerdì 4 dicembre si è insediato il nuovo Consiglio di Istituto 2015/2018, così costituito:

Presidente: Sig.ra Isabella Ongarelli (componente genitori)
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Franca Maria Fara
Componenti genitori: Annalisa Argiolas, Andrea Caddeo, Antonina Caviglia, Sandra Floris, Maura Mei, Valentina Pilleri.
Componente docenti: inss. Sonia Asaro, Piera Broi, Giovanna Chessa, Enrica Ena, Maria Luisa Loddi, Susanna Pizzati, Maria Laura Porta, Anna Maria Tarlà.
Componente ATA: Gigliola Cossu, Mario Sanna.

La Giunta Esecutiva 2015/2018 risulta così composta:

Dirirgente Scolastico: Prof.ssa Franca Maria Fara
D.S.G.A.: Sig.ra Antonella Loddo
Componente genitori: Sig.ra Isabella Ongarelli, Sig. Andrea Caddeo
Componente Docenti: ins. Maria Laura Porta
Componente ATA: Sig.ra Gigliola Cossu

A tutti l'augurio di buon lavoro e, in particolare, alla Sig.ra Isabella Ongarelli (genitore della nostra classe) che ha assunto l'incarico di Presidente.

domenica 6 dicembre 2015

Seminario: "Innovare i processi educativi"

La pedagogia della lumaca

Come si fa a non fermarsi davanti a un'immagine così senza provare serenità? Questa è un'altra scuola, questa è la scuola in cui credo io.  Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma credo che sia importante aver intrapreso il cammino...
Se ci crediamo, un'altra scuola è possibile. Buona domenica! 


Mappa del Libro La Pedagogia della Lumaca, realizzata da Gianfranco Zavalloni

Riporto con grande piacere la bellissima recensione del libro La Pedagogia della Lumaca. Per una Scuola Lenta e Nonviolenta, di Gianfranco Zavalloni, EMI Bologna 2009.

La recensione è di Laura Tussi ed è pubblicata su: www.peacelink.it/sociale/a/29799.html

La scuola contemporanea, come la società umana, è incentrata sul traguardo della velocità, dell'accelerazione, della competizione.
"La Pedagogia della Lumaca", l’ultimo libro di Gianfranco Zavalloni, è una provocazione.
E' l'elogio della lentezza, del ritardo, del tempo dell'attesa.
Il sistema attuale, trionfante di materialismo, esacerbato di fittizi slogan e tracotante di vacuità edonistiche in eccesso di apparenza e futilità, votato al mito dell'economico e dell'efficientismo sfrenato, nell'alienante espropriazione del soggetto-persona, con la perdita di punti di riferimento e di ideali classici di equilibrio, soppiantati dall'imperante massificazione consumistica, dal mito capitalistico del potere egoico e del primato dell'economico esclude radicalmente dalla propria concezione capitalista ed edonista, pesante e devastatrice, il “pensiero debole” della lentezza, che implica l'accettazione di tutto ciò che è leggerezza, l'accoglienza della fragilità, propria e altrui, la valorizzazione della fanciullezza e dell'immaturità, nel tempo educativo dell'attesa, dove il rallentare diviene un imperativo di sopravvivenza da parte di quell'homo economicus che dovrebbe trovare il coraggio di recuperare e scoprire altre dimensioni vere ed autentiche della vita umana. Davvero risulta urgente un risveglio catartico e rigeneratore dal torpore della civiltà occidentale capitalista, che ha indotto l'uomo al traguardo della globalizzazione forzata, con il mito della crescita esponenziale economica, senza limiti, dove tutto intorno è competizione, prevaricazione, arroganza, nella legge del più forte, della volgarità triviale.
Come creare dunque una società migliore improntata su esempi di vita semplici, dove anche un bambino possa apprezzare valori etici e riappropriarsi di caratteristiche che risultano innate ed implicite?
L'esigenza di lentezza e non violenza, di leggerezza e fragilità, come accettazione dello scarto, del limite, dell'inferiorità, dell'inefficienza, del saper apprezzare ciò che non è pienamente efficace ed efficiente, attivo, bello, giovane e prestante è un valore contro i disvalori livellatori e omologanti dettati e imposti dal mito consumistico del sempre nuovo, dell'innovativo, dell'efficace, che risultano fondamentalmente sprezzanti nei confronti di chi è lento, di chi rimane indietro, di chi non sa stare al passo con i tempi, di chi non ce la fa a riemergere o, semplicemente, a sopravvivere alla farsa pretestuosa e opportunistica della modernità incalzante e dell'epoca del sempre nuovo.
Occorre scoraggiare la rincorsa affannosa ed infelice verso la chimera del benessere materiale eccessivo, superfluo e, per questo motivo, schiavizzante e, al contrario, incentivare il richiamo della semplicità nella vita, nel quotidiano, nelle relazioni con tutti e con ciascuno, nella fragilità degli stati d'animo, nella lentezza di risposte a quesiti mai posti, nella precarietà degli affetti, dei sentimenti, degli scarti emozionali di insuccessi esistenziali. 

