venerdì 31 ottobre 2014

Incontro con i genitori

Vi segnalo l'inserimento nel calendario di un nuovo impegno per martedì 4 novembre 2014: incontro con i genitori.
Non mancate!

Rappresentanti dei genitori: proclamazione eletti

Vi informo che in data 28 ottobre 2014, la Commissione elettorale ha proclamato gli eletti ai Consigli di classe, interclasse e intersezione.
Per la nostra classe è risultata eletta la Sig.ra Debora Cavalli, che ringraziamo per la rinnovata disponibilità.
Grazie Debora! Non ci resta che augurarci... buon lavoro!

giovedì 30 ottobre 2014

Angelica e is Animeddas

Succede che da pezzi di strada insieme, buoni pezzi, nascano collaborazioni preziose. Così è stato con Annalisa Cani, l'educatrice professionale che ha lavorato con noi lo scorso anno. Una persona che "si è confusa con noi" e, nonostante una presenza di sole sei ore settimanali, ha condiviso le scelte educative e formative e ha preso parte a tutti i momenti importanti della vita di classe. 
L'altro giorno un dono. Un dono fatto di parole... una storia scritta da lei per accompagnare i bambini dentro le nostre tradizioni della festa di Ognissanti.
E' stata delicata Annalisa. Ci ha portato nella vita di una bambina sarda, trasferita in America all'età di due anni. Angelica, così si chiama, cresce con una mamma che non ostacola i suoi festeggiamenti di Halloween con i compagni di scuola, ma mantiene la memoria delle tradizioni del paese di origine raccontandole alla sua bambina. Poi la fa viaggiare per il suo decimo compleanno. La fa tornare in Sardegna proprio per la festa di Ognissanti, ed è qui che incontra altre tradizioni. 
Si scoprirà a preparare is pabassinas con la nonna, a sistemare vicino alle finestre le zucche intagliate, a mettere in tavola la zuppa per nonno Tore, morto quando lei aveva solo un anno. Andrà in cimitero a portare i fiori e, indossando un vecchio cappottino bianco della mamma, uscirà con i suoi cuginetti a chiedere su beni po s'anima nelle case del paese.
Un racconto che non lascia fuori niente, che mette a disposizione tanti elementi per mettere in relazione le due feste (Halloween e Ognissanti).

Grazie "maestra" Annalisa, hai fatto a tutti noi un bellissimo dono. Adesso il racconto è dentro la casa di ogni bambino. Lo leggeranno in famiglia e racconteranno tutte le loro piccole grandi scoperte.
Forse, prima o poi, qualcuno di loro sentirà il bisogno di fermarsi a preparare delle lanterne con le zucche o con le arance, di apparecchiare la tavola per i defunti e, magari, di indossare degli stracci bianchi per andare a cercare "su beni po s'anima".

Un contributo lo abbiamo dato. Adesso, se i bambini lo desiderano, lasciamoli ai divertimenti di Halloween. Le contrapposizioni non costruiscono amore. La voglia di conoscersi va coltivata con delicatezza, proprio come ci ha mostrato "maestra" Annalisa.

"Angelica e is Animeddas", racconto di Annalisa Cani


Come va con i compiti per casa?


Vi ricordo che su Edmodo è presente un'indagine per conoscere il punto di vista dei bambini sulla quantità dei compiti assegnati a casa e su quanto questi incidano sul tempo libero da dedicare a riposo e gioco.

Noi genitori: "Ho perso le parole"

Sono giorni che cerco di trovare risposta alla mia inquietudine, che cerco di trovare le parole per esprimere le mie emozioni, il mio stato d’animo, ma talvolta le situazioni sfuggono al controllo e la vita scorre veloce, non aspetta nessuno, e io non riesco a fermare la corsa, non riesco a fermarmi un attimo con me stessa, a fare deserto dentro di me.
Forse ho solo perso le parole.....Ma una canzone continua a disturbare i miei pensieri..... ...forse ho ancora sonno ma mi chiaman forte, entra nel gioco e gioca la tua parte; si sa non è ancor nato chi goda l’avventura, guardando il mondo dietro al buco di una serratura!!!...... La canzone del mio clan, la canzone dell’impegno.
Avevo vent’anni e volevo mettermi in gioco per lasciare agli altri un mondo migliore.
E poi la vita ti sorprende ancora: ecco, le parole hanno trovato me.....
Ore 8:45 di un lunedì mattina qualunque, mi trovo a fare la fila in banca per lavoro e nell’attesa comincio a sfogliare Il Sole 24 Ore e vengo colpita da un articolo di Paola Mastrocola, che invito tutti a legge e di cui riporto alcuni passaggi:
UNA COSA BELLA INFINITAMENTE TRISTE – Il Ministero dell’Istruzione promuove le prime Giornate Nazionali della Lettura nelle scuole di ogni ordine e grado. Saranno adesso il 29, 30 e 31 ottobre. Vuol dire che in ogni scuola d’Italia, elementari, medie e superiori, si leggerà qualcosa ad alta voce, per un certo tempo, ogni giorno per tre giorni, e senza valutazione. Cioè non si darà il voto agli studenti per come leggono o per quanto capiscono del senso di quel che leggono, non si chiederà loro alcunché, notizie sull’autore o commenti critici sull’opera. Niente interrogazioni, niente schede di lettura. Si leggerà e basta.
E’ un’iniziativa certamente encomiabile. E’ bene che si legga nelle scuole, ed è bene che si legga e basta. La lettura è fine a se stessa. E’ una fascinazione, una bellezza che arriva all’anima. E non si può interrogare l’anima.

