martedì 27 gennaio 2015

Ore 11.59: un minuto per riflettere, un minuto per impegnarsi

Oggi, 27 gennaio, alle 11.59, invitiamo tutti ad unirsi al nostro minuto di silenzio per ricordare l'entrata delle truppe sovietiche ad Auschwitz. Non vogliamo che si tratti semplicemente di un atto simbolico. Vogliamo fermarci a riflettere su ciò di cui l'uomo è stato e, purtroppo, mostra ancora di essere capace. Fermarci per affermare che ci riconosciamo nei valori di libertà e di democrazia previsti dalla nostra Costituzione, i soli sui quali è possibile costruire una coscienza autenticamente civile. 
Vi chiediamo di unirvi all'impegno di far crescere i giovani dentro la tolleranza, l'accettazione del diverso, coltivando sentimenti che non lascino spazio all'odio. 
Primo Levi, con la sua celebre poesia "Se questo è un uomo", che fa da introduzione al romanzo omonimo, ha invitato, anche con durezza, a non dimenticare.
Io credo che davvero non lo si possa fare. La memoria deve essere nostro dovere e nostro "piacere".
 
 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli. (...)

Primo Levi

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