giovedì 28 aprile 2016

28 aprile - Sa die de sa Sardigna

Il 28 aprile la scuola sarda è chiusa perchè il Consiglio regionale della Sardegna ha istituito, con la Legge Regionale nr. 44 del 14 settembre 1993, la Giornata del popolo sardo: Sa die de sa Sardigna.

Sa die de sa Sardigna ricorda i cosiddetti "Vespri Sardi", cioè l'insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell'isola titolare del Regno di Sardegna.

I Sardi chiedevano che venisse loro riservata una parte degli impieghi civili e militari e una maggiore autonomia rispetto alle decisioni della classe dirigente locale. Il governo piemontese rifiutò di accogliere qualsiasi richiesta, perciò la borghesia cittadina con l'aiuto del resto della popolazione scatenò il moto insurrezionale.

Il movimento di ribellione era iniziato già negli anni Ottanta del Settecento ed era proseguito negli anni Novanta toccando tutta l'isola. Le ragioni erano di ordine politico ed economico insieme.

Il motivo del malcontento popolare era dovuto anche al fatto che la Sardegna era stata coinvolta nella guerra della Francia rivoluzionaria contro gli stati europei e dunque contro il Piemonte. Nel 1793 una flotta francese aveva tentato di impadronirsi dell'isola, sbarcando a Carloforte e insistendo successivamente anche a Cagliari. I Sardi però opposero resistenza con ogni mezzo, in difesa della loro terra e dei Piemontesi che dominavano allora in Sardegna. Questa resistenza ai Francesi aveva entusiasmato gli animi, perciò ci si aspettava un riconoscimento ed una ricompensa dal governo sabaudo per la fedeltà dimostrata alla Corona.

La scintilla che fece esplodere la contestazione fu l'arresto ordinato dal viceré di due capi del partito patriottico, gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor. Siamo appunto al 28 aprile del 1794: la popolazione inferocita decise di allontanare dalla città il viceré Balbiano e tutti i Piemontesi, che nel mese di maggio di quell'anno furono imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione. Incoraggiati dalle vicende cagliaritane, gli abitanti di Alghero e Sassari fecero altrettanto.

da www.sardegnacultura.it

martedì 26 aprile 2016

Noi genitori: Cara maestra...

Cara maestra,
sono una mamma che quotidianamente si affaccia nel suo blog con il piacere di trovare sempre, insieme alle coinvolgenti parole e suggestive immagini che raccontano le esperienze che vivono i suoi bambini a scuola, nella loro classe, delle bellissime e interessanti riflessioni che fanno sostare.
E in questi giorni, davanti ai suoi ultimi post, mi sono voluta proprio fermare, per stare insieme a voi, mentre leggeva ai suoi bambini la Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.
Deve sapere che è un libro che avevo già letto e ascoltato in due momenti diversi della mia vita: nel primo non ero ancora mamma, nel secondo lo sono diventata.
Oggi, quelle parole, grazie a voi hanno assunto un significato diverso, hanno occupato un posto speciale nel mio cuore, restituendomi quella serenità e quella chiarezza che da tempo, ormai, non riuscivo più a ritrovare.
Le spiego.
A settembre mio figlio dovrà iniziare la scuola elementare e come mi hanno suggerito - in verità consigliato e tanto raccomandato – sarebbe necessario incontrare la maestra che lo accompagnerà in questa nuova sorprendente avventura, per presentarmi, per conoscerla, ma soprattutto per parlare di mio figlio, per raccontare la sua storia, la nostra storia, perché solo se saprò preparare con cura e attenzione il suo viaggio nella scuola, potrò garantirgli un inserimento e un percorso sicuro e sereno. 
…Voglio deporre un uovo. Con le ultime forze che mi restano voglio deporre un uovo. Amico gatto, si vede che sei un animale buono e di nobili sentimenti. Per questo ti chiedo di farmi tre promesse. Mi accontenterai?...

Ricordi

Un bellissimo ricordo del 25 aprile 2014. Grazie Cristian Strina.


lunedì 25 aprile 2016

C'è speranza se accade

Questa mattina, il monumento ai Caduti della nostra città si è ritrovato circondato da tanti bambini, insegnanti e genitori, uniti a sistemare ai suoi piedi i Pacifici, truppette di pace realizzate nelle aule scolastiche per testimoniare l’impegno a difendere i valori della democrazia e a costruire la pace.
Questo è il 25 aprile. Una ricorrenza che non chiude le aule, ma le spalanca perchè diventi opportunità.
Le vecchie generazioni che passano il testimone alle nuove.
Mi piace pensare che il nostro Partigiano, Luciano Pizzati, che ci ha appena lasciato, fosse lì, felice, ad osservare la Piazza riempirsi di colori e di voci, e che abbia intonato i canti con tutti noi.
Grazie a tutti coloro che hanno accolto l’iniziativa dell’ANPI, all’Amministrazione Comunale e, soprattutto, agli amici della Rete che ci hanno consentito di camminare al loro fianco. 
È proprio così: “C’è speranza se accade”.

Alle foto (grazie Isabella Ongarelli!)

domenica 24 aprile 2016

Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace: promemoria

L'educazione non può cambiare il mondo. Ma può cambiare le persone che possono cambiare il mondo" (Freire)

Ricordo a tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa “Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace”, promossa dall’A.N.P.I. di Iglesias, in collaborazione con la Rete “C’è speranza se accade@”, che lunedì 25 aprile 2016 vi aspettiamo in Piazza Oberdan per il posizionamento dei Pacifici intorno al monumento ai Caduti.
Subito dopo, ci uniremo al Corteo organizzato dall’Amministrazione Cumunale che partirà da Piazza Municipio per ritornare in Piazza Oberdan, dove si svolgerà la cerimonia con il contributo dei bambini e di tutti noi.

Dettagli organizzativi:

ore 9.30: appuntamento in Piazza Oberdan e posizionamento dei Pacifici (abbiamo bisogno della collaborazione di tutti!)
ore 10.15: spostamento in Piazza Municipio
ore 10.30: partenza del Corteo verso Piazza Oberdan e svolgimento della Cerimonia

Diffondete il più possibile. Aspettiamo gli insegnanti, i bambini, le loro famiglie. Ci aspettiamo un 25 aprile molto pacifico!

I Pacifici della Rete "C'è speranza se accade@"
http://www.retedicooperazioneeducativa.it/la-carovana-dei-…/
 

Fiera del Libro: scopriamo Grazia Serra Sanna

Ieri, nella seconda parte della mattinata, grazie alla sempre grande disponibilità di maestra Francesca, ci siamo uniti alla città per accogliere la 1ª Fiera del Libro di Iglesias, ideata e organizzata dall'Associazione ArgoNautilus, in collaborazione con l'Amministrazione comunale; una nuova occasione per respirare l'odore di libro che abbiamo imparato ad amare sin dai primi giorni di scuola elementare.

