domenica 19 gennaio 2014

Il dovere della memoria


Immagine tratta da "Shoah", animazione di Giuliano Parodi
Tra i compiti della scuola, c'è quello di assolvere al dovere della memoria per evitare che gli errori del passato si ripropongano, pur se in forme diverse.

É per questo che, accogliendo quanto indicato all'art. 2 dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000, che riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della memoria”, abbiamo programmato per la classe un primo semplice percorso trasversale che avrà l'obiettivo di promuovere una riflessione sull’importanza dell’accettazione del diverso da sé per cultura, razza, religione, pensiero.

Lo faremo proponendo i fatti come un'altra storia di separazione, attraverso l'analisi di animazioni, letture, discussioni, apprendimento di canti e testi poetici (in realtà tutto al singolare perchè si vuole soltanto iniziare...).

Alla Vostra comprensibile preoccupazione sul fatto che saranno affrontati questi temi con bambini di prima elementare, sento di rispondere con una mia forte convinzione: non esiste argomento che non può essere trattato; l'insegnante deve essere esperto nella scelta dei contenuti, nella selezione delle risorse e, soprattutto, nella mediazione (il come porgere) tenendo conto del contesto nel quale opera e nel rispetto delle sensibilità presenti. I genitori devono affidarsi, ma devono, contemporaneamente, essere puntualmente informati e sentirsi liberi di chiedere spiegazioni ogni qualvolta lo ritengano opportuno.  

Perciò... sappiate che siamo a disposizione.

5 commenti:

  1. Una piccola riflessione…
    Spesso noi genitori ci domandiamo se sia corretto raccontare e far vivere ai nostri figli esperienze che li espongano ad emozioni giudicate da noi “troppo forti” perché, solitamente, si preferisce presentare ai bambini racconti positivi o non particolarmente “invasivi”.
    In realtà, ritengo, che i bambini devono essere preparati ad una realtà che non sarà solo positiva, considerato che quotidianamente dovranno fronteggiare problemi e difficoltà, che riusciranno ad affrontare tanto meglio quanto più saranno preparati e messi in condizione di disporre del più ampio numero di strumenti.
    Vorrei anche sottolineare che i nostri bambini, fin da molto piccoli, riconoscono e comprendono le situazioni riuscendo a viverle con serenità perché dispongono di quella “sana curiosità” e voglia di sapere che li aiuta a vivere le esperienze con la purezza del loro essere bambini. L’unica attenzione che dobbiamo avere noi genitori, insegnanti ed educatori è quella di offrire ai bambini informazioni commisurate alla loro età e alla loro capacità di comprendere, rispettando chi è pronto ad accogliere e chi, invece, ha bisogno ancora di tempo…
    Le mia non vuole essere “pura filosofia” perché il credere che i bambini hanno la capacità di sentire e vivere le loro emozioni, anche le più forti ed a volte dolorose con una grande forza e consapevolezza, nasce da un’esperienza di vita che è quella di genitore adottivo.
    Per questo posso testimoniare che ai miei figli, fin da molto piccoli, non gli è stata nascosta la loro storia, una storia veramente difficile che loro, grazie alla capacità di noi genitori di saperla narrare, sono riusciti con equilibrio ad accogliere, elaborandola e rielaborandola ogni giorno, vivendo le loro emozioni per come si presentano, ponendoci tutte quelle domande che chiedono solo e semplicemente verità.
    Perciò… prima di fidarci delle insegnanti, degli educatori, ed affidarci a loro, dovremmo come genitori fidarci dei nostri bambini, di tutte le loro risorse e sbalorditive capacità!
    Forza! Continuiamo a voler far entrare il mondo in classe!

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  2. Scusate...non mi sono firmata!
    Isabella (mamma di Sebastian)

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  3. Sono completamente d'accordo con quanto dici Isa e ti ringrazio molto per aver condiviso la tua esperienza con noi. L'importante, da parte nostra, è non dimenticare mai l'attenzione a chi abbiamo di fronte, non al gruppo, ma a ognuno. Sono le loro richieste, le loro reazioni, spesso non verbali, a guidarci...

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  4. "Per non dimenticare.
    Per non dimenticare che non è poi così difficile amare...
    Per non dimenticare di ascoltare...
    Ascoltare la sofferenza, ascoltare chi di amore ha vissuto senza...
    Per non dimenticare chi alla vita si è aggrappato cercando di sperare, chi trovando qualcuno da amare e chi volando via con lacrime amare..
    Per non dimenticare chi ha sofferto da solo scomparendo come polvere al suolo...
    Per non dimenticare chi ha lasciato il mondo con amarezza e chi è venuto al mondo con profonda tristezza...
    Non ricordare solo nel giorno della memoria ma riscrivi ogni giorno la storia non vedendo mai le diversità e amando il prossimo con impegno e umanità."
    Alessia (mamma di Matteo)

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  5. Che bello Alessia trovare anche te qui, grazie. Un altro passo verso l'apertura della classe perchè siate parte dei nostri percorsi.
    A nuovi scambi!

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