Pedagogia della lumaca: i temi (http://www.pedagogiadellalumaca.org)

sabato 5 dicembre 2015

Frequently Asked Questions, ovvero... FAQ


I bambini vi hanno raccontato che questa settimana, in classe, hanno fatto il loro ingresso le FAQ?
Molti di voi si staranno chiedendo che cosa sono, anche se, certamente, lo sanno bene tutti coloro che si trovano a gestire procedimenti online.
Le FAQ, infatti, sono risposte alle domande poste frequentemente che, anziché essere date in forma privata, vengono offerte pubblicamente perché guidino e supportino tutti.
Ma perché ho pensato che possano essere importanti nel lavoro in classe?
Come noto, nell'apprendimento collaborativo, è fondamentale che, dopo aver dato una consegna e offerto alcuni essenziali consigli sugli aspetti organizzativi e di metodo, si vada a "liberare".
È vero però, lo sa bene chi pratica questo tipo di didattica, che non tutte le indicazioni possono essere date in apertura, che molte richieste vengono espresse durante l’attività e che, queste, insieme a qualche errore che si fa risorsa per tutti, necessitano di interruzioni per richiamare l’attenzione generale.
Le FAQ, pertanto, vengono incontro a questo doppio bisogno. Pur rispondendo alle domande che emergono durante il lavoro, lasciano che questo proceda senza continue interruzioni.
La modalità di gestione è molto semplice. Durante le attività collaborative, la LIM è aperta su un file di testo intitolato proprio FAQ nel quale vengono appuntate man mano le richieste dei bambini o le rilevazioni che si ritiene possano farsi risorsa. I gruppi di lavoro hanno cura di consultare il file prima di porre nuove domande o, comunque, quando incontrano una particolare difficoltà.
Insomma, si tratta di una semplice strategia per restituire continuità al lavoro. L’aspetto interessante è quello di mettere i bambini nella condizione di potenziare ancora di più l’autonomia e di sviluppare la competenza di estrapolare le informazioni utili tra tante.
Per ora sembra funzionare bene. Poi vedremo…

"Paleontologi... si diventa"

Eccomi per condividere con qualche foto la bellissima esperienza vissuta ieri con i bambini al Museo dei Paleoambienti Sulcitani E. A. Martel di Carbonia.
Il laboratorio, guidato da Roberto Corona, ha consentito alla classe di approfondire la conoscenze dei fossili e di sperimentare tutte le fasi del lavoro del paleontologo, nel rispetto del necessario rigore che caratterizza questo mestiere.
I bambini hanno così scavato in un terreno incoerente, organizzato in "quadrati", utilizzando gli strumenti utili al tipo di terreno: cazzuola e pennello; hanno poi recuperato il loro fossile e lo hanno riposto nella bustina di cellophane, opportunamente etichettata, per poi procedere alla pulitura. Terminata questa, sono stati impegnati nella compilazione della scheda di catalogazione, nella quale hanno inserito tutti i dati necessari da accompagnare alle foto realizzate durante il ritrovamento.
Particolarmente importante è stata la parte finale del laboratorio, durante la quale i bambini sono stati invitati ad allestire il banco per il museo, con tanto di cartellini utili ad identificare i fossili. Un insegnamento fondamentale che ha risposto in modo efficace al desiderio di portar via l'oggetto del loro ritrovamento: nessun reperto utile alla storia può appartenere al singolo, ma diventa patrimonio di tutti. Questo ne rende necessaria la consegna agli organi competenti perchè possa essere studiato ed esposto nei musei, dove la collettività possa apprezzarlo.
Ringraziamo Roberto Corona e tutto lo Staff del Sistema museale cittadino per la qualità dell'esperienza offerta alla classe, augurando a loro e a tutti noi che venga presto superata l'attuale situazione che ha visto la chiusura dei musei per i mancati finanziamenti della Regione. I musei, infatti, sono una risorsa fondamentale per la comunità e per i giovani in formazione, soprattutto oggi che, grazie all'alta qualità della didattica museale, stimolano l'avvicinamento alla storia e all'Istituzione Museo.











Cuerdas (Link corretto!)

Ieri ho ritrovato Cuerdas. Questa volta con i sottotitoli in italiano. 
Sono sicura che sapete di che cosa sto parlando. Un titolo così non si dimentica più, soprattutto quando un significante richiama a un significato nuovo: corde che non legano, non stringono, non immobilizzano, ma liberano.
Ve lo ripropongo.
Guardatelo di nuovo, bambini. Guardatelo con i vostri genitori, offritelo a chi vi sta vicino.
Questo cortometraggio di animazione di Pedro Solís García, è veramente eccezionale. La tristezza della storia scompare davanti alla bellezza di una bambina che trasmette a grandi e piccoli insegnamenti straordinari con una delicatezza infinita. 
Maria ci insegna che non esistono limiti se guardiamo l'altro, se vogliamo accoglierlo. Che è la disponibilità a mostrarci la strada, anche quando non disponiamo di strumenti.
Maria libera con una corda e, con questa, crea un legame straordinario, capace di restituire il sorriso.
Non aggiungo altro, ne parleremo ancora insieme.
 
Al link: http://tv.liberoquotidiano.it/video/11649376/Tra-orfanotrofio-e-disabilita--la.html

venerdì 4 dicembre 2015

Noi genitori: Insegnare e imparare, la bellezza di un incontro.