In particolare, la nostra uscita ci ha consentito di conoscere una donna molto speciale: la scrittrice iglesiente Grazia Serra Sanna (1915-2000), che ha saputo raccontare Iglesias con una sensibilità molto particolare.
Ad accompagnarci in questo viaggio indietro nel tempo, e nella vita di questa scrittrice cittadina, è stata Laura Aru che, amica dell'unica figlia, Maria Carmen Serra, ha avuto modo di conoscerla direttamente, fino a lasciarsi catturare completamente dalla sua personalità fuori dal comune.
Ad arricchire questo percorso di scoperta, che si spostava dallo stile narrativo, alla determinazione di questa donna degli anni venti, i suoi libri, gli scritti inediti, gli oggetti di vita quotidiana; tutti a raccontare una scrittrice, che non potremo fare a meno di conoscere meglio.

Lo spazio-omaggio alla scrittrice Grazia Serra Sanna, è stato allestito da Laura Aru e Maria Carmen Serra, con l'impegno di ricordarla, riscoprirla e promuovere la ristampa dei suoi libri.
A loro, il nostro ringraziamento per la ricca opportunità offerta.

Tra gli scritti di Grazia Serra Sanna, ricordiamo: 'Il Regno dei Pintadu" e 'I sudditi del dio rosso".


Ricreazione!

Ricreazione in "cricca", tanto gioiosa che non ho potuto fare a meno di recupeare velocemente la macchina fotografica per condividerla anche con voi :-)
Tra i bambini, la amatissima maestra Stefania.

E come diciamo noi, quando tutti sono rientrati dal bagno e si è pronti a mangiare: 
"Signori e signore ci possiamo augurare buon appetito!"
 

Sospensione delle attività didattiche

Vi ricordo che, come da calendario scolastico, nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione), 26 e 27 aprile (chiusura programmata dal Consiglio di Istituto) e 28 aprile (Sa die de sa Sardigna), le attività didattiche saranno sospese. Le lezioni riprenderanno regolarmente venerdì 29 aprile, data in cui si svolgerà l'uscita didattica a Montessu, con l'organizzazione riportata nel modulo di autorizzazione.

sabato 23 aprile 2016

Colloquio

Colloquio s. m. [dal lat. colloquium, der. di collŏqui «parlare insieme», comp. di con- e loqui «parlare»]. – 

Stamattina riflettevo sul significato vero del colloquio, su quel "parlare insieme", sullo scambio che è altro rispetto al "io insegnante parlo" e "tu genitore ascolti".
Del colloquio amo soprattutto questo. Iniziare dall'altro, avere informazioni da un punto di vista diverso dal mio. Mettermi in ascolto.
Per questo, anche se le  mie domande iniziali trovano ancora sorpresa, mi piace iniziare da lì.
Come è percepita l'esperienza scolastica?
Che cosa arriva davvero di ciò che viviamo in classe ogni giorno?
E ancora: il bambino è sereno, viene a scuola volentieri? Come vive gli impegni e le relazioni?
C'è qualche malessere che non vediamo, qualche bisogno che non abbiamo saputo leggere?
Solo dopo, prendo la mia griglia riepilogativa, con la quale, prima ancora degli apprendimenti, condivido le rilevazioni sul rapporto con la scuola, sulla motivazione, responsabilità, autonomia, relazioni e collaborazione, rispetto delle regole.
Il colloquio è oltre il blog, oltre Edmodo, oltre le comunicazioni frettolose.
É il tempo in cui noi insegnanti e genitori osserviamo la stessa realtà e restituiamo gli uni agli altri il pezzo che manca. É il tempo in cui, seduti allo stesso tavolo, ci possiamo dire ogni cosa e sciogliere i dubbi.
É un'opportunità, è la nostra fase ristrutturativa. Il momento in cui osservare meglio e, se necessario, riposizionare per rinnovare l'impegno per un cammino comune.
Per questo, io credo fermamente, che non ci sia un bambino per cui un colloquio non sia necessario. Significa perdere l'occasione di guardarlo tutto intero e di rileggersi partendo da lui.

venerdì 22 aprile 2016

Peer tutoring tra alunni vecchi e nuovi

Eccomi con una proposta rivolta ai miei ex alunni per mettere in piedi un Progetto che valorizzi l'attitudine alla collaborazione acquisita durante l'esperienza scolastica, a vantaggio dei compagni della scuola primaria che hanno bisogno di un supporto puntuale.

Di che cosa si tratta?
Si tratta di un progetto di peer tutoring in cui uno studente più grande affianca uno studente più piccolo e ne sostiene gli apprendimenti secondo quanto preventivamente condiviso.

Chi può fare da tutor?
La proposta è rivolta a tutti gli ex studenti del ciclo precedente che attualmente frequentano la classe terza della scuola secondaria di 1° grado.
Il Progetto, in questa fase d'avvio, prevede la collaborazione di quattro studenti.

Qual è l'impegno previsto?
É previsto un impegno di una settimana durante i mesi estivi (tra luglio e agosto), per circa quattro ore al giorno, dal lunedì al venerdì.
É altresì prevista la partecipazione ad un incontro di programmazione. 

Quali devono essere le caratteristiche dello studente tutor? 
Lo studente tutor deve avere una buona sicurezza nell'ambito di interesse (linguistico o logico-matematico), deve possedere una buona disponibilità nei confronti degli altri e una buona capacità comunicativa.

Come saranno organizzate le attività?  
Le attività saranno organizzate durante gli incontri di programmazione, nei quali saranno condivisi materiali, strumenti e strategie di lavoro.
Io assicurerò la mia presenza durante lo sviluppo di tutte le attività garantendo il necessario supporto ogniqualvolta necessario. 

Quali sono i vantaggi per gli studenti tutor?
L'impegno degli studenti tutor sarà riconosciuto attraverso la consegna di una piccola borsa di studio messa a disposizione con contributi volontari.

Si tratterà di un'esperienza isolata?
No, l'esperienza sarà soggetta a valutazione per verificare la possibilità di coinvolgere altri tutor a vantaggio di un maggior numero di alunni. 

Come si esprime la propria disponibilità?
La disponibilità dovrà essere espressa compilando il seguente modulo: http://goo.gl/forms/r7MU4oqvlk, entro il 15 maggio 2016.
Subito dopo, sarà organizzato un primo incontro informativo rivolto a tutti gli ex alunni interessati.

Ringrazio tutti coloro che mi aiuteranno a divulgare l'informazione.

In programma oggi: colloqui generali

Vi ricordo che in data odierna, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, sono programmati i colloqui generali.
Nel link allegato è riportato l'orario previsto per ogni famiglia. Non mancate! 

