venerdì 30 giugno 2017

Percorsi che si chiudono, percorsi che aprono






É sempre un grande onore accompagnare delle colleghe nel loro anno di prova, ancora di più quando sono insegnanti motivate a ripensare le proprie pratiche, ad accogliere ogni forma di riflessione e a mettersi in gioco con nuove strategie. Non importa se il percorso si fa più impegnativo, importa che si finisce consapevoli che essere maestri significa accettare il movimento, sporgersi, sapendo che le soddisfazioni saranno circoscritte a piccoli attimi perché subito dopo sarà necessario rispondere a nuovi bisogni.
Auguri di cuore, maestra Stefania e maestra Maria Efisia. Mi sento di dire che ci siamo fatte bene. Grazie.

Avvicinatevi all'orlo, disse.
Abbiamo paura, risposero. 
Avvicinatevi all'orlo, disse.
Si avvicinarono,
egli li spinse e... volarono. 

(Guillaume Apollinnaire) 

lunedì 26 giugno 2017

Consegna delle schede: le foto

Eccomi finalmente a raggiungervi con gli scatti del nostro ultimo giorno di scuola, quello dedicato alla rilettura dell'anno scolastico e alla consegna delle schede.
Ne approfitto per mettere a disposizione anche il link al video che mi avete gentilmente donato e che ho caricato nel nostro canale YouTube
Ancora grazie di cuore a tutti.  
Vi aspettiamo in quinta elementare! :-)

venerdì 23 giugno 2017

Mi scuso e mi perdono


Non è un anno in cui ho scritto molto, lo sapete. Ho comunicato, questo sì. Ma le riflessioni a voce alta, quelle che poi riporto sul blog, e che hanno cercato di avvicinarvi, non tanto alle esperienze, ma al senso delle esperienze, agli effetti delle esperienze, sono state poche, poche davvero. E io questo lo so.

Mi sono interrogata spesso sul perché. Non l’ho vissuto bene. Mi sono trovata con qualcosa che mi mancava perché quel condividere le mie riflessioni è stato sempre per me un aiuto per fermarmi con più attenzione davanti alle cose, per rileggerle, ragionarci, per coglierne il senso profondo.

E poi ho capito.

Un po’ è stato certamente per le troppe perturbazioni, a tutti i livelli, che hanno richiesto davvero tante energie per essere gestite fino a poterle guardare come opportunità. 

Un po’ perché, arrivati in quarta, ci conosciamo. Ci siamo detti veramente tante cose, sull’idea di scuola, di società, su tutte le nostre personali convinzioni, sulle scelte metodologiche, sulle relazioni, sull’alleanza educativa; e vi ho offerto il mio sguardo già tante volte per cercare di farvi vedere e sentire quello che io stessa vedevo e sentivo davanti ai bambini.

Un  po’ perché si sono intrecciate troppe riflessioni e non ho avuto davvero il tempo materiale per srotolarle come piace a me, spostarle, per poterle guardare completamente, e finalmente condividerle.

Un po’ perché, lo ammetto, più passa il tempo, più mi rendo conto di quanto sia difficile far conoscere agli altri ciò che avviene dentro una classe in crescita. Può restituirlo solo la presenza, osservare con i propri occhi, respirare le stesse emozioni, mettersi davanti ai bambini completamente. Motivo per cui, in modo molto naturale, stiamo finendo per aprire l’aula sempre di più, accogliendo anche i colleghi. 

Un po’, però, e questa è davvero una cosa bella, è perché quest’anno ho avuto delle colleghe speciali con le quali abbiamo sperimentato che cosa significhi davvero essere insegnante riflessivo. Insieme abbiamo osservato e ci siamo osservate di continuo, e lo abbiamo fatto con i bambini e con le relazioni che abbiamo costruito con voi e su ogni momento che ha connotato le nostre scelte educative e didattiche. Un vero privilegio che non ha eguali e che evidentemente ha nutrito il bisogno di scambio più di quanto noi stesse potessimo renderci conto.