Ti insegno fin dove io so. E dove non sai? - Da lì andiamo insieme. Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme perché io insegno se imparo con te!”.
Sono parole che conosciamo, quelle che Bruno Tognolini usa per concludere la “Filastrocca delle buone maestre” pubblicata tempo fa nel nostro blog.
Io insegno se imparo con te.
Si parla di un incontro, quello tra una maestra e il suo scolaro. 
Due parti inscindibili, che si sono incontrate e riconosciute senza avere il bisogno di troppe presentazioni, dove il percorso della maestra diventa quello del suo alunno, con la consapevolezza e la gioia di voler camminare uno nella vita dell’altro, di mantenere sempre il proprio sguardo nell'altro, di avvicinarsi all'altro semplicemente…come altro.
Insegnare, come imparare, è per loro vivere una relazione piena e autentica, unica e irripetibile, fatta non solo di conoscenza e di sapere, ma di emozioni e sensazioni.
Insegnare e imparare, un atto di reciproca restituzione. Insegnare è lasciar essere. Imparare è sapere di poter essere.
Insegnare è far sentire grandi, con piccole e semplici conquiste. Imparare è esultare per quella piccola, ma semplice conquista.
Insegnare è spendere il proprio sentimento nella relazione educativa. Imparare è riconoscere e rispettare quel sentimento.
Insegnare è adattare il proprio passo. Imparare è riuscire a mantenere quel passo sapendo, però, che è possibile in qualsiasi momento potersi fermare per riposare, per riprendere il fiato necessario per ripartire.
Insegnare è una scelta consapevole, paragonabile a una vocazione. Imparare è sentirsi parte di quella scelta, comprenderla e rispettarla.
Insegnare senza salire in cattedra, ma al contrario scendere, per mettersi continuamente all'altezza del proprio alunno. Imparare senza la fatica di doversi mettere in punta di piedi…
Insegnare è lasciare tracce, lasciare un’impronta nella storia dell’alunno. Imparare è rivedersi, oggi e domani, proprio in quelle tracce.
Ecco che insegnare è poter dire: - Sento di far parte del tuo domani, della tua eredità. Ricordami per la persona che sono stata, per quanto sono stata capace di offrirti, per la passione che spero di averti trasmesso per il sapere e per la vita, perché un giorno quando i tuoi pensieri ritorneranno a me, tu possa avere sempre la stessa certezza di oggi, che… ho osato esporre la più grande, la più importante, la più utile regola di tutta l’educazione: non guadagnare tempo ma perderne con te”.
Imparare è rispondere semplicemente: - Grazie maestra… una parte di te sarà parte di me adulto, grazie perché hai dato un senso alla scuola e alla mia vita, e sappi che perdere tempo con te è stata la mia salvezza. Per questo non potrò mai dimenticarti.
Quanto impegno, bellezza e meraviglia in questo incontro! Che può esistere perché in quella maestra e in quello scolaro, prima di tutto, ci sono un adulto e un bambino. 
Semplicemente…due persone.
Con i propri sentimenti ed emozioni. Con il proprio mondo e la propria vita.
Allora penso anche io che, grazie a questo quotidiano incontro, per una maestra non esista dono più grande di quello di poter uscire ogni giorno da scuola, percorrere il tragitto verso casa, accompagnata dai suoi pensieri e dalle sue riflessioni:
- Certo, forse avrei potuto fare meglio, pensare, amare, educare e agire diversamente. Forse…ma ho fatto tutto quello che potevo fare, perché in quello che ho fatto, ho consegnato me stessa, il mio modo di essere, il mio sentire, ciò in cui credo e a cui do valore. Educare e insegnare per me è trasmettere conoscenza mostrando la vita, non solo con le mie certezze, ma anche con i miei dubbi, non solo con la mia fortezza, ma anche con la mia fragilità, non solo con la mia pazienza, ma anche con la mia stanchezza, non solo con la mia fermezza, ma anche con la mia insicurezza, non solo con la mia gioia, ma anche con la mia sofferenza. Insegno per comprendere, per vedere, per pensare…
Sapete, personalmente a me piace quella maestra che, con il coraggio della sua presenza, nonostante tutto…ogni giorno ti dà qualcosa su cui riflettere, da pensare e da portare a casa oltre ai soliti compiti, ai soliti impegni.
Mi piace quella maestra che riesce a sospendere il bisogno di certezza, che non si ferma a misurare e a valutare i suoi bambini con esattezza, ma che nel suo insegnare, nel suo essere apre delicatamente dentro di loro uno spazio nuovo e unico.
Mi piace quella maestra che, come dice Don Giussani, “Con un battito d’ala va oltre verso nuove scoperte. Guarda il cielo e sogna di scoprire cose nuove. Apre gli occhi per guardare e li chiude per sognare. I piedi saldi a terra e la mente pronta a spiccare il volo”…

mercoledì 2 dicembre 2015

Noi genitori: Un pensiero per voi.

