mercoledì 12 novembre 2014

Piccole rivoluzioni

NICOLA NAVE ALESSANDRO AQUILA
MARTA MAMMA MARIA ELENA MARE
SAMUELE SERPENTE DENNIS DRAGO
ALESSIO AEREO CHIARA CHITARRA
MIRIAM MIELE LUCILLA LUNA
ERICA EDERA MATTEO MOTO
ELISA ERBA DANIELE DELFINO
ALESSIA ARCOBALENO DAVIDE DONNOLA
ANNA ANCORA VERONICA VIOLA
FABIO FOCA SEBASTIAN SORPRESA
  
Voi pensate di averlo riconosciuto, ne sono sicura. E in qualche modo avete ragione.
Ma non è solo l'appello fonologico che i bambini hanno deciso di portare anche in seconda elementare.
É diventato qualcosa di più. É la loro prima piccola rivoluzione.

É andata così. Prima mattinata, buongiorno collettivo e via con l'appello.
Ma all'improvviso qualcosa cambia. I bambini si alzano e rispondono con una parola diversa da quella che avevano sempre associato al loro nome.
Molti iniziano a sorridere, qualcuno mi guarda con la coda dell'occhio per scorgere la mia reazione. 
Il gioco potrà continuare o bisognerà tornare alla "tradizione"?
Io ci sto per cascare. Per un attimo dico che va bene solo per Chiara perchè il suo nomignolo, in effetti, non è il massimo per lei. Aggiungo anche che se si è deciso di tenere l'appello fonologico, mi sembra giusto che resti così com'è.
Poi mi fermo e rido di me. MA CHE COSA STO DICENDO??? É un segno meraviglioso. I bambini hanno deciso di modificare qualcosa e lo hanno fatto. 
Li faccio continuare, mentre sono di nuovo al loro sguardo complice che "sfida l'ordine costituito". 
E penso a voi genitori. Vi avrei voluto lì a vederli alzarsi ad affermare il loro desiderio di cambiamento.
E dire che stavo per passare dritta...

2 commenti:

  1. Isabella “incrocio”. Presente.
    Improvvisamente un “incrocio”. E se cambio strada? Che succede? Mi serve solo coraggio o altro?
    Mi fermo un attimo e penso.
    Avere coraggio non è essere per forza ottimista.
    Avere coraggio non è solo rischiare e agire con determinazione senza paura.
    Avere coraggio non è essere convinta che ciò che sto facendo avrà successo e sarà quindi compreso e condiviso.
    No, avere coraggio è quella certezza e consapevolezza che ciò che sto costruendo ha un significato, un senso, una bellezza, perché ci credo… nonostante il risultato.
    Perché nulla può essere visto e raggiunto in modo definitivo…ma molto resta sempre possibile se si crede veramente nella forza del cambiamento.
    Allora si, forse devo cambiare strada. E lo faccio con la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, ma con il coraggio, la meraviglia, lo stupore e la semplicità di poter cambiare quelle che, invece, possono essere cambiate; con la saggezza per riconoscere la differenza tra loro.
    …Si, oggi avrei proprio voluto vederli i nostri bambini...

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  2. Isa "incrocio"...mi piace. Mi piace perchè ho sempre pensato agli incroci come opportunità.
    Buona giornata!
    Enrica

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