Sicuramente da dicembre avrete sentito i bambini parlare di punti e, con buona probabilità, vi sarete anche preoccupati: “Non staranno facendo classifiche?”.
Dunque meglio fermarci un attimo insieme a parlarne.
Dunque meglio fermarci un attimo insieme a parlarne.
Di cosa si tratta?
Il tutto è iniziato rilevando la continua caduta di oggetti: matite, temperini, gomme, astucci… e con la riflessione che fosse necessario aiutare i bambini ad acquisire consapevolezza del problema e a trovare il modo per ridurre le cadute, anche note come “voli liberi”.
Così a ogni bambino sono stati regalati 10 punti da custodire, con la decisione che si sarebbe perso un punto per ogni oggetto caduto. Il bambino o la bambina che durante il mese sarebbe stato/a in grado di custodire il maggior numero di punti avrebbe ricevuto un premio.
Quindi nessuna classifica; un dono di dieci punti uguale per tutti e l’impegno a custodire questo dono. Nessun bambino, in questo modo, rischia di non riuscire ad acquisire punti, ma per custodirli è necessario impegnarsi.
Ha funzionato e non solo… Abbiamo piacevolmente notato che i bambini hanno acquisito consapevolezza del problema e, contemporaneamente, hanno messo in atto numerose e creative strategie per evitare le continue cadute di oggetti. Ma c’è di più: hanno iniziato a fare i conti sui punti persi, su quelli rimasti… Insomma, hanno iniziato a sottrarre.
Così.. come non cogliere la palla al balzo? Dal rientro dalle vacanze in classe c’è un tabellone affisso alla parete in fondo all’aula, ad altezza di bambino, nel quale sono presenti due elenchi con i nomignoli dell’appello fonologico (quindi solo tra compagni possono riconoscersi) nel quale i bambini registrano non solo i punti persi con la caduta degli oggetti, ma anche per i comportamenti inadeguati; quest’ultima scelta è stata fatta per supportare con dati oggettivi l’autovalutazione del sabato.
Questa volta però gli elenchi sono stati strutturati proprio in funzione della sottrazione e così i bambini, senza saperlo, sono continuamente coinvolti nella ricerca dei punti restanti e di quelli di distacco dagli altri (differenza). Il tutto a vantaggio della conquista delle abilità di calcolo.
Il tutto è iniziato rilevando la continua caduta di oggetti: matite, temperini, gomme, astucci… e con la riflessione che fosse necessario aiutare i bambini ad acquisire consapevolezza del problema e a trovare il modo per ridurre le cadute, anche note come “voli liberi”.
Così a ogni bambino sono stati regalati 10 punti da custodire, con la decisione che si sarebbe perso un punto per ogni oggetto caduto. Il bambino o la bambina che durante il mese sarebbe stato/a in grado di custodire il maggior numero di punti avrebbe ricevuto un premio.
Quindi nessuna classifica; un dono di dieci punti uguale per tutti e l’impegno a custodire questo dono. Nessun bambino, in questo modo, rischia di non riuscire ad acquisire punti, ma per custodirli è necessario impegnarsi.
Ha funzionato e non solo… Abbiamo piacevolmente notato che i bambini hanno acquisito consapevolezza del problema e, contemporaneamente, hanno messo in atto numerose e creative strategie per evitare le continue cadute di oggetti. Ma c’è di più: hanno iniziato a fare i conti sui punti persi, su quelli rimasti… Insomma, hanno iniziato a sottrarre.
Così.. come non cogliere la palla al balzo? Dal rientro dalle vacanze in classe c’è un tabellone affisso alla parete in fondo all’aula, ad altezza di bambino, nel quale sono presenti due elenchi con i nomignoli dell’appello fonologico (quindi solo tra compagni possono riconoscersi) nel quale i bambini registrano non solo i punti persi con la caduta degli oggetti, ma anche per i comportamenti inadeguati; quest’ultima scelta è stata fatta per supportare con dati oggettivi l’autovalutazione del sabato.
Questa volta però gli elenchi sono stati strutturati proprio in funzione della sottrazione e così i bambini, senza saperlo, sono continuamente coinvolti nella ricerca dei punti restanti e di quelli di distacco dagli altri (differenza). Il tutto a vantaggio della conquista delle abilità di calcolo.
Si vedano:
stampato mensile per l'autovalutazione del sabato (comportamenti).
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