Non sono contraria all'educazione civica (fino a ieri Cittadinanza e Costituzione), ci mancherebbe. Sono solo convinta che la Cittadinanza, in quanto competenza delle competenze, si costruisca con un impegno costante attraverso i modelli che offriamo, attraverso scelte educative e didattiche orientate a costruire autonomia, responsabilità, capacità di rileggersi; con una costante attenzione ad accogliere le opportunità di riflessione che ci vengono da ciò che accade fuori scuola e a scuola, valorizzando le ricorrenze dentro percorsi di senso, utilizzando ogni possibile occasione per costruire empatia... Per questo, già ora, pur avendo scelto di dedicare due delle ore opzionali alla "Cittadinanza attiva" (questo il nome ufficiale in orario), ho detto da subito alle famiglie che non si aspettassero di trovare percorsi specifici in quel determinato tempo, ma che sarebbero stati presenti ogni giorno, molti proprio dentro quelli che io chiamo i tempi invisibili.
Ritengo dunque che all’interno di un tempo circoscritto potremmo fare entrare gli affondi, questi sì, quegli insegnamenti che ritengo giusto che non siano lasciati alla discrezionalità dei docenti, perché è innegabile che c'è anche chi, per fare un esempio, la Costituzione a scuola non la fa entrare mai. E con questa tanto altro...
In ogni caso, ciò che mi dà più da pensare, visti gli attuali scenari e certe personali esperienze passate, impossibili da dimenticare, è se, veramente, i nostri (non miei) rappresentanti si stiano chiedendo che cosa comporti fare educazione civica e se siano davvero disponibili a offrirle il meritato spazio. Per quanto mi riguarda, nel tempo, ha significato davvero tante cose.
Ne documento giusto qualcuna, ripescando anche qualche immagine dall’archivio delle nostre esperienze.
Ci sono i fatti che arrivano dal mondo (un naufragio di migranti, la morte di Mandela…), i percorsi sulla Memoria, la presentazione di una nostra legge in Senato, le riflessioni sui temi di cittadinanza, l’incontro con la mamma della nostra bambina senegalese che ci racconta la loro storia, il cittadino siriano che porta tra noi la guerra nel suo Paese, i bambini in strada per sensibilizzare i cittadini su alcuni temi (cittadinanza attiva è anche questo...), la partecipazione consapevole (ci tengo a precisarlo) al 25 aprile, al Run4Unity, alla Sardegna Isola di Pace, allo Sciopero globale per il clima… E ci sono la lettura dei quotidiani, il teatro, il cinema, le prime forme di protesta pacifica (esiste una rabbia giusta, da educare, è quella che “non cambia canale, cambia il mondo”) e le tante, tantissime, letture fatte in classe e numerose proposte da noi nelle nostre iniziative, tra le più recenti le storie di eroica disobbedienza e la presentazione del libro di Liliana Segre dentro il Festival Scirarindi e in Biblioteca Comunale…
Tutte cose con le quali i bambini leggono, si fanno un'opinione, imparano ad argomentare, scrivono, riflettono sulla lingua, apprendono l’organizzazione dello Stato, approfondiscono la storia, la geografia, imparano ad organizzare materiali, utilizzando strumenti analogici e digitali, sfruttando tutta la loro creatività per proporli a terzi, e ancora tanto altro...
Ripeto, la domanda che continuo a farmi è questa: siamo sicuri che tutto questo sarà gradito?
