sabato 31 dicembre 2016

Felice nuovo anno!

 


Con alcune immagini del nostro Natale, auguro a tutti voi un felice nuovo anno, che vi veda sereni e che custodisca la vostra capacità più preziosa: quella di essere comunità.
Un abbraccio carico di bene a voi, alle vostre famiglie e alle mie preziose compagne di viaggio.

Le foto del nostro Natale in classe

mercoledì 28 dicembre 2016

Preparativi di Natale: la prova generale

In attesa del filmato della nostra rappresentazione "Preparativi di Natale", condivido con piacere un primo video fotografico e una cartella di foto riferiti alla prova generale, gentilmente preparati per noi da Sergio Franzin (il marito di maestra Marcella) che ringraziamo per la preziosissima collaborazione.
Buona visione e... buon proseguimento di vacanze!

Pubblicazione foto

Vi segnalo che ho condiviso delle nuove cartelle di foto relative ad alcune iniziative dell'ultimo bimestre:

- 4 novembre: Festa delle Forze armate e del'Unità nazionale
- 25 novembre: simulazione Rally matematico
- 26 novembre: concorso di creatività ispirato a Mrs Black

Accogliere, esserci

Nuovo messaggio, semplice, diretto, come si scrive a chi ti è familiare: -Maestra, mi sei mancata tantissimo. Uno di questi giorni usciamo?
Impossibile dire di no.
Mi emoziono sempre quando gli ex alunni vengono a trovarmi a scuola o mi cercano quando hanno bisogno di un confronto, o semplicemente perché vogliono vedermi, sentire che continuo ad esserci. Perciò a scuola, a casa, nella mia vita, mi piace che le porte per loro siano sempre aperte.
Sì, qualcuno dice che bisogna mettere limiti, che rischiamo carichi emotivi eccessivi, ed è sicuramente vero. Ma, per me, sapere che per un alunno, la scuola, noi, possiamo essere l'altra possibilità, un riferimento adulto in più, mi piace. Per questo, nella mia idea di scuola, al centro, c'è sempre la capacità di accogliere, nella convinzione che un bambino che trova spazio, che sta bene, ha buone probabilità di essere un adulto sereno e di trovare un suo spazio nella società. Ed è proprio per questo che quando in classe le complessità aumentano, non mi scoraggio. Respiro, caccio via l'ansia e riposiziono. 
Se si comincia con il benessere, con una buona relazione, il resto arriva.

domenica 25 dicembre 2016

Frammenti di felicità

Carissimi bambini, cari genitori, ho il piacere di informarvi che ho condiviso sul canale YouTube di classe il video "Frammenti di felicità".
Ancora grazie a tutti per questo meraviglioso dono!



Il testo cantato dai bambini

Cara maestra Enrica

Cara maestra Enrica
ti scrivo per parlarti un po’
per dirti quanto sei importante,
adesso finalmente lo so

perché mi capisci
soprattutto quando faccio pasticci
perché mi incoraggi
quando io mi sento perso in mezzo
a troppi ingranaggi…

Welcome dear teacher
my english isn’t very good
but you is very pretty,
so I want tell you: I love you!
perché è l’unione ciò che conta
e che ci dà la forza di sperare
ed è per questo che con forza
siamo qui per te
e lo vogliamo ricordare!

  A te volgiamo il nostro canto
a illuminare il tuo Natale Santo
a dare il senso giusto a tutto quanto
a ricordarti che ci siamo noi!
Vieni, coloreremo il cielo di ogni giorno
staremo attenti a chi abbiamo intorno
e aiuteremo chi non ce la fa…

Cara maestra ti scrivo
perché non ne posso più
di quelli che sanno tutto
e in questo tutto non ci sei più tu

perché voglio che ci sia più amore,
anche per noi quando dobbiamo imparare
perché spero in un futuro migliore,
grazie a te che un viaggio a vela
mi hai fatto fare…

Maestra noi ti ringraziamo
perché hai illuminato i nostri cuori
hai dato un senso ai giorni vuoti e amari
hai camminato insieme a tutti noi.
Vieni coloreremo il cielo di ogni giorno
staremo attenti a chi abbiamo intorno
e aiuteremo chi non ce la fa…

sabato 24 dicembre 2016

L'augurio di saper amare ognuno per quello che è

Questa mattina, proprio mentre mi accingevo a scrivervi i miei auguri, nel gruppo di docenti che ho fondato su Edmodo, ho trovato un messaggio bellissimo scritto dalla collega Giovanna Ferraro. Così, con il suo permesso, ho deciso di mettere da parte le mie parole e di portare qui le sue alle quali aggiungo solo il mio abbraccio carico di bene e un semplice augurio: "Che il Natale possa essere per  tutti voi occasione per riconciliarvi con i tempi della vita e con ciò che più conta...".

Natale 2016 (di Giovanna Ferraro)

Caro collega e caro genitore,
mi ricordo com’ero io a sei anni quando con grembiule fiocco e cartella, lasciata la “sicurezza” di una casa (che poi tanto sicura non era) con la paura di affrontare l’ignoto e la voglia enorme di crescere, sono entrata nel mondo dei grandi.
E mi ricordo come il mio spirito pian piano, col passare degli anni, moriva, ingoiato tra i tanti. La mia voglia di ridere e di combattere, la mia curiosità di bambina venivano soffocate dai "non va bene, non si fa, non si dice, non si chiede".
- Ha l’argento vivo addosso - dicevano a mia madre che, dal canto suo, tendeva a farmi reprimere in vari modi e con metodo, non quello Montessori, quanto vedeva di sbagliato nel mio essere ciò che ero, a casa e a scuola.
Il mio stile di apprendimento cinestesico allora si chiamava maleducazione e il mio carattere estroverso e la mia voglia di sapere il perché di ogni cosa si sono rivelati il mio “problema”. E il problema era tale che non crescevo neanche fisicamente perché tanto secondo me era inutile: non sarei mai diventata ciò che gli adulti attorno a me avrebbero voluto che fossi . Ho sempre letto, scritto, contato e misurato tutto, ma le mie letture, ciò che scrivevo, perfino i miei calcoli non c’entravano niente con lettere e matematica e i miei conti non tornavano mai, neanche in casa.
Nel tempo me la sono sempre cavata a scuola e in famiglia ma ho finito per odiare lo studio e mia madre.
Tu solo sai, caro collega, com’eri tu a sei anni e come hai vissuto la scuola e come hai vissuto in famiglia. Magari ti sei sentito inadeguato e ti hanno deluso. Oppure no. Magari eri bravissimo in tutto e per tutti.
In entrambi i casi ti chiedo di pensare a quei bambini che devono faticare per sentirsi accettati per quello che sono, alle istanze più o meno esplicite che portano avanti, alle storie più o meno complesse che hanno alle spalle. Prova a domandarti più spesso chi siano i tuoi studenti e cosa puoi fare per loro, non tanto per farli diventare come tu credi opportuno, ma per dar loro modo di essere ciò che sono.
E tu, caro genitore, com’eri tu a sei anni? E a tredici? E tuo figlio? Lo conosci? Lo ami com’è?
Non è questo forse il significato dell’educazione: portare alla luce ciò che dentro aspetta di uscire (e che, troppo spesso, muore?)
Urla, botte da orbi e male parole sono ciò che resta di certi mondi interiori che continuano a gridare aiuto a nessuno che risponde.
Auguro a tutti noi, insegnanti e genitori, di trovare sotto l’albero pazienza, comprensione, rispetto per i nostri ragazzi, qualunque cosa essi siano e facciano, e ancora entusiasmo e passione per il nostro mestiere, il più bello e il più difficile del mondo.

giovedì 22 dicembre 2016

Vacanze Natalizie

Vi ricordo che da domani - venerdì 23 dicembre - inizieranno le vacanze natalizie. Le lezioni riprenderanno in data lunedì 9 gennaio.

Felici vacanze a tutti!!!