Eppure, nonostante tutte le risposte che mi sono data, ho passato l’anno sentendo che mi mancava qualcosa e che stavo sottraendo qualcosa anche a tutti voi. Ed ero anche a disagio perché resto convinta che in tutte le cose, ciò che conta, ed è poi la più faticosa, non è mai cominciare, ma continuare.

Vi starete chiedendo perché vi dico tutto questo.

Ve lo dico perché anche in questi giorni, chiuso l’anno, non ho trovato le parole che avrei voluto per portare qui la straordinarietà del nostro 21 giugno, del nostro vero ultimo giorno di scuola.

Eppure, credetemi, per me la data della consegna è davvero un giorno importantissimo. E sono felice che mentre in molte scuole si svolge online o con genitori che si alternano silenziosi, semplicemente a ritirare un documento e a mettere una firma, per noi sia davvero un momento pieno di valore.

Mi piace moltissimo accogliervi tutti insieme, rileggere l’anno con voi, condividendo la relazione finale, gli esiti dei questionari e le tante riflessioni. Mi piace proporvi sempre qualcosa, quest’anno sono state le parole chiave che hanno consentito ai vostri pensieri di intrecciarsi con quelli dei bambini.
E mi piace quando chiamiamo i bambini uno ad uno per dare ufficialità al completamento del loro percorso proclamando che sono stati ammessi alla frequenza della classe successiva tra l’applauso generale.

Così come penso che sia meraviglioso salutarci senza cose inutili, ma trattenendoci sui messaggi che contano e che ci dicono quanto sappiamo volerci bene, perché questo è. Ne sono convinta. Noi ci vogliamo bene.

Perciò, quest’anno lo chiudo semplicemente così. Da un lato scusandomi e dall’altro perdonandomi.
Scusandomi per ciò in cui ho mancato e per ciò che non ho saputo offrire quanto avrei voluto e che non riesco a fare neanche ora.
Perdonandomi perché so di aver fatto l’unica cosa che potevo: scegliere.

E quest’anno ciò che contava di più era essere presente completamente, in ogni momento. Riuscire ogni giorno a recuperare energie per offrire qualità al giorno successivo. Era importante stare in piedi quando non sapevamo se saremmo stati in grado di gestire la complessità delle nuove richieste, di restituire fiducia a quelle famiglie che ci hanno chiesto aiuto. Era importante stare in piedi mentre guardavamo a quei pezzi che andavano via senza un saluto, dimenticando quanta importanza abbiamo dato alle persone, ai legami e al rispetto prima di ogni altra cosa. Era importante stare in piedi davanti ai genitori che perdevano fiducia per aiutarli a riconquistarla, a volte mostrandogli anche con durezza ciò che stavano diventando incapaci di vedere. Era importante non abbandonare le convinzioni, le scelte, neanche quando cambiare rotta avrebbe semplificato tutto.

Prendere posizione, davanti alla scuola, davanti ai bambini, davanti a voi famiglie, davanti alla società, è davvero molto faticoso. Ne sono sempre più consapevole. Ma regala emozioni incredibili che hanno davvero bisogno di poche parole quando siamo di fronte ai bambini. Ognuno di loro è la risposta, un’incredibile risposta. Io ci credo.

Grazie a tutti per essere ancora squadra, capace di indebolirsi ma di trovare nuova forza infinite volte.
Grazie a tutti voi per esserci. Felice estate.