Post di Don Carlo Cani

Carissimi bambini, sono Don Carlo e tempo fa ho avuto il piacere e la gioia di conoscervi.
Vi ricordate quando vi ho parlato del Libro della Vita? Un libro che porta il vostro nome, le cui pagine raccontano quello che fate e soprattutto quello che siete, ogni giorno.
Ecco, oggi vi vorrei parlare proprio della difesa della vita, perché in queste ultime settimane la TV e i giornali ci hanno mostrato tantissime immagini di violenza e di morte…
So che insieme alla vostra maestra Enrica avete aperto la porta della vostra classe quale segno di accoglienza e di solidarietà verso le persone che oggi non ci sono più e verso chi sta soffrendo, ma soprattutto per riflettere su quanto sta accadendo.
Quelle immagini spesso ci hanno fatto credere che tanto orrore possa diffondersi in nome di Dio! 
E’ una pazzia terribile….credere che Dio che è amore possa diffondere morte.
E’ un'immagine falsa di Dio, perché Dio ama la vita, Lui che è il creatore. Da dove nasce la violenza, l’odio e la morte? Dal cuore di pietra dell’uomo, da un cuore chiuso e sigillato. Quando noi lanciamo una pietra sappiamo che ferisce e spesso uccide…così è il cuore di pietra: quando colpisce spesso uccide. Solo un cuore aperto, generoso e trasparente è capace di vincere ogni forma di violenza e di morte. Dobbiamo riscoprire la bellezza di un cuore di carne, che è il cuore di Dio. 
Dio ci ha creati diversi perché ha una grande fantasia e non si accontenta di essere ripetitivo…ma essere diverso non significa essere nemico, significa mostrare che Dio è sempre creativo e che per Lui ognuno di noi è il più bello.
Allora dobbiamo imparare a mostrare che Dio ci ama e ci chiede di essere noi i portatori del suo amore nel mondo, attraverso le piccole cose di ogni giorno…e quando anche noi scopriamo che il nostro cuore è di pietra, consegniamolo a Dio Padre perché Lui lo guarisca!!!
Diventiamo tutti portatori di amore, amando per primi, amando tutti, amando i nemici, amando sempre…
Cari bambini, buona avventura…
Vi abbraccio tutti.
Don Carlo

martedì 1 dicembre 2015

ERASMUS PROJEMİZİN İTALYA HAREKETLİLİĞİ BAŞLADI

Se non capite, non posso aiutarvi, ma ho voluto condividerlo così com'era...
Si tratta dell'articolo apparso oggi sul sito della scuola turca che racconta l'esperienza degli studenti in Erasmus, della quale siamo entrati a far parte anche noi...

Ortaokulumuz Yabancı Diller Zümresince yürütülen ve Avrupa Birliği Eğitim ve Gençlik Projeleri Merkezi Başkanlığı Türk Ulusal Ajansı tarafından desteklenen "Young Europeans on the Edge of Europe "isimli Erasmus +  Projemizin 3. Hareketliliği İtalya'da başladı.
Serüvenimiz 28.11.2015 Cumartesi günü erken saatlerde başladı.
Bizleri havaalanında karşılayan ev sahipleri,öğrencilerimize sıcak bir aile ortamı sunmanın ötesinde,kendimizi evimizde hissetmemizi sağladılar.
Pazar gününü İtalyan ev sahipleriyle geçiren öğrencilerimiz oldukça mutlu ve heyecanlılardı.
Projemizin 3. Hareketliliğinin etkinlik ve çalıştayları 30.11.2015 Pazartesi günü Türkiye,Norveç,İskoçya ve Letonya'da bulunan okullardan gelen tüm misafir öğrenci ve öğretmenlerin ve İtalyan ev sahiplerinin katılımıyla başladı.
Projemizin beş modülünden biri olan ekonomiyle ilgili çalıştaylar öncesinde İtalyan ekonomisinde büyük yeri ve önemi olan madencilikle ilgili bilgiler aldık.Bu kapsamda ziyaret ettiğimiz madencilik okulunda maden ocağı simulatörlerine girme fırsatını yakaladık.Daha sonrasında bizleri sınıflarında ağırlayan ilkokul öğrencilerinin "Avrupalı Olma" konulu sunumlarını izlerken eğlenceli dakikalar yaşayan öğrencilerimiz öğle yemeklerini yemek üzere "IPIA Iglesias" meslek okuluna doğru yola çıktılar.Burada bizlere yemek pişiren okul öğrencilerinin heyecanı ve misafirperverlikleri görülmeye değerdi.
Öğleden sonra gittiğimiz proje ortağı okulumuz Baudi di Vesme'de Avrupa Birliği konulu projelerin sunumunu yapan öğrencilerimiz proje ortağı beş ülkenin Avrupa Birliği konusundaki fikirlerini de öğrenme fırsatını yakaladılar.
Projemizin İtalya hareketliliği etkinlik ve çalıştayları tüm hafta boyunca devam edecek.

Ecco il link al sito, nel quale sono raccolte anche alcune foto:


Rosa Parks: un gesto che ha cambiato la storia

Rosa Parks seduta nel posto riservato ai bianchi
Oggi, a sessant'anni di distanza, mi piace ricordare il 1 dicembre 1955, giorno in cui, su un autobus dell'Alabama, Rosa Parks decise di non alzarsi dal posto riservato ai bianchi, dando inizio a una lotta non violenta che ha cambiato la storia dei diritti civili dei neri.
Voglio ricordarla con "L'autobus di Rosa", il bellissimo libro letto con la mia quinta del ciclo precedente e con l'incontro con il suo autore, Fabrizio Silei, avvenuto in occasione del Festival Tuttestorie del 2012.


