Con grande piacere, informo anche qui che giovedì 5 settembre si è svolto il primo incontro di quest'anno del Gruppo che lavora al Progetto "Il cambiamento nasce da dentro" con l’integrazione di nuove forze, che estendono la presenza nel territorio e ci arricchiscono in termini di rappresentatività.
Questa l’attuale composizione del gruppo:
Questa l’attuale composizione del gruppo:
Simona Banci, genitore;
Debora Cavalli, genitore;
Enrica Ena, docente dell’IC Pietro Allori, responsabile della progettazione e del coordinamento;
Franca Maria Fara; dirigente scolastica dell’IC Pietro Allori di Iglesias;
Elena Ercoli, docente dell’IC Simaxis-Villaurbana;
Silvia Frongia, docente a tempo determinato;
Maura Mei, genitore;
Isabella Ongarelli, genitore;
Valentina Onnis, docente di Scienze Umane e Filosofia Liceo Baudi di Vesme di Iglesias;
Barbara Rosetti, docente dell’IC Simaxis-Villaurbana;
Francesca Piras, docente IC 1 Loru di Villacidro e componente del direttivo della Fondazione Giuseppe Dessì;
Maria Efisia Piras, docente IC Pietro Allori di Iglesias;
Chiara Pusceddu, studentessa della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Cagliari.
L’incontro del 5 settembre, per ciò che rappresentava, avrebbe meritato una foto, ma nessuna di noi ci ha pensato. Hanno avuto la meglio il pieno coinvolgimento nel nuovo progetto a cui stiamo dando vita e le riflessioni, così da migliorare la nostra organizzazione per leggere le ricadute dei percorsi che proponiamo, supportare le esperienze che stanno nascendo nelle diverse realtà, rispondere in modo puntuale ai nuovi bisogni.
L’unica immagine che possiamo condividere, è quella che ognuna di noi ha portato con sé lasciando l’incontro. La più preziosa: insegnanti, genitori, dirigenti, studenti (queste ultime due categorie, al momento, sono ancora al singolare…), riuniti attorno allo stesso tavolo a ragionare su un’idea di scuola comune e a programmare percorsi di formazione che si traducano in vere e proprie opportunità per riflettere insieme, insieme crescere e costruire "nuovi possibili". Qualcosa che fino a qualche anno fa ci sarebbe sembrata inimmaginabile.
- Che cosa fate, esattamente?
- Niente. Cose piccole.
- Piccole? Non mi sembrano piccole.
- Sì, lo sono. È che le cose piccole, quando sono vere e sono capaci di mettere insieme intorno a un’idea diventano grandi. Da sole.
L’incontro del 5 settembre, per ciò che rappresentava, avrebbe meritato una foto, ma nessuna di noi ci ha pensato. Hanno avuto la meglio il pieno coinvolgimento nel nuovo progetto a cui stiamo dando vita e le riflessioni, così da migliorare la nostra organizzazione per leggere le ricadute dei percorsi che proponiamo, supportare le esperienze che stanno nascendo nelle diverse realtà, rispondere in modo puntuale ai nuovi bisogni.
L’unica immagine che possiamo condividere, è quella che ognuna di noi ha portato con sé lasciando l’incontro. La più preziosa: insegnanti, genitori, dirigenti, studenti (queste ultime due categorie, al momento, sono ancora al singolare…), riuniti attorno allo stesso tavolo a ragionare su un’idea di scuola comune e a programmare percorsi di formazione che si traducano in vere e proprie opportunità per riflettere insieme, insieme crescere e costruire "nuovi possibili". Qualcosa che fino a qualche anno fa ci sarebbe sembrata inimmaginabile.
- Che cosa fate, esattamente?
- Niente. Cose piccole.
- Piccole? Non mi sembrano piccole.
- Sì, lo sono. È che le cose piccole, quando sono vere e sono capaci di mettere insieme intorno a un’idea diventano grandi. Da sole.
E non è#ilcambiamentonascedadentro
È una passione giocosa
un buon sentimento
uno sguardo e un pensiero
che non si riposa
È la vita che accade
È la cura del tempo
È una grande possibilità.
Non è una sfida.
Non è una rivalsa.
Non è la finzione di essere meglio.
Non è la vittoria l'applauso del mondo
di ciò che succede il senso profondo.
È il filo di un aquilone
un equilibrio sottile
non è cosa ma è come
È una questione di stile
non è di molti né pochi
ma solo di alcuni
È una conquista una necessità.
Non è per missione
ma nemmeno per gioco
Non è "che t'importa"
Non è "tanto è uguale"
Non è invecchiare cambiando canale
Non è un dovere, dovere invecchiare.
Sentire e fare attenzione
ubriacarsi d'amore
è una fissazione
è il mestiere che vivo
e l'inchiostro aggrappato
a questo foglio di carta
di esserne degno
è il mio tentativo.
Nicolò Fabi
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