Emozioni ad altezza di bambino

Ieri è stato sorprendente scoprire, circondate dai bambini, che mentre a scuola eravamo alle prese con la preparazione del nostro spettacolo, fuori si tenevano prove parallele per preparare un canto davvero speciale.
Non c'è niente da fare. Non c'è altezza più bella di quella dei bambini. Aspettare il Natale con loro significa non smettere mai di sentire l'odore di cielo.  
Ieri, a gambe incrociate, mentre guardavamo, tutti vicini, "Frammenti di felicità", abbiamo cantato, riso e pianto tanto.
Ieri era Natale. Grazie.







mercoledì 21 dicembre 2016

Riflessioni a sipario chiuso


Non è facile la scuola, oggi. Scenari organizzativi sempre più faticosi, che ci lasciano scoperti nelle cose che più contano; troppe complessità da gestire in solitudine, così che lo sguardo rischia di vedere solo le difficoltà; colleghi che si intrecciano senza il tempo di costruire una vera relazione professionale, riconoscimento sociale assente, spinte continue verso la competizione.
E difficile, in tutto questo, è riuscire a vedere ancora le persone: le persone alunni, le persone genitori, le persone colleghi. Decidere di prendersi il tempo per conoscersi, per accogliere ciò che c'è dentro ognuno e farne risorsa per crescere insieme. 
Per questo, ieri, a teatro, al centro non c'era lo spettacolo, ma noi. Tutti i bambini, tutti, anche chi credeva che sul palco non sarebbe mai riuscito a salire; tutte le maestre, con l'autoironia necessaria a portare loro stesse lì, per condividere ciò che siamo ogni giorno; e c'eravate voi: le famiglie.
Insieme. Tutti. Queste erano le due vere parole chiave di ieri. 
E poi c'era il Natale, sì, in italiano, in inglese, in sardo, raccontato e cantato, ma soprattutto nel suo significato più bello: occasione per fermarsi e riscoprirsi comunità.
Grazie Maria Efisia, Marcella, Francesca, Daniela F., Silvia e Daniela C. 
Grazie ai bambini. Grazie ai genitori. 
Questi sono momenti che ci rendono forti, guardiamoli come opportunità per fermarci su quello che conta. 
La scuola deve essere l'altra possibilità, per i bambini, per i genitori, per noi insegnanti. Ieri, secondo me, lo è stata. Noi, in particolare, ci siamo fatte un regalo che ci ha consentito di riconoscerci squadra con la consapevolezza che è questa la vera forza di cui possiamo disporre.
Per questo, a tutti, ma proprio a tutti, buon Natale, di vero cuore.

martedì 20 dicembre 2016

Preparativi di Natale: ci siamo!

Qui tutto pronto... stasera al teatro non si recita, vi portiamo in classe a vivere con noi i "Preparativi di Natale!"
Ci sarete? Vi aspettiamo alle 18 al Teatro Electra!














domenica 18 dicembre 2016

Tradizioni in classe: Sinterklass

Ieri abbiamo avuto il grande piacere di accogliere la proposta di Chiara che, con la collaborazione di sua mamma Cristiana, che ha vissuto per alcuni anni in Olanda, ci ha fatto conoscere Sinterklass (San Nicola), molto caro ai bambini olandesi.
Con piacere condividiamo alcune foto e i materiali messi a disposizione.
Da tutti noi, un grazie speciale a Chiara e a Cristiana per questa preziosa opportunità di arricchimento!


















Sinterklass: materiali preparati da Chiara

martedì 13 dicembre 2016

Miracolo di Natale: Iglesias 19 dicembre 2016

Lunedì 19 dicembre parteciperemo con la classe all'iniziativa "Miracolo di Natale", una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione, prodotti per bambini e giocattoli da destinare ai meno fortunati. La raccolta si terrà nella scalinata del Castello Salvaterra, dalle ore 9 alle 21.
Chiediamo a tutti di partecipare con un semplice articolo e di divulgare l'iniziativa.
Grazie!

domenica 11 dicembre 2016

Edmodo: segnalazione nuovi materiali e gruppi di supporto

Con grande piacere condivido la versione aggiornata delle slide di Michele Maffucci - versione 3 - sull’utilizzo di Edmodo, che tengono conto dei numerosi miglioramenti che hanno interessato l'ambiente negli ultimi mesi.
Le slide sono una guida passo passo per ogni azione fondamentale che conduce il docente dalla creazione dell’account alla gestione della classe virtuale. Anche in questa versione non mancano le sezioni dedicate a studenti e genitori.

Ne approfitto per ricordare che su Edmodo è presente un ambiente di supporto per docenti italiani e che di recente è stato aperto un nuovo spazio di supporto tecnico, sempre in italiano, gestito dalla specialissima Lucia Bartolotti in collaborazione con i colleghi ambasciatori. Questo è uno spazio importante perché gode di un canale di comunicazione diretto con la casa madre in California.
Link per richiedere l'iscrizione al gruppo Supporto docenti italiani:
https://edmo.do/j/y3va4x
Link per richiedere l'iscrizione al gruppo Supporto tecnico Edmodo Italia:
https://edmo.do/j/qp47qz


sabato 10 dicembre 2016

Ora del codice 2016

 
Ieri mattina, come programmato, abbiamo svolto l'Ora del Codice in modalità PTD (Porta il tuo dispositivo) svolgendo il percorso "Un'avventura con Minecraft".
I bambini potranno proseguire l'attività e svolgerne di nuove accedendo alla nostra classe raggiungibile all'indirizzo: https://studio.code.org/sections/MZVDPC e utilizzando la password individuale consegnata a fine mattinata.
Ne approfittiamo per condividere i consigli per un uso sicuro della rete, che vi invitiamo a leggere in famiglia e che saranno la base sulla quale costruiremo un decalogo con gli alunni:

Lotteria di Natale

Vi informiamo che anche quest'anno è partita la nostra lotteria di Natale per il Progetto "Si parte solo insieme!" in vista del viaggio di istruzione della quinta elementare. 
La gestione è a completa cura dei bambini, grazie a tutti coloro che sosterranno la nostra iniziativa!

giovedì 8 dicembre 2016

Preparativi di Natale


Carissimi genitori, abbiamo il piacere di informarvi che in data martedì 20 dicembre 2016, alle ore 18, vi aspettiamo al Teatro Electra per proporvi "Preparativi di Natale", un semplice spettacolo scritto su misura per la nostra classe e realizzato con la collaborazione di tutte le insegnanti.
A dirla tutta, siamo ancora in alto mare, ma come sempre ci muoviamo con fiducia e guidate dalla certezza che, comunque vada, trascorreremo qualche bella ora tutti insieme...
Segnate l'appuntamento in agenda perché... è impossibile mancare!!!

Colloqui generali dicembre 2016


Vi informo che in data venerdì 16 dicembre, dalle ore 15 alle ore 18, sono programmati i colloqui generali con le modalità organizzative che troverete nel file qui allegato: https://goo.gl/zVBSRf
Vi aspettiamo, non mancate!

Ora del codice dicembre 2016

Vi informo che anche quest'anno la nostra classe parteciperà - in data 10 dicembre 2016 - all'Ora del Codice, iniziativa a livello mondiale nata per creare sensibilizzazione sul tema della formazione informatica.
In particolare, la nostra attività prevede il percorso "Un'avventura con Minecraft".
La proposta, che quest'anno sarà attuata con l'utilizzo dei dispositivi dei bambini, in modalità PTD (BYOD), sarà anche occasione per ragionare con gli alunni sui consigli per un uso sicuro della rete che, in un secondo momento, coinvolgerà anche le famiglie.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa, è possibile consultare il sito: http://programmailfuturo.it/ e il sito https://code.org/ nel quale si è provveduto a creare la classe e a registrare gli alunni.

Qui bisogna mettersi il mantello!


