mercoledì 17 luglio 2019

Vagheggiando scuole senza voti

Post di Giuseppe Scarpa

È un peccato che la fine dell'anno scolastico coincida con le ferie, o per qualcuno con le vacanze, e addirittura sia sospesa l'attività didattica. Perché se invece fosse stato un periodo di lavoro scolastico sarebbe stato molto interessante coinvolgere un bel gruppo di insegnanti in qualche attività formativa. Sarebbe stato un bel momento per sentire il racconto del loro lavoro, il loro modo di intendere la scuola, le teorie, ma soprattutto le pratiche, le difficoltà, i sogni, le paure, le gioie, le soddisfazioni. Avrebbero potuto confrontarsi e promettersi collaborazione, progettando nuovi percorsi anche a chilometri di distanza.

Magari avrebbero potuto avere la possibilità di dialogare con chi ha già sperimentato percorsi efficaci, e con chi si è già scontrato e incontrato nella propria scuola per promuovere la qualità attraverso cambi di rotta e percorsi di valorizzazione.

Davvero un peccato! …ma vi immaginate?

Con un po' di tenacia e audacia allo stesso tempo, magari si sarebbe potuto ospitare qualcuno per parlare di valutazione, proprio ora che gli scrutini appena trascorsi hanno evidenziato sistemi chiusi, aridi, che stanno stretti e che non restituiscono il valore del lavoro, ma soprattutto non lo restituiscono ai ragazzi, alle loro famiglie. Proprio ora che sarebbe stato facile riflettere sul lavoro svolto e confrontarlo con qualcuno che ha trovato il coraggio di nuotare controcorrente.

Chissà…. sarebbe potuta essere l'occasione per intrattenersi con Davide Tamagnini e capire come è riuscito "svalutare" i voti e valutare senza di loro. Sarebbe stato bello sentire dalla sua voce che "si può fare!". Oppure con Carolina Vergerio, che avrebbe potuto raccontare come sia stato possibile coinvolgere un intero consiglio di classe in un dialogo con le famiglie di rara efficacia, distogliendo la loro attenzione dalle quantità vuote, o meglio, "mute". Pensate che fortuna se con Lucia Bolcato si fosse potuto rinforzare il pensiero di una scuola vissuta con passione, non in un ottica di scambio, ma semmai riconoscendo quello che ciascuno riesce a dare gratuitamente, senza chiedere una prestazione in cambio, ricevendone alfine i doni portati dall'accoglienza, dal coinvolgimento… dalla crescita.

Invece no. Siamo a luglio inoltrato. Chi potrebbe preferire un locale scaldato dalla luce di un proiettore alla brezza che soffia sotto l'ombrellone? Chi sostituirebbe la leggerezza di una passeggiata con la fatica della riflessione e della progettazione? Credo nessuno… impossibile. Neppure Enrica Ena, sempre infaticabile organizzatrice, tenace sognatrice, appassionata Maestra, autorevole guida e piacevole compagna, …no, neppure lei riuscirebbe a convertire una afosa giornata di luglio in una straordinaria opportunità di crescita personale e professionale. Davvero peccato, perché magari sarebbero emerse quelle energie positive che stanno dentro ciascuno di noi. Magari il cambiamento avrebbe cominciato a germogliare… si sarebbe capito perché #Ilcambiamentonascedadentro

E mentre vagheggio cotanta bellezza, i maggiori esperti del settore, i bambini, mi riportano alla realtà, quella della valutazione soggettiva, dell'autovalutazione, della valutazione dialogica, mi ricordano che l'unica strada è #Valutareperdarevalore e mi dicono che forse… da qualche parte …qualcuno c'è… e potrebbe riuscirci, persino d'estate.

Grazie bambini!!!!

Grazie Giuseppe Scarpa, aggiungiamo noi :-)


 

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