"C'è un autobus che passa nella vita di tutti noi. 
Tu tieni gli occhi bene aperti: non perdere il tuo"



L’autobus di Rosa, pubblicato dalla casa editrice Orecchio acerbo, è un libro illustrato destinato a bambini da nove anni in su realizzato in collaborazione con Amnesty International. Il libro è scritto da Fabrizio Silei, autore di racconti e romanzi per bambini, ed è illustrato da Maurizio Quarello, disegnatore torinese.

lunedì 30 novembre 2015

Progetto Erasmus plus "Young Europeans on the Edge of Europe"

Questa mattina abbiamo vissuto un'esperienza veramente speciale. Abbiamo accolto nella nostra classe un gruppo dei ventotto studenti, ospiti del Liceo "Carlo Baudi di Vesme" con il Progetto Erasmus plus “Young Europeans on the Edge of Europe”.
Per noi è stata l'occasione per fare un viaggio virtuale in nuovi paesi, supportati da Google Earth. Ci siamo spostati in Scozia, Norvegia, Lettonia, Turchia, abbiamo individuato la posizione geografica rispetto alla Sardegna e curiosato nelle rispettive Capitali attraverso un breve tour fotografico.
Durante l'incontro con gli studenti, invece, abbiamo sperimentato l'uso della lingua inglese presentandoci, cantando per loro una canzone sulle nazionalità e condividendo alcuni materiali già preparati l'anno scorso per il nostro progetto eTwinning. L'attività si è conclusa con il gioco dei tappi che ha consentito ai bambini di farsi comprendere individuando tutte le possibili forme di comunicazione.
Una bella esperienza, certamente da ripetere.
Ringraziamo la referente del Progetto, ins. Donatella Congia, per averci offerto questa bella opportunità, e i colleghi e gli studenti dei paesi ospiti, ai quali auguriamo una felice permanenza.

Alle foto dell'incontro
Alla presentazione "Me and my town"

domenica 29 novembre 2015

Laboratorio didattico: "Paleontologi...si diventa"

Vi ricordo che venerdì 4 dicembre 2015 è programmata l'uscita didattica al Museo dei Paleoambienti Sulcitani E. A. Martel di Carbonia, per lo svolgimento del laboratorio didattico "Paleontologi... si diventa".
Si tratta di un'uscita con lo scuolabus che sarà effettuata in orario scolastico.
Di seguito, è possibile prendere visione della scheda completa elaborata dai Servizi educativi del Sistema museale di Carbonia.


sabato 28 novembre 2015

Il tragitto da casa a scuola

Per me, un momento fondamentale del mio essere insegnante, è il tragitto da casa a scuola. È il momento in cui, dopo essermi completamente implicata, ritorno al silenzio e rivedo ogni momento della giornata. I discorsi, le proposte, i bambini al lavoro, un litigio, le mie reazioni, lo sguardo di un bambino sul quale non mi sono soffermata abbastanza, il mio tono di voce, il mio intervento ormai stanco su una difficoltà... È il momento in cui mi faccio male e bene. Osservo e mi osservo. Io davanti alle scene della mia mattinata. Io davanti a me stessa, a riconoscere quanto lavoro devo ancora fare. È lì, in quella strada e in quel tempo, che ogni giorno riincontro le mie convinzioni. Riscelgo che insegnante voglio essere. Arrivo a casa che il silenzio è finito, e il mio pensiero è già su domani, con l'urgenza di trovare le strade che possano consentirmi di fare meglio.

Educare con felicità

"Una prova della correttezza della procedura educativa è la felicità del bambino".
Maria Montessori

sabato 21 novembre 2015

Ci mancherai, maestra Emanuela!

Carissimi bambini e carissimi genitori, non è questo il modo in cui avrei voluto darvi questa notizia, ma preferisco farlo ora perchè abbiate il tempo di parlarne anche a casa e di prepararvi. Da lunedì, maestra Emanuela non sarà più con noi perchè il suo posto è stato assegnato a una nuova insegnante.
Fermo restando che saremo felici di accogliere la nuova maestra, non posso nascondere il profondo dispiacere di dover assistere a questo cambiamento a due mesi dall'inizio dell'anno, due mesi nei quali ci siamo conosciuti e abbiamo affrontato insieme ogni piccolo momento del quotidiano.
Voi lo sapete già, ma voglio dirlo anche qui. Questi sono stati mesi belli. Maestra Emanuela è stata da subito parte di noi, facendoci il dono della completa condivisione delle scelte educative e didattiche, anche di quelle che, come sapete bene, ci connotano in modo forte e non sono facili da fare proprie.
Con lei è stato tutto semplice perchè ci ha accumunato il guardare i bambini con gli stessi occhi e il provare la stessa felicità nello sperimentare una didattica capace di lasciarli andare. 
Durante le nostre mattine, ci cercavamo con lo sguardo per condividere la gioia di osservare le tante forme della collaborazione, la scoperta di nuove strade per affrontare l'incontro con l'errore, o semplicemennte un abbraccio di solidarietà, una nuova conquista... 
E non basta. Emanuela è stata presente ad ogni inziativa e non si è risparmiata un attimo. Insieme, al mattino, entravamo in classe, pronte ad implicarci completamente per riemergere solo alla fine, stanche ma sempre felici e già pensando al giorno successivo.
Ci sono incontri fortunati, e questo è certamente uno di quelli. Nessuno di noi ha mai pensato Emanuela come insegnante di sostegno. Lei era Emanuela, e punto. Una risorsa preziosa che camminava accanto a tutti noi.
Un giorno mi ha detto delle parole che non dimenticherò mai. - Mi sento dentro un posto bellissimo in cui non mi bastano gli occhi per vedere la meraviglia.
Io non posso che ringraziarli i suoi occhi che, abituati ad altre realtà, hanno reso possibile una maggiore consapevolezza di quelle semplici scelte che, sommate le une alle altre, danno forma al nostro fare scuola nel quale io oggi credo con sempre maggiore convinzione.
Cosa dire? Provo il vuoto che si sente quando ci si deve staccare da una persona bella, e sono sicura che è così anche per tutti voi.
Una cosa è certa. Maestra Emanuela, come maestra Maria Efisia, troverà la nostra porta sempre aperta e sarà sempre nel nostro cuore.

