Con la volontà, sempre più consapevole, di proseguire nel nostro impegno sul "dovere della memoria", anche quest'anno abbiamo dedicato buona parte delle nostre attività di queste settimane allo sviluppo di un importante percorso trasversale sulla Shoah, con sempre grande attenzione a mettere in relazione passato e presente e a restituire centralità a quei valori fondamentali che non possono che costruire indignazione nei confronti di tutte le forme di violenza e di discriminazione che stanno riemergendo in modo forte e preoccupante.
Trattandosi del quinto anno, la scelta è stata quella di muovere ripercorrendo i percorsi precedenti per poi introdurre nuovi contenuti e materiali utili all'approfondimento.
Nella fase di apertura, abbiamo presentato "Shoah", il filmato di animazione realizzato da Giuliano Parodi e il video-documento "Giornata della Memoria: dalla memoria alle memorie; dalle memorie ai Diritti Universali dell’Uomo" (Canale Sapiens Sapiens) che, al suo interno, riproponeva anche il bellissimo cortometraggio di Ettore Scola: "1943-1997".
Abbiamo proseguito presentando la recentissima intervista a Liliana Segre, deportata ad Auschwitz e nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica, curata da Lucia Ascione per Tv2000it. Grazie a questa, abbiamo potuto trattenerci sugli effetti dell'indifferenza, muovendo proprio da quanto Liliana Segre racconta sul suo allontanamento dalla scuola e sul comportamento delle compagne e della sua maestra. Da qui, ci siamo spostati sull'analisi del Regio decreto legge del 5 settembre 1938 "Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista", soffermandoci a riflettere sulla gravità del fatto che, con le leggi antiebraiche, si sia sancito il "razzismo di stato".
Le attività sono proseguite con lo studio del testo poetico “Un paio di scarpette rosse” di Joyce Lussu per poi passare all'analisi della mappa realizzata dagli ex alunni su luoghi, tempi, nomi, numeri, fasi... della Shoah.
Il percorso è stato arricchito con la partecipazione - in data 26 gennaio - allo spettacolo teatrale “In un cielo di stelle gialle… bianche farfalle”, proposto dalla Compagnia "Il Crogiuolo" c/o il Teatro di Bacu Abis.
Il 27 gennaio lo abbiamo dedicato al completamento del percorso, dando spazio al minuto di silenzio e ai canti: Gam Gam e Auschwitz, La canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini.
La mattinata si è conclusa con la condivisione delle video-interviste realizzate da un gruppo di alunni (Marco, Anna, Veronica e Seynabou) su un'idea di Marco.
Nei prossimi giorni, completeremo con la visione del Film “La vita è bella” di Roberto Benigni, con la presentazione del libro “Alice e i Nibelunghi” di Fabrizio Silei e con la visita alla mostra allestita presso la Biblioteca comunale di Iglesias.
C’è un paio di scarpette rosse
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
"Schulze Monaco".
C'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l' eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C'è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
Joyce Lussu
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