Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato,
tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e poter osservare il fenomeno per benino.
“Signore, gli dissi dunque, lei ha una certa età,
di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?”
Rispose gentilmente: “Dica pure che son vecchio.
Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.
È un orecchio bambino, mi serve per capire
le cose che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose...”
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno sul diretto Capranica-Viterbo.
Gianni Rodari
100 anni fa nasceva Gianni Rodari, maestro, scrittore, giornalista, che ha inventato un nuovo modo di guardare il mondo. L’ha fatto rivolgendosi ai bambini e, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco, insegnandoci la rivoluzione della fantasia.
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