..........

Ben vengano dunque le tre giornate, ne sono lieta. Ma anche infinitamente triste. Intanto nella nota ministeriale leggo: <Al fine di stimolare negli studenti il piacere della lettura>. Stimolare il piacere negli studenti? Ma siamo matti?
E poi la costrizione. Possibile che per far leggere nelle scuole ci voglia l’imposizione del Ministero? Molti insegnanti, da sempre, leggono in classe ad alta voce, anche solo qualche minuto al giorno. Conosco personalmente alcune bravissime maestre di Pavia, e alcune colleghe di liceo, a Foggia, che lo fanno da anni. Ma di certo, se il Ministero ha pensato a un’imposizione, vuol dire che questi insegnanti-lettori, al di là di quei pochi che ognuno di noi può conoscere, non sono poi così tanti.

..........
 
Strano. In generale, chi insegna dovrebbe amare molto i libri. E chi ama i libri, dovrebbe naturalmente sentire il desiderio di leggerli a chi ha intorno. Leggere in gruppo ad alta voce crea una magia, un tempo sospeso. Se poi il gruppo è una classe, ne nasce un momento non scolastico, sganciato dalla perversa routine spiegazione-interrogazione. Si sta semplicemente insieme a leggere. La classe diventa un teatro, un prato, una spiaggia, o il salotto di casa. Diventiamo, tutti noi insegnanti e allievi, semplicemente gente che si ritrova a leggere un bel libro, a farsi portare lontano dalle parole, dalla voce. Fosse sempre e ovunque così, la scuola cambierebbe, perché le persone cambierebbero. Dieci minuti, un quarto d’ora, non di più. Ma ogni giorno. Son convinta che i ragazzi comincerebbero a pensare che ci possono stare anche i libri, nella loro vita, e smetterebbero di considerarli oggetti alieni.
Così, di fronte alle tre giornate di lettura coatta, mi permane una tristezza. Mi sembra artificioso, esagerato. Esibito, ecco. Come se i lettori fossero una minoranza negletta, che ha bisogno di urlare i suoi diritti.

..........

La lettura non ne ha bisogno. E’ un gesto schivo, riservato. Non vuole rumore, frastuono intorno. Preferisce passare inosservata.
Certo, col rischio che nessuno sappia mai che in certe scuole, in certe classi, succede che qualcuno prenda in mano un libro e ad alta voce, dieci minuti al giorno, lo legga.
Pazienza, avverrà in silenzio, in incognito. Molto orgogliosamente, questo sì, ma in sordina. Senza clamore, senza comunicati stampa.
Per il puro piacere (non stimolato!), di leggere. (da il Sole 24 Ore del 26 ottobre 2014)
Vorrei aggiungere che per poter insegnare e trasmettere ai bambini l’amore per la lettura, la curiosità che stimola la voglia di conoscenza, questo stesso amore bisogna custodirlo dentro se stessi, bisogna averlo provato, almeno un giorno nella vita.
Una maestra un giorno scrisse: ".....Non è facile dirlo a parole, ma sono un’insegnante felice e orgogliosa dell’appellativo di “maestra”. Accogliere quello che i bambini sanno portare, entra in rapporto di dialogo costante con il mio progetto didattico. Così che ho spento il motore e accompagno i bambini in un viaggio a vela. Ho scelto la lentezza che accoglie, che utilizza tutti i sensi, che del vento contrario fa risorsa per trovare nuove strategie".
Queste parole hanno stregato, da allora, la mia anima ed illuminato la via.
Quella maestra, Enrica Ena, è oggi, la maestra di mia figlia.
Grazie Enrica, per tutte le letture da te lette ad alta voce in classe.....

Simona Banci

Mario Ambel in "Parliamo di valutazione"

Pubblico le slide che hanno accompagnato l'intervento di Mario Ambel, direttore di Insegnare - rivista del CIDI, proposto nel seminario "Parliamo di valutazione", svolto a Roma il 2 ottobre c/o l'I.T.I.S. Galileo Galilei.