Allegato con gli orari

Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace: organizzazione

Carissimi genitori, come sapete abbiamo aderito all’iniziativa “Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace” promossa dall’A.N.P.I. di Iglesias, in collaborazione con la Rete “C’è speranza se accade@”, che già dallo scorso anno sta portando i Pacifici (truppette di pace realizzate dai bambini) nei punti più significativi dei paesi e delle città d’Italia (http://www.retedicooperazioneeducativa.it/la-carovana-dei-pacifici/). 
Pertanto, in data 25 aprile 2016, siete tutti invitati ad accompagnare i bambini c/o Piazza Oberdan per collaborare, con gli alunni e alunne delle scuole che hanno aderito all’iniziativa, all’allestimento che verrà realizzato intorno al monumento ai Caduti.
Subito dopo, ci uniremo al Corteo, organizzato dall’Amministrazione Cumunale, che partirà da Piazza Municipio per ritornare in Piazza Oberdan, dove si svolgerà la cerimonia con il contributo dei bambini.

Dettagli organizzativi:

ore 9.30: appuntamento c/o Piazza Oberdan e posizionamento dei Pacifici
ore 10.00: spostamento in Piazza Municipio per la partecipazione al Corteo che ritornerà in Piazza Oberdan
ore 10.45: cerimonia con il contributo dei bambini
ore 11.15: conclusione della Cerimonia

Vi aspettiamo!

lunedì 18 aprile 2016

Spettacolo teatrale "Strati di sabbia"

Vi ricordo che giovedì 21 aprile i bambini parteciperanno allo spettacolo teatrale "Strati di sabbia", proposto dalla compagnia "Il salto del delfino" che si terrà alle ore 11.30 nei locali del Centro Cultuale.
La Regia è di Rita Spadola e Nicola Michele.
Domani riceverete il modulo per autorizzare la partecipazione.

La storia
La storia è quella di Paoletta, una ragazzina che cresce in un mondo a volte in salita e, a volte, in discesa, e del suo amico Tom, un compagno di giochi molto speciale. Insieme affrontano le vicissitudini della vita cercando di trovare il "giusto" modo per rapportarsi ai genitori, agli altri… ma soprattutto imparando ad ascoltare se stessi. In arrivo, vi sono delle sorprese: un fratellino! Allieterà o disturberà la vita di Paoletta?
Dubbi, gioie e piccole grandi preoccupazioni vengono portati in scena dal punto di vista dei piccoli per avvicinarsi al mondo dei “grandi”.
Attraverso un linguaggio semplice ed immediato che combina e integra parola e danza, immagini e suoni, condurremo il giovane pubblico in un viaggio dove ognuno potrà riconoscersi e ritrovare un pezzetto della propria storia.

Note di regia
Lo spettacolo di teatro-danza indaga in modo delicato, ironico ed evocativo una delle emozioni più antiche del mondo: la rabbia, sentimento discusso, negato, e controverso. L’obiettivo è quello di rileggere insieme il suo significato, di esplorare le possibilità di manifestarla, e perché no, di trovare l’occasione per conviverci o combatterla…
Ognuno di noi vive i propri sentimenti e le proprie emozioni nel modo che sceglie o forse come gli altri ci impongono?
Il lavoro non propone ricette o soluzioni, ma intende evocare situazioni emotive che possano innescare interrogativi e invitare alla riflessione, offrire spunti per ripensare altre modalità partendo dal presupposto che non c’è nulla di sbagliato nel sentire “la pancia che ribolle”…
Lo spettacolo è costruito per favorire il coinvolgimento dei bambini e la curiosità degli adulti: con una dinamica sempre in evoluzione, sviluppa la commistione dei diversi linguaggi artistici offrendo così ad un giovane pubblico la possibilità di conoscere e familiarizzare con gli elementi propri della creazione artistica contemporanea.
Avremo inoltre la possibilità di ritrovare sulla scena un personaggio che finora abbiamo potuto incontrare nella nostra fantasia, ognuno a suo modo: l’amico immaginario. Quest’ultimo, bizzarro e dotato di un certo senso dell’umorismo, ci condurrà nei luoghi emotivi che caratterizzano i meandri dell’ infanzia e le suggestioni evocate dai sogni.

venerdì 15 aprile 2016

Vola!

Oggi, tornati dal Liceo, abbiamo deciso di leggere la fine del nostro libro: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Mancavano due soli capitoli, meglio non aspettare il rientro dopo il referendum.
Così, ho preso la sedia azzurra, quella della lettura, l’ho messa al centro dell'aula, in modo da essere visibile da tutte le isole, e ho iniziato a leggere.
Il silenzio è arrivato subito, per lasciare spazio alle immagini che ogni volta prendono forma davanti ai nostri occhi.
Ed è successo di nuovo. Quelle parole sembravano essere state messe lì proprio per noi. Sembravano parlare alle riflessioni che mi hanno accompagnato questa mattina quando, seduta in un angolo della sala del Liceo, osservavo la presentazione dei nostri bambini.

Quando è arrivato il momento tanto atteso, carichi d'emozione, abbiamo aperto le braccia come fossero ali e, tutti insieme, abbiamo accompagnato il primo volo di Fortunata.
Poi, ancora insieme, ci siamo spostati sul cuore di Zorba, lo abbiamo ascoltato, fino a sentirlo completamente. Felice e malinconico allo stesso tempo.
Non è facile lasciare andare. Ma è il compito di chi sa voler bene.
Il compito dei genitori, di noi insegnanti.
Possiamo tenere al sicuro, trattenere, controllare. Ma proprio come i gabbiani, anche i bambini sono nati per volare.
Per tutti noi una ricompensa. La meraviglia di apprezzarli in volo.

(…)

<<Ho paura>> stridette Fortunata.
<<Ma vuoi volare, vero?>> miagolò Zorba.
Dal campanile di San Michele si vedeva tutta la città. La pioggia avvolgeva la torre della televisione, e al porto le gru sembravano animali in riposo.
<<Guarda, si vede il bazar di Harry. I nostri amici sono laggiù>> miagolò Zorba.
<<Ho paura! Mamma!>> stridette Fortunata.
Zorba saltò sulla balaustra che girava attorno al campanile. In basso le auto sembravano insetti dagli occhi brillanti. L'umano prese la gabbiana tra le mani.
<<No! Ho paura! Zorba! Zorba!>> stridette Fortunata beccando le mani dell'umano.
<<Aspetta. Posala sulla balaustra>> miagolò Zorba.
<<Non avevo intenzione di buttarla giù>> disse l'umano.
<<Vola!>> miagolò Zorba allungando una zampa e toccandola appena.
Fortunata scomparve alla vista, e l'umano e il gatto temettero il peggio. Era caduta giù come un sasso. Col fiato sospeso si affacciarono alla balaustra, e allora la videro che batteva le ali sorvolando il parcheggio, e poi seguirono il suo volo in alto, molto più in alto della banderuola dorata che corona la singolare bellezza di San Michele.
Fortunata volava solitaria nella notte amburghese. Si allontanava battendo le ali con energia fino a sorvolare le gru del porto, gli alberi delle barche, e subito dopo tornava indietro planando, girando più volte attorno al campanile della chiesa.
<<Volo! Zorba! So volare!>> strideva euforica dal vasto cielo grigio.
L'umano accarezzò il dorso del gatto.
<<Bene, gatto. Ci siamo riusciti>> disse sospirando.
<<Sì, sull'orlo del baratro ha capito la cosa più importante>> miagolò Zorba.
<<Ah sì? E cosa ha capito?>> chiese l'umano.
<<Che vola solo chi osa farlo>> miagolò Zorba.
<<Immagino che adesso tu preferisca rimanere solo. Ti aspetto giù>> lo salutò l'umano.
Zorba rimase a contemplarla finché non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto.