Festival della Musica

Mercoledì 20 giugno, all'interno del Festival della musica organizzato in città, i nostri bambini, uniti in un unico gruppo con altri della nostra scuola, sapientemente guidati dalla maestra Daniela Fadda, ci hanno regalato una inaspettata esibizione in Aula consiliare che ha emozionato tutti coloro che hanno avuto il privilegio di essere presenti. Un tempo magico, concluso con una sorpresa dei bambini che, ancora una volta, ci hanno stupito per la loro capacità di organizzarsi in autonomia e di saper toccare le corde più profonde di tutti noi.
Complimenti di cuore alla maestra Daniela Fadda, ai bambini e alle famiglie che hanno risposto anche a questo invito, nonostante le attività didattiche siano terminate. Cose belle.

martedì 20 giugno 2017

É il momento di chiudere l'anno. Siete pronti? Vi aspettiamo!

Vi ricordo che domani mattina - mercoledì 21 giugno - vi aspettiamo puntuali, alle ore 10, per chiudere insieme l'anno scolastico e consegnarvi il documento di valutazione.
Come sapete, si tratta di un momento che abbiamo considerato sempre molto importante: un'occasione per rileggere insieme l'esperienza appena chiusa, ma anche per lanciare un ponte verso l'anno che verrà, questa volta la quinta elementare, l'anno che chiuderà la nostra esperienza insieme. 
Perciò... non mancate. Aspettiamo tutti, bambini e genitori!

domenica 18 giugno 2017

Sguardo a settembre

Ieri ho ritirato in libreria un altro straordinario libro che attendevo impaziente: Io dico no! Storie di eroica disobbedienza di Daniele Aristarco; una raccolta di racconti sulle donne e gli uomini che con grande coraggio e determinazione hanno detto i no che hanno fatto la storia. Da Spartaco alle suffraggette, da Gandhi a Martin Luther King, da Franco Basaglia a Malala Yousafzai: trentacinque i disobbedienti presenti nel libro che consentono di rivivere le grandi battaglie per la libertà.
E così, per settembre, sono già tre i libri ad attenderci per aprire le nostre mattinate a scuola, ai quali se ne aggiungeranno tanti altri che i bambini continuano ad inserire nell'elenco delle proposte di lettura in classe.
Intanto quest'estate la trascorreremo in compagnia di Orfeo, la Ninfa Siringa e le percussioni pazze dei coribanti di Franco Lorenzoni, che incontreremo a ottobre al Festival Tuttestorie!
Cose belle che trasformano la stanchezza in nuova motivazione.

venerdì 16 giugno 2017

mercoledì 14 giugno 2017

Dai bambini, per la Preside

-Maestra! I bambini mi chiamano. E porgendomi una busta mi dicono: -Potremmo dare questa lettera alla Preside? 
É l'ultimo giorno di scuola. Siamo ai giardini pubblici per la merenda e i giochi all'aperto. Era da un po' che i bambini riuniti avevano colpito la nostra attenzione. 
Il trasferimento di maestra Silvia non li convince. Ci deve pur essere qualcosa da fare perché questa maestra possa stare con noi! Che fare, se non scrivere a chi dirige la scuola? Così si sono organizzati e ai giardini hanno portato quanto necessario per preparare la loro lettera.
- Certo! - rispondo, e mi consegnano lo scritto tutti soddisfatti. Sul loro volto la speranza che qualcosa cambierà.

Confesso che all'uscita dei bambini, ho mostrato la lettera a maestra Silvia (sono sicura che loro mi perdoneranno): che cosa può esserci di più bello per una maestra di una restituzione così? 
Peccato che sia ancora lontano il tempo in cui la scuola potrà dare ai bambini la risposta che desiderano... la continuità di una maestra che hanno riconosciuto essere importante per loro.
Per ora, continuiamo a custodire la loro bellezza. 