"Quanto facilmente dimentichiamo che ogni valutazione dell'allievo dovrebbe essere, in effetti, un programma educativo in sintesi, cioè dovrebbe contenere spunti e indicazioni circa l'opera educativa ulteriore da svolgere nei suoi riguardi! Invece noi ci preoccupiamo piuttosto di sanzionare con i nostri voti e giudizi astratti criteri generali, che riteniamo socialmente "utili': invece di aiutare ogni individuo a trovare la strada di un suo armonico sviluppo, che è poi la sola cosa che anche socialmente conti davvero." (Visalberghi, 1975)

domenica 26 ottobre 2014

Noi genitori: "L'altro, un altro me"

Un momento di pausa. Apro il blog. Vediamo cosa c’è di nuovo in classe…
Ecco un video. Lo vedo. Lo rivedo ed ecco riaffacciarsi le immagini ed emozioni di un’altra faticosa, anzi, faticosissima giornata.
In appena un minuto di video è racchiusa una grande lezione di vita. 
L’altro diventa un’opportunità, anzi l’unica opportunità...per cambiare, per migliorare, per vivere. 
Possiamo avere a disposizione capacità, strumenti, convinzioni, ma si riconoscono e acquisiscono valore solo attraverso l’altro. Solo se apriamo la nostra mente alla collaborazione con tutti coloro che si adoperano per un medesimo fine, tutto prende forma…tutto prende colore. Tutto ha un senso.
Solo se siamo disposti ad aprire il nostro modo di pensare perché sia pronto ad accogliere i molteplici punti di vista diversi dai nostri, allora si è veramente pronti a costruire insieme. Per camminare verso un unico traguardo, da raggiungere nello stesso momento proprio perché nessuno, ma proprio nessuno, rimanga fuori.
Questo è quello che hanno imparato i nostri figli fino ad oggi nel loro percorso scolastico.
Questo è quello che respirano i nostri bambini ogni giorno in classe. Che ciascuno è rispettato e ha trovato il suo posto.
Mentre scrivo mi viene in mente questo racconto. Come sempre io porgo…poi ad ognuno la sua riflessione…
“L'altro giorno ho visto una formica che trasportava una foglia enorme. La formica era piccola e la foglia doveva essere almeno due volte il suo peso.
Ora la trascinava, ora la sollevava sopra la testa. Quando soffiava il vento, la foglia cadeva, facendo cadere anche la formica.
Fece molti capitomboli, ma nemmeno questo fece desistere la formica dalla sua impresa. L'osservai e la seguii, finché giunse vicino a un buco, che doveva essere la porta della sua casa.
Allora pensai: "Finalmente ha concluso la sua impresa!". Mi illudevo. Perché, anzi, aveva appena terminata solo una tappa.
La foglia era molto più grande del foro, per cui la formica lasciò la foglia di lato all'esterno ed entrò da sola. Così mi dissi: "Poverina, tanto sacrificio per nulla".
Ma la formichina mi sorprese. Dal buco uscirono altre formiche, che cominciarono a tagliare la foglia in piccoli pezzi.
Sembravano allegre nel lavoro. In poco tempo, la grande foglia era sparita, lasciando spazio a pezzettini che ormai erano tutti dentro il buco.”
Grazie sempre Maestra Enrica per questi spunti di riflessione…

Isabella Ongarelli (Isa)

La Memoria del Gusto

Quest'anno, tra le nostre attività, abbiamo programmato di esplorare il percorso "Dal chicco al pane". Ieri, in città, ci è venuta incontro una mostra che, in qualche modo, ha permesso di iniziare a costruire la curiosità verso questa scoperta. 
Non potevamo non accogliere... 
Sotto, due scatti della nostra visita alla mostra "La Memoria del Gusto", organizzata dalla Pro Loco presso il Chiostro di San Francesco. 


sabato 25 ottobre 2014

Collaborazione versus competizione

Voglio portare qui questo video. 
Non importa con quale scopo sia nato. Importa ciò che dice sulla cura e aiuto dell'altro, sulla collaborazione.
Collaborazione versus competizione. A scuola prima di tutto, perchè è l'unica strada perchè nessuno resti fuori.

Nuove attività: matematica


Pronti per le nuove attività? 

Su Edmodo vi aspettano attività di rinforzo con l'uso di specifici software didattici: coordinate, addizioni e lettura di numeri rappresentati sull'abaco.
Buon lavoro!

venerdì 24 ottobre 2014

A proposito dei voti...