Una mattina al Liceo "Baudi di Vesme"



Oggi, la nostra giornata è iniziata con un appuntamento importante. Eravamo ospiti del Liceo “Baudi di Vesme”, in un’aula magna gremita di studenti ai quali i bambini dovevano raccontare come noi viviamo la scuola e come funziona la nostra didattica.
Per me è stato un po' come tornare indietro nel tempo quando, da supervisore all'Università, amavo mettere insieme studenti grandi e piccoli, invadendo quegli spazi in cui, nonostante si parlasse di bambini, si faceva sempre molta attenzione a incontrarli solo a casa loro.
Il nostro lavoro di preparazione è stato estremamente semplice: un brainstorming su un padlet, che ha consentito ai bambini di “tirare fuori” tutto ciò che caratterizza la nostra esperienza e che, secondo loro, meritava di essere raccontato; qualche disegno sulle idee trasformate in maiuscolo, le più importanti, perché li supportassero nella narrazione; lo zoom sulle fasi del nostro agire didattico e la presentazione essenziale di un EAS per andare sul pratico.
Niente più.
Le mie raccomandazioni sono state poche. 
- Siate sereni, parlate a voce alta e guardate chi avete di fronte. Ricordate che dovete raccontare solo ciò che vivete tutti i giorni. Aiutatevi con i disegni e se vedete qualche compagno in difficoltà, avvicinatevi e dategli una mano.
Poi, proprio come faccio in classe dopo che organizzo e consegno i materiali, ho liberato.
E hanno volato. Dapprima, proprio come Fortunata, la gabbianella di Luis Sepúlveda, si sono poggiati sulla balaustra, tremolanti e spaventati, poi hanno spiegato le ali e hanno occupato il cielo.
Mentre li osservavo, liberi, acquistare man mano maggiore sicurezza, non ho potuto fare a meno di tornare con la memoria all’inizio della prima elementare. Li ho visti impegnati nella compitazione con la pasta e concentrati sul gesto grafico delle prime parole; li ho visti battere le mani per numerare in avanti e indietro con il numero del giorno, e poi ancora in piedi, dietro la sedia, mentre ripetevano a mo’ di filastrocca i giorni della settimana per riuscire a capire quale giorno venisse prima e quale dopo quello corrente. 
Neanche tre anni. Sembra impossibile.
- Bisogna davvero fidarsi dei bambini. Mi ritrovo a dirlo ogni volta.
Dobbiamo lavorare sulla motivazione che li accompagna quando, curiosi, incontrano la scuola. Dobbiamo combattere quell'insegnamento che in pochi mesi la spegne e percorrere le strade che costruiscono fiducia, voglia di implicarsi, di provare senza paura di sbagliare.

Mentre ritorno a oggi, penso che siamo davvero fortunati. Siamo davanti alla fiducia che incontra fiducia.
Non è comune che un Liceo inviti dei bambini e che voglia davvero ascoltarli. 
Questi sono scambi che faranno crescere tutti noi e le nostre scuole. Le riflessioni degli studenti che hanno trascorso una settimana con noi, e le prime domande che questa mattina sono arrivate dagli altri ragazzi presenti, lo hanno dimostrato.

Ringrazio Valentina Onnis e Donatella Congia per l'invito e la bellissima accoglienza, e tutti gli studenti e i colleghi che hanno partecipato, esprimendo interesse e grande attenzione.
Un grazie speciale voglio rivolgerlo alla dirigente, Prof.ssa Elisa Angius, che ai numerosi impegni ha scelto di condividere questo tempo con noi fino alla fine, sorprendendoci con una restituzione attenta su tutti gli aspetti che connotano la nostra esperienza scolastica.
Ci avete fatto bene. Per nuovi incroci, considerateci presenti.

Alle foto

mercoledì 13 aprile 2016

Buon viaggio, Partigiano Luciano

Sono addolorata e insieme onorata di avere avuto il privilegio di incontrarlo ed ascoltarlo tante volte con i miei bambini di oggi e di ieri. Insieme al suo ricordo, tutti noi custodiremo il suo impegno.
Buon viaggio, Partigiano Luciano.

martedì 12 aprile 2016

Pacifici in viaggio

Ed ecco i primi Pacifici di Iglesias ad essere pronti per unirsi idealmente alla grande carovana della Rete "C'è speranza che accade@". Certamente se ne uniranno tanti altri. Li stiamo aspettando! Grazie maestra Francesca!

Tempo di esposizioni

Eccomi a condividere alcuni momenti delle esposizioni in gruppo. Bellissimo ascoltarli e rilevare che la competenza cresce. E adesso, così come abbiamo fatto con le scienze, i bambini prepareranno i questionari da montare con Kahoot. Questa volta del lavoro "tecnico" si occuperà il "gruppo del giovedì".
I genitori sono invitati a prepararsi, presto sarà il momento di verificare le loro competenze! :-)




Equipaggio in viaggio

Mattino presto. Mentre riguardo i disegni dei bambini, resto colpita dal nostro equipaggio in viaggio. Molti sono in acqua. Osservo bene, non vorrei averne perso qualcuno in mare.
Invece no. Alessandro ha pensato a tutto. Ha messo l'ancora e anche la scaletta. I bambini, tutti felici, fanno il bagno. Sposto lo sguardo per cercarmi, e ci sono anche io. Sono lì, gioiosa, che sotto un sole gigante guardo il mio equipaggio che rompe le righe e, allegro, apprezza l'acqua cristallina (chiaramente mare sardo).
Sorrido anche da qui. Non ci posso fare niente, ogni volta che rifletto sulla gioia dei miei bambini, mi torna in mente la voce che qualche tempo fa sentii arrivare dall'andito: - Quando lo capirà che la scuola è una cosa seria?
Grazie Alessandro.