Il saluto di maestra Silvia

L'ultimo giorno di scuola, in apertura di mattinata, maestra Silvia, la collega che ha lavorato con noi da novembre, ha salutato i bambini leggendo una lettera scritta per loro.  
Ho deciso di scrivervi e di leggervi questa lettera perché so già che, diversamente, quello che sento non mi avrebbe consentito di arrivare alla fine, ha anticipato con la voce rotta dall'emozione. 
É stato un momento di grande commozione, in cui, mentre la lettura scorreva, l'aula si riempiva del pianto dei bambini che comprendevano che ad attenderli c'era un nuovo faticoso distacco. Il distacco da una maestra che hanno potuto apprezzare molto per la delicatezza con la quale si è proposta, impegnata a conoscere e comprendere le scelte educative e didattiche per muoversi dentro un percorso realmente condiviso. Il distacco da una maestra che non è stata mai la maestra di un bambino, ma ha rivolto attenzione costante a tutti e ad ognuno.
I bambini leggono. I bambini sentono. I bambini restituiscono. E con Silvia hanno sentito delicatezza, attenzione, presenza completa. Così hanno costruito un legame.

Ho chiesto a Silvia di poter riportare la sua lettera qui, perciò la condivido con voi, cogliendo l'occasione per esprimerle il nostro grazie che si unisce a quello dei bambini. Un grazie carico di stima professionale e di affetto sincero perché Silvia non è solo una maestra attenta, professionale, desiderosa di migliorarsi e di offrire il meglio ai bambini. Silvia è anche una persona speciale che per noi è diventata un'amica. Grazie Silvia.

Cari bambini, ho aspettato fino all'ultimo giorno di scuola per scrivervi due righe; volevo dare alle infinite emozioni il tempo di sedimentare per poi leggerle una per una dentro di me.
Quel 24 novembre del 2016 non lo scorderò mai... sono entrata in quest'aula timorosa per il compito che mi veniva affidato. "Questa è una classe speciale dove l'insegnante utilizza una didattica diversa, i bambini imparano lavorando in gruppo", mi disse la Preside. Ogni parola di conforto e di incoraggiamento è stata per me "vitale". Quelle diciannove paia di occhi puntati su di me mi hanno subito rassicurata e da lì è partito il mio primo viaggio insieme a voi e alle meravigliose colleghe.
Ho capito che il viaggio è più bello quando si solleva lo sguardo da terra aprendo occhi, orecchie, braccia, mani e cuore, così da poter assaporare al meglio tutto ciò che ti viene dato per poter incontrare altri occhi e altri mondi.
Ho scoperto che l'anno scolastico non è una corsa né una gara, ma semplicemente un tratto di strada che ciascuno percorre con i mezzi di cui dispone, ognuno con la propria andatura, con quella meravigliosa certezza che si arriverà tutti assieme al traguardo e che ogni traguardo diventerà un nuovo punto di partenza.
Bambini, continuate a regalare, alle maestre che resteranno e a quelle che arriveranno, il vostro entusiasmo e la vostra curiosità perché saranno un lievito prezioso da cui potranno nascere idee, progetti, nuovi e interessanti percorsi.
Durante questo viaggio, sono accadute tante cose e questo andare avanti insieme mi ha arricchita e ha cambiato la mia prospettiva.
La gioia di aver condiviso con voi questi mesi è ora accompagnata da un velo di tristezza per un tempo ormai scaduto, una stagione ormai finita...
Grazie bambini miei per tutti i piccoli e grandi successi conquistati, per tutti i traguardi che avete raggiunto, per i vostri sorrisi, i pianti, per avermi fatto rientrare a casa stanca ma con un sorriso ed un entusiasmo che ha fatto bene anche alla mia famiglia.
Non vi dimenticherò mai perché farete parte della mia storia e della persona che sarò in futuro.
Con immenso affetto,

                                        maestra Silvia

Presentazione lavori di geografia: le foto

Durante l'ultima settimana di scuola, i bambini hanno presentato i lavori realizzati durante l'impegnativo lavoro svolto in gruppo sugli ambienti geografici. Condividiamo con voi alcune foto.

domenica 11 giugno 2017

Questionario genitori: proroga fino a martedì 13 giugno 2017

I bambini compilano la loro valutazione online

Vi informo che la scadenza per la compilazione del questionario rivolto ai genitori è prorogata a martedì 13 giugno. Pertanto, invito coloro che ancora non lo avessero fatto, a procedere quanto prima.
Vi ricordo che si tratta di una rilevazione anonima e che lo scopo del questionario è quello di conoscere il vostro punto di vista in merito all'esperienza formativa ed educativa vissuta dai bambini in modo da poter assumere e gestire eventuali criticità.
Grazie per la collaborazione!

