martedì 3 dicembre 2019

Alabama 1955? No, Alessandria 2019

Il primo dicembre ricorreva l'anniversario del coraggioso "NO" di Rosa Parks che ha cambiato la storia; perciò, ieri - lunedì 2 dicembre - mi è sembrato importante tornare a quell'avvenimento, ma ho voluto farlo partendo dai fatti di oggi che vedono ripresentarsi - bene 64 anni dopo, in Italia - forme di discriminazione razziale veramente preoccupanti.

Non era un argomento nuovo per noi, ne avevamo già parlato lo scorso anno scolastico, in occasione della Giornata della Memoria, quando abbiamo portato ai Giardini Pubblici il canto de "L'altalena", per unirci idealmente in un grande coro con i bambini di Trento che avevano voluto dire il loro NO alle nuove forme di razzismo del quale erano stati vittime alcuni bambini al parco (al nostro video che ricostruisce l'iniziativa).

La proposta di ieri è partita con l'invito alla lettura di un post che, poco più di un mese fa, aveva colpito la mia attenzione, tanto da metterlo da parte pensando proprio a questa occasione. Si tratta dello scritto che una donna, Vittoria Oneto, ha depositato sui social il 6 novembre 2019, dopo aver assistito a un atto di razzismo in autobus, ad Alessandria.

Vittoria Oneto
6 novembre alle ore 18:21

Alabama 1955? No, Alessandria 2019.
Questa sera ho preso l'autobus per tornare a casa. Pochi posti a sedere. Io rimango in piedi. Salgono una mamma con due bambini. Lei si appoggia in uno spazio largo col passeggino e la bambina di circa 7 anni prova a sedersi in un posto vicino ad una signora di circa 60 anni che aveva appoggiato la sua borsa della spesa sul sedile. La signora guarda la bambina e le dice: NO NO TU QUI NON TI SIEDI! Io dico alla donna di spostare la borsa e di fare sedere la bambina ma lei insiste e mi dice in modo arrogante di farmi gli affari miei. Peccato, hai trovato la persona sbagliata. La madre della piccola non dice nulla e guarda a terra.
A quel punto alzo la voce sempre di più e le intimo in malo modo di fare sedere immediatamente la bambina e di vergognarsi con tutto il fiato che avevo in gola. La signora a quel punto la fa sedere ma continua a borbottare e a guardare schifata la bambina. Tutte le persone sull'autobus mi guardano in parte compiaciute, in parte no ma nessuno osa dire nulla.
Secondo voi di che colore aveva la pelle quella bambina?
Sì proprio così.
Ho pianto. Sono scesa dall'autobus e ho pianto. Per il nervoso, per la tristezza per il senso di sconfitta che ho provato e provo.
Come se questi giorni non fossero già dolorosi.
È questo quello che siamo? È questo quello che vogliamo essere?
Io non voglio crederci.
L'attività l'ho aperta "al buio", senza anticipare niente. Prima ho organizzato i bambini in coppie, poi ho consegnato il post ad ognuno di loro, invitandoli a leggerlo più volte, fino ad essere in grado di raccontarne il contenuto.
È partendo da questo fatto, sul quale si è aperta un'interessante discussione, che ho poi raccontato ai bambini la storia di Rosa Parks e ho letto loro il bellissimo libro di Fabrizio Silei "L'autobus di Rosa".
Loro hanno così potuto conoscere la storia della donna che l'1 dicembre 1955, con un atto di grande coraggio, e in modo assolutamente pacifico, rifiutò di cedere il suo posto a un bianco, subendo l'arresto. Fatto che ebbe come conseguenza il boicottaggio dei mezzi pubblici che durò più di un anno, fino a quando la Corte Suprema mise fine alla segregazione razziale.

Le nostra attività in sintesi:

  • lettura del post (in coppia);
  • sottolineatura delle parole non note;
  • narrazione di quanto compreso;
  • rilettura collettiva e ricerca dei significati di termini sconosciuti;
  • discussione: Cosa avrei fatto io al posto di Vittoria Oneto? come mi sarei sentita al posto della bambina? Che cosa penso di questo fatto? Mi è capitato di vivere situazioni simili?...
  • breve racconto della storia di Rosa Parks;
  • ricerca su Google Earth dei luoghi in cui si sono svolti i fatti: Alessandria, Alabama;
  • lettura del libro "L'autobus di Rosa" di Fabrizio Silei;
  • discussione: Perché il nonno di Ben non si sente a posto con se stesso? Che cosa vuol dire che "passa un autobus nella vita di tutti noi?"...
  • brainstorming finale.

Il lavoro, si è completato con la scrittura di una sintesi collettiva alla quale seguirà la lettura di un breve testo sulla storia di Rosa Parks e l'illustrazione di una scena del racconto "L'autobus di Rosa".

All'incontro sul libro "L'autobus di Rosa", avvenuto con Fabrizio Silei e una mia ex classe, nell'ormai lontano 2012 (dal minuto 2:30)

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