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Prima elementare, 4 ottobre 2013, Giornata di lutto nazionale. Naufragio a Lampedusa. Morti 120 migranti. Prima occasione per capire che tante cose dipendono dalla parte di mondo nella quale siamo nati e che c'è chi, per garantire un futuro migliore ai propri cari, mette a rischio la propria vita. |
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Prima elementare (a.s. 2013/14). Morte di Nelson Mandela. Ne approfittiamo per conoscere il suo impegno contro l'apartheid. |
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Prima elementare (a.s. 2013/14). Si apre la settimana dedicata alla Memoria della Shoah. |
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Terza elementare (a.s. 2010/11). Cittadinanza attiva. Ricordiamo la Shoah in città recitando alcuni brani poetici |
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Quinta elementare (a.s. 2012/13). Siamo in Senato, dove presentiamo la nostra legge sulla scuola. Tutto è cominciato con un percorso in Archivio storico che ci ha consentito di conoscere il Breve di Villa di Chiesa, l'antico codice delle leggi della nostra città, risalente al 1327. Dal confronto tra le leggi di ieri e di oggi e l'approfondimento dell'iter legislativo, è nata l'idea di partecipare al concorso in Senato "Vorrei una legge che...". |
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Quinta elementare (a.s. 2017/18). Un momento del nostro percorso sul diritto di cittadinanza. |
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Quinta elementare (a.s. 2017/18). Attività di approfondimento in gruppo sul diritto di cittadinanza. | |
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Quinta elementare (26 settembre 2017). Diarra, la mamma di Seynabou ci racconta la storia della famiglia, la scelta di lasciare il Senegal e l'inserimento in Italia. |
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Quinta elementare (14 aprile 2018). Muhammad Sayfaddin, cittadino siriano, ci racconta l'aggravarsi della situazione in Siria. |
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Quinta elementare (5-6 maggio 2018). Partecipiamo all'iniziativa "Sardegna Isola di Pace" esprimendo il nostro no a qualunque forma di violenza. |
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Quinta elementare (5-6 maggio 2018). Prepariamo i materiali per la nostra partecipazione all'iniziativa "Sardegna Isola di Pace". |
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Prima elementare (a.s. 2013/14). Noi partecipiamo al Corteo del 25 aprile, Festa della Liberazione. |
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Prima elementare (a.s. 2013/14). Durante le celebrazioni del 25 aprile, i bambini incontrano l'ultimo partigiano vivente ad Iglesias, il Sig. Luciano Pizzati, scomparso il 13 aprile 2016. |
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Quinta elementare (207/18). Partecipiamo alla Fiera del Libro di Iglesias presentando le storie di eroica disobbedienza tratte dal libro "Io dico no" di Daniele Aristarco. I bambini, muovendosi con la logica delle "consegne aperte", hanno progettato le presentazioni in piccoli gruppi e ne hanno curato la realizzazione producendo materiali di diverso tipo, che hanno visto anche l'utilizzo dei podcast e della realtà aumentata. |
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Quinta elementare (2017/18). Un momento della Fiera del Libro di Iglesias, all'interno della quale i bambini hanno presentato le storie di eroica disobbedienza tratte dal libro "Io dico no" di Daniele Aristarco. Qui Mattia e Daniele parlano del No all’oblio: le madri di Plaza de Mayo. |
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Quinta elementare (15 maggio 2018). Durante il viaggio di istruzione, finanziato con le nostre attività, visitiamo il binario 21 (Memoriale della Shoah di Milano), completando così un percorso quinquennale con il quale abbiamo approfondito questa terribile pagina della storia. Al Memoriale, dopo l'apertura guidata da Silvia, abbiamo avuto l'onore di essere accolti da una guida molto speciale: Liliana Segre. Lei ci ha insegnato l'importanza di combattere contro l'indifferenza. |
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Quinta elementare (16 maggio 2018), Memoriale della Shoah di Milano. Liliana Segre ci accoglie e ci spiega che il 21 non è il binario dal quale si partiva ma quello dal quale non si faceva ritorno.
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Ex alunni (27 gennaio 2019). Locandina della presentazione del libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo: "Fino a quando la mia stella brillerà". Una scelta importante per onorare un dono.
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Ex alunni (dicembre 2018). Incontri in preparazione della presentazione del libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo: "Fino a quando la mia stella brillerà".
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Festival Scirarindi, Fiera di Cagliari (dicembre 2018). Prima presentazione del libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo: "Fino a quando la mia stella brillerà". |
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Prima elementare (marzo 2019). Muovendo dal Global Strike for Future e dalla proposta di Greta, riflettiamo sulla situazione del nostro pianeta. |
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Quinta elementare (a.s. 2017/18). Attività sul quotidiano gestita dagli stessi bambini. |
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Quinta elementare (13 ottobre 2017). Partecipazione allo spettacolo teatrale "Il colore rosa", Teatro Massimo di Cagliari. Si tratta di uno spettacolo di danza-teatro in cui, attraverso la metafora del colore, si affrontano i temi della crescita, della costruzione della propria identità e soprattutto della necessità di preservare uno spazio intimo in cui accettarsi semplicemente per quello che si è, al di là degli stereotipi. |
Cara Enrica, leggere queste testimonianze mi ha commosso. Lo dico senza vergogna, perché l’emozione di sapere che la Scuola sa ancora costruire relazioni costruttive, che cambia lo sguardo sul mondo e che incide sulla crescita dei cittadini della nostra Nazione mi riempie di speranza. Il viaggio è lungo e non basta certo una superficiale ora di “educazione civica”, ma un concreto fare, attraverso una cittadinanza attiva e praticata come tu fai da tempo. Buon anno e un caro abbraccio Luisanna
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