Ormai è diventato un gioco. Io stessa, che mi fermo spesso a ridere di me, con questa cosa mi diverto molto. Il punto è che quando le energie vengono meno, quando davanti ho situazioni in cui mi sento impotente, quando guardo nella mia cassetta degli attrezzi e non trovo niente, ecco, proprio in quei momenti, io mi ritiro solo per un attimo, poi... mi metto il mantello! Mi posiziono fuori di me, mi richiamo all'ordine e dico a me stessa: - Schiena dritta, non puoi mollare, la strada c'è, la devi solo trovare. 
Così, con il mantello indosso, nascono subito nuove idee e si scatena un'energia che riconquista in fretta territorio e cancella ogni possibilità di resa.
Ormai, con chi cammina con me, fianco a fianco, lo diciamo a voce alta: - Qui bisogna mettersi il mantello!
Perciò, ieri, potete immaginare il mio stupore quando mi sono ritrovata ad aprire un pacco che conteneva un mantello confezionato su misura per me, roba da supereroi! Non potevo crederci. Ho riso, riderò ancora molto e rideranno i bambini, però lo custodirò con cura e ne farò buon uso perchè, ne sono profondamente convinta, tra le competenze dell'insegnante, non può davvero mancare quella di "capire quando è il momento di mettersi il mantello". Grazie a Isa, la mamma che l'ha confezionato a mano per me. 
Io non amo ricevere regali, ormai chi mi sta intorno lo sa bene, ma questo... questo sarà con me come il più prezioso dei promemoria.

mercoledì 7 dicembre 2016

Noi genitori: Episodi dove tutto accade…

Esistono insegnanti che dicono. Esistono insegnanti che mostrano. Esistono insegnanti che coinvolgono.
Esistono genitori che ascoltano. Genitori che osservano. Genitori che desiderano sentirsi parte. E quando questo accade, impossibile non vedere tanta meraviglia. E non fermarsi per raccontarla.
Una meraviglia che si presenta ogni volta che un insegnante condivide con i genitori il percorso scolastico dei loro figli, dove nelle sue parole è racchiusa tutta la sua passione che accompagna e muove ogni sua idea, ogni sua proposta, ogni sua scelta e convinzione.
Eppure, quel giorno, in un incontro formativo, davanti a un numeroso gruppo di colleghe, la passione di quella stessa insegnante si è presentata con una luce e una energia diversa.
Io ero presente.
Per lei non è stato solo un incontro formativo, non è stato solo un momento per presentare e spiegare una metodologia didattica. Non ha soltanto offerto la sua esperienza e la sua idea di scuola. Lei ha voluto proprio condividerla, senza schemi, in semplicità. Per come tutti i giorni la vive. Per lei, quel momento, è stato prima di tutto un parlare agli altri come a se stessa. Una grande opportunità: uno spazio e un tempo in cui potersi rileggere come insegnante, rivedersi come persona. Perché lei sa bene che il suo spazio professionale, nel suo essere maestra, ha davvero bisogno di incrociarsi e coniugarsi con quello personale. Non può sentirsi ed essere maestra, se prima non si riconosce persona. In quell'incontro, lei ha vissuto la possibilità di ravvivare e rispolverare la sua motivazione per riprendere in mano le sicurezze e le certezze che a volte, per diversi motivi, vengono a mancare.
Quel giorno la sua passione è andata oltre a quella che da sempre conosco. E’ stata straordinariamente travolgente e contagiosa. Libera e autentica. Sincera. L’ho sentita e vissuta in prima persona e ho compreso che se anche alcune parole le ho sentite tantissime volte, l’emozione del momento in cui vengono offerte, non potrà mai essere la stessa. E proprio questo le rende sempre uniche. E allora mai e poi mai potranno stancare, ripetersi e annoiare. Al contrario saranno sempre parole nuove, diverse, parole da ascoltare come se fosse la prima volta, perchè portano con sé un significato e un valore che fino a quel momento non è stato possibile vedere.

venerdì 2 dicembre 2016

Scuola Italiana Moderna: dicembre 2016

Ho il piacere di informarvi che è stato pubblicato il nuovo numero di Scuola Italiana Moderna. Questo mese, su SIM-a/r, parliamo delle "Iscrizioni come opportunità" e, come sempre, ospitiamo l'altro sguardo, quello del genitore. La voce è quella di Simona Banci, che ci offre la sua lettura di una proposta fatta dalla scuola proprio in prossimità delle iscrizioni: "Il sabato del linguaggio".
Nella sezione Bookmark, curata da Serena Triacca, è invece presente una mia recensione di Edmodo, l'ambiente di apprendimento che utilizziamo in classe da ormai quattro anni.
Ricordate che è possibile approfittare di questo spazio di dialogo tra lettore e rivista, scrivendo a: sim@lascuola.it

Sospensione delle lezioni: promemoria

Vi ricordo che nei giorni sabato 3 e lunedì 5 dicembre le lezioni saranno sospese perché i locali saranno impegnati per il Referendum.
Ci vediamo martedì!

giovedì 1 dicembre 2016

Autrice in classe: grazie Gigliola Alvisi!


Io sono così, quando qualcuno mi colpisce gli scrivo, voglio subito accorciare le distanze e cercare un contatto. Questo ho fatto anche con Gigliola Alvisi, la splendida autrice dell'ultimo libro letto in classe. Così, oggi, grazie a Skype, lei è entrata nella nostra aula e ha trascorso del tempo con noi, regalandoci grandi emozioni...
Grazie, Gigliola, per aver accolto il nostro invito e per la qualità del tempo che ci hai regalato. Non hai solo soddisfatto tante nostre curiosità, ne hai fatto nascere di nuove, proprio come piace a chi, come noi, ama il movimento. 
Sai, tutti noi siamo rimasti fermi alla settimana di lettura con le candele...
Non c'è niente da fare, la meraviglia ci incanta.


Patto PTD (BYOD)


Vi informo che ieri è stato consegnato ai bambini il Patto PTD (Porta il tuo dispositivo) in vista della ripresa delle attività con il tablet.
Ne approfitto per anticiparvi che nella settimana dal 5 all'11 dicembre (giornata da definirsi) parteciperemo a "Programma il futuro" con un'attività con Minicraft che aprirà a un percorso che svolgeremo con la guida di Marco (il nostro alunno!).

Al nostro patto PTD

Attività non programmata

Martedì, prima di andare a scuola, ho visto un video che mi ha colpito molto e che mi ha fatto dire ad alta voce "Io questo me lo porto a scuola".
Così ho fatto. Perciò, arrivata in classe, prima di dare inizio all'attività programmata, e fornendo solo poche ed essenziali informazioni, ho distribuito ai bambini due foglietti colorati e ho chiesto loro di scrivere, in uno, quello verde, una parola bella, per loro importante; nell'altro, quello fucsia, una parola brutta. Così ho appuntato la richiesta alla lavagna, precisando semplicemente che, insieme alla parola, doveva essere riportato anche il perché della scelta.
Alla fine abbiamo raccolto i biglietti e li abbiamo letti tutti. Subito dopo, ho proposto la visione del video ai bambini e ci siamo soffermati a fare delle riflessioni insieme.
Conclusa l'attività, mentre passavo come previsto alla storia, Maria Efisia, la mia collega dallo sguardo speciale e sempre attenta a ciò che nasce in classe, ancora emozionata da quanto emerso, mi ha chiesto di conoscere il seguito di questa provocazione
Io le ho risposto la verità: non c'è un seguito. Non sempre c'è un seguito immediato. Ci sono attività che entrano semplicemente come stimoli per i bambini e come opportunità per noi insegnanti. Questa, in particolare, era molto utile soprattutto a noi, era un'occasione per osservare ancora che cosa c'è dentro la nostra classe, di che riflessioni sono capaci i nostri bambini quando lasciamo che esprimano i loro pensieri e le loro emozioni.
Io amo lavorare per percorsi di senso, quelli che cercano spazio e attraversano più saperi, ma so che è importante anche portare tanti stimoli brevi, quelli che apparentemente non si trattengono.
Se dovessimo accogliere solo ciò su cui possiamo fermarci, dovremmo lasciare fuori troppe cose.
Una cosa è certa: noi insegnanti dobbiamo fare scelte di continuo. Scegliere che cosa far entrare, scegliere quando e su che cosa fermarci, riconoscere le opportunità da accogliere anche quando sappiamo che non sarà possibile trattenerle.
In questo caso, lo dico, non ho proprio resistito. Ho immediatamente visto un'occasione da non perdere per ascoltare i nostri bambini.

Condivido con voi gli scritti dei bambini, dai quali ho tolto i nomi, e il video già riproposto su Edmodo.