Grazie per quello che ci hai dato, maestra Emanuela. Grazie per la persona che sei. Sono insegnanti come te che faranno migliore la nostra scuola. Fortunato chi ti incontrerà. 
Tanti auguri per il tuo futuro!

Promemoria attività

Cari bambini, vi ricordo che su Edmodo sono presenti le nuove attività: video per rinforzare la conoscenza dell'accento, esercizi con i numeri oltre il 1000 e addizioni/sottrazioni con il cambio.
La consegna scade il 24 novembre 2015.
Ne approfitto per ricordare che è ancora disponibile anche il puzzle per ricostruire l'Europa.
Buon lavoro!

Link diretti:
al video
alle consegne di matematica

"Io bullo": incontro con gli studenti del nostro Istituto


La mattina di oggi è stata ricca di emozioni. "Io bullo" era tra i ragazzi di Iglesias, per me tanti ex alunni, a portare il suo messaggio, a far spostare tutti un po' per osservare ogni cosa in modo nuovo.
A colpirmi molto, il grande bisogno di parlare. Bisogno che si è concretizzato in un attimo attraverso i numerosi foglietti tornati indietro con tante riflessioni che ci hanno consentito di aprire un confronto che chiede di continuare. 
Io, da insegnante nel corto e nella vita, sento il bisogno di confermare ai nostri studenti la volontà di conoscerli, di esserci per ognuno di loro, e di fare in modo che la scuola, che ha il privilegio di mettere insieme, smetta di separare e sappia unire, perché il confronto continuo e il fare insieme cancellino la competizione e diventino la forza da opporre a comportamenti capaci solo di distruggere. 
Voglio ringraziare ancora Christian Castangia, regista del corto, che, coinvolgendomi in questo progetto, mi ha fatto un grande dono.
Auguro a "Io bullo" un lungo viaggio, con tante scuole capaci di accoglierlo e tutti, studenti, genitori e insegnanti, disponibili a ripensarsi.



"Il bullo - Cronaca di vita e cyber bullimo", scritto e diretto da Christian Castangia, è un cortometratggio promosso dall'Associazione socio-culturale "Tutto Cambia" di Iglesias, in collaborazione con la ditta di fotografia e produzione video "Lux Photo Art" (Claudia Nirakita Giuseppetti e Alessandro Pintus).

Le stelle marine e il bambino scalzo

Ho voluto chiudere la settimana leggendo per i bambini questa breve storia e invitando ognuno di loro a rileggerla a casa.
Cambiare le cose è possibile. Questo è il messaggio che volevo che portassero con loro. Non l'impotenza. 
Noi siamo scuola. La scuola lavora per il futuro. 

Le stelle marine e il bambino scalzo

Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d’acciaio aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placò e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell’agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche delle troupe televisive per filmare lo strano fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle marine. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All’improvviso, il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell’acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustrata di cemento, un uomo lo chiamò: -Ma che fai ragazzino?-.
-Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia- rispose il bambino senza smettere di correre.
-Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia; non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!- gridò l’uomo. -E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!-.
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: -Ho cambiato le cose per questa qui!-.
L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua.
Qualche minuto dopo erano in cinquanta, cento, duecento, centinaia di persone che buttavano stelle di mare nell’acqua.
Così furono salvate tutte.

Mi è stato impossibile recuperare l'autore della storia, se qualcuno lo conoscesse, vi prego di segnalarcelo. 

Domani in città

Domani - sabato 21 novembre, viene riproposta in città la proiezione di "Io bullo - Cronaca di vita e cyber bullismo" regia di Christian Castangia.
Questa volta i destinatari saranno studenti, famiglie e insegnanti delle classi seconde e terze della Scuola secondaria di 1° grado del nostro Istituto, con l'obiettivo di incoraggiare la discussione sul tema e offrire strumenti utili a riconoscere i danni emozionali, psicologici e fisici effetto del bullismo.
Il corto è promosso dall’Associazione Socio-culturale “Tutto Cambia”, in collaborazione con la ditta di fotografia e produzione video “Lux Photo Art” (Claudia Nirakita Giuseppetti e Alessandro Pintus).