lunedì 11 aprile 2016

Insieme per la scuola: raccolta punti

Il 29 marzo è ripartita l'iniziativa "Insieme per la scuola". 
Fino al 22 maggio 2016, nei punti vendita ad insegne Conad, ogni 15 euro di spesa, insieme al buono utile a collezionare i libri del programma Scrittori di Classe, verrà consegnato un buono "Insieme per la Scuola".
Chiediamo la collaborazione di tutti voi, genitori, parenti e amici della nostra Terza A per aiutarci nel raccoglierne tanti. 
Quest'anno vorremmo riuscire ad avere i punti per una nuova macchina fotografica. Ne occorrono 3350, ce la possiamo fare solo con tutti voi. Potete aiutarci?
Contiamo nella vostra collaborazione e aspettiamo una pioggia di punti. GRAZIE!!!

domenica 10 aprile 2016

Informazioni organizzative e iniziative aprile 2016


Referendum abrogativo: sospensione delle lezioni
Come da Circolare nr. 142 del 6 aprile 2016, si informa che i locali della nostra scuola saranno utilizzati per il Referendum. Pertanto, le attività didattiche saranno sospese dal pomeriggio di venerdì 15 aprile fino al pomeriggio di lunedì 18 aprile.
Le attività scolastiche e i servizi amministrativi riprenderanno regolarmente martedì 19 aprile 2016.

15 aprile 2016: incontro con gli studenti del Liceo "Baudi di Vesme" 
In data venerdì 15 aprile dalle ore 9 alle ore 11, saremo ospiti del Liceo "Baudi di Vesme" per un incontro che vedrà i bambini coinvolti in prima persona nel raccontare agli studenti e alle studentesse gli aspetti che connotano la nostra vita scolastica. 
A essere oggetto dell'incontro, saranno gli aspetti organizzativi, la relazione educativa, la gestione dello spazio, le proposte didattiche, la cooperazione e la didattica per EAS, sempre muovendo in modo semplice e naturale dal brainstorming realizzato in classe, da una serie di disegni e dalla ricostruzione di un percorso didattico completo.
Alle condivisioni dei bambini, seguirà il contributo degli studenti che abbiamo avuto in classe la scorsa settimana all'interno del Progetto di alternanza scuola-lavoro.
I genitori saranno invitati a portare i bambini direttamente nel piazzale del Liceo "Baudi di Vesme" (di fronte al parcheggio sotterraneo Leclerc), mentre il rientro si farà con una passeggiata a piedi. 

21 aprile 2016: spettacolo teatrale "Strati di sabbia"
In data giovedì 21 aprile, i bambini parteciperanno allo Spettacolo Teatrale "Strati di sabbia", programmato alle ore 11.30 presso il Centro culturale. 
Lo spettacolo è proposto dalla Compagnia Teatrale "Il salto del delfino" e riguarda la gestione dell'emozione "rabbia".

22 aprile 2016: colloqui generali
In data venerdì 22 aprile 2016 sono programmati i colloqui generali. I dettagli organizzativi sono riportati nel documento allegato. 

25 aprile 2016: "Facciamo soffiare un vento di pace!"
Accogliendo l'iniziativa dell'ANPI, lunedì 25 aprile ci uniremo al Corteo organizzato in città in occasione del 25 aprile, portando con noi i Pacifici realizzati a completamento di un percorso formativo di riflessione sulla pace.
Maggiori informazioni sugli orari saranno fornite nei giorni precedenti l'iniziativa.  

25, 26, 27 e 28 aprile 2016: sospensione delle attività didattiche
Vi ricordo che, come da calendario scolastico, nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione), 26 e 27 aprile (chiusura programmata dal Consiglio di Istituto) e 28 aprile (Sa die de sa Sardigna), le attività didattiche saranno sospese. Le lezioni riprenderanno regolarmente venerdì 29 aprile.

29 aprile 2016: visita guidata a Montessu 
In data 29 aprile è programmata un'uscita didattica di un'intera giornata che prevede la visita alla zona archeologica di Montessu, il pranzo al sacco e lo sviluppo di un laboratorio pomeridiano di ricostruzione con l’argilla di ceramiche neolitiche (ex Scuola elementare di Monteponi). 
L'appuntamento sarà a scuola, sempre alle ore 8.30, dalla quale ci sposteremo con lo scuolabus, mentre le attività si concluderanno direttamente a Monteponi alle ore 17.30 (orario da confermare).

Altre attività da calendarizzare
- Incontro con i genitori per condividere la video intervista "I genitori in classe", realizzata da Wikiscuola sulla nostra esperienza.
-"Pronti... si gioca!": momento di gioco che vedrà i bambini impegnare i genitori in delle vere e proprie sfide con Kahoot!

Che dire... gli impegni sono tanti, speriamo di riuscire a portarli avanti nel modo migliore!

Laboratorio "Stiamo in capanna": foto


Vi informo che sono disponibili le foto dell'uscita didattica dell'8 aprile a Carbonia. 
La visita, alla quale hanno partecipato anche gli studenti del Liceo, ha coinvolto i bambini nel Laboratorio didattico "Stiamo in capanna" e nella visita alle domus de janas della necropoli di Cannas di Sotto. 
Durante le attività, i bambini, oltre ad essere accompagnati alla scoperta degli aspetti fondamentali caratterizzanti il neolitico e le differenze tra questo e l'età precedente, sono stati coinvolti in due esperienze molto coinvolgenti: la tessitura e la lavorazione dell'argilla.
Il percorso proseguirà il 29 aprile con la visita alla zona archeologica di Montessu e lo sviluppo del laboratorio di ricostruzione con l’argilla di ceramiche neolitiche (ex Scuola elementare di Monteponi). Questa volta l'uscita coinvolgerà i bambini per un'intera giornata.
Vi anticipo che da domani sarà disponibile su Edmodo la consegna per ricostruire i diversi momenti della proposta, partendo da una selezione di foto.

Alle foto

Alla consegna su Edmodo:
- dieci immagini per ricostruire l'esperienza

venerdì 8 aprile 2016

ANPI Iglesias: "Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace!"

Vi informo che l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia di Iglesias), accogliendo l’iniziativa promossa dalla Rete di Cooperazione educativa “C’è speranza se accade @”, che già dallo scorso anno sta portando i Pacifici nei punti più significativi dei paesi e delle città d’Italia, propone a tutti i docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città, di coinvolgere gli alunni in una semplice, ma significativa iniziativa, per far crescere e diffondere il valore della pace.
L'iniziativa prevede lo sviluppo di un percorso di riflessione sulla pace, per il quale si fa riferimento a una possibile proposta didattica elaborata dalla Rete, e la costruzione dei Pacifici (truppette di pace formate da sagome disegnate e colorate dagli alunni) da portare nel centro di Iglesias (Piazza Oberdan), nel corso della cerimonia del 25 aprile.
L'invito, comprensivo dei materiali informativi, sta arrivando in tutti gli Istituti, i quali dovranno individuare un referente per Plesso di appartenenza, con il compito di coinvolgere i colleghi nell’iniziativa e favorire la consegna dei Pacifici nei tempi e nei modi concordati.
Per qualunque informazione, è possibile rivolgersi direttamente a me (enrica.ena@gmail.com) che ho il compito di raccordare l'impegno delle diverse scuole affinché il 25 aprile ci veda presenti numerosi e, con noi, tanti bambini con i loro genitori.
Inutile dire che... NOI CI SAREMO!
Accogliete e condividete.  Il 25 aprile facciamo soffiare un vento di pace!


