- Maestra - mi dice -T. mercoledì mattina - quando abbiamo appena finito di condividere il montaggio dei nostri lavori su Gianni Rodari - mi è venuta un'idea grandiosa, ma tu non dire niente. È una cosa che troverete di pomeriggio su "Chiacchiere in libertà".
Io proseguo nelle attività, ma non trattengo la curiosità. Così, alla prima occasione mi avvicino e gli chiedo: - Puoi dirmi di cosa si tratta? Tanto non dico niente, promesso!
- Ho deciso di preparare tutte le immagini di "Ci vuole un fiore" e di animare la canzone. Vedrai, vedrai, sarà proprio bella.
Io, che ragiono con la mia testa, mi dico che ha pensato troppo in grande. Non ha proprio le competenze per un montaggio video e poi, come realizzare tutte quelle immagini in tempi così stretti?
Di pomeriggio ho controllato in "Chiacchiere in libertà", ma niente. Così ho fatto nuovamente la sera al termine delle varie videoconferenze. Niente.
Già pensavo che avesse dovuto fare i conti con le sue competenze reali e il ridimensionamento dei genitori, quando, intorno alle venti, T. pubblica il suo filmato.
Sullo sfondo il video della canzone "Ci vuole un fiore" alla tv; in primo piano lui che balla mentre sfoglia un blocco bianco con i suoi disegni che accompagnano il testo a ritmo: un tavolo, un tronco, un albero, un seme, una mela, un fiore. E poi riprende a sfogliare daccapo.
E mentre sono lì che penso alle strofe successive e ai tanti disegni che avrà dovuto realizzare, improvvisamente T. si lascia cadere e sparisce dalla scena.
Inizio a ridere a lacrime, consapevole di averlo sottovalutato.
Come è andata il giorno dopo a scuola, quando abbiamo proiettato il video in classe, lo si può immaginare.
Impossibile per tutti noi smettere di ridere e lo abbiamo visto ancora e ancora...
Così ora, sapendo bene quali sono gli effetti di queste belle contaminazioni, non mi resta che attendere la prossima sorpresa. 🙂
- Ho deciso di preparare tutte le immagini di "Ci vuole un fiore" e di animare la canzone. Vedrai, vedrai, sarà proprio bella.
Io, che ragiono con la mia testa, mi dico che ha pensato troppo in grande. Non ha proprio le competenze per un montaggio video e poi, come realizzare tutte quelle immagini in tempi così stretti?
Di pomeriggio ho controllato in "Chiacchiere in libertà", ma niente. Così ho fatto nuovamente la sera al termine delle varie videoconferenze. Niente.
Già pensavo che avesse dovuto fare i conti con le sue competenze reali e il ridimensionamento dei genitori, quando, intorno alle venti, T. pubblica il suo filmato.
Sullo sfondo il video della canzone "Ci vuole un fiore" alla tv; in primo piano lui che balla mentre sfoglia un blocco bianco con i suoi disegni che accompagnano il testo a ritmo: un tavolo, un tronco, un albero, un seme, una mela, un fiore. E poi riprende a sfogliare daccapo.
E mentre sono lì che penso alle strofe successive e ai tanti disegni che avrà dovuto realizzare, improvvisamente T. si lascia cadere e sparisce dalla scena.
Inizio a ridere a lacrime, consapevole di averlo sottovalutato.
Come è andata il giorno dopo a scuola, quando abbiamo proiettato il video in classe, lo si può immaginare.
Impossibile per tutti noi smettere di ridere e lo abbiamo visto ancora e ancora...
Così ora, sapendo bene quali sono gli effetti di queste belle contaminazioni, non mi resta che attendere la prossima sorpresa. 🙂
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