Agli scritti dei bambini

Scuola di sogni. Sogni di scuola.
Video di Saverio Tommasi e Domenico Scarpino.
Da un'idea di INDIRE (Elisabetta Mughini, Stefania Chipa) e Fondazione UIBI di Lucca (Paolo Masini).

martedì 29 novembre 2016

IC Taddeo Cossu: "Scegliere per innovare"

Ieri ho svolto il secondo incontro all'Istituto Comprensivo "Taddeo Cossu" di Teulada con la proposta "Scegliere per innovare: didattica a bassa direttività e altri capovolgimenti necessari".
Voglio ringraziare i colleghi e il Dirigente Paolo Meloni per l'invito. Ho trascorso con voi due pomeriggi belli e mi sono portata via restituzioni importanti. L'ultima mi ha raggiunto mentre andavo via e ha fatto il viaggio di rientro con me: "Una cosa è certa, da domani non potrò più insegnare allo stesso modo".
È sempre un piacere sentire che si è condiviso fino a contagiarsi.

sabato 26 novembre 2016

I bambini insegnano

Post di Manola Pisano

Questa doveva essere una semplice considerazione personale su quanto avevo visto e notato durante un'attività svolta in classe, invece mi ritrovo a mettere su questo post emozioni, considerazioni e sentimenti scaturiti dalla mia breve ma intensa presenza in classe. 
Sono entrata ad ottobre, felice di iniziare una nuova esperienza, ma allo stesso tempo piena di paure. Paure dettate dal mio considerarmi inadeguata a ricoprire un ruolo così importante e impegnativo. La mia poca esperienza e le mie poche conoscenze sul piano delle metodologie didattiche mi facevano restare sempre un passo indietro ad osservare e captare tutto per capire sempre qualcosa in più che mi permettesse di salire il gradino successivo della mia scala mentale perché potessi sentirmi un po' più adeguata e più sicura.
Paradossalmente, in questo caso, l'insegnante, che deve essere sicura e forte, si sentiva debole e insicura.
Non mi sono però scoraggiata! In classe, una frase scritta in un cartellone mi ha particolarmente colpita: "Il sapiente è colui che sa di non sapere e sempre scopre con gioia e con piacere!". Queste per me sono state parole che hanno acceso una piccola lampadina e che mi hanno dato coraggio per andare avanti a scoprire e conoscere di più. 
I miei maestri sono stati prima di tutto i bambini. Vedendo il loro entusiasmo quotidiano nello scoprire e apprendere nuove conoscenze, affrontando ciò che la realtà metteva loro a disposizione, è stato veramente illuminante. Spesso, noi insegnanti crediamo che pianificare tutto nei minimi particolari, concentrandoci su nozioni, contenuti, regole e procedimenti vari, sia la strada giusta per farli crescere e diventare bravi studenti; in realtà, ho potuto osservare che sono proprio loro, grazie alla motivazione ed entusiasmo verso la scoperta del nuovo che diventano bravi studenti e bravi cittadini.
L'insegnante è la guida che li accompagna per mano a esplorare quel mondo nuovo che, se scoperto con gioia e motivazione, sarà la loro personale conquista, la chiave che aprirà le porte alla capacità di imparare ad apprendere.
In questo mio breve periodo, ho visto nei bambini la presenza dei valori che realmente contano nella vita di un individuo e che, spesso, noi adulti dimentichiamo o facciamo finta di non conoscere; valori come rispetto dell'altro, aiuto reciproco, condivisione e amicizia profonda, che loro mettono in pratica tutti i giorni e in tutte le circostanze.
Questa è la scuola! La scuola che ti insegna a vivere nel mondo e che ti dà gli strumenti necessari perché tu possa scoprire e far tesoro di tutto ciò che hai scoperto per farti diventare ciò che vuoi realmente essere.
Il mondo fuori da quelle mura è grande e difficile, ma sono sicura che se continuerete così, diventerete fortissimi e nulla e nessuno potrà mai farvi paura. Andate e scoprite.
Con affetto, i miei auguri.

Maestra Manola

Uno Steller sul nostro concorso di creatività

Eccomi a condividere con voi uno Steller di sintesi sul nostro Concorso di creatività "Hai mai visto un cappello così?". É stata una mattina straordinaria... grazie a tutti i bambini per aver accolto e aver messo in campo tutta la loro creatività e ai genitori per la loro sempre preziosissima collaborazione.
Un grazie speciale ad Anna per aver portato tra noi "Piccolissimo me", il libro di Gigliola Alvisi che ci ha fatto conoscere Mrs. Bianca Black.
Non sarà più possibile dimenticare che non ci si può fermare all'apparenza. 
É proprio vero...
 "L'importante non è essere alti, ma essere all'altezza".

giovedì 24 novembre 2016

Manola

Questa mattina, per l'ennesima volta, arriverà in classe una nuova insegnante di sostegno. Io non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto per una scuola che, nonostante tutto, continua a non trovare la strada per offrire figure di riferimento stabili proprio laddove la specificità dei bisogni dovrebbe vederle garantite. E, non mi vergogno a dirlo, mi trovo a vivere lo stesso disagio dei bambini.
Fermo restando che accoglieremo con gioia qualunque nuovo insegnante, è impossibile negare che ogni volta è necessario tanto tempo: ai bambini, per gestire il distacco e costruire un nuovo rapporto di fiducia; a noi, per far conoscere la nostra organizzazione e il nostro fare scuola che, ne siamo consapevoli, risulta abbastanza particolare, e per costruire una nuova relazione professionale che veda valorizzare ogni presenza a vantaggio di tutti.
Oggi, poi, sarà particolarmente difficile perché a lasciarci è Manola. A qualcuno potrà sembrare strano quello che dico, perché lei era con noi solo da un mese, non aveva specializzazione per il sostegno e aveva pochissima esperienza, come lei stessa ha espresso quando ci hanno presentate. Ma Manola, mi permetto di dirlo, aveva le caratteristiche giuste, aveva e ha, per la fortuna di chi la incontrerà, tutto ciò che è necessario per essere una brava insegnante.
Il giorno che l'ho conosciuta, alla sua preoccupazione, unita alla nostra che vivevamo un momento molto particolare, ho risposto solo: - Non preoccuparti. L’assenza di esperienza non è un problema, anzi, nel nostro caso può essere un vantaggio. Tu inizia osservando, e guarda i bambini. Loro ci dicono tantissimo su ciò che è necessario sapere. E poi noi siamo qui. Non sei sola, lavoreremo sempre insieme.
Lei ha fatto proprio cosi. È entrata in classe in punta di piedi, ha cercato con attenzione la posizione e lo spazio giusto per osservare, rendendosi utile allo stesso tempo. Ha capito da subito che non era lì per un bambino, ma per la classe. Ha osservato il nostro modo di fare scuola e tutti i bambini, ha letto i bisogni specifici e ha chiesto ogni volta che aveva bisogno di sapere, che voleva capire, e poi è partita. Una mattina si è presentata in classe con un quadernone con le sue proposte e ce le ha mostrate.
In un mese, Manola ha partecipato a diversi incontri, ha fatto un verbale GLH e un PEI, ha collaborato alla condivisione della relazione bimestrale e ai diversi PDP, ha indagato le strategie metodologiche usate in classe, domandando tutto, aspettando sempre il momento in cui era possibile farlo, ha espresso curiosità e meraviglia. Ha partecipato a tutte le proposte e ha avviato un percorso sistematico con un sottogruppo. Un percorso preparato con attenzione, dopo aver condiviso e ascoltato i consigli in sede di programmazione. Ha letto tutto quello che poteva passarle tra le mani, ci ha chiesto copie per soffermarsi sulle cose, per poterle capire e farne risorsa per il futuro.
Ieri pomeriggio, quando abbiamo saputo che aveva perso l’incarico, stavamo per iniziare l'interclasse e ci siamo ritrovate tutte con gli occhi lucidi. Proprio ieri mattina, ormai a più di due mesi dall'inizio di un anno che ci ha messo davanti a tante nuove sfide, dicevamo che eravamo riuscite a diventare squadra. Lo abbiamo detto fra di noi, lo abbiamo detto con i bambini e stava scritto nella relazione che stavamo per presentare.
In tutto questo, Manola, ieri sera ci ha regalato le parole più belle:- Questa era la scuola per me. Questa era la scuola di cui avevo bisogno per imparare.
Te l'ho detto ieri, e te lo ridico questa mattina all'alba, rinnovandoti il mio abbraccio: - Grazie per questo mese, per quello che hai espresso. La nostra porta quando si apre, non si chiude più. Torna per confrontarti, torna per programmare con noi. Ci piace nutrirci di scambi professionali e questi continuano ad essere possibili.
Proprio in questi giorni lavoravo sulla figura del docente per un articolo. Mi chiedevo, e chiedevo a diversi colleghi, che cosa sia a renderci l’insegnante che siamo. La nostra formazione? Le nostre caratteristiche personali? Un incontro particolare? In te, credimi Manola, ho letto la risposta. Credo che più di tutto contino le tue qualità: attenzione, curiosità, desiderio di capire, di trovare strade e tanta voglia di fare.
Per questo, ti faccio i miei più cari auguri. Hai tutto ciò che ti serve e spero che porterai con te questo mese. Ieri mi sono commossa davanti alle parole che ti ha rivolto Maria Efisia: - Dovunque andrai, adesso sai che è possibile un altro modo di fare scuola. Proveranno a dirti che non è così, ma tu lo sai e non lasciarti convincere.
Io aggiungo solo ciò che ormai sai già: - Quando tutto ti sembrerà difficile, ricorda che è sufficiente imparare a mettersi il mantello.
Da me e da tutte noi, un abbraccio carico di bene.