Materiali: https://goo.gl/vCqcIz
Link all'iniziativa: http://www.retedicooperazioneeducativa.it/la-carovana-dei-pacifici/

Nella foto, i pacifici a Bastia Umbra (Perugia) riuniti per il V Incontro Nazionale della Rete di Cooperazione educativa C’è speranza se accade @, 24 25 ottobre 2015

Scienze: la fine di un percorso (o quasi)

Ieri, si è concluso (o quasi) l'impegnativo percorso di scienze che ha visto i bambini lavorare in gruppo su una famiglia di vertebrati.
Il lavoro è partito da delle semplici ricerche (unica fase del lavoro svolta a casa e in forma individuale), per poi procedere all'analisi in gruppo e rilevare, dapprima, unicamente gli argomenti trattati in ognuna e, in seguito, le informazioni più importanti fino a estrapolare le parole chiave. 
Ieri è stata la volta di costruire i quiz, utilizzando le domande che ogni gruppo aveva rivolto ai compagni già durante l'esposizione.
Il lavoro è stato occasione per ragionare ancora su che cosa sia un quiz, sulle possibili tipologie e sulla modalità in cui si costruiscono domande e risposte. Nel nostro caso, i bambini hanno preparato dei quiz a scelta multipla, prevedendo tre risposte, tra le quali, insieme a quella corretta, doveva essere presente anche un distrattore. 
Al termine del lavoro, durante la fase di restituzione, i questionari sono stati letti in classe da un referente per ogni gruppo e i bambini hanno risposto alle domande.
Inutile dirvi che le conoscenze dei bambini in merito ai vertebrati hanno di gran lunga superato le mie! :-)
A questo punto i questionari possono dirsi testati e sono pronti per essere costruiti e proposti con Kahoot! 

Nelle foto, alcuni momenti della restituzione alla quale hanno partecipato anche i "nostri" studenti del Liceo.


giovedì 7 aprile 2016

Laboratorio didattico: "Stiamo in capanna"

Vi ricordo che domani, venerdì 8 aprile 2016, è programmata l'uscita didattica al Museo Archeologico Villa Sulcis di Carbonia, per lo svolgimento del laboratorio didattico "Stiamo in capanna".
Si tratta di un'uscita con lo scuolabus che sarà effettuata in orario scolastico.
La proposta è elaborata dai Servizi educativi del Sistema museale di Carbonia.
La ricostruzione di una capanna “abitabile”, di un telaio verticale per la tessitura della lana, le macine in pietra per la produzione della farina, l’argilla per la realizzazione di utensili e monili, saranno lo scenario in cui i bambini potranno apprendere quali erano le attività che si svolgevano nel villaggio dell’uomo Neolitico, diventando i protagonisti della vita quotidiana dell’epoca.
La visita guidata alle domus de janas della necropoli di Cannas di Sotto consentirà, infine, di completare la conoscenza del periodo attraverso l’approfondimento delle tematiche riguardanti la morte, i rituali di sepoltura e le concezioni religiose.

Fortunata, davvero fortunata

Oggi voglio condividere con voi una parte della nostra lettura di questa mattina: un piccolo pezzo che ha fatto riemergere riflessioni fatte in prima elementare, quel giorno in cui, mentre parlavamo del diritto alla famiglia, Sebastian, con delicatezza, ha portato in classe la sua storia, raccontandocela con il passaggio di fiamma tra tre candele. 
Oggi ci ha trovato tutti più pronti, ma il silenzio è stato lo stesso ed è stato avvolgente. La cosa bella è stata vedere i bambini riflettere e darsi la risposta senza nessun dubbio: "Zorba è la mamma di Fortunata. La mamma non è per forza chi ti fa nascere. Mamma è chi si prende cura di te."
Proprio bello il titolo di questo capitolo: "Fortunata, davvero fortunata".

(...)
- Ti senti male? - insistè preoccupato Zorba. - Sei malata? -
- Vuoi che mangi per farmi ingrassare? - domandò lei senza guardarlo.
- Perché tu cresca sana e forte - rispose Zorba.
- E quando sarò grassa, inviterai i topi a mangiarmi? - stridette con i lucciconi agli occhi.
- Da dove tiri fuori queste sciocchezze? - miagolò deciso Zorba.
Lì lì per scoppiare a piangere, Fortunata gli riferì tutto quello che Mattia le aveva strillato. Zorba le leccò le lacrime e all'improvviso si sentì miagolare come non aveva mai fatto prima.
-  Sei una gabbiana. Su questo lo scimpanzé ha ragione, ma solo su questo. Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contraddetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. É molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sará l'affetto tra esseri completamente diversi -
- Volare mi fa paura - stridette Fortunata alzandosi.
- Quando succederà, io sarò accanto a te - miagolò Zorba leccandole la testa.
- L'ho promesso a tua madre -
La gabbianella e il gatto nero grande e grosso iniziarono a camminare. Lui le leccava teneramente la testa, e lei gli copriva il dorso con una delle sue ali tese.

Luis Sepúlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

Studenti in classe: scatti di parole e immagini

Grazie al Progetto di alternanza scuola-lavoro, questi giorni li stiamo trascorrendo in compagnia di cinque studenti del Liceo "Baudi di Vesme" di Iglesias. Sono:  Alessia Zanda, Marco Indunis (Liceo Economico-Sociale), Rachele Atzeni, Francesca Floris e Martina Triolo (Scienze Umane).
Sono bastate poche mattine e li sentiamo già parte del nostro gruppo. Posizionati tra i bambini, uno in ogni isola, osservano, partecipano, restituiscono. Già perché non ci riusciamo proprio a non portarli dentro... e a volte, diciamolo, basta davvero proprio poco. Basta dare il tempo perché possano dirci qualcosa di loro, per condividere ciò che osservano in merito all'organizzazione, alla relazione educativa, alla didattica; basta chiedere di offrire una pagina di diario, o semplicemente un post-it con parole-chiave, su ciò che secondo loro connota il nostro fare scuola. Piccole grandi restituzioni che ci stanno aiutando ad offrirci gli uni agli altri.
Le nostre mattine stanno scorrendo con le numerose attività in corso. Gli studenti hanno potuto partecipare con noi alla lettura di primo mattino, all'attività di peer review sui testi prodotti, all'autovalutazione del lunedì, alla presentazione degli elaborati di storia; all'attività di educazione fisica con il papà di Chiara, al calcolo mentale (avreste dovuto vedere il loro stupore...), allo svolgimento dei problemi in gruppo, ma anche alla nostra ricreazione all'aperto. Ieri, poi, è arrivata la giornata BYOD (da noi ribattezzata PTD, Porta il Tuo Dispositivo), così anche loro, in coppia, hanno partecipato ai nostri quiz con Kahoot! sulle parti del discorso, per poi riflettere con noi sull'uso della tecnologia nella didattica, e non solo.