Due giorni fa una nostra mamma ha scritto sul blog di classe una riflessione a proposito dei voti. Ieri, questa lettera è stata accolta dal "Paniere", il blog dei lettori di insegnare, curato da Gloria Calì, con un accompagnamento che ci ha commosso per lo sguardo poggiato sull'alleanza educativa costruita con i genitori: "E' semplice, è gratis, è darsi la mano per il bene dei bambini".
Vi invito alla lettura del post, che rimanda alla lettera, e del commento di Mario Ambel, direttore di Insegnare, rivista del CIDI.
A proposito dei voti, ho sempre saputo chiaramente da che parte stare, anche da sola, qualunque vento soffiasse. Troppo lontani dalla mia idea del costruire il sapere in collaborazione, avendo cura l'uno dell'altro, senza buttare fuori nessuno.
Oggi con voi genitori accanto, è davvero un'altra cosa.
Con gratitudine a Isabella Ongarelli.

https://ilpanierediinsegnareonline.wordpress.com/2014/10/23/professione-genitore/

giovedì 23 ottobre 2014

Voglio ricordarlo, con gratidudine... 

Gianni Rodari, 23 ottobre 1920

Elezioni del 24 ottobre: rettifica orario

Vi informo che la conclusione delle votazioni per l'elezione dei rappresentanti dei genitori per i Consigli di interclasse è programmata per le 19.30 e non per le 19.00 come inizialmente comunicato. Si veda evento sul calendario
Grazie per l'attenzione.

Pensiero di fine giornata

Voglio chiudere questa intensa giornata dicendovi che oggi eravate meravigliosi alle prese con il check in coppia. Da soli, a confrontarvi sui compiti, a cercare le differenze e capire quale fosse l'errore per mettere il puntino e poi correggere. Io presente e assente.
Voi non lo sapete, ma spesso mi fermo a guardarvi mentre lavorate insieme, e quelli sono i momenti più belli del mio lavoro. Sezioni di vita di classe.
Non importa cosa passa fuori, noi sappiamo che cosa c'è dentro. Ci siete voi, tutti interi che lavorate motivati e sereni, mettendo in campo tutto quello che siete, con il sorriso, senza mai lamentare stanchezza.
Vi voglio bene bambini. Ancora una volta spero solo di essere alla vostra altezza.

mercoledì 22 ottobre 2014

Noi genitori: "Da genitore... a genitore..."

Mi permetto di usare, quasi invadere, questo spazio. Oggi, a conclusione di una giornata davvero emotivamente faticosa, voglio porgere a tutti voi genitori una breve riflessione (anche se confesso vorrei dire tanto…).
Lascio a voi la libertà di accoglierla.
Inizio subito con una citazione: “Quando un arciere scocca una freccia senza traguardi agonistici, mette in mostra tutta la sua abilità. Se c’è in palio una medaglia di bronzo, comincia a diventare nervoso. Se si tratta di una coppa d’oro, diventa cieco, vede due bersagli e si deconcentra. La sua abilità è sempre la stessa, ma il premio lo rende più preoccupato di vincere che di tirare con l’arco. La tensione della vittoria lo indebolisce”.
Avete capito bene. Sto parlando del voto. Di quel numeretto che sta facendo inciampare i nostri bambini (e anche un pò noi genitori) che fino ad oggi hanno vissuto il loro percorso scolastico con gioia, chiarezza, libertà, emozione, passione, curiosità, entusiasmo e serenità. Tutte sensazioni che non devono essere assolutamente spente, offuscate, ma al contrario alimentate. Sempre. Eppure, personalmente, penso che il voto, invece, rischia di fare proprio questo: soffocare fino ad arrivare a spegnere.
Perché il voto crea ansia, diventando così l’unica cosa importante e portando i bambini a fare qualsiasi attività non più per piacere, ma per dovere, con l’aspirazione del “buon” giudizio, con una tensione verso il risultato che annulla il piacere del compito e del fare…oltretutto INSIEME. Il voto toglie quella sana voglia di imparare e crescere. Il voto rende definitivo il risultato della prova. Il voto porta il bambino ad identificarsi in un numero invece di identificarsi in se stesso. E poi… entriamo in scena noi genitori dove iniziamo, inevitabilmente, quasi senza accorgercene, la nostra rincorsa al “buon voto” innescando così il fenomeno della competizione, mettendo i nostri figli in una posizione scomoda: quella di non deluderci perché possono fare sempre meglio, sempre di più.
No, io non ci sto…lasciamo che i nostri bambini facciano quello che possono fare, che sanno fare. Fidiamoci di loro e di chi, da sempre, crede in loro…
Rivolgo, a questo punto, un piccolissimo pensiero alle maestre. Sono convinta che il loro non è un lavoro…è un mestiere e un mestiere è un arte. La maestra dunque è un ARTISTA capace di modellare una relazione educativa/didattica che permette ai bambini, i protagonisti, di stare bene a scuola. Un artista capace di ricrearsi, reinventarsi, ogni volta che si manifesti la necessità. Un artista che è consapevole che per creare un’opera d’arte bisogna, alle volte, uscire dagli schemi con consapevolezza, originalità…e coraggio.
E ci sono maestre che in questo riconoscersi artiste ci credono, fermamente...e noi ne conosciamo prima di tutto una, Maestra Enrica, insieme a chi ha condiviso con lei, da subito, una scelta educativo didattico che a mio parere ha portato a risultati vincenti.
Ecco, come ho iniziato, ora finisco con un’altra citazione di Daniel Pennac che racchiude in se tutto.
“Il Voto, la malattia infantile dell'educazione. Il voto è la sorgente della paura preventiva, quella che ci portiamo dietro e che non se ne va più. Il voto è la valutazione. E’ il giudizio. E’ il sospetto che si annida dentro l'alunno, dentro il maestro. Il voto è la vergogna dell'essere somaro. E genera la vergogna dei genitori. E’ la vergogna e la resa di un insegnante. E’ per ultimo la resa di un’intera società. Che finisce solo per preoccuparsi dell'identità, dell'immagine. Di un fantasma”.
Questo non vuol dire che i nostri figli non saranno mai messi difronte a un voto, a un giudizio…ma non ora…c’è tempo per questo. Il nostro compito, nel frattempo, è fatto solo di motivazione e di stimolo.
E se qualche genitore, invece, ha fretta e ritiene che sia corretto introdurre il voto nel percorso scolastico del proprio figlio, allora sia veramente CAPACE di spiegare cosa ci sia dietro ad un voto, dando il giusto valore, significato e peso a tutto.
Isa