mercoledì 23 novembre 2016

ClassDojo: consegna codici d'accesso

Carissimi genitori, vi informo che domani riceverete i codici che consentiranno l'ingresso in ClassDojo sia a voi che ai bambini. Per facilitare la procedura di registrazione, ho preparato un breve video che spero possa esservi d'aiuto.
Per qualunque difficoltà, sono a disposizione.
Grazie per la collaborazione!

martedì 22 novembre 2016

Sospensione delle lezioni

Vi informo che nei giorni sabato 3 e lunedì 5 dicembre le lezioni saranno sospese in quanto i locali saranno impegnati per lo svolgimento del Referendum.
Le attività riprenderanno regolarmente martedì 6 dicembre.

Concorso di creatività: "Hai mai visto un cappello così?"

Carissimi bambini, sono felice di ricordarvi che per sabato 26 novembre 2016, è programmata la presentazione dei lavori per il Concorso di creatività "Hai mai visto un cappello così?", ispirato all'eccentrica e simpaticissima Mrs Black, che abbiamo avuto il piacere di conoscere con il bellissimo libro proposto da Anna: "Piccolissimo me" di Gigliola Alvisi.

Vi ricordo il Regolamento condiviso:
  • i cappelli potranno essere realizzati singolarmente o in coppia;
  • ogni cappello presentato dovrà essere accompagnato dal disegno del progetto e dall'elenco dei materiali utilizzati;
  • al momento della presentazione, il cappello dovrà essere indossato dal/la suo/a ideatore/trice.
Non vedo l'ora che sia sabato... avrete la meglio voi o Mrs Black?

Vi ricordo che sempre per sabato 26 novembre aspettiamo con grande curiosità il quattordicesimo capitolo del libro. Già... vogliamo tutti sapere che cosa accadrà mercoledì al nostro Maicolangelo!
Un forte abbraccio a tutti e... mi raccomando: liberate tutta la vostra creatività!


P.S. Non vi ho detto che anche io sto preparando il mio (il regolamento non escludeva le maestre ;-) e sappiate che mi sto sbizzarrendo molto.... 


lunedì 21 novembre 2016

Scatti di un sabato mattina

Questo è un periodo particolarmente intenso e sta diventando difficile documentare con puntualità tutto ciò che stiamo vivendo. Tuttavia, ci tengo particolarmente a portare qui almeno qualche scatto del nostro sabato mattina in cui si sono alternate tre attività per noi molto importanti: l'incontro via skype con la classe 4ª dell'insegnante Patrizia Locci (Istituto Comprensivo Don Milani Carbonia), organizzato perché i bambini potessero confrontarsi sull'esperienza del Rally matematico transalpino; la simulazione del Rally, con lo svolgimento di ben sette problemi, e l'autovalutazione con ClassDojo che questa settimana sarà oggetto di un'interessante attività programmata in italiano.

Incontro via Skype con i compagni di Carbonia
Rally matematico: collaborazione tra gruppi diversi per la soluzione dell'ultimo problema
Autovalutazione settimanale con ClassDojo



sabato 19 novembre 2016

Verso il Rally matematico

Anche se di corsa, voglio informarvi che questa sarà una mattina speciale. Prima di tutto incontreremo su Skype la classe di Carbonia della collega Patrizia Locci (IC Don Milani), in modo che i bambini possano confrontarsi sul Rally matematico con i compagni che hanno già fatto l'esperienza; poi, dopo la ricreazione, intraprenderemo una impegnativa prova di simulazione con ben sette problemi. Chiaramente, sempre in squadra.
Per ora è tutto, torneremo a condividere con più calma...

venerdì 18 novembre 2016

Scegliere, sporgersi, liberare

Ieri sono stata al Liceo "Eleonora D'Arborea" di Cagliari, invitata dallo stimatissimo Luciano Pes, padre dell'ambiente IMPARI, per un incontro formativo. Ai colleghi mi sono presentata con la proposta "Scegliere per innovare: didattica a bassa direttività e altri capovolgimenti necessari", caratterizzata dai contenuti che ho portato ad Adro per l'EAS Day e che porterò ai colleghi dell'Istituto Comprensivo di Teulada nel nostro secondo incontro, programmato per il 28 novembre.
Centrali nel mio contributo sono state parole come SCEGLIERE, SPORGERSI, LIBERARE. Una serata bella, in cui ci si è confrontati sull'idea di innovazione per poi ragionare sulle caratteristiche di didattica ad alta e bassa direttività, sui diversi ruoli che questa assegna a docente e studente e sugli effetti in termini di motivazione e di significatività degli apprendimenti. Il tutto in stretta relazione alla metodologia EAS, nella cui logica mi sono completamente riconosciuta.
Rientrando, riflettevo sul fatto che ogni occasione di confronto sta rinforzando sempre più la mia convinzione che il vero cambiamento non può stare in una didattica flipped che, nella sua più diffusa applicazione, propone la lezione a casa, quanto nello spostare questa alla fine. La scuola ha un compito urgente: far crescere la motivazione dei nostri studenti. La lezione in apertura, in qualunque forma venga proposta, fa arrivare le risposte subito e mortifica la motivazione che si alimenta con le domande, che ha bisogno di provocazioni, di sollecitazioni che creino tensione verso la scoperta, che mettano gli studenti nella condizione di implicarsi con la testa e il cuore, per poi riflettere sui propri percorsi e sui propri apprendimenti.
Da parte nostra, di noi docenti, tutto questo vuol dire sporgersi e avere il coraggio di liberare.
Sporgersi per cambiare il paradigma. Ragionare in termini nuovi: organizzare proposte, ambienti, materiali e strumenti per poi mettersi a disposizione accettando il rischio di non avere il controllo di tutto.
Liberare per lasciare ai nostri studenti il tempo della scoperta e far percorrere loro nuove strade, anche quelle che noi non riusciamo a contemplare; dar loro il tempo di sbagliare, di riflettere sui propri errori e infine sui processi e sugli apprendimenti.
E liberare noi stessi dalla logica della valutazione continua, dalla valutazione subito, quella che ci porta a separare per poter controllare che cosa ognuno sa fare da solo, per assumere invece l'impegno alla costruzione con tutti che apre all'apprendimento sociale, alla possibilità di mettere in comune i saperi, le abilità e le competenze per esplorare nuovi territori.
Se non avremo il coraggio di scegliere, di sporgerci, di liberare e liberarci, continueremo ad assistere a piccole esperienze di cambiamento, circoscritte a pochi o comunque estemporanee.
Passando negli anditi delle nostre scuole continueremo a respirare la scuola che noi stessi abbiamo frequentato. I banchi continueranno ad essere in fila, il docente in cattedra, al centro ci saranno ancora loro: il programma, i libri, i quaderni. E non potremo sorprenderci a osservare i nostri studenti immobili davanti a situazioni nuove.
(…) La maggior parte del tempo di una lezione viene impiegata per porre domande illegittime ed esigere risposte. Una domanda è illegittima, così la definirei, se la sua risposta è già nota. Se un insegnante pone questo tipo di domande, è una porcheria e una meschinità, poiché egli già conosce bene le risposte. Le domande legittime, al contrario, sono domande autentiche: per loro non esiste ancora alcuna risposta pronta. Non sarebbe bello se un’istituzione come la scuola si interessasse in via prioritaria di domande legittime?” (Heinz von Foerster)

mercoledì 16 novembre 2016

Avere cura

Ci sono riflessioni sulle quali, di tanto in tanto, occorre tornare...

