mercoledì 14 giugno 2017

Il saluto di maestra Silvia

L'ultimo giorno di scuola, in apertura di mattinata, maestra Silvia, la collega che ha lavorato con noi da novembre, ha salutato i bambini leggendo una lettera scritta per loro.  
Ho deciso di scrivervi e di leggervi questa lettera perché so già che, diversamente, quello che sento non mi avrebbe consentito di arrivare alla fine, ha anticipato con la voce rotta dall'emozione. 
É stato un momento di grande commozione, in cui, mentre la lettura scorreva, l'aula si riempiva del pianto dei bambini che comprendevano che ad attenderli c'era un nuovo faticoso distacco. Il distacco da una maestra che hanno potuto apprezzare molto per la delicatezza con la quale si è proposta, impegnata a conoscere e comprendere le scelte educative e didattiche per muoversi dentro un percorso realmente condiviso. Il distacco da una maestra che non è stata mai la maestra di un bambino, ma ha rivolto attenzione costante a tutti e ad ognuno.
I bambini leggono. I bambini sentono. I bambini restituiscono. E con Silvia hanno sentito delicatezza, attenzione, presenza completa. Così hanno costruito un legame.

Ho chiesto a Silvia di poter riportare la sua lettera qui, perciò la condivido con voi, cogliendo l'occasione per esprimerle il nostro grazie che si unisce a quello dei bambini. Un grazie carico di stima professionale e di affetto sincero perché Silvia non è solo una maestra attenta, professionale, desiderosa di migliorarsi e di offrire il meglio ai bambini. Silvia è anche una persona speciale che per noi è diventata un'amica. Grazie Silvia.

Cari bambini, ho aspettato fino all'ultimo giorno di scuola per scrivervi due righe; volevo dare alle infinite emozioni il tempo di sedimentare per poi leggerle una per una dentro di me.
Quel 24 novembre del 2016 non lo scorderò mai... sono entrata in quest'aula timorosa per il compito che mi veniva affidato. "Questa è una classe speciale dove l'insegnante utilizza una didattica diversa, i bambini imparano lavorando in gruppo", mi disse la Preside. Ogni parola di conforto e di incoraggiamento è stata per me "vitale". Quelle diciannove paia di occhi puntati su di me mi hanno subito rassicurata e da lì è partito il mio primo viaggio insieme a voi e alle meravigliose colleghe.
Ho capito che il viaggio è più bello quando si solleva lo sguardo da terra aprendo occhi, orecchie, braccia, mani e cuore, così da poter assaporare al meglio tutto ciò che ti viene dato per poter incontrare altri occhi e altri mondi.
Ho scoperto che l'anno scolastico non è una corsa né una gara, ma semplicemente un tratto di strada che ciascuno percorre con i mezzi di cui dispone, ognuno con la propria andatura, con quella meravigliosa certezza che si arriverà tutti assieme al traguardo e che ogni traguardo diventerà un nuovo punto di partenza.
Bambini, continuate a regalare, alle maestre che resteranno e a quelle che arriveranno, il vostro entusiasmo e la vostra curiosità perché saranno un lievito prezioso da cui potranno nascere idee, progetti, nuovi e interessanti percorsi.
Durante questo viaggio, sono accadute tante cose e questo andare avanti insieme mi ha arricchita e ha cambiato la mia prospettiva.
La gioia di aver condiviso con voi questi mesi è ora accompagnata da un velo di tristezza per un tempo ormai scaduto, una stagione ormai finita...
Grazie bambini miei per tutti i piccoli e grandi successi conquistati, per tutti i traguardi che avete raggiunto, per i vostri sorrisi, i pianti, per avermi fatto rientrare a casa stanca ma con un sorriso ed un entusiasmo che ha fatto bene anche alla mia famiglia.
Non vi dimenticherò mai perché farete parte della mia storia e della persona che sarò in futuro.
Con immenso affetto,

                                        maestra Silvia

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