Per una maestra speciale... Auguri!

A te, maestra Maria Efisia, i nostri auguri carichi di bene. Sei nel nostro cuore!

domenica 19 ottobre 2014

Sistema museale del Comune di Carbonia: tavola rotonda

Condivido con piacere questo invito, rivolto a Dirigenti scolastici e personale docente, da sempre convinta che la nostra storia debba entrare a far parte del curricolo verticale muovendo da percorsi sul territorio e attività laboratoriali meno estemporanei.
L'incontro sarà occasione per discutere proposte, esigenze e ragionare su eventuali criticità.

sabato 18 ottobre 2014

La Lim si fa finestra sul mondo

Oggi in classe ha fatto il suo ingresso Google Earth e, come sempre accade, il primo incontro con questo utilissimo software ha prodotto nei bambini infinita meraviglia e tanta voglia di scoperta, talmente tanta che se avessimo dato retta, avremmo passato la mattina a girovagare nel pianeta.
Ma la nostra è stata una ricerca mirata: un tour per vedere la posizione esatta dell'isola di Tristan da Cunha e poterci "avvicinare" un po'. Sì, perchè nel nostro planisfero era davvero troppo piccola...
Perchè proprio Tristan da Cunha? Qualcuno se lo starà certamente chiedendo... 
Il punto è che i primi di ottobre, nello spazio Edmodo riservato ai soli bambini (spazio ricreazione), ha fatto il suo ingresso Tommy Repetto (detto Testone), un bambino che vive proprio in quest'isola dell'Oceano Atlantico meridionale (l'unica abitata dell'arcipelago dal quale ha preso il nome). Lui ogni giorno entra su Edmodo e dialoga con la classe, raccontando un po' alla volta qualcosa di sè e della sua vita e facendo nascere tante curiosità.
Grazie a Tommy, la voglia di conoscere "altro mondo" si è fatta più forte. I bambini ora iniziano a pensare che ci sono luoghi e modi di vivere diversi dai loro. E si sà, quando la curiosità di un bambino si accende, il compito di noi adulti non può che essere quello di soddisfarla e alimentarla. 
Questo primo tour con Google Earth è stato un buon inizio.

Prevenzione pediculosi

Vi invito alla lettura della Circolare n. 26 del 9 ottobre 2014 pubblicata nel sito d'Istituto.

venerdì 17 ottobre 2014

Incroci fortunati

É capitato che nel periodo estivo, girovagando sul web, mi sia trovata a curiosare nelle esperienze di una classe prima di Ancona che mi hanno subito colpito per i numerosi elementi di contatto con il nostro fare scuola. Classe su Edmodo, sviluppo di molteplici attività e utilizzo di risorse integrate per accendere la curiosità verso gli apprendimenti, superamento dei limiti definiti dallo spazio e dal tempo scuola.
Ma non solo. Anche qui, genitori e docenti che lavorano sull'incontro e camminano insieme.
É nato immediatamente il bisogno di cercare un contatto con questa insegnante, Laura Ciarmatori.
Non è stato subito facile trovarsi, ma il Gruppo docenti italiani su Edmodo ci è venuto in aiuto e ha permesso alla nostra motivazione di dialogare.
Da questo "incrocio" è nata l'idea di aprire una classe comune sull'ambiente di apprendimento, nella quale trovare momenti in cui far incontrare i nostri percorsi. Sardegna-Marche, Iglesias-Ancona.
Per ora ci sono tanta motivazione e disponibilità, il resto è in costruzione. Ma volevo che sapeste fin d'ora che nei prossimi mesi i bambini non saranno alunni solo della seconda A, ma anche della seconda C(on), dove saremo molti, molti di più. E si sa: essere in tanti è un'opportunità.

