Ultima settimana prima del rientro a scuola e, nonostante i tanti anni e l'esperienza, che agli occhi degli altri mi hanno reso forte e sicura, sento di avere con me la stessa preoccupazione di quando mi avvicinavo a questo mestiere per la prima volta: la paura di non essere all'altezza. Accresciuta, oggi, dalla maggiore consapevolezza del compito, dall'avere chiaro quanto sia il maestro che scegliamo di essere a fare la differenza.
L'unica certezza che mi tengo stretta è che quando entrerò in classe e ritroverò i miei bambini (sono felice che in Italia resistano le classi, mi piace che un gruppo possa contare nel viaggiare insieme per un certo tempo...), ad aiutarmi sarà la capacità di spegnere tutto il rumore per concentrarmi solo su di loro, consapevole che non c'è libro, guida, metodo che potrà mettermi in sicurezza. So che mi sentirò a posto - sempre che da maestri sia mai possibile - solo quando sarò attenta a fare sì che il mio gruppo si faccia comunità; quando sarò attenta ai bisogni che mi interrogheranno ogni giorno, partendo da noi, partendo dal mondo, accogliendo o provocando domande, per mettere i miei bambini in movimento alla ricerca di risposte, facendo perdere loro l'equilibrio, se servirà, per poi guidarli con cura nella ricerca di uno nuovo.
Il mio impegno sarà nel custodire la consapevolezza della responsabilità del timone, sapendo bene che, avendo abbandonato da tempo la navigazione a motore per quella a vela, dovrò tener conto dei venti, fare risorsa di quelli contrari, e fare bordi lunghi se sarà necessario. Nel non perdere di vista la rotta (lo sguardo lungo), perché non venga mai meno ciò che non può mancare (che è diverso da tutto ciò che ci può stare), che sono i traguardi di quest'anno, senza trascurare quelli dei cinque anni, degli otto, della vita... assicurandomi di arrivare in porto con l'equipaggio al completo e che il viaggio sia stato un percorso di crescita per ognuno di loro.
Ma so che non può bastare. Senza che mai mi sfugga il timone - un comandante non mette mai in pericolo il suo equipaggio - farò attenzione a mostrare loro gli angoli più suggestivi, mi impegnerò a renderli attenti ai suoni, ai profumi, ad accogliere con tutti i sensi ciò che potrà farli innamorare di ogni cosa, perché so che solo così attenderanno con ansia il prossimo viaggio.
L'unica certezza che mi tengo stretta è che quando entrerò in classe e ritroverò i miei bambini (sono felice che in Italia resistano le classi, mi piace che un gruppo possa contare nel viaggiare insieme per un certo tempo...), ad aiutarmi sarà la capacità di spegnere tutto il rumore per concentrarmi solo su di loro, consapevole che non c'è libro, guida, metodo che potrà mettermi in sicurezza. So che mi sentirò a posto - sempre che da maestri sia mai possibile - solo quando sarò attenta a fare sì che il mio gruppo si faccia comunità; quando sarò attenta ai bisogni che mi interrogheranno ogni giorno, partendo da noi, partendo dal mondo, accogliendo o provocando domande, per mettere i miei bambini in movimento alla ricerca di risposte, facendo perdere loro l'equilibrio, se servirà, per poi guidarli con cura nella ricerca di uno nuovo.
Il mio impegno sarà nel custodire la consapevolezza della responsabilità del timone, sapendo bene che, avendo abbandonato da tempo la navigazione a motore per quella a vela, dovrò tener conto dei venti, fare risorsa di quelli contrari, e fare bordi lunghi se sarà necessario. Nel non perdere di vista la rotta (lo sguardo lungo), perché non venga mai meno ciò che non può mancare (che è diverso da tutto ciò che ci può stare), che sono i traguardi di quest'anno, senza trascurare quelli dei cinque anni, degli otto, della vita... assicurandomi di arrivare in porto con l'equipaggio al completo e che il viaggio sia stato un percorso di crescita per ognuno di loro.
Ma so che non può bastare. Senza che mai mi sfugga il timone - un comandante non mette mai in pericolo il suo equipaggio - farò attenzione a mostrare loro gli angoli più suggestivi, mi impegnerò a renderli attenti ai suoni, ai profumi, ad accogliere con tutti i sensi ciò che potrà farli innamorare di ogni cosa, perché so che solo così attenderanno con ansia il prossimo viaggio.
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