"Averne cura è molto importante, sta in questo il segreto della guarigione. É un rimedio che fa passare il dolore. Il bambino si sente al sicuro se qualcuno gli dà attenzione. Un abbraccio, un bacio affettuoso. Sono parole che dicono: - Ti do attenzione. Ti voglio bene, figlio adorato. Se hai qualche difficoltà, parlamene. Non fa niente se cadi, se sbagli. Ci sono io. - É proteggerlo, è impegnarsi."

"Nelle isole Salomone, quando la gente di quelle tribù vuole deforestare un pezzo di jungla, per ricavarne terra da coltivare, beh insomma... quella gente non abbatte gli alberi, si avvicina all'albero e lo insulta, con ostinazione, poi lo maledice, e piano piano l'albero alla fine si secca, poi cade a terra da solo."

Da "Stelle sulla terra", diretto da Aamir Khan, 2007.


Consiglio di interclasse: 23 novembre 2016

Vi comunico che in data mercoledì 23 novembre 2016, alle ore 15.30, è convocato il Consiglio di interclasse, in seduta allargata, per discutere il seguente ordine del giorno:
  1. Lettura e approvazione del verbale della seduta precedente.
  2. Programmazione didattica ed educativa.
  3. Piano didattico personalizzato per gli alunni DSA/BES.
  4. Attività di orientamento.
  5. Insediamento dei rappresentanti dei genitori neo eletti.

Quello che non so di te

Con piacere condivido il bando del Concorso "Quello che non so di te", promosso dall'Associazione Amici dell'Università Cattolica - Istituto G. Toniolo di Studi Superiori - Milano, con l'obiettivo di Favorire occasione di conoscenze e di dialogo fra ragazzi e ragazze di religioni e culture differenti.
Sono previste tre categorie di concorrenti: studenti della scuola primaria (a partire dalla classe terza); studenti della scuola secondaria di primo grado; studenti della scuola secondaria di secondo grado. É previsto un premio speciale anche per insegnanti e genitori.
La partecipazione è gratuita e non comporta nessuna iscrizione, può essere solo individuale e implica l’accettazione integrale del Regolamento. Ogni concorrente può partecipare al concorso inviando una sola tipologia di elaborati (grafico, narrativo, multimediale); questi dovranno essere inviati entro il: 10 marzo 2017.

Per ulteriori informazioni: Associazione Amici dell’Università Cattolica, tel. 02/72342817/2818 (dal lunedì al venerdì ore 9.00-16.00), e-mail associazione.ragazzi@unicatt.it 

Locandina
Bando
Regolamento

venerdì 11 novembre 2016

Diventare buoni cittadini digitali

Come tutti i giorni, da tre anni a questa parte, chiudo la giornata tornando ancora nella classe virtuale. Rispondo alle richieste, vedo eventuali consegne, entro nei diversi sottogruppi, controllo gli aggiornamenti nei file condivisi, scambio anche qualche bacio della buonanotte.
Mi piace scorgere la vivacità crescente di questo spazio e accorgermi di quanto sia diventato prezioso per tutti noi.
Per i bambini, ormai è il luogo dove si precipitano subito dopo pranzo per raccontare la giornata ai compagni assenti, per condividere materiali, svolgere le attività proposte, ma anche semplicemente per rivolgersi scambi informali, rigorosamente nello spazio "Chiacchiere in libertà". Sono felice di essere riuscita a tenerli dentro, di aver trovato sempre nuove proposte che solleticassero il loro interesse e di avergli fatto apprezzare i vantaggi di questo spazio, così da vederlo resistere anche davanti alla velocità dei WhatsApp dei genitori. Ma l'aspetto che più apprezzo, al di là del piacere di sentire la presenza ormai quasi fisica di questo ambiente che estende il nostro spazio e il nostro tempo, è di avere avuto l'opportunità di guidare i bambini, giorno dopo giorno, a diventare buoni cittadini di un ambiente social, mostrando loro i vantaggi in termini di collaborazione e condivisione, ma anche le regole e i limiti, con interventi puntuali in presenza ogni volta che qualche fatto meritava la nostra attenzione.
Per questo, stanotte, mentre leggevo gli ultimi post, che non vanno mai oltre gli orari stabiliti, mi sono trovata a pensare, con grande gioia, che i nostri bambini, oltre a essere ogni giorno più sicuri e più indipendenti, stanno diventando proprio dei buoni cittadini digitali e che un domani sapranno certamente abitare anche spazi non protetti.

martedì 8 novembre 2016

Patente del buon cittadino: si parte!


Cari bambini, ho trovato lo strumento giusto per accompagnarvi alla conquista della patente del buon cittadino. Ora siete tutti ufficialmente iscritti a ClassDojo, da domani si parte!
Dovrete impegnarvi molto  perché la conquista della patente dà vantaggi straordinari che dovranno essere scelti democraticamente. Ma la rosa delle possibilità è una sorpresa e per conoscerla dovrete pazientare a domani... Riuscirete a resistere?

Grazie Debora!

Sono felice di comunicare che anche quest'anno è risultata eletta, quale rappresentante della nostra classe, la Sig.ra Debora Cavalli.
A lei il nostro grazie per aver rinnovato la sua disponibilità e per il suo impegno costante che, sin dalla prima elementare, facilita e sostiene ciò che abbiamo considerato da subito più prezioso: l'alleanza educativa scuola-famiglia.
Grazie anche per essere quella presenza discreta, sempre pronta a supportare tutte le iniziative perché tutto funzioni nel modo migliore e perché nessuno si senta mai escluso.
Siamo felici di averti ancora al nostro fianco, Debora.  A te, e a tutti  noi, l'augurio di un buon lavoro!

venerdì 4 novembre 2016

Noi genitori: Se la vita è un enigma le soluzioni possono essere infinite

Post di Simona Banci

Ci risiamo!! 
In questa scuola niente è come sembra e tutto è molto più profondo, stimolante, accattivante, oserei dire capovolto...
Le mura, le aule, i libri, i programmi, il personale, sono ugualmente visibili a tutti, ma solo a chi osa aprire la mente ed è capace di guardare lontano è data la facoltà di cogliere il miracolo che ogni giorno una maestra compie sui suoi bambini.
Venerdì 28 ottobre. 
Un soleggiato pomeriggio autunnale mi accompagna mentre mi reco a scuola per partecipare alla riunione per l’elezione del rappresentante dei genitori nei Consigli di interclasse, con l'aspettativa di un normale genitore di vivere le candidature, la discussione, la votazione, la partecipazione (nella nostra classe sempre molto attiva e coinvolgente).
E tutto ciò è stato. 
Anche.
Ma in verità molto altro. 
Ciò che ho vissuto.
L’emozione che vive ogni giorno mia figlia quando oltrepassa la porta della sua aula: una magia che ti invade; una serenità che ti accoglie; una voglia sfrenata di metterti in gioco; il risveglio della curiosità...quando stupita mi sono ritrovata studentessa alle prime armi a cercare di decifrare un problema talmente evidente che io, adulta ipnotizzata e standardizzata, non sono riuscita a risolvere; l’apogeo della meraviglia...quando, di fronte alla geniale quanto semplice soluzione, vengo indotta a riflettere su come il pensiero degli adulti e il loro modo di ragionare, sia omologato (duro colpo per una persona che nella vita ha cercato di conformarsi il meno possibile!!!)
La nostalgia dei colori con cui i bambini vedono la vita rispetto alla sbiadita realtà, senza fantasia, che noi adulti ci costruiamo.
La semplicità nell'esprimere il proprio pensiero senza rimanere intrappolati dalle certezze confezionate da altri.
La necessità di insegnare ai bambini ad andare oltre gli schemi precostituiti (possibilmente cercando di presentargliene il meno possibile!), latori dei limiti, condizionamenti e certezze che bloccano le infinite potenzialità dell’intelligenza e chiudono le porte alla genialità, poiché - nel tentativo di cercare la “soluzione”, la “regola”, quella standard, definita e riconosciuta valida - impediscono al cervello di esplorare strade alternative, indefinite, quasi improbabili…
Può sembrare un paradosso, quasi un’assurdità, che una maestra impieghi tutte le sue energie per evitare di fornire ai bambini le risposte, quelle giuste, belle e preconfezionate; per non ingabbiare il loro pensiero; per non abituarli ad uno studio esclusivamente mnemonico; lasciando gli stessi liberi di pensare e ragionare, di porsi domande e di ricercare tutte le possibili soluzioni, anche quelle che possono sembrare contrarie al sentire comune.
E’ bastato un quesito logico-matematico per palesare l’approccio e le potenzialità di una simile scelta educativa.
Lo stesso metodo vale, peraltro, per tutte le discipline.
Una classe capovolta va semplicemente letta all'incontrario!
E se pensate che ciò sia poco o addirittura folle, chiedetevi: “per quanto tempo è per sempre?”
E lei vi risponderà: “a volte solo un secondo!”