Nuova attività: italiano

Vi informo che su Edmodo è disponibile la nuova attività.
Si tratta ancora di un lavoro sulle frasi. Questa volta un breve esercizio di produzione facendo attenzione alle caratteristiche di correttezza delle frasi: le parole devono avere un ordine che le renda comprensibili, deve essere espresso il soggetto (di chi/di che cosa si parla) e il predicato (ciò che si dice del soggetto: che cosa fa, cosa è o come è).
Buon lavoro!

lunedì 13 ottobre 2014

Giocando con la storia

La seconda parte della mattinata di oggi è stata dedicata a consolidare l'ordinamento cronologico dei fatti.
La scorsa settimana i bambini si sono preparati al lavoro con due proposte predisposte su Edmodo, il nostro ambiente di apprendimento. La prima proponeva dieci immagini riferite alle loro esperienze dell'anno precedente e li invitava a scrivere una didascalia per ognuna; la seconda prevedeva un gioco di abbinamento esperienza/mese dell'anno.
Oggi è stato il momento di svolgere lo stesso lavoro in gruppo. Ai bambini sono state consegnate le carte plastificate delle dieci esperienze e le relative didascalie. Quindi sono stati invitati a svolgere le attività sotto forma di gioco di squadra, partendo al via del fischietto. La prima consisteva nell'abbinare la didascalia alle foto; la seconda nel mettere le carte in ordine cronologico.
Viste le attività introduttive proposte in piattaforma, i materiali costruiti sulle esperienze personali e la motivazione data dal gioco, l'attività è stata velocissima. L'unica difficoltà è stata tutta legata alla capacità di mettersi d'accordo, senza imporre, ma argomentando (importante competenza da costruire) per dare alle esperienze il corretto ordine temporale. 
Un'attività che con forma diversa sarebbe stata molto complessa per bambini di sette anni.
Adesso si può passare allo step successivo: le tracce della nostra storia di classe (il nostro passato collettivo) andranno a far parte di due "tasche" (anni 2013 e 2014), alle quali faremo precedere altre tasche, una per ogni anno di vita dei bambini, per raccogliere tracce (fonti di diverso tipo) della loro storia individuale. E così, in modo molto naturale, prenderà forma la nostra prima vera e propria linea del tempo e tutto il lavoro di riflessione sulle fonti e sulla necessaria distinzione tra storia collettiva e storia individuale.

















domenica 12 ottobre 2014

Il nostro no alla violenza sulla donna

Condivido con piacere alcuni materiali che documentano la nostra partecipazione alla manifestazione "Sport in piazza", programmata all'interno della "Settimana dello Sport contro la violenza sulla donna", promossa dall'Associazione "Io non ho paura".

Noi abbiamo contribuito con semplici giochi "da strada", ma siamo sicuri che il nostro no alla violenza sia arrivato e, soprattutto, che rimarrà nella memoria dei nostri bambini, uomini e donne di domani.

Al post su Edmodo, trasmesso dalla mamma di Sebastian, al quale sono allegati una serie di brevi video (da non perdere la partecipazione assolutamente improvvisata al flash mob - video 2 parte 2).
Per accedere a tutti i video allegati, cliccare su "Show 6 more attachments".

Un sentito grazie ad Alessandra, per averci consentito di muoverci in sicurezza, a Isa e Massimo, per le riprese e le foto, a tutti i genitori per il supporto e la presenza.

venerdì 10 ottobre 2014

Sport in piazza: dove trovarci


Si informano i genitori e tutti gli interessati ad assistere ai semplici giochi "da strada" che la nostra classe svolgerà domani, sabato 11 ottobre, durante l'iniziativa "Sport in piazza", che ci troverete nello spazio tra Piazza Sella e Piazza Oberdan, a partire dalle 11.45.
Vi aspettiamo!

Nuova attività: italiano

Vi informo che su Edmodo è disponibile la nuova attività.
Si tratta di un lavoro sulle frasi. Troverete due esercizi: nel primo, dovrete capire qual è la parte mancante (di chi/di che cosa si parla: soggetto - che cosa fa: predicato); nel secondo, dovrete riscrivere le frasi completandole con le parti mancanti. 
Buon lavoro!

Elezione dei rappresentanti dei genitori


Vi segnalo l'inserimento nel calendario di un nuovo impegno per venerdì 24 ottobre 2014: elezione dei rappresentanti dei genitori per i Consigli di interclasse.
Colgo l'occasione per ricordarvi che sul blog sono disponibili il Vademecum sul Rappresentante di classe e alcuni video informativi:
http://enricaena.blogspot.it/p/tutto-sul-rappresentante-di-classe.html

Ecco la Marcetta!