L'appuntamento è per le ore 11.30 alla Sala Lepori.

Consiglio di interclasse: convocazione

Informo che in data lunedì  23 novembre 2015 è convocato, alle ore 14.30 (riunione tecnica), e alle ore 15.00 (riunione con i genitori), il Consiglio di Interclasse per discutere i seguenti punti all'ordine del giorno:
  1. Lettura e approvazione del verbale della seduta precedente.
  2. Programmazione didattica-educativa della classe.
  3. Piano didattico personalizzato per gli alunni DSA-BES (solo classi/sezioni interessate).
  4. Attività di orientamento.
  5. Insediamento dei rappresentanti dei genitori neoeletti.
  6. Varie ed eventuali.
Colgo l'occasione per ringraziare Debora Cavalli per aver rinnovato la sua disponibilità ad assumersi l'incarico di rappresentante dei genitori, che la sta vedendo impegnata, ormai da tre anni, ad assicurare una collaborazione continua e la costruzione di una proficua alleanza educativa, sempre attenta al pieno coinvolgimento di tutti.

Rinnovo del Consiglio di Istituto: esito votazioni

Si comunica che sono stati resi noti i nomi dei rappresentanti eletti nel Consiglio di Istituto della nostra scuola per il triennio 2015/18 (vedi). Tra questi, per la componente genitori, è risultata eletta anche Isabella Ongarelli, genitore della nostra classe, alla quale rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, certa che saprà offrire un contributo puntuale e qualificato, rinnovando la preziosa collaborazione che ha espresso in ogni occasione della vita scolastica.

venerdì 20 novembre 2015

Il diritto al gioco: la nostra indagine


Come vi abbiamo già raccontato, quest'anno, all'interno del percorso dedicato ai Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, abbiamo deciso di occuparci del diritto al gioco.
La settimana scorsa è stata destinata a riportare alla memoria il lavoro svolto l'anno precedente, per poi avviare le nuove attività. Organizzati in gruppo, pertanto, abbiamo elaborato un questionario che abbiamo proposto ai compagni di tutte le classi della scuola (centouno), fatta eccezione per le classi prime.
Questa settimana è stata la volta di raccogliere ed elaborare i dati, prima classe per classe (con un lavoro manuale, svolto sempre in gruppo) e poi  mettendo insieme i dati dell'intera scuola (questa volta con l'aiuto del computer). É stato emozionante osservare i bambini leggere e commentare i questionari uno ad uno, dettare i dati ai compagni incaricati di registrare e vederli fermarsi a riflettere davanti a qualche incongruenza. E ancora vederli contare e tradurre i dati in grafici fino ad accorgersi, con naturalezza, che questi sono davvero uno strumento comunicativamente efficace.
Per concludere, non poteva mancare l'importante fase della "restituzione". Perciò, questa mattina, i bambini sono tornati nelle classi per far conoscere i risultati dell'indagine, consegnando a tutti i compagni il foglio contenente i sei grafici realizzati.
Si è trattato di un lavoro davvero interessante, che ha coinvolto i bambini in un percorso trasversale di cui hanno vissuto completamente ogni passaggio.
Condividiamo i risultati anche qui, lasciando a voi le riflessioni. Nella lettura, dovete tener conto che, dove era necessario, abbiamo dato la possibilità di inserire più risposte.
Sempre questa mattina, nella volontà di onorare questa importante giornata, ci siamo fermati sulle scene del breve video dell'Unicef, tratto dal film di animazione "Iqbal, bambini senza paura" che sta uscendo nelle sale proprio in questi giorni. In questo modo, sperando di poter assistere alla proiezione quanto prima, abbiamo iniziato ad avvicinarci alla storia di questo piccolo grande bambino, divenuto in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile.
Grazie a Iqbal, abbiamo riflettuto sul fatto che tanti bambini al mondo, ancora oggi, vivono privati di due diritti fondamentali, quello al gioco e quello all'istruzione, proprio perché costretti a lavorare. Questa riflessione ci ha riportato anche alla storia di nonna Doloretta (la bisnonna di Matteo) che, proprio lunedì, ci ha raccontato di un'infanzia che non conosceva tempo per il gioco.
Abbiamo così imparato una cosa molto importante: ciò che per noi appartiene al passato, in molti luoghi è parte del presente. 

Indagine: cartella completa (questionario, tabella, grafici)
Alle foto (momenti della raccolta, elaborazione e rappresentazione grafica dei dati)

Minibasket a scuola

Questa è stata una settimana particolarmente intensa che non ci ha consentito di soffermarci a condividere tutti gli stimoli e le numerose attività svolte. Tuttavia, anche se in ritardo, ci tengo particolarmente a fermarmi a ringraziare Massimo Era, il papà di Chiara, con il quale lunedì 16 novembre abbiamo avviato il percorso di minibasket, attività che ci vedrà impegnati, di norma, per due ore ogni quindici giorni.
Sin dal primo incontro, con la presentazione dell'attività alla classe, i bambini hanno espresso subito una grandissima motivazione e la voglia di mettersi in gioco con una competizione positiva.
Da parte mia, la gioia di aver trovato nelle parole di Massimo la conferma che il minibasket è lo sport giusto per noi perchè mette al primo posto proprio la collaborazione e lo spirito di squadra.
Da parte di tutti noi, voglio dare ufficialmente il benvenuto a Massimo, felice di poter contare su una nuova figura che contribuirà alla formazione dei bambini.
Con gioia, mi sento di dire che questa banca dei talenti ci sta rendendo sempre più ricchi!