P.S. Ovviamente siamo riusciti anche a votare ed eleggere la nostra rappresentante che, grazie ad un gruppo di genitori unito e affiatato, al valore attribuito alla continuità e alla disponibilità della persona, anche per quest’anno è la nostra carissima Debora!

IC Teulada: "L'altra possibile faccia della scuola"

Questo pomeriggio, dalle ore 15.30, saró all'Istituto Comprensivo "Taddeo Cossu" di Teulada per proporre le riflessioni a me più care, quelle relative a "L'altra possibile faccia della scuola". Insieme ai materiali che ho preparato porterò con me tre libri: "Diario di scuola" di Pennac, "Postprogrammazione" di Gabriele Boselli e un ultimo contenente una poesia di Prévert che dice tanto della mia idea di insegnamento. Non so se li userò, ma sentivo il bisogno di saperli fisicamente presenti nella mia cassetta degli attrezzi.
A questo incontro ne seguirà un altro, il 28 novembre. Il tema sarà "Scegliere per innovare: didattica a bassa direttività e altri capovolgimenti".

giovedì 3 novembre 2016

Ricorrenza del 4 novembre

Oggi, grazie al prezioso supporto del papà di Alessia, abbiamo dedicato la prima parte della mattinata a conoscere la ricorrenza del 4 novembre, avvicinandoci per la prima volta alla storia che va dall'Unità d'Italia fino alla fine della prima guerra mondiale. In particolare, abbiamo ragionato sull'importanza di conoscere la storia per costruire un futuro migliore e sul ruolo della difesa per salvaguardare i diritti e la pace, tutte riflessioni sulle quali siamo ritornati anche grazie a un ricco brainstorming.
Domani, giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze armate, ci attende la visita alla Caserma Trieste.

Ricordiamo che il 4 novembre evoca la vittoriosa conclusione della Prima Guerra Mondiale - 4 novembre 1918 - che vide per la prima volta gli italiani sotto la stessa bandiera uniti nella prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno.
Il 4 novembre è diventata Festa nazionale, con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria.

Il 4 novembre 1921, ebbe luogo, a Roma, la tumulazione del “Milite Ignoto” nel Sacello dell’Altare della Patria, mentre nella nostra città il monumento ai caduti si trova in piazza Oberdan (la piazza nella quale ci ritroviamo ogni anno per il 25 aprile) ed è un'opera dello scultore sardo Francesco Ciusa, commissionata nel 1921 e inaugurata nel 1929.

Informazioni sul monumento ai caduti della nostra città:
http://monumentiaperti.com/it/monumenti/piazza-oberdan/ 

domenica 30 ottobre 2016

Scuola Italiana Moderna: novembre 2016

Vi informo che è stato pubblicato il numero di novembre di Scuola Italiana Moderna. Questo mese, la rubrica SIM a/r è dedicata a una riflessione sulla didattica che arriva da una normale mattinata scolastica: "La didattica è una cosa seria".
Chi volesse approfittare di questo spazio di dialogo tra lettore e rivista, potrà farlo scrivendo a: sim@lascuola.it 

La festa di Ognissanti in Sardegna


Sin dalla prima elementare ho cercato di recuperare con i bambini le nostre tradizioni legate alle Festa di Ognissanti, evitando di creare contrapposizioni con quella di Halloween, che conoscono da sempre e che mostrano di amare particolarmente. L'obiettivo è quello di aiutare le nuove generazioni a non rinunciare alla propria cultura di appartenenza, fondamentale per conoscere e accogliere le culture altre dalla propria.
Questa mattina, ormai in quarta, aiutati dal nostro blog, abbiamo ripercorso scoperte e attività svolte in questi anni e abbiamo proposto ai bambini - questa volta in modo autonomo - di dare spazio almeno a una delle usanze conosciute e di documentarla per la classe. Così i bambini, se lo vorranno, potranno scegliere tra diverse possibilità: preparare le arance lanterna per attendere le anime dei propri cari, apparecchiare la tavola per i morti, donare "su biddiu longu" a una famiglia bisognosa, uscire per le strade, questa volta al mattino, come vuole la tradizione, a chiedere "Su beni po' s'anima". Potranno anche contribuire a rinforzare la memoria delle nostre tradizioni raccontando a parenti o amici la storia di "Angelica e Is Animeddas" che ci ha donato Annalisa Cani in seconda elementare e che per noi ha rappresentato uno strumento straordinario per mettere in relazione la festa di Halloween con la nostra.

Per aiutare i bambini e le famiglie in questo percorso, ho predisposto un blendspace che raccoglie i post di questi anni e i diversi materiali utilizzati.
Per quanto mi riguarda, ho già scelto: il 31 notte preparerò "sa cena de is mortus" e illuminerò il cammino dei defunti con le arance lanterna...

In attesa di conoscere quali saranno le scelte dei bambini, auguro, da parte mia e di tutte le colleghe, una felice Festa di Ognissanti!

Alla raccolta su blenspace:

https://www.tes.com/lessons/I60DTRtzZ7j1lQ/la-festa-di-ognissanti-in-sardegna

sabato 29 ottobre 2016

Sospensione delle attività didattiche

Vi ricordo che in data 31 ottobre e 1 novembre le attività didattiche saranno sospese (si veda il calendario scolastico). Le lezioni riprenderanno regolarmente mercoledì 2 novembre.

Conferenza ludica Allenamente: le foto

Eccomi finalmente con le foto della Conferenza ludica Allenamente svolta il 19 ottobre. Tra gli scatti, anche alcuni momenti in cui abbiamo avuto il piacere di avere Carlo Carzan in classe con noi.

Alle foto

Le tappe della carovana dei pacifici

Sono felice di comunicarvi che nel sito della Rete di cooperazione educativa "C'è speranza se accade@" è presente una sezione interamente dedicata alle tappe dei pacifici, fra cui la nostra, organizzata il 25 aprile 2016 in collegamento con l'ANPI di Iglesias. Vi invitiamo a vedere il filmato (noi lo abbiamo condiviso ieri al rientro dal Buon Cammino), che mostra quanta strada hanno fatto i pacifici unendo idealmente tanti bambini e tanti adulti in un comune percorso di pace.
Ringraziamo ancora Luciana Bertinato e la rete per la bella opportunità offertaci e per aver condiviso con noi anche l'emozionante filmato dell'arrivo dei pacifici a Gaza.


Pellegrinaggio al Buon Cammino: le foto


Eccomi con le foto della bellissima mattinata di ieri.
Ne approfitto per ringraziare Don Carlo Cani e le Monache Clarisse per la splendida accoglienza e Isabella Ongarelli per aver gentilmente supportato l'organizzazione.
Il vento di pace continua a soffiare...

Alle foto

venerdì 28 ottobre 2016

Filastrocca della pace

Un pensiero semplice per aprire la giornata di oggi.

Filastrocca della pace

La pace è una bambina
Che non chiede cose matte
Solo alzarsi la mattina
Non col sangue, col latte.

Bruno Tognolini

giovedì 27 ottobre 2016

La cura e aiuto dell'altro


La didattica a bassa direttività, una volta conclusa la fase organizzativa, consegna all’insegnante un ruolo esterno che offre una posizione di osservazione straordinaria. Così succede che in certi momenti la nostra attenzione venga catturata da piccole cose davvero speciali. Proprio come ieri.