Ciao bambini! Abbiamo fatto bene a crederci, ecco la Marcetta della Sorpresa!
Cantate, cantate, cantate! :-)

Dislessia: che cosa non fare

Propongo la visione di questo documentario, organizzato in dieci piccoli video, con la convinzione che, se è vero che come docenti non possiamo avere sempre le competenze adeguate per rispondere ai diversi bisogni educativi, c'è qualcosa che non ci possiamo assolutamente permettere: non sapere che cosa non va fatto.
In questi video, Richard D. Lavoie, attraverso la simulazione, mette docenti e familiari nella condizione di capire come pensa e cosa prova un bambino dislessico, aiutando a mettere a fuoco gli errori da evitare.
Una buona occasione per ripensare se stessi e i propri stili.





giovedì 9 ottobre 2014

Sciopero venerdì 10 ottobre

Così come evidenziato nel nostro calendario, vi ricordo che in data venerdì 10 ottobre 2014, è programmato uno sciopero generale del Comparto Scuola. Pertanto, in tale giornata si potrebbero incontrare disagi circa l’erogazione del servizio scolastico.

Prendiamoci cura di loro

Ieri sera, con la proiezione del corto "L'amore impossibile" di Christian Castangia e Stefano Zedda, è stato aperto il primo dei pomeriggi che l'Associazione "Io non ho paura" ha voluto dedicare al tema della violenza assistita all'interno della "Settimana dello sport contro la violenza sulle donne".

Io sento il bisogno di ringraziare. Ringraziare per aver spostato il fuoco sulle vere vittime della violenza domestica, i bambini. Figli che si trovano ad assistere a scene di aggressività, violenza verbale o fisica, proprio tra quelle persone che per loro dovrebbero essere punto di riferimento.
Questi sono i bambini e le bambine che faranno fatica a diventare uomini, a diventare donne. Sono bambini che per non perdere la fiducia nel padre e nella madre, si attribuiranno le colpe e cercheranno con loro un rapporto ancora più forte, fino a voler essere loro a proteggerli, invertendo ciò che la natura ha posizionato diversamente.

Voglio ricordare qui, in questo spazio nato per la comunicazione tra scuola e famiglia, che noi, genitori e insegnanti, siamo i primi a doverci prendere cura di loro, mettendo al primo posto il bisogno di serenità e di amore. Perchè per essere adulti equilibrati, per saper affrontare la vita, bisogna essere stati bambini sereni, aver costruito fiducia e autostima, aver costruito l'amore per la bellezza.
Io credo che tutti noi abbiamo questo dovere. IL DOVERE DI PRENDERCI CURA DI LORO.

Voglio riportare qui le parole di Lorenzo Braina, con le quali ieri ha chiuso l'intervento la Dott.ssa Giuseppina Carboni, psicoterapeuta che ha offerto un contributo illuminante.

I bambini hanno un dono. Sentono l'amore e la cura per loro. Sentono nel profondo il desiderio di un adulto verso la loro vita. Per quanto oggi ti sia sentito mancante, assente, deficitario se hai quel desiderio domani al suo risveglio ti darà un'altra possibilità, e poi un'altra e un'altra ancora.
Perché loro sono fatti così, perdonano e guardano avanti. Scommettono sempre sul domani e su te.
Sarebbe bello un mare calmo per ogni bambino, un adulto col desiderio di cura per ognuno di loro...
 
Grazie a tutti coloro che si sono impegnati in questo progetto, offrendoci elementi di riflessione talmente forti, da aver seminato il bisogno di approfondire.

martedì 7 ottobre 2014

Sport contro la violenza sulle donne: la scuola risponde


Questo pomeriggio, alle ore 18.00, prende avvio in città (Caserma Trieste) la seconda edizione della "Settimana dello Sport contro la violenza sulle donne", organizzata dall'Associazione "Io non ho paura", alla quale sono stati invitati a partecipare anche alunni e insegnanti delle scuole cittadine (Circolare nr. 14 del 20/09/2014).
Con la classe, dedicheremo all'evento l'intera mattinata di sabato 11 ottobre, partecipando a quelle attività che, opportunamente selezionate, possano iniziare a far riflettere i bambini sull'importanza dello sport per costruire relazioni significative e acquisire la cultura del rispetto delle regole e dell'altro da sè, a prescindere da genere, condizione sociale e provenienza etnica.
In particolare, visiteremo la mostra "Unchildren" (con opportuna selezione delle tavole adeguate all'età dei bambini), allestita presso il Teatro Electra, e parteciperemo alle attività programmate con l'iniziativa "Sport in piazza", curiosando tra le varie discipline sportive presentate, ma anche svolgendo all'aperto alcuni giochi autogestiti.