Vai al questionario genitori

venerdì 9 giugno 2017

Noi genitori: Il nostro mondo a testa in giù

La classe della didattica rovesciata.
Ci chiamano così. E lo siamo davvero. 
Lo siamo per una didattica che…si, un pochino capovolta lo è (fortunatamente!), ma soprattutto perché capita che alcune cose per riuscire a vederle e a viverle completamente ci piace metterle sotto sopra. 
Ho sempre pensato che ci sono momenti in cui guardare il mondo a testa in giù, saltellare sulle nuvole e toccare con le mani un prato di stelle, è l'unico modo per vederlo veramente dritto, in tutto il suo incanto, vastità e linearità; è saper dare un senso e un valore alle cose dove spesso manca; è riuscire a dare un nome a un'emozione, a un brivido, a un sentimento.
Significa essere capaci di osservare con gli occhi degli altri, comprendere che esistono pensieri oltre ai nostri che prima di essere capiti, vanno ascoltati e rispettati; che per trovare la soluzione a un problema, una risposta a una domanda, alle volte occorre cambiare la prospettiva dalla quale guardiamo. Spostarsi più in là anche di pochi passi per cogliere quanto fino a quel momento era invisibile agli occhi...
Significa che prima di capovolgere devi aver imparato a stare e ritornare in equilibrio. Sempre. Ecco come l'imprevisto non potrà mai sorprendere e disorientare quando sappiamo che, spesso, sono proprio le circostanze a buttarci a gambe all'aria per ricordarci che in verità non ci siamo mai smarriti, ma semplicemente ritrovati. Perché credo anche che percorrere una strada non prevista nei nostri progetti di vita può essere una straordinaria occasione per tracciare nuovi percorsi, meravigliosi. Dobbiamo solo aver fiducia e proseguire, quando serve chiudere gli occhi e lasciarci guidare…
Per noi adulti significa avere il coraggio di fare scambio di posto con i bambini.
Crescendo abbiamo dimenticato quel mondo bambino che anche noi abbiamo vissuto, liberi, spontanei dove riuscivamo a ritornare sempre all'essenza delle cose. Dove la felicità non era un ragionamento; la felicità sapevamo solo viverla.
E per una maestra…significa credere con tutta se stessa che insegnare ai bambini non è trasmettere i saperi, ma farli vivere, respirarli, sentirli, toccarli, crearli, e non è dire quello che va fatto e quello che non va fatto, ma è aiutarli a saper scegliere. Perché la vita è e sarà sempre una scelta continua.
Ecco allora la maestra che organizza, stimola, supporta, facilita... e poi libera. E poi si sposta, per lasciare lo spazio ai suoi bambini, per osservarli all'opera, assaporando la bellezza, come davanti ad un'opera d’arte.
Io sono un libro è stato uno dei tanti momenti in cui maestra Enrica e i suoi bambini hanno voluto capovolgere un pezzettino di mondo. Non è stata solo un'iniziativa rivolta a presentare dei libri, ma uno spazio dove ci hanno riportato proprio in quel mondo bambino, misurato e semplice fatto però di pensieri genuini, alti. Loro, ancora una volta, sono stati i protagonisti del loro sapere, delle loro conquiste, dei loro desideri e sogni…
E con il loro entusiasmo e fame di vita, ci hanno invitato a rallentare fino a chiederci di sostare un attimo, lasciando andare ogni preoccupazione o fretta per guardare la realtà che spesso offuschiamo con le nostre strutture, con occhi diversi, con occhi più grandi, con occhi che sanno vedere con autenticità e intensità. Con magia...
Quella magia di cui parla Simona nel suo scritto di qualche giorno fa. Che è proprio vero, non è da tutti... guardate con occhi scintillanti tutto il mondo intorno a voi, perché i più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più improbabili. Coloro che non credono nella magia non potranno mai trovarla.
Una magia di una maestra che incanta, che incuriosisce, che coinvolge, che è consapevole che lasciare i bambini con il fiato sospeso non potrà mai essere un'inutile perdita di tempo, perché solo l’immaginazione e la fantasia permettono di dare forma ai saperi che rimarranno per sempre. Qualsiasi contenuto, qualsiasi teoria, qualsiasi spiegazione, senza la magia dell'insegnare e dell'apprendere, non hanno alcun valore.
Sapete, quel giorno ho deciso di fare come accade nei racconti fantastici: un salto, una capriola, una giravolta, una discesa libera ed eccomi catapultata dentro a tanti libri, pronta ad ascoltare le loro storie. 
Una in particolare mi ha catturato. Non è ancora stata scritta, ma è già tutta vissuta. Racconta di una maestra che desidera essere presenza, creatrice di storie di vita, quelle dei suoi bambini insieme ai suoi bambini. 
Dicono che è la bacchetta a scegliere il mago…e una bacchetta, un giorno, ha trovato magicamente il suo…anzi, la sua.
A tutti l’augurio di incontrare la nostra maga. 
Vi voglio aiutare, però. Solo un piccolissimo indizio.
La riconoscete perché indossa un mantello pieno di lucenti stelle...