Il nostro compito, oltre a coinvolgerli, è semplicemente quello di fermarci ogni tanto per offrire lo sfondo che possa consentire loro di collocare in modo corretto i vari pezzi, che durante le mattinate si presentano in modo naturale per ricongiungersi ad altri.
Oggi parteciperanno con noi al completamento dei lavoro sui problemi e allo svolgimento della fase ristrutturativa del lavoro; poi avranno modo di osservare i bambini alle prese con la costruzione in gruppo dei quiz di scienze, che poi saranno proposti alla classe con Kahoot! Ma non basta... sarà un lungo giovedì. Infatti, si uniranno a noi anche questo pomeriggio per poter osservare le attività del progetto "Impariamo ad imparare". Domani, invece, sarà occasione per partecipare al laboratorio storico "Stiamo in capanna", programmato al museo di Carbonia.
Ma la cosa più bella sarà che la prossima settimana saremo noi ad andare al Liceo "Baudi di Vesme" per raccontare la nostra didattica. Così, proprio ieri, abbiamo deciso che, in quel contesto, Alessia, Marco, Rachele, Francesca e Martina, completeranno la presentazione dei bambini, offrendo ai loro compagni anche lo sguardo esterno. Mi aspetto cose interessanti.
L'esperienza continua...

mercoledì 6 aprile 2016

La didattica al centro

Oggi una riunione scolastica in cui si è parlato solo di didattica. Qualcuno potrà dire che è la cosa più normale del mondo. Ma chi vive la scuola, sa bene che non è così. É quello che accade solo quando alla forma si sceglie la sostanza, quando si capisce che il coinvolgimento vero vale più di qualunque risultato immediato.
E per la prima volta, nessuna consegna. Non ci sono tempi da ottimizzare. Troppo forte il desiderio di continuare insieme.
I primi segnali che alcuni percorsi ci stanno facendo proprio bene.
Noi insegnanti, proprio come i nostri alunni, abbiamo bisogno di riappropriarci del tempo.

lunedì 4 aprile 2016

Progetto "Imparare ad imparare": variazione calendario

Vi comunico che, a seguito di un'attività di formazione che coinvolge la nostra scuola, il rientro pomeridiano programmato per lunedì 11 aprile, sarà anticipato a venerdì 8, questa volta con orario 15 - 17.
Grazie per la vostra attenzione!

L'Associazione "Genitori si diventa" ad Iglesias per il suo primo convegno in Sardegna

Con piacere, riporto nel nostro blog l'articolo di Arnaldo Scarpa sul Convegno "Ascoltando Storie Differenti: la capacità inclusiva di una scuola aperta all'adozione", promosso dall'associazione GSD Sardegna e accolto dalla nostra scuola.
Ne approfitto per ricordare che i materiali sono reperibili al seguente link: https://goo.gl/Epji3p

L’Associazione “Genitori si diventa” ad Iglesias per il suo primo convegno in Sardegna
Arnaldo Scarpa, sabato 2 aprile 2016

Presentate le linee di indirizzo del MIUR per il diritto allo studio dei minori adottati.
Presentate l’undici marzo al Centro Culturale di Iglesias, per la prima volta in Sardegna, le linee di indirizzo del Ministero della Pubblica Istruzione sul diritto allo studio dei minori adottati, pubblicate nel dicembre 2014, frutto della collaborazione tra numerose associazioni di genitori adottivi ed il Ministero.
Promotori dell’iniziativa, volta a potenziare la collaborazione tra scuola e famiglia sul versante dell’inclusione, l’associazione “Genitori si diventa” con il suo neonato Punto Informativo sardo e l’Istituto Comprensivo “Pietro Allori”, supportati dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Iglesias.
Al tavolo dei relatori, oltre alla responsabile regionale Daniela Ibba, l’Assessore Alessandra Ferrara, il dirigente comunale Paolo Carta, la dirigente scolastica Franca Fara, Anna Guerrieri, presidente nazionale di “Genitori si diventa”, e Monica Nobile, psicopedagogista ed anche lei madre adottiva. Ha condotto i lavori Enrica Ena, insegnante conosciuta in città (e non solo) per il suo approccio didattico innovativo che valorizza l’uso delle tecnologie informatiche e multimediali ma all’interno di una relazione affettiva forte tra bambini ed insegnante.
In prima fila nell’organizzazione, altre 2 mamme adottive: Isa Ongarelli e Oriana Scalas componenti del Punto Informativo.
Il convegno è iniziato con un toccante video realizzato da un gruppo formato da una decina di famiglie adottive del comune di Iglesias: “ringrazio ogni giorno il mio figlio per il dono che mi fa di riconoscermi come padre”, “abbiate coraggio di entrare senza fretta nel vostro tempo zero perché è lì che vi conoscerete”, “cercate di essere i migliori genitori possibili, i vostri figli vi chiederanno solo questo, nient’altro”, “3 parole per l’adozione: amore, dolcezza e bellezza” sono solo alcuni dei bellissimi pensieri che genitori e figli hanno voluto registrare in questo contributo filmato che è stato davvero un dono per tutti.
Anna Guerrieri, professoressa di matematica all’Università dell’Aquila, mamma adottiva e presidente nazionale dell’associazione ha poi presentato le linee guida ministeriali lasciando emergere quanto lavoro hanno richiesto ma soprattutto quanto bene potranno fare a tutta la scuola e non solo alle famiglie adottive evidenziando come includere significa mettere al centro la persona e quindi ogni alunno, considerato nella sua specificità e accolto con tutta la sua storia.
Gli indirizzi ministeriali aiutano la scuola a prendere coscienza di una serie di difficoltà di cui i bambini ed i ragazzi adottati sono portatori e spesso per tutta la vita e ad individuare linee di comportamento e scelte didattiche atte a promuovere la piena inclusione dei ragazzi e la massima collaborazione con le famiglie, al fine di facilitare il superamento di tali difficoltà.
L’adozione, infatti, non è una bacchetta magica che possa cancellare gli effetti di quanto i minori hanno vissuto precedentemente e questo vale anche se adottati nella primissima infanzia in quanto è ampiamente dimostrata l’importanza della vita intrauterina e dei primissimi giorni dopo il parto rispetto alla formazione della personalità e delle caratteristiche corporee del bambino.
Monica Nobile, combattiva pedagogista veneziana che spende tanto del suo tempo a far capire agli insegnanti come comprendere certi comportamenti apparentemente solo negativi dei ragazzi adottati, ha espresso un concetto che tanto ha a che fare con il senso cristiano della sofferenza: “Il dolore è un talento. Può essere questa una chiave di lettura per sostenere i bambini adottati. Tutti partiti da un dolore. Tutti alle prese con un subbuglio di emozioni che hanno ingombrato i loro cuori, tutti intenti a mettere un po' di ordine nella loro tempesta interiore. Loro e i loro genitori accanto a loro. Il dolore è un talento, ne sono convinta, può agire malamente dentro a un cuore ma può anche rendere le persone speciali, pazzamente spaventate ma anche innamorate della vita.” scrive in un suo recente articolo che sintetizza molto bene le riflessioni espresse ad Iglesias.
Alessandra Ferrara e Paolo Carta, infine, sono usciti dai panni di assessore e di funzionario per rivelarsi entrambi in quelli di genitori adottivi, mostrando la faccia più umana dell’amministrazione che è pur sempre fatta, in fin dei conti, da madri e padri come gli altri, con gli stessi problemi e perciò naturalmente vicini alla gente ma che ad Iglesias, per qualche strana coincidenza, risulta un po’ più vicina che altrove ai genitori adottivi, con una serie di politici, tecnici e assistenti sociali accomunati dalla stessa bellissima avventura dell’adozione.