Colgo l'occasione per segnalare alle famiglie e ai colleghi alcuni significativi eventi, molti dei quali affrontano il terribile problema della violenza assistita (forma di violenza intrafamiliare che consiste nel far "assistere" un minore a scene di aggressività o violenza verbale o fisica tra persone che costituiscono per lui un punto di riferimento):

Mercoledì 8 ottobre, Teatro Electra
Ore 16.30: Inaugurazione Mostre: Anarkikka e Unchildren
Ore 17.30: Presentazione del Corto "L'amore impossibile" di Christian Castangia e Stefano Zedda

Giovedì 9 ottobre, Centro culturale
Ore 10.00 - Convegno per le scuole

Giovedí 9 ottobre, Teatro Electra
Ore 17.30: Performance Teatrale "Aspettando Cappuccetto Rosso", scritto e diretto da Piera Bua con Giovanni Pilloni
Ore 18.30: Presentazione del libro "La verità imperfetta" di Giorgio Pisano

Venerdì 10 ottobre, Teatro Electra
Ore 17.30: presentazione del libro "I figli spezzati", di Michela Capone

lunedì 6 ottobre 2014

venerdì 3 ottobre 2014

Nuove attività: storia


Vi informo che su Edmodo è disponibile il nuovo lavoro.
Si tratta di un'attività che ho preparato per riprendere con la storia: dieci immagini per dieci esperienze dello scorso anno.
Troverete due esercizi: con il primo, dovrete scrivere le didascalie per ogni foto proposta; con il secondo, dovrete associare le frasi ai mesi dell'anno.
Mi raccomando, impegnatevi tanto perchè questo lavoro ci prepara a costruire la nostra linea del tempo.
Buon lavoro!

Parole e immagini dal Festival Tuttestorie

 

Davvero difficile raccontarvi le emozioni vissute ieri nell'intera giornata trascorsa al Festival Tuttestorie.
Potremmo dirvi del nostro viaggio e dei nostri sguardi curiosi mentre entravamo all'Exmà; del laboratorio con la tecnica ebru, o del momento in cui ci siamo ritrovati dentro la televisione; del nostro divertentissimo laboratorio con Carlo Carzan; dell'incontro, assolutamente inaspettato, con Bruno Tognolini, che ha recitato la filastrocca della maestra solo per noi, emozionandoci fino a spegnere tutti i suoni della festa intorno...
Sì, potremmo... ma il racconto non sarebbe sufficiente a farvi conoscere l'arcobaleno che era dentro di noi mentre rientravamo ad Iglesias e, ostinati, nonostante la stanchezza, cercavamo di imparare le parole della marcetta della sopresa.

Perciò, appoggiamo qui per voi qualche immagine e il testo della marcetta. Sono parole scritte da Bruno Tognolini che, certamente, troverete meravigliose anche voi. Peccato che non possiate sentire anche la musica di Antonello Murgia. Chissà, magari più avanti...

Clicca qui per andare alle foto (per ingrandirle, cliccare sulla prima e utilizzare il tasto avanti)






























Marcetta della Sorpresa

 Dietro la curva
C'è l'infinito
Dietro la porta
Ciò che hai sognato
Dietro l'attesa
C'è la sorpresa
Qualunque cosa arriverà

E allora avanti
Volta la carta
Se te la senti
Apri la porta
Cosa si trova
Dall'altra parte
Se non la apri non saprai

E se le porte sbattono?
E se le carte sbagliano?
Se le sorprese spaccano
La nostra vita in due?

Meglio una vita stabile
Senza sorprese stupide
Senza star sempre a chiedersi
Là dietro cosa c'è

Dietro la curva
C'è l'infinito
Dietro la porta
Ciò che hai sognato
Dietro l'attesa
C'è la sorpresa
Qualunque cosa arriverà

Questa è la porta
Della Sorpresa
Se vuoi è aperta
Se vuoi è chiusa
Dove ti porta
È la tua attesa
Ed il tuo sogno che lo sa

(Bruno Tognolini)
 

Le mamme della banda della Seconda A

L'ho trovata sulla nostra classe virtuale al rientro dal Festival Tuttestorie. Non ce l'ho fatta a lasciarla solo lì...
Sono troppo orgogliosa di queste mamme che si autodefiniscono "Le mamme della banda della seconda A" :-)

Stazione di Iglesias, le mamme della banda della Seconda A
dopo la nostra partenza verso il Festival

mercoledì 1 ottobre 2014

Che il Festival abbia inizio!

Direttamente dal Festival...

Il muro dei bambini

Dopo il muro dei grandi, che ringraziamo per averci offerto il loro sguardo sulla sorpresa, ecco quello dei bambini...