mercoledì 7 giugno 2017

Conclusione attività didattica


Carissimi genitori, vi ricordiamo che sabato 10 giugno termina l'attività didattica.
In tale giornata, svolgeremo la seconda parte della mattinata con merenda (organizzata dalle maestre) e giochi all'aperto. 
Pertanto, i bambini sono invitati a portare a scuola esclusivamente un piccolo zainetto, contente astuccio e acqua. 
Le attività termineranno regolarmente, alle ore 13.30.

Dopo sabato 10, l'appuntamento è per mercoledì 21 giugno con la consegna del documento di valutazione, programmata per le ore 10.

Saggio musicale

Eccomi a condividere le foto del Saggio musicale di fine anno svolto ieri - martedì 6 giugno - nei locali della nostra scuola.
Il saggio ha consentito di condividere con le famiglie l'intero percorso di lavoro svolto dai bambini durante l'attività musicale svolta con l'ins. Daniela Fadda.
Grazie per aver partcipato!

Alle foto

martedì 6 giugno 2017

Riflessione di buon mattino

Ultima settimana di scuola e mi sento completamente tranquilla. Mi piace che l'esperienza e l'età mi abbiano insegnato che cosa conta. Così l'ansia da fine anno, in classe, non entra da tempo. Ci siamo noi, ogni giorno, fino all'ultimo, a continuare le nostre attività, sapendo che alcune le poseremo per riprenderle a suo tempo. 
Oggi, poi, ad aspettarci ci sono i colloqui con i bambini, un momento che non smette di emozionarmi. Già li vedo presentarsi a scuola con la busta gialla contenente la loro autovalutazione, pronti a discuterla con noi, uno ad uno, sapendo che cerchiamo un ascolto vero e saremo aperte a ripensare la nostra. Così, anche i voti, che proprio non sono riuscita a digerire, non oscureranno questo tempo e chiuderemo tutti con gli occhi puntati sui bambini, consapevoli, ancora una volta, che il nostro compito è costruire. Sempre. Con ognuno.

lunedì 5 giugno 2017

Consegna documento di valutazione

Vi informiamo che la consegna del documento di valutazione finale è programmata per mercoledì 21 giugno alle ore 10.
Non mancate!