I bambini sono al lavoro, stanno finendo un’attività cooperativa: analisi e selezione delle didascalie prodotte dai diversi gruppi. Chi ha finito, ma è in attesa che terminino gli altri, riprende autonomamente il lavoro su Blowin’ in the wind, la canzone di Bob Dylan. Hanno scelto un verso e lo stanno illustrando.
Alessio è in difficoltà. Miriam se ne accorge, e io la vedo avvicinarsi a lui. Gli chiede quale sia il problema.
– Non so cosa disegnare! – le dice Alessio.
Miriam gli va a fianco, il corpo assume una posizione d’aiuto. Con delicatezza prende il testo della canzone e si mette a rileggerla con lui. Lui la ascolta attento. Quando termina, gli consiglia due parti e le leggono ancora insieme.
Quante strade deve percorrere un uomo prima che tu possa chiamarlo uomo?
E quanti orecchi deve avere un uomo prima di poter sentire gli altri che piangono?
Poi gli propone di prendere un foglio dall’album.
Miriam prende la matita in mano e inizia a tracciare in aria segni che percorrono trasversalmente il foglio. Mi cattura completamente, mi avvicino, intenerita da questa matita che propone ma non osa poggiarsi sulla carta, non vuole sostituirsi, vuole essere d’aiuto. 
Cerco l'attenzione di Maria Efisia: - Guarda che cosa sta succedendo!
Mi fingo distratta, ma accorcio le distanze, voglio catturare ogni particolare di questo momento. Miriam sta dicendo al compagno che può fare delle strade, mettere al centro un uomo che non sa dove andare; poi propone di fare un altro uomo in basso, con le orecchie grandi perché possa sentire i pianti.
Alessio la segue con la massima attenzione, all’improvviso ha lo sguardo della chiarezza, sembra vedere l’immagine, eppure sul foglio non c’è neanche un puntino. Così prende la matita e inizia a disegnare.
Miriam torna al suo posto, occupa la stessa isola, banco di fronte. Adesso Alessio si muove sicuro; in un attimo vedo le strade e un uomo al centro. Poi si ferma ancora. Miriam lo guarda, percepisce nuovi dubbi, gli si avvicina e gli dice: - Vieni, siediti vicino a me. Lui sposta la sedia e va ad occupare lo spazio nella posizione perpendicolare a quella di lei. Ognuno riprende il suo lavoro. Ogni tanto Miriam solleva lo sguardo per vedere se tutto procede. Alessio è partito, ora è tranquillo.
Mi volto verso Maria Efisia. Abbiamo tutte e due gli occhi lucidi. – Una meraviglia. Queste sono le cose che contano. Ce lo diciamo a voce alta.

Grazie bambini. Siete la conferma che è possibile costruire e sviluppare comportamenti di cura e aiuto dell'altro. Non importa chi fa che cosa, importa che succede e che qualcuno un giorno vi incontrerà sulla sua strada, e sarà un buon incontro.

Pellegrinaggio al Buon Cammino

 
Domani mattina parteciperemo al tradizionale pellegrinaggio al Buon Cammino, luogo di meditazione e di fede della nostra comunità, da anni diventato per noi anche un luogo simbolo nel quale incontrarsi per riflettere sul valore della pace e per impegnarci a costruire una società basata sulla fratellanza, sul dialogo e sulla condivisione del cibo.
L'appuntamento è a scuola per poi raggiungere le altre classi alle 9.00 nella piazza del Conte Ugolino, da dove si salirà al colle tutti insieme.
Una volta al Santuario, le classi incontreranno Don Carlo Cani, il Rettore, e intoneranno dei canti con le Monache Clarisse. Le attività proseguiranno all'esterno della chiesa condividendo i percorsi delle singole classi e una merenda comune, simbolicamente organizzata con pane e acqua.

Promemoria: elezione dei rappresentanti dei genitori

Vi ricordo che domani, venerdì 28 ottobre 2016, si terranno le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di interclasse. 
L'appuntamento è per le ore 16.30 con l'assemblea, per poi procedere con le votazioni dalle ore 17.30.
Vi aspettiamo!

mercoledì 26 ottobre 2016

Inno del coraggio

Guardate un po' qua cosa ho appena trovato...
Io sto già cantando... buona giornata!



INNO DEL CORAGGIO
Testo di Bruno Tognolini – Musica di Antonello Murgia

Con che coraggio la pioggia vien giù
Con che coraggio il sole sale su
Serve coraggio per fare gli eroi
Serve anche a loro per fare come noi
Con che coraggio un’aquila vola
E ogni mattina un bambino va a scuola
Forse siamo tutti eroi

Ecco perché so che anche io ce la farò
Con quello che vorrò
Per quello che potrò
Con tutto il coraggio che avrò e non avrò
E non ci riuscirò
E ci riproverò

Santi Personaggi in tutti i libri degli eroi
Che danno coraggio a tutti noi…

Una lezione di ignoranza

La settimana scorsa, durante l'EAS Day di Adro, ho avuto il piacere di assistere a “Una lezione di ignoranza”, atto unico tratto dai pezzi di Pennac, che ha messo insieme alcuni sui contributi particolarmente significativi. Nonostante li abbia già proposti sul blog in altri momenti (uno è da sempre nel nostro piè di pagina), mi piace riportarli qui tutti insieme e con la stessa sequenza con la quale ho avuto il piacere di ascoltarli che, per poter trattenere, ho custodito con cinque parole chiave: orchestra, cipolla, libreria, guardiano del tempio, passeur.
Alcuni pezzi sono tratti da Diario di scuola, altri dalla Lectio Magistralis che Pennac ha tenuto all’Università di Bologna nel 2013, quando gli è stata conferita la laurea ad honorem.
So che saranno una buona presenza e che solleciteranno nuove riflessioni.

ORCHESTRA
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la sua sinfonia. E sei hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing, bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.

CIPOLLA
I nostri studenti che "vanno male" (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola. In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti, rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso. Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il fardello e pelato la cipolla. Difficile spiegarlo, ma spesso basta solo uno sguardo, una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo.
Naturalmente il beneficio sarà provvisorio, la cipolla si ricomporrà all'uscita e forse domani bisognerà ricominciare daccapo. Ma insegnare è proprio questo: ricominciare fino a scomparire come professori. Se non riusciamo a collocare i nostri studenti nell'indicativo presente della nostra lezione, se il nostro sapere e il piacere di servirsene non attecchiscono su quei ragazzini e quelle ragazzine, nel senso botanico, la loro esistenza vacillerà sopra vuoti infiniti. Certo, non saremo gli unici a scavare quei cunicoli a non riuscire a colmarli, ma quelle donne e quegli uomini avranno comunque passato uno o più anni della loro giovinezza seduti di fronte a noi. E non è poco un anno di scuola andato in malora: è l'eternità in un barattolo.

LIBRERIA
Vi propongo un esperimento: se all’inizio dell’anno scolastico vi mettete di fronte a una libreria (o in una biblioteca!) vedrete ragazzi che vi si presentano con la lista, come in farmacia, dei libri prescritti (da noi in Francia: una spruzzata di Baudelaire e dieci gocce di Balzac al giorno!), dietro alla quale riemergeranno con aria spaesata e stanca.
Spesso l’indifferenza da parte loro alla lettura è causata dall’insegnamento “medico-legale” della letteratura, mentre è importante formare il lettore. Dobbiamo stare attenti a non diventare guardiani del tempio, e impegnarci invece a essere passeur.

GUARDIANI DEL TEMPIO
I guardiani del tempio sono ovunque: ce ne sono tra i medici, i giuristi, e anche tra gli insegnanti. Si riconoscono da ciò che decretano e da ciò che deplorano. Decretano eccellenza e deplorano mediocrità, ma non sono capaci di trasmettere niente, si sottraggono a ogni responsabilità personale. Guardiano del tempio non è una funzione, è uno stato d’animo, un ruolo. È la lettura limitata alla conoscenza, che viene considerata proprietà privata.

PASSEUR
I passeur invece sono coloro che trasmettono la cultura agli altri. Sono i curiosi di tutto, quelli che leggono tutto, che non confiscano... Passeur sono i genitori che si augurano di trasformare i figli in lettori, gli insegnanti le cui lezioni ci spingono a correre in libreria, i traduttori che aprono le frontiere dei paesi alle letterature, i librai che insegnano ai clienti i criteri della classificazione dei libri per far sì che la loro libreria diventi l’universo prediletto dal cliente, i bibliotecari capaci di raccontare i romanzi sui loro scaffali, gli editori che non rispondono alle logiche del mercato, i lettori che si ritrovano con una libreria piena di testi brutti perché quelli belli li hanno prestati senza la pretesa di riaverli indietro.