Noi genitori: Comprendere è difficile, conoscere è necessario

Qualche giorno fa, nel post di maestra Enrica, abbiamo letto come i nostri bambini, lunedì, hanno aperto la loro porta, quella della loro classe. Segno di accoglienza e solidarietà, segno di voler rivolgere il loro cuore verso le cose del mondo, verso i drammatici avvenimenti accaduti a Parigi.
Così, quel mondo, accompagnato da maestra Enrica, ancora una volta è potuto entrare in aula, accolto dalla curiosità, dalla sensibilità, dalle emozioni e soprattutto dalle domande attente e precise dei bambini. 
Poi, come capita spesso, quel mondo viene portato a casa e la riflessione vissuta insieme ai compagni e alla maestra diventa riflessione per tutta la famiglia. 
Tutto viene raccontato, ripercorso e spiegato, partendo proprio dalle domande.
- Perché quelle persone vogliono uccidere? Perché lo fanno? Quelle persone senza anima le possiamo incontrare ovunque? Perché è così difficile capire che la diversità è ricchezza? Chi può fermare tutto questo che sta accadendo? Io posso? Perché nel loro cuore c’è tanto odio e cattiveria? Perché non capiscono che stanno uccidendo il futuro, il nostro futuro? Per fermare quelle persone, altre persone dovranno ucciderle? Allora, come si può dimostrare e far capire che uccidere è sbagliato? Perché quelle persone dicono di uccidere in nome di Dio, se Dio è amore?
Non so quante di queste domande siano state affrontate in classe, e quante siano sopraggiunte mentre mio figlio mi racconta, so solo che ascoltandolo, con grande commozione e meraviglia mi rendo conto che tutte le risposte le ha già trovate in classe, in un dialogo e confronto aperto, vero, sincero, semplice e rassicurante, dove la maestra ha semplicemente e delicatamente accolto e guidato la riflessione di tutti, i sentimenti, le emozioni, i pensieri di ciascun bambino. Nessuno giudica, nessuno condanna, ma tutti insieme cercano di capire…fin dove sia possibile farlo…
E proprio perché la riflessione di classe diventa riflessione per tutta la famiglia, ecco giungere un’altra domanda.
- Un giorno, tutto questo potrà mai finire?
- Non lo so. L’unica certezza che ho è quella che non dobbiamo farci vincere dalla paura, che non dobbiamo mai perdere la fiducia e la convinzione che il mondo può camminare verso l’unità, e superare gli scontri e la violenza. Confidare che un giorno si possa raccogliere il grido di dolore e la rabbia di questa umanità e trasformarli in nuova speranza. Credere nella via del dialogo, dell’accoglienza e del rispetto dell’altro, chiunque esso sia e di qualunque provenienza, credo religioso e appartenenza etnica. Questa si chiama tolleranza, si chiama convivenza: rispettare le idee altrui, capire prima di discutere, discutere prima di condannare. Per farlo dobbiamo partire prima di tutto da noi stessi, dalle nostre azioni quotidiane, a casa, a scuola, con gli amici.
Io non posso garantirti che un domani tutto questo finirà, la vita è sempre un rischio. Posso però insegnarti che spetta a tutti noi salvaguardare un futuro di speranza, un futuro desiderabile. Ripeto, la speranza è l’unica vera eredità che io possa lasciarti. E lo voglio fare già da ora.
Allora grazie maestra Enrica, che quel mondo possa trovare sempre la porta aperta della nostra aula e che possa trasferirsi nelle nostre case, perché a volte comprendere è tanto difficile, ma conoscere è davvero necessario.

lunedì 16 novembre 2015

Grazie nonna Doloretta!


Impossibile chiudere questa giornata senza ringraziare la bisnonna novantenne di Matteo, nonna Doloretta, che, accogliendo il nostro invito, oggi è venuta in classe per sottoporsi a una nostra intervista.
Un incontro importante che ci ha fatto conoscere una vita molto diversa dalla nostra, quando i bambini non avevano tempo per giocare, quando le case erano essenziali e non avevano acqua corrente nè energia elettrica, quando per comunicare bisognava attendere una lettera anche per mesi, quando la scuola era luogo di grande severità e si praticavano punizioni molto dure. Non sono mancati neanche i racconti della guerra, della fame subita e della tanta paura quando era necessario correre a nascondersi nei rifugi al suono delle sirene.
Grazie, nonna Doloretta, per la tua disponibilità e generosità nel raccontare. Grazie per essere stata una splendida fonte orale che ha consentito ai bambini di approfondire la conoscenza dei cambiamenti della vita quotidiana nel tempo. Siamo davvero felici di averti conosciuto.
Un forte abbraccio e auguri di cuore per tutto!