Colloqui con i bambini

 
Vi informiamo che questa settimana sono programmati i colloqui con i bambini; pertanto, invitiamo i genitori alla collaborazione nell'accompagnarli ad un'attenta lettura e compilazione del modello di autovalutazione, consegnato giovedì 1 giugno, che dovrà essere riportato a scuola entro e non oltre martedì 6 giugno 2017.
Grazie a tutti per l'attenzione!

domenica 4 giugno 2017

Tempo di valutazioni: la parola ai bambini e ai genitori

Anche questo quarto anno sta finendo e ancora una volta eccoci tornare a proporre ai bambini e ai genitori la compilazione di un questionario online che possa aiutarci nella valutazione degli aspetti che hanno connotato l'esperienza educativa e formativa di classe.
Trattandosi di una proposta interna, per compilare i questionari è necessario essere in possesso del codice di riferimento che verrà fornito esclusivamente agli interessati tramite la piattaforma Edmodo.
La compilazione dovrà essere effettuata entro e non oltre il 10 giugno 2017.
Confidiamo nella vostra partecipazione. GRAZIE!

Ai questionari: QUESTIONARIO GENITORI - QUESTIONARIO ALUNNI

Saggio musicale di fine anno


Vi informiamo che martedì 6 giugno, alle ore 10, nei locali della palestra, è programmato il saggio musicale di fine anno.
Siete tutti invitati a partecipare, non mancate!!!

Esperienze sportive

Nei giorni scorsi, con i giochi di fine anno, organizzati giovedì 1 giugno, e l'ultimo incontro destinato al basket, svolto sabato 3 giugno, si sono concluse le attività sportive dell'anno in corso.
Ringraziamo Luca Orrù, che ha condotto, per il secondo anno consecutivo, il progetto "Sport di classe" e Massimo Era, il papà di Chiara, che anche quest'anno ci ha gentilmente offerto la propria collaborazione per svolgere una disciplina sportiva ai bambini particolarmente cara.
In attesa di riprendere il prossimo anno, condividiamo alcune foto scattate durante le attività.
Al prossimo anno (incredibilmente... l'ultimo)!

Sport di classe
Percorso di basket
Giochi di fine anno

venerdì 2 giugno 2017

Io sono un libro: ricostruzione sfogliabile

Vi propongo la ricostruzione per immagini di Io sono un libro, contenente i QR Code per accedere alle schede dei libri realizzate dai bambini.


giovedì 1 giugno 2017

Io sono un libro: scatti

Con grande piacere, condivido le foto dell'iniziativa che ieri ha coinvolto tutti noi: Io sono un libro.
Colgo l'occasione per ringraziare ancora Eleonora e Maurizio dell'Associazione Argonautilus, per avere prontamente accolto e sostenuto la nostra iniziativa; Stefania Mura, della libreria Mondadori, per averci detto il primo sì ed averci accompagnato con la sua personale delicatezza e attenzione per i bambini; Christian Castangia, per la generosità con la quale ci rinnova sempre il suo sostegno e ci assicura la sua presenza appassionata.
Ancora una volta, un grazie speciale va ai genitori, che hanno sostenuto i bambini e condiviso questa iniziativa attimo per attimo, mostrandosi sempre disponibili a "volare" con noi.
É stato bello sentirsi squadra, tutti, ma proprio tutti insieme.
Lo dico sempre... non serve pensare in grande. Le cose diventano grandi da sole, standoci dentro tutti interi e lasciando che prendano forma in modo naturale, accogliendo il contributo di tutti.
Per questo, a ognuno di voi, di cuore: GRAZIE!

