Che ieri non siamo stati rispettosissimi del nostro ospite, lo so. E si è visto subito. Non gli abbiamo riservato una poltrona al centro, ma lo abbiamo messo con noi "intorno al fuoco", dove ascoltare insieme e insieme raccontare e, forse più di tutto, raccontarci, dire chi siamo.
E so anche che non era certamente l'incontro con l'autore che ci si aspettava. Ma io sapevo che con Daniele Aristarco potevamo permettercelo. Lui è scrittore come io sono maestra. Ama spostarsi e lasciare spazio ai lettori, osservarli, ascoltarli, proprio come io amo lasciare spazio, osservare e ascoltare i bambini.
E ieri eravamo in cerchio perché lo spazio più importante era per i ponti che vogliamo costruire tra bambini e tra genitori "vecchi" e "nuovi", perché quanto é nato in questi anni attorno ai libri possa continuare a esserci. E possano continuare ad esserci quelle consegne aperte che si nutrono della collaborazione delle famiglie e che ci hanno visto portare i libri in città.
Quindi, se è vero che le storie racchiuse in Fake sono entrate solo attraverso la narrazione di Samuele, di Anna, di Miriam e di Lucilla... è entrata tanto la storia di ciò che può succedere quando bambini, genitori, insegnanti, ma anche scrittori e associazioni, si fanno comunità con il desiderio di costruire insieme.
Io non lo so... ma conoscendo Maurizio Cristella (Direttore artistico della Fiera del Libro di Iglesias) e Daniele Aristarco, credo che ieri fosse presente ciò in cui tutti noi crediamo: quel metterci insieme a pensare il mondo, a immaginarne uno migliore, a dare il nostro contributo; a cercare, in qualche modo, di fare spazio alla più bella delle verità: che solo insieme si può.
E ieri eravamo in cerchio perché lo spazio più importante era per i ponti che vogliamo costruire tra bambini e tra genitori "vecchi" e "nuovi", perché quanto é nato in questi anni attorno ai libri possa continuare a esserci. E possano continuare ad esserci quelle consegne aperte che si nutrono della collaborazione delle famiglie e che ci hanno visto portare i libri in città.
Quindi, se è vero che le storie racchiuse in Fake sono entrate solo attraverso la narrazione di Samuele, di Anna, di Miriam e di Lucilla... è entrata tanto la storia di ciò che può succedere quando bambini, genitori, insegnanti, ma anche scrittori e associazioni, si fanno comunità con il desiderio di costruire insieme.
Io non lo so... ma conoscendo Maurizio Cristella (Direttore artistico della Fiera del Libro di Iglesias) e Daniele Aristarco, credo che ieri fosse presente ciò in cui tutti noi crediamo: quel metterci insieme a pensare il mondo, a immaginarne uno migliore, a dare il nostro contributo; a cercare, in qualche modo, di fare spazio alla più bella delle verità: che solo insieme si può.
Grazie a Daniele, a Maurizio e a Eleonora.
Ai bambini e ai genitori.
A chi si è unito a noi: a Stefania e a Diana con il suo bambino.
A tutti per aver saputo accogliere l'unica forma che, al momento, ci sembrava possibile.
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