domenica 3 aprile 2016

Pier Cesare Rivoltella: "Comunicare significa condividere"

Vi invito all'ascolto di questo interessante webinar con Pier Cesare Rivoltella che, a mio avviso, propone tante riflessioni a quanti ritengono ancora che i media possano rimanere fuori dalle nostre scuole.
Qui è chiaro che c’è un compito, nel rapporto con i media, che è tutto dell’adulto, educatore, genitore, insegnante, e che non sia possibile rinunciarci.

“I giovani sono più svelti, hanno, a volte, una maggiore dimestichezza. Non è detto che questa dimestichezza, che questa sveltezza, si traduca in una migliore comprensione, in una capacità di riflessione critica.
Da questo punto di vista, credo che la categoria degli adulti abbia ancora degli spazi di intervento e delle responsabilità da gestire, proprio in relazione a giovani generazioni che sembrano più esperte.
Io invito sempre a non confondere la dimestichezza con la comprensione significativa.
Si può essere molto svelti con i media senza comprenderne fino in fondo le logiche.
I giovani sono svelti. A noi adulti il compito di accompagnarli a comprenderne in profondità le logiche. Se ne comprendono in profondità le logiche, diventano capaci di utilizzarle per il bene.”

Nell’intervento viene segnalato anche il portale educazionedigitale.net, dove gli educatori, i genitori, gli insegnanti possono trovare tutta una serie di informazioni sui temi trattati e strumenti utili all’intervento educativo. Qui viene presentata la traduzione italiana del volume di un neuropsichiatra francese, Serge Tisseron, pensato appositamente come strumento di intervento per i genitori nella gestione virtuosa e corretta del rapporto dei loro figli con i media digitali: “3 – 6 – 9 – 12, Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali”. 

sabato 2 aprile 2016

Edmodo: informazioni organizzative

Carissimi bambini, vista la crescita delle attività su Edmodo, sia in merito alla condivisione dei contenuti che delle proposte, avrete notato che non sto più provvedendo a darvene avviso tramite il blog, se non nei casi particolari. Ricordate quindi di continuare ad accedere con costanza ad Edmodo per prendere visione delle segnalazioni, per partecipare all'arricchimento dei nostri documenti condisi e per offrire il vostro contributo al nuovo spazio collaborativo: "Ti consiglio una lettura!".
Non dimenticate, infine, che accedendo al Registro, potete visualizzare lo stato delle vostre consegne.
Grazie!

Ti consiglio una lettura!

Vi informo che, come anticipato ieri in classe, ho appena aperto su Edmodo un nuovo sottogruppo dedicato alle vostre recensioni sui libri letti, denominato: "Ti consiglio una lettura!"
Questo spazio, al quale vi ritroverete tutti iscritti automaticamente, ha lo scopo di raccogliere le impressioni sulle vostre letture, così da guidare i compagni e le compagne verso libri che, secondo voi, vale la pena leggere.
La cosa migliore, sarà quella di raggiungerlo ogni volta che terminerete la lettura di un libro.
Con poche frasi, potrete precisare: 
- di che libro si tratta;
- il genere (racconto fantastico, storico, avventura, fantasy, fiabe e favole, giallo, personaggi famosi, etc.)
- il perchè vi è piaciuto;
- il perchè ne consigliate la lettura.
Quindi... buone condivisioni a tutti!!!

Cineforum dei bambini e ragazzi: "Il Piccolo Principe"

Vi ricordo che domani, domenica 3 aprile 2016, al "Cineforum dei bambini e ragazzi", organizzato dall'Associazione Culturale Nuova Via, sarà proiettato "Il Piccolo Principe". Se avete il desiderio di rivederlo è una buona occasione.
L'appuntamento è in via Diana (retro biblioteca comunale di Iglesias) alle ore 16.30.
Visti i contenuti, che si prestano ad un dibattito anche fra adulti e bambini, la visione del film è aperta anche ai genitori. 

Informazioni e prenotazioni 377.2762720 - 345.5043539

Progetto formativo per genitori

Vi segnalo la pubblicazione nel sito d'Istituto della Circolare nr. 139 relativa al Progetto Genitori proposta dall’Associazione Lions Quest.
Durante il corso, saranno affrontati i seguenti temi:
migliorare la comunicazione familiare;
promuovere le competenze socio emotive;
aiutare i figli ad acquisire uno stile di vita sano, libero da dipendenze;
sperimentare i passi del processo decisionale;
accrescere la fiducia in se stessi dei propri figli;
utilizzare la genitorialità come primo strumento di prevenzione.
il Progetto genitori si svolgerà nei pomeriggi del 18 e 19 aprile 2016, con incontri della durata di tre ore.
Il corso è gratuito ma prevede l’acquisto della Guida per i Genitori al costo di 10 euro.
I genitori interessati dovranno far pervenire la loro adesione entro il 6 aprile 2016 al seguente indirizzo mail: icpietroallori@gmail.com
Si precisa che è previsto il numero massimo di 35 partecipanti. Qualora le adesioni pervenute fossero in numero superiore, si terrà conto dell'ordine di arrivo.
Grazie per l'attenzione!