Agli scatti

Io sono un libro: il giorno dopo

Chi lavora con me lo sa. Lo sanno i bambini, lo sanno i colleghi, lo sanno i genitori. A me piace liberare. Mi piace perché credo nell'intelligenza dei bambini, perché lavoro molto affinché sviluppino la loro capacità organizzativa e perché adoro la loro creatività che non smette mai di sorprendermi, andando sempre oltre quanto io possa immaginare. 
E poi perché arriva un momento in cui mi piace proprio. Organizzo, supporto, facilito... e poi mi sposto. Assumo un ruolo esterno e li osservo all'opera, assaporando la bellezza, come davanti ad un'opera d'arte.
Proprio come ieri. Abbiamo lavorato tanto, stimolato, accolto, accompagnato, supportato. Ma poi lo spazio lo abbiamo lasciato interamente a loro che hanno gestito in piena autonomia le loro presentazioni, con entusiasmo e competenza.
Io credo che questa sia la cosa più bella del nostro mestiere. Il momento in cui possiamo farci da parte. A noi un angolo, a loro il centro.
Per questo, il grazie più grande, ancora una volta, è per i bambini, per ciò che hanno saputo regalare a tutti noi, alla città.
Di una cosa sono sicura. A fidarsi di loro non si sbaglia mai.

Noi genitori: Io sono un libro

Post di Simona Banci

Ai bambini,
e alla loro innata capacità di farci ancora sognare e...

VOLARE!

Penso che un giorno così non ritorni mai più,
tu che leggevi il tuo libro col naso all’insù…
Io che d’un tratto venivo dal testo rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito!

Volare oh oh
narrare oh oh oh oh
sei tu col libro quassù, felice ti ascolto di più
E volare, e parlare, felice più in alto del sole raccontami orsù,
mentre il mondo pian piano sparisce in una nuvola blu.
La tua voce soave si scioglie e avvolge anche me...

Volare oh oh
ascoltare oh oh oh oh
un libro si legge di più se a spiegarlo, il bimbo, sei  tu!

Ma ci son giorni che all’alba svaniscon perché,
quando tramonta la luna li porta con sé...
ma io continuo a sentir le tue belle parole
che di quel libro mi han fatto ...innamorare!!

Volare oh oh
narrare oh oh oh oh
sei tu col libro quassù, felice ti ascolto di più
E volare, e parlare, felice più in alto del sole raccontami orsù
mentre il mondo pian piano sparisce in una nuvola blu.
La tua voce soave si scioglie e avvolge anche me...

Volare oh oh
ascoltare oh oh oh oh
un libro si legge di più se a spiegarlo, il bimbo, sei  tu
...con me!

Ci sono esperienze che sono troppo belle perché si possano ripetere, ma ci sono iniziative che sono troppo significative per non riprovarci!
Ringrazio di cuore la maestra Enrica Ena e i bambini della 4^A, Eleonora e Maurizio dell'Associazione ArgoNautilus, Stefania della Libreria Mondadori, Christian, e tutti coloro che hanno pensato l’evento e collaborato (genitori in prima fila!) per il suo lieto fine; un grazie speciale lo rivolgo a tutte le maestre e i maestri che ieri sono intervenuti alla presentazione di “Io sono un libro” e rivolgo a tutti loro la frase che, a voce, ho sussurrato a maestra Marcella e a maestra Francesca… “Voi siete la nostra speranza!”…la speranza di una scuola migliore…la speranza che la buona scuola esca dalle proprie mura e mostri al territorio il suo valore e i suoi talenti…
A coloro i quali non hanno saputo cogliere l'opportunità… “non crucciatevi oltre… la magia non è da tutti!”.
Ai prossimi libri!

A Daniela Palumbo... grazie!

 

Solo poche parole per ringraziare anche da qui Daniela Palumbo, che ha gentilmente accolto il nostro invito ad incontrarci via skype, consentendoci così di approfondire la conoscenza di un libro che ci ha fatto conoscere la determinazione di una donna davvero speciale: Maria Montessori.
Grazie per questo regalo, Daniela, reso ancora più speciale dall'aver scoperto che condividiamo la stessa idea di scuola e, quindi, anche di società...
A nuovi incontri!

Daniela Palumbo, Dalla parte dei bambini. La rivoluzione di Maria Montessori, Edizioni EL