Post di Simona Banci
Esistono in natura atomi
chimicamente instabili o reattivi che tendono a legarsi ad altri atomi,
acquistando e cedendo elettroni, per raggiungere l’equilibrio.
Mia figlia, per ripassare scienze, mi sta esponendo alcuni argomenti;
il ragionamento è indubbiamente interessante ma i miei pensieri volano altrove…
… a quel pomeriggio del 27 novembre dell’ormai archiviato 2018, quando
con Anna ho partecipato all’incontro “Racconti
intorno al fuoco”, una attività “stuzzicante” organizzata da Enrica, la
maestra di Anna, per raccontare ai piccoli pionieri (i bambini di prima
elementare) FAKE, il libro scritto da Daniele Aristarco – magicamente presente!
- che i veterani, come mia figlia, avevano letto durante l’estate.
La mia mente, viaggiando indietro nel tempo, ha rievocato quella
precisa situazione, facendomi rivivere un dolce ricordo ma donandogli nuove
sfumature di colore… perché le parole sulla chimica, espresse da Anna, mi hanno
fatto rilevare come solo le persone che si trovano in un equilibrio instabile
sono portate a cercare altrove nuove conoscenze, nuove competenze, nuove
didattiche e nuove soluzioni, legandosi,
interagendo e confrontandosi con persone diverse: siano esse scrittori,
filosofi, docenti, genitori, bambini, ragazzi… per costruire insieme qualcosa
di inedito, ma soprattutto qualcosa di più.
E quando si riesce a rendere omogeneo il miscuglio, che
intenzionalmente si è voluto – e saputo! – creare, di persone, parole, sorrisi,
gioia, movimento, interesse, intenti e riflessioni…, solo allora si ottiene una
soluzione!!!!
La soluzione è un miscuglio
omogeneo formato da sostanze che, mescolate tra loro, si suddividono in
particelle talmente piccole da risultare invisibili anche al microscopio.
Ma, per formare un composto è
necessario che avvenga una reazione chimica nella quale gli elementi si
combinano tra loro… in egual modo, se si vogliono costruire competenze e
comporre gli apprendimenti si devono stimolare le conoscenze e la mente dei
bambini, provocando in loro una reazione.
Quando due o più atomi si
passano gli elettroni oppure li mettono in comune, stabiliscono fra loro dei
legami chimici attraverso i quali gli atomi si uniscono per formare tutte le
innumerevoli sostanze presenti in natura. Esistono tre tipi di legami:
covalenti, ionici e metallici….
Ricordo bene quella sera perché i legami c'erano davvero tutti e si
percepivano nella bellezza del momento che univa i presenti, ognuno con la sua
piccola carica da ricevere o con il suo piccolo elettrone da donare… ognuno con
la consapevolezza di essere giunto incompleto in quanto limitato nelle
aspettative, e di essere ripartito integro perché ricco di nuove prospettive.
Legame covalente, tipico di coloro che scelgono di mettere in comune
il proprio sapere: grazie Enrica, grazie Daniele, grazie Giovanna, grazie
Maurizio, grazie Isa…
Legame ionico, specifico dei bambini che sono stati capaci di cedere
le proprie riflessioni, raccontando un libro e rendendo fruibile un argomento
complesso e un linguaggio difficoltoso anche ai bambini più piccini: grazie
Anna, Lucilla, Miriam, Sebastian…
Legame metallico, peculiare perché si crea solo tra gli atomi di
metallo, in cui gli elettroni si muovono liberamente, non appartengono più a
nessun atomo (grazie Samuele, Emma, Leos, Viola…).
L’affinità elettiva che avevo riconosciuto quando ho incontrato Enrica
la prima volta, ho ritrovato quella sera in lei e negli altri ospiti e
partecipanti: Daniele Aristarco, i bambini (piccoli e grandi), i genitori, i
nonni…
… quel sentimento di disagio - che per anni ho percepito quasi come un
fastidio - nel sentirmi inadeguata, insofferente, precaria, incompiuta e per
questo sempre alla ricerca di qualcos'altro, nuove cognizioni, nuove
competenze, nuovi stimoli, e di qualcun altro con cui approfondire, scavare,
scontrarsi, disfare e ricomporre….
Di persone con cui inevitabilmente avrei stabilito un legame capace di sconfiggere l'oblio,
vincendo una quotidianità inesorabilmente interrotta… come con Silvia, la mia
compagna di banco del liceo, incredibilmente intelligente, sempre un passo
avanti agli altri ma senza mai farlo pesare, che ritrovo mamma della piccola
Chiara, con qualche anno in più ma con lo stesso sguardo arguto, di chi sa
osservare e apprezzare…
Riesco ancora a sentire la forza di attrazione che legava i piccoli
bimbi, dotati di una carica - qualcuno lamenterebbe negativa - come gli
elettroni, ai bambini più grandi, ormai attrezzati di carica positiva.
E poiché i metalli sono buoni conduttori di corrente elettrica nella
piccola stanza scorreva tanta energia, fino ad esplodere!
Ma come ci insegna la scienza, in una reazione chimica nulla si è
perso e nulla si è distrutto…
Nella semplicità di quelle mura si è avuta, invece, la dimostrazione
che in natura i gas nobili sono gli unici
atomi stabili che, trovandosi già in equilibrio, non tendono né a reagire né a
combinarsi con altri elementi; un po' come le persone che dopo aver
raggiunto il loro status, il loro equilibrio, tendono ad isolarsi e a non
mescolarsi con gli altri, finendo per rimanere fine a se stesse, imprigionando,
in tal modo, qualsivoglia sinergia cognitiva.
Diceva Nietzsche: bisogna avere
un caos dentro di sé per generare una stella danzante!!
A te, Enrica, auguro un meraviglioso 2019!!!
Con affetto, Simona
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