giovedì 16 gennaio 2020

Gino Bartali, campione nella vita


Oggi, in classe, abbiamo avuto una bella sorpresa. Abbiamo potuto assistere alla diretta della trasmissione su TV2000 (Bel tempo si spera), durante la quale veniva intervistata Gioia Bartali, la nipote di Gino Bartali, la cui storia stiamo approfondendo proprio in questo periodo, all'interno del nostro percorso dedicato alla Memoria della Shoah.

Come i bambini vi avranno certamente detto, infatti, nei giorni scorsi, riprendendo in mano il libro di Riccardo Gazzaniga "Abbiamo toccato le stelle", siamo ritornati proprio su questa storia, particolarmente importante perché che ci avvicina a conoscere i Giusti tra le Nazioni, coloro che, nonostante le leggi razziali, hanno messo a rischio la loro stessa vita, scegliendo di fare la cosa giusta.

Quella di oggi è stata un'opportunità molto bella, di cui abbiamo avuto notizia solo questa mattina proprio grazie a Gioia Bartali, con la quale ci siamo messi in contatto con il desiderio di raccogliere la sua testimonianza diretta e farle qualche domanda.

Impossibile, infatti, non innamorarsi della storia di un uomo che, senza dire niente a nessuno, neanche alla sua famiglia, approfittò del suo esser ciclista per mascherare dietro agli allenamenti tra Firenze ed Assisi, il trasporto di documenti falsi, grazie ai quali salvò la vita di tantissimi ebrei.
“Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.”


Per noi, il prossimo appuntamento con questo campione è per il 22 gennaio, giornata interamente dedicata a condividere i materiali reperiti dai bambini (video, foto, articoli di giornale, frasi, disegni...) che ci aiuteranno ad arricchire ancora la nostra conoscenza.

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