A proposito dei dati che ci informano della difficoltà dei nostri studenti nella comprensione di ciò che leggono, ho messo in atto una strategia semplice ma che ipotizzo possa essere molto efficace nei cinque anni.
Da quando i bambini hanno iniziato a leggere, facendo leva sulla loro curiosità, sto sottoponendo loro tanti scritti, senza dare informazione alcuna. Unica cosa, li metto in coppia in modo che possano integrare le loro competenze in lettura e inferenza.
Perciò, ho preso a predisporre comunicazioni scritte su tutto ciò che riguarda la nostra vita scolastica e gliele sto proponendo "al buio". Ho cominciato con le informazioni sulle uscite, iniziative, comunicazioni organizzative, e ho smesso di spiegare le consegne se non con indicazioni scritte da decodificare in completa autonomia. Per le tre uscite didattiche di aprile, a fine marzo, ho predisposto un documento che riportava tutte le informazioni utili, costi compresi, e ho invitato i bambini anche a rilevare la quota complessiva individuale per la partecipazione (e c'era da intuire la necessità del raddoppio per i due spettacoli teatrali con lo stesso costo...); lo stesso ho fatto per dare tutte le informazioni organizzative sulla fiera del libro.
Per l'ultima uscita, quella all'Azienda agricola, ho scritto loro una lettera nella quale, anche questa volta senza anticipazione alcuna, spiegavo dove saremmo andati, quali attività avremmo svolto, luogo e orario dell'appuntamento, mezzi di trasporto, cosa portare e cosa indossare...
Considerando che siamo solo in prima, le risposte sono state al di sopra di qualunque aspettativa, perciò sono ottimista sugli effetti nel tempo. Vedremo.Per l'ultima uscita, quella all'Azienda agricola, ho scritto loro una lettera nella quale, anche questa volta senza anticipazione alcuna, spiegavo dove saremmo andati, quali attività avremmo svolto, luogo e orario dell'appuntamento, mezzi di trasporto, cosa portare e cosa indossare...
Intanto io mi concentrerò sul portare più scritti possibili, in termini di tipologia e contenuti, e di evitare qualunque consegna spiegata da me.
L'attenzione deve essere rivolta ad assicurare "il tempo che ci vuole", a fidarsi e, soprattutto, a non sostituirsi mai.
La maggior parte dei danni, a mio avviso, sia a casa che a scuola, li stiamo facendo proprio guidati dalla fretta che porta a sostituirsi e a guidare tutto, a svantaggio non solo di questa competenza ma della costruzione dell'autonomia.
Dei libri non parlo, qui il discorso cambia. Si tratta di costruire amore e non può che nascere creando opportunità nella gratuità. In classe i libri di testo hanno poco spazio, ma libri ne leggiamo tanti. La nostra bibliotechina è ricca e stimolante, tant'è che il nostro giovanissimo bibliotecario è sempre al lavoro, e frequentiamo la biblioteca comunale ogni quindici giorni.
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